Non è affatto questo...lui stesso giudicava per primo chi tradiva la propria moglie/marito, lo trovava inconcepibile...ha detto che gli è capitato senza andarlo a cercare, che vuoi oggi, vuoi domani...lo faceva stare bene... è una sua collega ma che non vede sempre per fortuna perché girano l'Italia, infatti lui lavora fuori città spesso.
Lei si sgamata!
Non c'è assolutamente nulla di originale nella tua storia.
Cominciamo da questo.
Rientra ampiamente nelle dinamiche di tantissime storie che ognuno di noi ha vissuto o ascoltato.
Non sei speciale tu, non è un demonio lui, e non c'è nulla che sia più tragico in quello che è accaduto a te rispetto a tutte le altre storie di altre coppie.
Se cominci a togliere l'onere della visione interna e cominci a vedere la situazione da una prospettiva più ampia, una parte del tuo malessere viene meno automaticamente.
Partiamo da questo esercizio: guarda la tua vita di coppia da fuori e di' che cosa vedi.
Le tue parole mi hanno fatto riflettere, in modo positivo, grazie! ... infatti è proprio quello che mi dice lui che l'ho fatto vivere in una prigione fino ad adesso... io mi paragono sempre a lei, mi parla (perché io glielo chiedo e la tiro sempre in ballo, fosse per lui non se ne parlerebbe mai), di una serenità che le dava ...però mi fa rabbia perché penso che era una serenità fittizia, è normale che non potevano avere gli stessi argomenti e le cose su cui discutere che potevamo avere noi... E mi fa rabbia quando lui ne parla di qualcosa che io non riesco a dargli ancora, questo famoso benessere che io non sono in grado di dargli per il mio pessimo carattere...non voglio perderlo ma allo stesso tempo mi chiedo come è possibile dopo quello che mi ha fatto sono io che devo chiedergli anche di perdonarmi per averlo allontanato?
Secondo esercizio: descrivi te stessa e questo tuo brutto carattere.
diciamo che sei cosciente di averlo allontanato.
Essere consapevoli di avere un brutto carattere ed insistere ad esagerare non è stata una grande idea.
Credo che tu abbia esagerato negli anni certa di averlo in pugno.
Ciò non toglie che lui abbia sbagliato.
Ma perché un uomo non può avere l'autonomia decisionale per valutare di farsi una scopata o avere una storia indipendentemente dalle responsabilità della moglie?
Nell'atto di piacermi un'altra donna mia moglie non c'entra niente.
Sono io che voglio, desidero, adoro un'altra donna, per quello che lei può darmi.
Mia moglie entra in campo solo se devo trovare una giustificazione ai sensi di colpa o nella valutazione del rischio.
Ma la collega è un classico. È una donna che frequenti in un ambito tuo, esclusivo, personale, in cui la famiglia non ha alcun collegamento.
E in quell'ambito tu esprimi te stesso, le tue pulsioni, la tua voglia di piacere, anche in maniera diversa, perché ogni persona riflette qualcosa di te che non è mai uguale.
Tradire non sempre è un atto di disamore e non è affatto indice di disinteresse per chi si ha accanto.
Si può anche adorare la moglie, la famiglia, desiderare essere un family man perfetto, e allo stesso tempo voler essere un amante, un uomo che vive una dimensione parallela dove può esprimere una scelta diversa.
Non si recupera nulla del rapporto se ci si confronta con l'amante e ci si sente inferiori. Quella parte è se va bene totalmente estranea, in linea teorica.
Almeno fino a quando non si è così rincoglioniti da addormentarsi col cellulare aperto in chat.
E va beh... Questa proprio...
Fa quasi tenerezza, eh.
Volevo solo dare uno spunto. Anche tu sai bene che i traditi le loro responsabilità le hanno. Alla fine tiri le somme. Continui convinta, seppellendo i rancori, oppure giri pagina e vai.
Io e te siamo stati traditi.
Forse con altri partner non ci sarebbe capitato.
Non è un ruolo che ci si cuce addosso, ma una situazione, che dipende da tanti fattori, nei quali non sei tu probabilmente quello più determinante.
Anche perché non è così infrequente che i traditi diventino a loro volta amanti.
Lo abbiamo visto tante volte qui.
Dipende.
Certo è che tutte le storie d'amore vivono di uno slancio iniziale che è irripetibile a distanza di anni.
Quello che decidi di fare a quel punto descrive te, solo te.
Certo ma se mi si dice che sono pesante ed io continuo, nonostante tutto, a rompere i coglioni, non abbiamo risolto niente.
Comprensibile tutto.
Non scaricare sull’altro.
Non va? Non va.
Ma non va perché non funziona, non necessariamente perché uno è brutto e cattivo, soprattutto il tradito.
Ma il tradito può anche essere un rompicoglioni, brutto e cattivo, ma non è che la via della redenzione allontana le corna automaticamente.
Se io voglio un'altra persona e mi piace quel tipo di rapporto parallelamente all'avere una famiglia non smetto certo perché in famiglia mi trovo una geisha gentile e amorevole.
Non è una soluzione.
A breve mi ritrovo ugualmente cornuto.
Può servire solo per vivere meglio la famiglia, perché comunque lì si è scelto per ora di stare.
E starci male vivendo rancori e acrimonia peggiora la vita di tutti e due, senza risolvere ovviamente nulla.
sullo scaricare siamo d'accordissimo, mettevo l'accento sulla lunghezza della loro storia in relazione a fasi della vita che già di per se portano grandi cambiamenti
Ma la voglia di un'altra donna o di un altro uomo è la cosa più normale del mondo quando ne hai avuta una dai sedici anni in poi.
Che poi si risolva nel farsi seghe su Pornhub, flirtare in chat o farsi la collega è solo una questione di scelte.
Principalmente la ragione è quella.
Poi, certo, se siamo un po' acidi a casa una mano la diamo pure per diventare cornuti.