Perdonare un tradimento

Brunetta

Utente di lunga data
Stanno assieme da vent'anni, da quando lei ne aveva 16......questo mi sembra già significativo su molte cose, partendo dai cambiamenti e via andare
Comprensibile tutto.
Non scaricare sull’altro.
Non va? Non va.
Ma non va perché non funziona, non necessariamente perché uno è brutto e cattivo, soprattutto il tradito.
 

stany

Utente di lunga data
Stanno insieme da quando erano in fase adolescenziale. Si cresce, si matura, si cambia. È inevitabile. Quello che mi andava bene a 16 anni, non mi va bene oggi.
Abbè...allora ci vorrebbe il matrimonio a termine, da rinnovarsi ogni cinque anni....
 

JON

Utente di lunga data
Credimi ci sto lavorando...ma ogni volta il pensiero di loro due mi ammazza... soprattutto per quello che ho vissuto io durante la gravidanza...da sola con un altro bambino da accudire, 40 gradi e nn aver la forza di fare niente ma dover fare tutto mentre lui era fuori per lavoro si, ma allo stesso tempo faceva quello che ha fatto..rinvagare costantemente il passato nn aiuta ok, ma nn riesco a dimenticare e così mi vengono in mente le bugie e sbotto.
Guarda, funziona proprio cosi. E le cose resteranno cosi.

Intanto tu non devi perdonare, in realtà devi accettare. E' altamente improbabile che tu riesca a concepire un tradimento nel momento in cui invece avevi più bisogno di fedeltà e complicità. E qui sorge un altro aspetto della faccenda, anche se può essere vero che il tuo modo di fare lo abbia messo in difficoltà, il fatto che lui adduca questo al risultato del tradimento non è corretto. Puro egoismo. Che lui sia stato egoista stampatelo in mente e sappi che quello che ha fatto lo ha fatto per se stesso, che dice di aver trovato un oasi di serenità e leggerezza, senza tanti meccanismi di retroazione ai quali tenta di aggrapparsi anche per poterti dare un qualche motivo di attenuazione della gravità dei fatti.
Quindi, prima scendi dall'altalena, che ti alterna tra sconforto e momenti di ritrovata lucidità, meglio è per te. Perchè il riaffiorare di quei pensieri andrà avanti per parecchio tempo. E l'illusione che pensando, chiedendo e discutendo dell'accaduto possa risolverti il dilemma resterà, appunto, un'illusione.

La risposta al tuo problema è: indifferenza. Ti suonerà strano, ma se, come dimostri, qualcosa è rimasto in piedi devi concentrarti su questo e distogliere lo sguardo da quei muri caduti. Se senti di avere il controllo sul resto allora evi andare avanti, devi sforzarti di non guardare dietro. In ogni caso i ricordi e i pensieri torneranno, anche spontaneamente. Lasciali andare, non c'è soluzione.
 

abebis

Utente di lunga data
@Brunetta, trovo eccessivo il tuo manicheismo.

Capire quali sono i motivi che hanno portato una persona a tradire, non vuol dire scaricare sull'altro: levando dal mazzo chi tradisce giusto per la sua personale esigenza di scoparsi altre persone, se il tradimento nasce da un malessere, la colpa del tradimento resta intonsa sul traditore che non è riuscito ad arrivare ad un chiarimento completo e profondo del suo malessere.

In questi casi, però, il tradimento è solo la pietra tombale del malessere che non viene affrontato perché è vero che "se non va non va e allora ognuno per la sua strada", ma questo solo in un mondo ideale. O meglio, in un mondo dove due persone sono legate da niente altro che dal fatto di stare insieme.

Nel mondo reale, se "semplicemente" non va, troverai mille persone, mille figure, mille motivi che ti faranno dire "ma... riproviamo..." "ma... continuiamo..." "ma... proviamo a cambiare", ma tutte dette senza convinzione profonda, perché resta il peso dei vincoli che avverti in tutta la loro potenza: i figli da sballottolare tra le case e il non viverli più quotidianamente, i soldi che nella maggior parte dei casi trasformano una famiglia che la sfanga in due famiglie sulla soglia della povertà, le relazioni amicali in comune, interessi, attività... tutto quello che è il vissuto di una coppia lungo degente...

A quel punto, il tradimento diventa il fatto che fa saltare il banco: di fronte a quello, cadono le difese. Il re è nudo e lo vedono tutti che è nudo, nessuno ci gira più intorno. Guardando il disastro, si capisce che niente può essere come prima: si prende atto che quella coppia è finita.
A quel punto, ci si lascia: il tradimento è il detonatore che fa saltare le mura che contenevano la vecchia coppia.

A meno che...

A meno che non si decide di tirare una riga: dire "ok, quelle due persone insieme non funzionavano. Però la base di partenza era buona: vediamo se si riesce, da quelle due persone, a costruire una nuova coppia."

Ma dev'essere nuova, non può essere la stessa, altrimenti è destinata a fallire tanto quanto la prima. E per essere nuova bisogna che entrambi cambino. E sì: deve cambiare anche il tradito. Di più il traditore, ma anche il tradito si deve fare carico della sua parte di fallimento della vecchia coppia: anche il tradito ha la sua parte di responsabilità nel fallimento della vecchia coppia. La sua responsabilità si ferma a prima del tradimento, ma fino a quel punto ce l'ha tutta.
In ogni caso, ripeto, quella vecchia coppia ormai è morta e sepolta: non esiste più.

Se entrambi riescono a leggere con lucidità il passato e entrambi riescono a non riprodurre gli errori del passato, può nascere una nuova coppia forse anche migliore di quella di prima, certamente più consapevole, anche se si poggia su una ferita che a ogni cambio di tempo frizza e anche se magari lo stimolo iniziale alla ricostruzione è, diciamo così, indotto più da fattori esterni.

Non è molto frequente che accada questo ma conditio sine qua non a che accada è che entrambi si guardino profondamente nello specchio. Più il traditore, ma certamente anche il tradito. E il rancore deve essere accantonato.

Augh.
 

patroclo

Utente di lunga data
Comprensibile tutto.
Non scaricare sull’altro.
Non va? Non va.
Ma non va perché non funziona, non necessariamente perché uno è brutto e cattivo, soprattutto il tradito.
sullo scaricare siamo d'accordissimo, mettevo l'accento sulla lunghezza della loro storia in relazione a fasi della vita che già di per se portano grandi cambiamenti
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Per lo stato nemmeno: bolli, autorizzazioni...
E nemmeno per i ristoratori 😨 si dovrà pur ben festeggiare con un pranzo .
Sarebbe anche un modo per rinverdire i rapporti col parentado.
Allora che ognuno si tenga i propri consorti e corna ammesse senza brontolare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
@Brunetta, trovo eccessivo il tuo manicheismo.

Capire quali sono i motivi che hanno portato una persona a tradire, non vuol dire scaricare sull'altro: levando dal mazzo chi tradisce giusto per la sua personale esigenza di scoparsi altre persone, se il tradimento nasce da un malessere, la colpa del tradimento resta intonsa sul traditore che non è riuscito ad arrivare ad un chiarimento completo e profondo del suo malessere.

In questi casi, però, il tradimento è solo la pietra tombale del malessere che non viene affrontato perché è vero che "se non va non va e allora ognuno per la sua strada", ma questo solo in un mondo ideale. O meglio, in un mondo dove due persone sono legate da niente altro che dal fatto di stare insieme.

Nel mondo reale, se "semplicemente" non va, troverai mille persone, mille figure, mille motivi che ti faranno dire "ma... riproviamo..." "ma... continuiamo..." "ma... proviamo a cambiare", ma tutte dette senza convinzione profonda, perché resta il peso dei vincoli che avverti in tutta la loro potenza: i figli da sballottolare tra le case e il non viverli più quotidianamente, i soldi che nella maggior parte dei casi trasformano una famiglia che la sfanga in due famiglie sulla soglia della povertà, le relazioni amicali in comune, interessi, attività... tutto quello che è il vissuto di una coppia lungo degente...

A quel punto, il tradimento diventa il fatto che fa saltare il banco: di fronte a quello, cadono le difese. Il re è nudo e lo vedono tutti che è nudo, nessuno ci gira più intorno. Guardando il disastro, si capisce che niente può essere come prima: si prende atto che quella coppia è finita.
A quel punto, ci si lascia: il tradimento è il detonatore che fa saltare le mura che contenevano la vecchia coppia.

A meno che...

A meno che non si decide di tirare una riga: dire "ok, quelle due persone insieme non funzionavano. Però la base di partenza era buona: vediamo se si riesce, da quelle due persone, a costruire una nuova coppia."

Ma dev'essere nuova, non può essere la stessa, altrimenti è destinata a fallire tanto quanto la prima. E per essere nuova bisogna che entrambi cambino. E sì: deve cambiare anche il tradito. Di più il traditore, ma anche il tradito si deve fare carico della sua parte di fallimento della vecchia coppia: anche il tradito ha la sua parte di responsabilità nel fallimento della vecchia coppia. La sua responsabilità si ferma a prima del tradimento, ma fino a quel punto ce l'ha tutta.
In ogni caso, ripeto, quella vecchia coppia ormai è morta e sepolta: non esiste più.

Se entrambi riescono a leggere con lucidità il passato e entrambi riescono a non riprodurre gli errori del passato, può nascere una nuova coppia forse anche migliore di quella di prima, certamente più consapevole, anche se si poggia su una ferita che a ogni cambio di tempo frizza e anche se magari lo stimolo iniziale alla ricostruzione è, diciamo così, indotto più da fattori esterni.

Non è molto frequente che accada questo ma conditio sine qua non a che accada è che entrambi si guardino profondamente nello specchio. Più il traditore, ma certamente anche il tradito. E il rancore deve essere accantonato.

Augh.
Mi sembra un pregiudizio stabilire a priori responsabilità del tradito.
Ed questo secondo me che non fa funzionare la ricostruzione della coppia.
Il riconoscimento che tradendo si ha compiuto un atto grave è questo che è prioritario. Dire “ma lui era rompicoglioni” non funziona.
Poi se insistete a voler leggere cose diverse da quelle che scrivo, fate pure.
 

Brunetta

Utente di lunga data
sullo scaricare siamo d'accordissimo, mettevo l'accento sulla lunghezza della loro storia in relazione a fasi della vita che già di per se portano grandi cambiamenti
Io dicevo in generale.
Del caso specifico non si capisce niente.
Sembra che scriva il traditore assumendo l’identità del tradito.
 

Lostris

Utente Ludica
Troverei più utile uscire dalla logica delle responsabilità, in questo momento per lei. Non per negare che ce ne siano, da parte di entrambi, solo per non mettersi in quel vicolo cieco che sono i processi con le assoluzioni e le condanne, che dal punto di vista pratico, se si vuole ricostruire sono dannosi.
Cercherei di guardare avanti, con un nuovo spirito possibilmente.
senz’altro è la strada giusta se si vuole restare insieme.

Da imboccare quando si è pronti, altrimenti rischi di cercar di ricostruire su fondamenta marce.

Quindi a parer mio prima si scava, si disseppellisce tutto, si sputa tutto il veleno.
Ognuno con i suoi tempi, con la sua rabbia, con i suoi modi.
E più vuoi bene a chi ti ha tradito, più secondo me è difficile.

Qui son passati solo tre mesi.
Pochini, secondo me, per dare a chicchessial’etichetta della pesantona.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
senz’altro è la strada giusta se si vuole restare insieme.

Da imboccare quando si è pronti, altrimenti rischi di cercar di ricostruire su fondamenta marce.

Quindi a parer mio prima si scava, si disseppellisce tutto, si sputa tutto il veleno.
Ognuno con i suoi tempi, con la sua rabbia, con i suoi modi.
E più vuoi bene a chi ti ha tradito, più secondo me è difficile.

Qui son passati solo tre mesi.
Pochini, secondo me, per dare a chicchessial’etichetta della pesantona.
Non si sono date etichette.
Suo marito le ha detto di averlo fatto vivere in una prigione. Lei stessa ha ammesso di avere un carattere peso e di trattarlo spesso male.
 

Lostris

Utente Ludica
Non si sono date etichette.
Suo marito le ha detto di averlo fatto vivere in una prigione. Lei stessa ha ammesso di avere un carattere peso e di trattarlo spesso male.
Mi riferivo al considerarla pesante se rivanga il tradimento, ne parla ed è ancora arrabbiata.

Son passati tre mesi, non tre anni.
E, per me, se le cose non le sono chiare fa bene a tirarlo fuori adesso fino allo sfinimento con lui.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Mi riferivo al considerarla pesante se rivanga il tradimento, ne parla ed è ancora arrabbiata.

Son passati tre mesi, non tre anni.
E, per me, se le cose non le sono chiare fa bene a tirarlo fuori adesso fino allo sfinimento con lui.
Sicuramente tre mesi sono pochi ed è normale sia arrabbiata. Un conto è cercare di capire, approfondendo con lui le motivazioni che l'hanno spinto a tradirla, un altro è fare continuamente domande sull'altra.
 

danny

Utente di lunga data
Non è affatto questo...lui stesso giudicava per primo chi tradiva la propria moglie/marito, lo trovava inconcepibile...ha detto che gli è capitato senza andarlo a cercare, che vuoi oggi, vuoi domani...lo faceva stare bene... è una sua collega ma che non vede sempre per fortuna perché girano l'Italia, infatti lui lavora fuori città spesso.
Lei si sgamata!
Non c'è assolutamente nulla di originale nella tua storia.
Cominciamo da questo.
Rientra ampiamente nelle dinamiche di tantissime storie che ognuno di noi ha vissuto o ascoltato.
Non sei speciale tu, non è un demonio lui, e non c'è nulla che sia più tragico in quello che è accaduto a te rispetto a tutte le altre storie di altre coppie.
Se cominci a togliere l'onere della visione interna e cominci a vedere la situazione da una prospettiva più ampia, una parte del tuo malessere viene meno automaticamente.
Partiamo da questo esercizio: guarda la tua vita di coppia da fuori e di' che cosa vedi.

Le tue parole mi hanno fatto riflettere, in modo positivo, grazie! ... infatti è proprio quello che mi dice lui che l'ho fatto vivere in una prigione fino ad adesso... io mi paragono sempre a lei, mi parla (perché io glielo chiedo e la tiro sempre in ballo, fosse per lui non se ne parlerebbe mai), di una serenità che le dava ...però mi fa rabbia perché penso che era una serenità fittizia, è normale che non potevano avere gli stessi argomenti e le cose su cui discutere che potevamo avere noi... E mi fa rabbia quando lui ne parla di qualcosa che io non riesco a dargli ancora, questo famoso benessere che io non sono in grado di dargli per il mio pessimo carattere...non voglio perderlo ma allo stesso tempo mi chiedo come è possibile dopo quello che mi ha fatto sono io che devo chiedergli anche di perdonarmi per averlo allontanato?
Secondo esercizio: descrivi te stessa e questo tuo brutto carattere.

diciamo che sei cosciente di averlo allontanato.
Essere consapevoli di avere un brutto carattere ed insistere ad esagerare non è stata una grande idea.
Credo che tu abbia esagerato negli anni certa di averlo in pugno.

Ciò non toglie che lui abbia sbagliato.
Ma perché un uomo non può avere l'autonomia decisionale per valutare di farsi una scopata o avere una storia indipendentemente dalle responsabilità della moglie?
Nell'atto di piacermi un'altra donna mia moglie non c'entra niente.
Sono io che voglio, desidero, adoro un'altra donna, per quello che lei può darmi.
Mia moglie entra in campo solo se devo trovare una giustificazione ai sensi di colpa o nella valutazione del rischio.
Ma la collega è un classico. È una donna che frequenti in un ambito tuo, esclusivo, personale, in cui la famiglia non ha alcun collegamento.
E in quell'ambito tu esprimi te stesso, le tue pulsioni, la tua voglia di piacere, anche in maniera diversa, perché ogni persona riflette qualcosa di te che non è mai uguale.
Tradire non sempre è un atto di disamore e non è affatto indice di disinteresse per chi si ha accanto.
Si può anche adorare la moglie, la famiglia, desiderare essere un family man perfetto, e allo stesso tempo voler essere un amante, un uomo che vive una dimensione parallela dove può esprimere una scelta diversa.
Non si recupera nulla del rapporto se ci si confronta con l'amante e ci si sente inferiori. Quella parte è se va bene totalmente estranea, in linea teorica.
Almeno fino a quando non si è così rincoglioniti da addormentarsi col cellulare aperto in chat.
E va beh... Questa proprio...
Fa quasi tenerezza, eh.

Volevo solo dare uno spunto. Anche tu sai bene che i traditi le loro responsabilità le hanno. Alla fine tiri le somme. Continui convinta, seppellendo i rancori, oppure giri pagina e vai.
Io e te siamo stati traditi.
Forse con altri partner non ci sarebbe capitato.
Non è un ruolo che ci si cuce addosso, ma una situazione, che dipende da tanti fattori, nei quali non sei tu probabilmente quello più determinante.
Anche perché non è così infrequente che i traditi diventino a loro volta amanti.
Lo abbiamo visto tante volte qui.
Dipende.
Certo è che tutte le storie d'amore vivono di uno slancio iniziale che è irripetibile a distanza di anni.
Quello che decidi di fare a quel punto descrive te, solo te.

Certo ma se mi si dice che sono pesante ed io continuo, nonostante tutto, a rompere i coglioni, non abbiamo risolto niente.
Comprensibile tutto.
Non scaricare sull’altro.
Non va? Non va.
Ma non va perché non funziona, non necessariamente perché uno è brutto e cattivo, soprattutto il tradito.
Ma il tradito può anche essere un rompicoglioni, brutto e cattivo, ma non è che la via della redenzione allontana le corna automaticamente.
Se io voglio un'altra persona e mi piace quel tipo di rapporto parallelamente all'avere una famiglia non smetto certo perché in famiglia mi trovo una geisha gentile e amorevole.
Non è una soluzione.
A breve mi ritrovo ugualmente cornuto.
Può servire solo per vivere meglio la famiglia, perché comunque lì si è scelto per ora di stare.
E starci male vivendo rancori e acrimonia peggiora la vita di tutti e due, senza risolvere ovviamente nulla.

sullo scaricare siamo d'accordissimo, mettevo l'accento sulla lunghezza della loro storia in relazione a fasi della vita che già di per se portano grandi cambiamenti
Ma la voglia di un'altra donna o di un altro uomo è la cosa più normale del mondo quando ne hai avuta una dai sedici anni in poi.
Che poi si risolva nel farsi seghe su Pornhub, flirtare in chat o farsi la collega è solo una questione di scelte.
Principalmente la ragione è quella.
Poi, certo, se siamo un po' acidi a casa una mano la diamo pure per diventare cornuti.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Buonasera a tutti, vi spiego la mia storia..Ho 36 anni, sono sposata da 9anni e da 20 sto insieme a mio marito...unico amore, abbiamo due figli di cui l'ultima di 6 mesi...
Sono certa che in vent'anni che stiamo insieme questa è stata l'unica volta che mi ha tradita ma ciò non mi cambia niente perché io non riesco a dimenticare per quanto ci provi e mi sforzi...alti e bassi, un giorno penso che posso farcela, quello dopo penso che non ci riuscirò mai...
Ho scoperto il tutto per puro caso, una notte si era addormentato col il telefono in mano rimanendo la chat aperta...mi è caduto il mondo addosso, ho letto quello che non avrei mai immaginato potessi leggere..il fatto è che mi ha tradita mentre ero incinta e anche dopo fino a quando la piccola non aveva 2mesi.
Da quando l'ho scoperto è successo di tutto e di più, lui ha capito di aver sbagliato ed è tornato sui suoi passi, abbiamo parlato tanto forse troppo del perché avesse fatto una cosa del genere...mi ha detto che lui non si sentiva più amato che io non lo trattano bene che il mio carattere lo aveva allontanato che per me lui era solo uno sfogo sul quale riversare le mie frustrazioni e la mia rabbia si tutto quello che non mi stava bene, insomma il mio carattere lo aveva allontanato da me, che nel frattempo aveva conosciuto questa donna (sposata anche lei con due figli), e che aveva trovato pur non andandosela a cercare quello che io non gli davo da tempo...la serenità, darlo sentire amato e apprezzato...
Dice che purtroppo anche quando aveva capito che stava sbagliando non riuscivs a fermarsi perché con me era un continuo litigare con lei riusciva a stare sereno... ovviamente penso io...con l'amante vivi una situazione di leggerezza di certo non i problemi di vita quotidiana e tutto il resto...
Se lui è qui, a casa, è perché in parte ho riconosciuto anche i miei sbagli, lui sicuramente i suoi ma nonostante questo non riusciamo a metterci un punto..io penso sempre a quello che ha fatto, mi ammazza il pensiero di loro due insieme mentre io ignara pensavo alla gravidanza...sono passi tre mesi ma quando penso a questo lo odio profondamente e ritorno quella aggressiva e quella che lo trattava male di prima...mi trovo in un limbo..non riesco ad andare avanti perché lo odio per quello che mi ha fatto..non riesco a tornare indietro perché penso che una seconda possibilità al nostro matrimonio va data, perché abbiamo tanto da recuperare, perché infondo la nostra è una grande storia d'amore...qualcuno/a ci è passato? Come posso fare...non riesco a non fare domande, chiedo continuamente cosa facevano, anche cose intime, so che poi mi faccio male da sola, so che sbaglio ma chiedo sempre e parlo sempre di lei...mi ha devastata questa cosa...
Fai prima a contare chi non ci è passato, rispetto a chi ci è passato. Per quanto devastante, col tempo vedrai che sei in buona compagnia. Vedrai che cambierai, e la vita di prima è impossibile. Parlo di sensazioni. Poi si va avanti, ma come va una persona disillusa. Una cosa sta certa. Per tutti è stato, ed è, un continuo odio/''amore'', un braccio di ferro tra restare ed andare, tra un colpevolizzarsi e incolpare. Il dolore sarà anche fisico. Prima di tornare a una normalità ci vuole a mio avviso due anni. Ma sec me ne esci anestetizzata nel sentimento, che diventerà altro. E lui deve rigare dritto se no non ne uscite.

A capire si, ma lo sto facendo anche adesso...perché è il mio carattere e non lo faccio con cattiveria anche sbagliando..
Parlo da chi ha una compagna cosi. Anche io ho tradito per primo per stessi identici motivi. Esasperato. Poi sono stato ripagato purtroppo in modo devastante. Ora, superata la sua fase di ''oddio cosa ho fatto'' in cui si è pure ammansita, sta tornando la stessa di prima, e ovviamente non facilita la mia cicatrizzazione. Lui ha sbagliato, tu cerca di cambiare. Se no sarà un inferno

“Mi fa fastidio!” dicono i bambini dell’asilo. La pesantezza è soggettiva. Un po’ ridicolo rimproverarlo a chi si è scelto, sposato e con cui si sono fatti figli.
Ci sono ragioni valide per mettere fine a una relazione, non ne vedo molte per giustificare un tradimento, ma la pesantezza fa un po’ ridere. Neanche il coniuge fosse una matrigna.
Non banalizziamo le ragioni di incomprensione.
Si vero uno quando ci si sposa sa le caratteristiche dell'altro e quindi dovresti dire ora taci. Ma nei fatti non è cosi. Io capisco il marito della nostra amica, il caratteraccio è una goccia cinese che scava, rovina ore, giornate, mesi, anni. E col tempo, con l aumentare delle difficoltà (es figli), il famoso caratteraccio diventa qualcosa di indigerible. E anche il più innamorato può allontanarsi. E io come suo marito, per mia moglie e famiglia darei la vita. Eppure mi sono affacciato fuori. Ma la cosa più grave e che il caratteraccio di mia moglie non è affatto cambiato, solo post suo tradimento era piu soft, perche temeva. Lei, chi ha aperto il thread, secondo me ora deve ciucciarsi la via crucis post tradimento e lavorare su se stessa per creare in futuro una moglie e madre senza caratteraccio.

Diventa insopportabile perché si erano sbagliate le valutazioni iniziali....
Me lo chiedo spesso. Ma l'evoluzione di una persona è un mistero. Io sono rimasto molto simile a venti anni fa.. mia moglie ha proprio avuto un cambiamento post matrimonio e soprattutto post nascita figlie. Eppure non è la classica situazione della moglie che sclera nel.seguire i pargoli e il marito è assente. Anzi.. nessuno dei due si aspettava la sua evoluzione.. di incapacità di sostenere lo stress.. fino ad arrivare per un lungo periodo a delegare a me praticamente l intera gestione familiare e delle figlie. Come potevo mai immaginare venti anni fa? Credimi neanche lei, ora che è rinsavita, non se lo spiega. Parliamo di circa 3/4 anni di black out. Ora finito periodo di black out, che l ha portata fisicamente e mentalmente a scappare via dalla famiglia, va molto meglio ma resta una sua incapacità a gestire in modo sereno gli impegni, restando sempre in modalità acida, ansiosa ed aggressiva. Solo davanti ai problemi capisci se sei capace o meno. Proprio come il tradimento. Tutti bravi a giudicare ma è quando ci sei dentro dimostri di che pasta sei, se sai controllarti, ecc.
 

stany

Utente di lunga data
Ma l'evoluzione di una persona è un mistero. Io sono rimasto molto simile a venti anni fa.. mia moglie ha proprio avuto un cambiamento post matrimonio e soprattutto post nascita figlie.
I figli....quasi sempre sono la "causa" di allontanamenti nella coppia, per diversi motivi: divergenze educative, senso di trascuratezza (quasi sempre percepito dall'uomo), spazi ridotti per la coppia,ecc..
Il carattere di una persona non cambia, si svela. Col tempo si definisce semmai.
Sicuramente anche nei primi tempi di una relazione, in cui ci si presenta 'filtrando" certi lati di cui siamo consapevoli, siamo noi stessi e, se visti senza lenti dell'innamoramento da parte dell'altro, che attenuano ancora di più i lati incompatibili del nostro carattere , una immagine oggettiva di ciò che siamo e in prospettiva potremmo diventare , chi ci frequenta per più di sei mesi se la deve fare ,eh!
È anche vero che la convivenza fa emergere parti di noi che in un rapporto di frequentazione da "fidanzati" non sono visibili.
Ma comunque per me chi si stupisce del carattere del partner ,in negativo, se non l'ha sposato dopo due settimane di frequentazione ,significa che ha una responsabilità almeno alla pari nel fallimento della coppia, per aver sbagliato le valutazioni sui segnali d'avviso che pure c'erano.
Come dire : chi è causa del suo mal...
 

Eagle72

Utente di lunga data
I figli....quasi sempre sono la "causa" di allontanamenti nella coppia, per diversi motivi: divergenze educative, senso di trascuratezza (quasi sempre percepito dall'uomo), spazi ridotti per la coppia,ecc..
Il carattere di una persona non cambia, si svela. Col tempo si definisce semmai.
Sicuramente anche nei primi tempi di una relazione, in cui ci si presenta 'filtrando" certi lati di cui siamo consapevoli, siamo noi stessi e, se visti senza lenti dell'innamoramento da parte dell'altro, che attenuano ancora di più i lati incompatibili del nostro carattere , una immagine oggettiva di ciò che siamo e in prospettiva potremmo diventare , chi ci frequenta per più di sei mesi se la deve fare ,eh!
È anche vero che la convivenza fa emergere parti di noi che in un rapporto di frequentazione da "fidanzati" non sono visibili.
Ma comunque per me chi si stupisce del carattere del partner ,in negativo, se non l'ha sposato dopo due settimane di frequentazione ,significa che ha una responsabilità almeno alla pari nel fallimento della coppia, per aver sbagliato le valutazioni sui segnali d'avviso che pure c'erano.
Come dire : chi è causa del suo mal...
Fidanzati venti anni, convivenza per un paio di anni. Sempre perfetta tranne certamente alcuni aspetti che ad oggi potevano essere avvisaglie.. ma credimi un evoluzione inaspettata.. Come una che venti anni fa, dal marito che in strada guardava il culo di una passante, doveva presagire che lui ad oggi va nei prive. Unica colpa che mi do è aver sempre abbozzato, e lo testimonia anche l incasso di un tradimento forse imperdonabile per tanti. Ma purtroppo ho un senso della famiglia troppo forte, e tendo a proteggere le bambine
 
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