I conti di Conte e i deliri di potenza

Nocciola

Super Moderatore
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E' il come.
Su cui sto discutendo.

Io ho la sensazione che si stia proprio, per quel che si può e parandosi il culo come è d'uso da decenni, cercando di tutelare proprio chi quel lavoro ce l'ha.
E non per bontà.
Ma perchè se questo non avvenisse sarebbe veramente guerra civile.
E probabilmente prima di arrivarci passeremmo per le bande di strada.

La questione che sto tentando di sottolineare è che il margine di errore, vista la nostra provenienza, è minimo.

Eravamo già prima messi male.
Ora siamo al limite.

Non c'è spazio di manovra.

Questa consapevolezza io non rintraccio nelle richieste.
Ed è il motivo per cui non vedo la richiesta di andare avanti ma di tornare indietro.

SE non so da dove vengo, le condizioni REALI (non quel che dovrebbe essere se questo e quello) non sto chiedendo di andare avanti.
Sto chiedendo di tornare indietro, modificare le condizioni e da lì partire.

Posso chiedere di andare avanti se ho consapevolezza di dove sono.
Non se continuo a pensare a dove dovrei essere se.

Che è come dire "l'europa ci dovrebbe questo e quello".
Ok. Posso anche esser d'accordo. MA non conta un cazzo, se non come chiacchiera da bar.

Perchè la realtà dei fatti è che in europa non abbiamo potere contrattuale di sorta. Concretamente.

DA me si dice che coi se e coi ma non si fa minestra.
Si intende questo eh.

Non ce la faccio la minestra con le patate che avrei avuto se le avessi piantate a tempo e se avessi coltivato la terra tenendole pulite da erbacce e insetti.
Non posso farla la minestra con le patate che non ho, ma dovrei avere se avessi fatto quel che non è stato fatto.

Se però guardo in dispensa e trovo le cipolle, ecco. Una zuppa la posso fare.

Andare avanti è guardare in dispensa.
E fare con quel che si ha per davvero.
Io la tutela non la vedo
Vedo gente disperata che ha un’attività chiusa e non ha aiuti
Vedo attività che per come sto vivendo io (che sicuramente non è come la vivi tu o come la vive la mia vicina di casa, il tutto generico) questa situazione potrebbero aprire non sicuramente come prima di questa pandemia ma potrebbe almeno provare ad andare avanti.
Per quel che riguarda la vita personale di ognuno di noi Trovk una presa per il culo la cosa dei congiunti. Perché può non fregarmene nulla dei congiunti ma aver voglia di stare con una persona che non considero mia congiunta. E se il problema è il virus non cambia nulla se vedo un’amica o mia madre
Trovo e lo ripeto un decidere senza decidere. Lasciare su questo aspetto la libera interpretazione
Qui siamo 4 gatti e ognuno lo interpreta in modo diverso e si comporta in modo diverso.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sul grassetto.
In linea teorica si richiede di "appiccicarsi" qualche teoria dell'apprendimento.
Teorie dell'apprendimento che dai più sono ritenute fuffa. Purtroppo.
Un ingegnere che insegna matematica è il male minore, concordo.
Ma resta un peccato, e grosso.
Perché l'approccio ingegneristico alla matematica è spessissimo poco interessante (usando un eufemismo, eh). :)
Già.
Non solo fuffa.
Ma anche inutili. Devo insegnare io. Mica fare altro.
Questo in basso.
La scuola deve produrre spazi per produrre.
Questo in alto.

E sì, è un peccato grossissimo.
Che riverbera potentemente l'idea di scuola che è ancora purtroppo attuale.
Un luogo in cui non si crescono i futuri cittadini, un luogo in cui il paese investe per migliorare se stesso.

Ma un luogo in cui collocare chi non sa dove altro andare a collocarsi.
Per mille motivi eh. Non sempre e soltanto per pigrizia.
Ma tant'è.

Insegnare è tante cose.
Non è sicuramente passare informazioni.
Basterebbe un pc per questo.

La DAD sta dimostrando esattamente che non basta un pc per far scuola.
E non basta neanche un insegnante dietro un pc.

Serve quella cosa di cui tanti si riempiono la bocca, senza la minima base se non robetta raffazzonata a casaccio, che si chiama relazione educativa.

E se ne sente il bisogno. Fortissimo.
Ma credo che tanti non sappiano neanche chiamarlo quel bisogno.
Lo sentono...e, proprio come i bambini, cercano le risposte. Veloci. Da consumare in fretta.

McLuhan decenni fa anticipava il fatto che quel che farà la differenza in un mondo interconnesso sarà la capacità di farsi domande.
Non quella di trovare risposte.

E una semplice ricerca su google lo dimostra. A seconda di come si pone la domanda si hanno risposte diverse.
E non mi addentro nella questione delle camere dell'eco. (che si ritrovano paro paro anche in relazioni educative costruire a caso)
 

Nocciola

Super Moderatore
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Stante il grassetto che scrivi tu stesso. E' corretto che ci si tratti da bambini, appunto. :)
C'è chi come tuo suocero è in attesa del "crash" e chi, semplicemente, prende in carico se stesso; prestando attenzione a quanto di rilevante gli capita intorno.

Ognuno fa con quel che ha. Sempre.

Comunque, staremo a vedere come andrà.
Io spero di assistere ad una presa di coscienza non basata sul divieto e sul timore di "pagare una multa".
Che ai miei occhi è un'argomentazione "vuota". Non è una motivazione, per me, motivante. Non so se si capisce.
Per me lo è per esempio
Se so che una cosa che in coscienza mi sento di fare perché a me non crea un problema e non ne crea a chi incontro mi può portare a pagare una multa non la faccio. Certo che è un deterrente.
Non è che la presa di coscienza va in una direzione sola che è sicuramente quella giusta
 

Nocciola

Super Moderatore
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Non stiamo parlando di sconosciuti. Ma dei propri nonni.
Persone vicine, che ti hanno accudito.
La propaganda non c'entra niente.
Sono giovani che antepongo il divertimento ai valori, agli affetti.
In una situazione grave non riconoscono l'importante
Però non sono tutti così
La compagnia di mio figlio è una compagnia di disgraziati con la chiamo affettuosamente io che dal 2016, giuro, non è stata in casa una sera. Sono più di 20 ragazzi che conosco da quando hanno 3 anni.
Scpppiata l’emergenza il mio più grande timore era gestire il fatto che questi volessero uscire, trovarsi ecc ecc
Nulla. Non si sono più visti. Tutti in casa. Tutti hanno pensato proprio ai nonni e anche ai genitori grrrrrrr.
ho scoperto ragazzi maturi e responsabili e non ci avrei scommesso due lire.
Detto tra noi io sono molto meno allarmata di lui tanto che ne abbiamo anche discusso parecchie volte
Per lui è stato traumatico il mio ricovero per esempio cosa che non avrei mai pensato
Oggi per la prima volta è uscito e si è incontrato con un amico a qualche centinaio di metri da casa
Sigaretta quattro chiacchiere e dopo un’ora era di ritorno
Forse molti giovani hanno dimostrato più buon senso degli adulti
E io di solito non li difendo mai :)
 

isabel

Utente di lunga data
Già.
Non solo fuffa.
Ma anche inutili. Devo insegnare io. Mica fare altro.
Questo in basso.
La scuola deve produrre spazi per produrre.
Questo in alto.

E sì, è un peccato grossissimo.
Che riverbera potentemente l'idea di scuola che è ancora purtroppo attuale.
Un luogo in cui non si crescono i futuri cittadini, un luogo in cui il paese investe per migliorare se stesso.

Ma un luogo in cui collocare chi non sa dove altro andare a collocarsi.
Per mille motivi eh. Non sempre e soltanto per pigrizia.
Ma tant'è.

Insegnare è tante cose.
Non è sicuramente passare informazioni.
Basterebbe un pc per questo.

La DAD sta dimostrando esattamente che non basta un pc per far scuola.
E non basta neanche un insegnante dietro un pc.

Serve quella cosa di cui tanti si riempiono la bocca, senza la minima base se non robetta raffazzonata a casaccio, che si chiama relazione educativa.

E se ne sente il bisogno. Fortissimo.
Ma credo che tanti non sappiano neanche chiamarlo quel bisogno.
Lo sentono...e, proprio come i bambini, cercano le risposte. Veloci. Da consumare in fretta.

McLuhan decenni fa anticipava il fatto che quel che farà la differenza in un mondo interconnesso sarà la capacità di farsi domande.
Non quella di trovare risposte.

E una semplice ricerca su google lo dimostra. A seconda di come si pone la domanda si hanno risposte diverse.
E non mi addentro nella questione delle camere dell'eco. (che si ritrovano paro paro anche in relazioni educative costruire a caso)
Per farsi le domande giuste è necessario un intelletto vivo.
Quella vivacità di cui si parlava in un altro thread.
Per dicriminare serve aver sviluppato un senso critico.

Comunque, che "non tutto sia per tutti" è una verità applicabile anche in questo contesto.

Le camere dell'eco sono, temo, posti ritenuti rassicuranti.
 

isabel

Utente di lunga data
Per me lo è per esempio
Se so che una cosa che in coscienza mi sento di fare perché a me non crea un problema e non ne crea a chi incontro mi può portare a pagare una multa non la faccio. Certo che è un deterrente.
Non è che la presa di coscienza va in una direzione sola che è sicuramente quella giusta

Non ho affatto parlato del giusto o dello sbagliato al quale fai riferimento.
Tu farai, in coscienza, ciò che ritieni opportuno fare. Giusto o sbagliato che sia, sarai tu a sceglierlo.
Personalmente, se ritengo giusto e sacrosanto un mio comportamento non c'è multa (nei limiti delle mie possibilità) che tenga.
Pagherò la multa facendo ciò che credo opportuno fare.

In generale però, il fatto che un comportamento sia vincolato dal solo deterrente esterno (multa, disapprovazione sociale etc ) determina il non aver strutturato una motivazione interna (consapevolezza) adatta o sufficiente a sostenerlo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io la tutela non la vedo
Vedo gente disperata che ha un’attività chiusa e non ha aiuti
Vedo attività che per come sto vivendo io (che sicuramente non è come la vivi tu o come la vive la mia vicina di casa, il tutto generico) questa situazione potrebbero aprire non sicuramente come prima di questa pandemia ma potrebbe almeno provare ad andare avanti.
Per quel che riguarda la vita personale di ognuno di noi Trovk una presa per il culo la cosa dei congiunti. Perché può non fregarmene nulla dei congiunti ma aver voglia di stare con una persona che non considero mia congiunta. E se il problema è il virus non cambia nulla se vedo un’amica o mia madre
Trovo e lo ripeto un decidere senza decidere. Lasciare su questo aspetto la libera interpretazione
Qui siamo 4 gatti e ognuno lo interpreta in modo diverso e si comporta in modo diverso.
Mi è evidente che non la vedi.
E lo comprendo.

Ma al netto di quel che vedo io o vedi tu.

Non ci sono gli aiuti. Non per tutti.
Non ci sono come li si vorrebbe.
Per tornare alla disponibilità di prima. (e torniamo all'andare avanti). :)

Salvo le banche riscoprano l'amore. (personalmente ne dubito, tu hai qualche speranza a riguardo?)

Eravamo così anche prima, si teneva su la casa mettendo le toppe qui e là e convincendosi che non sarebbe arrivato nessun vento così forte.
Ma i serramenti erano vecchi e entrava aria.
Che portava a sprecare senza controllo per il riscaldamento.
Spendendo cifre inenarrabili per avere una illusione di risparmio.
Senza mai metterci per davvero le mani.

Siamo un paese in ritardo di almeno 30 anni sugli investimenti infrastrutturali che servirebbero a far ripartire il paese.
Con una reputazione internazionale, come minimo traballante.
Mangiati dalle mafie e dalla politica del "io mangio sulla pelle di chi sta sotto, tanto poi gli do le brioche."

Non siamo affidabili.
(ci manderanno mica i controllori? ma non perchè non siamo affidabili eh. No no. Solo per starci più vicini in un momento difficile.)

Questo è lo stato di cose.
E penso di essere parecchio ottimista, io non ho competenze in materia economica.
Chi ne ha, non ha bella cera in questo periodo riflettendo a riguardo.

La regola è chiara.
Meno ci si sta vicini più siamo tutelati.

Più incontri non necessari si hanno, più si innalza il rischio.

Tutti abbiamo visto cosa è successo a prender sottogamba il rischio.

Credo personalmente che, non per me, ma per buona parte della gente stare chiusa in casa stia ormai dando effetti preoccupanti e sia necessario far respirare almeno un po'.

Riguardo i congiunti, cito dall'ordinanza regione lombradia (è online da scaricarsi e leggere integralmente)

"dal 4 maggio è possibile recarsi in visita dai congiunti (cioè parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili) purchè venga sempre rispettato il divieto di creare assembramenti anche all'interno delle abitazioni, mantenendo il distanziamento di sicurezza e utilizzando mascherine o altre protezioni per le vie respiratorie".

Le amicizie sono affetti stabili.
Le condizioni sono specificate.

Io non vedo non chiarezza.

Andrò dalla decana, sceglierò una giornata di sole in modo da poter stare in giardino, terremo distanza di sicurezza e mascherina.
Il che significa semplicemente che ci vedremo, ci inventeremo un modo a distanza per dimostrarci affetto, non mangeremo insieme e ci saluteremo.
E, lo ribadisco, non perchè me lo ha detto Conte. Ma perchè, valutate le condizioni attuali, ritengo che sia il modo migliore per tener bassi i rischi.
Ed in ogni caso, non è che sia cambiato moltissimo da ieri eh.
Non è che la legge cambia la situazione.
Non c'è traccia dei contagi, non si fanno tamponi in modo diffuso e non si hanno dati significativi.
Su questi fatti io mi muovo.

A me non pare complicatissimo o poco chiaro.

Negli affetti stabili mica c'è solo l'amante.
Una amica è un affetto stabile.

Certo che se la cosa diventa come il permesso di andare a fare la spesa, che diventa la scusa per andare undici volte al supermercato in un giorno per comprare una cagata alla volta e solo per farsi il giretto perchè mi annoio...eeeehhh...la vedo dura fare iniezioni di questo genere di chiarezza. O scrivere vademecum. Questa è responsabilità individuale a cui non ci si può sottrarre.
 
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Nocciola

Super Moderatore
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Non ho affatto parlato del giusto o dello sbagliato al quale fai riferimento.
Tu farai, in coscienza, ciò che ritieni opportuno fare. Giusto o sbagliato che sia, sarai tu a sceglierlo.
Personalmente, se ritengo giusto e sacrosanto un mio comportamento non c'è multa (nei limiti delle mie possibilità) che tenga.
Pagherò la multa facendo ciò che credo opportuno fare.

In generale però, il fatto che un comportamento sia vincolato dal solo deterrente esterno (multa, disapprovazione sociale etc ) determina il non aver strutturato una motivazione interna (consapevolezza) adatta o sufficiente a sostenerlo.
Sono contenta che 200/300 euro per te non siano un deterrente
Per l’economia della mia famiglia lo sono e per me sono l’unico motivo per cui non mi muovo come io penso sia giusto per me
Se si parlasse di una cifra sostenibile agirei come dici tu te lo posso assicurare
 
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Nocciola

Super Moderatore
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Mi è evidente che non la vedi.
E lo comprendo.

Ma al netto di quel che vedo io o vedi tu.

Non ci sono gli aiuti. Non per tutti.
Non ci sono come li si vorrebbe.
Per tornare alla disponibilità di prima. (e torniamo all'andare avanti). :)

Salvo le banche riscoprano l'amore. (personalmente ne dubito, tu hai qualche speranza a riguardo?)

Eravamo così anche prima, si teneva su la casa mettendo le toppe qui e là e convincendosi che non sarebbe arrivato nessun vento così forte.
Ma i serramenti erano vecchi e entrava aria.
Che portava a sprecare senza controllo per il riscaldamento.
Spendendo cifre inenarrabili per avere una illusione di risparmio.
Senza mai metterci per davvero le mani.

Siamo un paese in ritardo di almeno 30 anni sugli investimenti infrastrutturali che servirebbero a far ripartire il paese.
Con una reputazione internazionale, come minimo traballante.
Mangiati dalle mafie e dalla politica del "io mangio sulla pelle di chi sta sotto, tanto poi gli do le brioche."

Non siamo affidabili.
(ci manderanno mica i controllori? ma non perchè non siamo affidabili eh. No no. Solo per starci più vicini in un momento difficile.)

Questo è lo stato di cose.
E penso di essere parecchio ottimista, io non ho competenze in materia economica.
Chi ne ha, non ha bella cera in questo periodo riflettendo a riguardo.

La regola è chiara.
Meno ci si sta vicini più siamo tutelati.

Più incontri non necessari si hanno, più si innalza il rischio.

Tutti abbiamo visto cosa è successo a prender sottogamba il rischio.

Credo personalmente che, non per me, ma per buona parte della gente stare chiusa in casa stia ormai dando effetti preoccupanti e sia necessario far respirare almeno un po'.

Riguardo i congiunti, cito dall'ordinanza regione lombradia (è online da scaricarsi e leggere integralmente)

"dal 4 maggio è possibile recarsi in visita dai congiunti (cioè parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili) purchè venga sempre rispettato il divieto di creare assembramenti anche all'interno delle abitazioni, mantenendo il distanziamento di sicurezza e utilizzando mascherine o altre protezioni per le vie respiratorie".

Le amicizie sono affetti stabili.
Le condizioni sono specificate.

Io non vedo non chiarezza.

Andrò dalla decana, sceglierò una giornata di sole in modo da poter stare in giardino, terremo distanza di sicurezza e mascherina.
Il che significa semplicemente che ci vedremo, ci inventeremo un modo a distanza per dimostrarci affetto, non mangeremo insieme e ci saluteremo.
E, lo ribadisco, non perchè me lo ha detto Conte. Ma perchè, valutate le condizioni attuali, ritengo che sia il modo migliore per tener bassi i rischi.
Ed in ogni caso, non è che sia cambiato moltissimo da ieri eh.
Non è che la legge cambia la situazione.
Non c'è traccia dei contagi, non si fanno tamponi in modo diffuso e non si hanno dati significativi.
Su questi fatti io mi muovo.

A me non pare complicatissimo o poco chiaro.

Negli affetti stabili mica c'è solo l'amante.
Una amica è un affetto stabile.

Certo che se la cosa diventa come il permesso di andare a fare la spesa, che diventa la scusa per andare undici volte al supermercato in un giorno per comprare una cagata alla volta e solo per farsi il giretto perchè mi annoio...eeeehhh...la vedo dura fare iniezioni di questo genere di chiarezza. O scrivere vademecum. Questa è responsabilità individuale a cui non ci si può sottrarre.
Se è così mi domando perché parlare di congiunti
È un po’ come dire: andate da chi volete basta che evitate assembramenti. Però non si può dire. Perché non lo so e non lo capisco. Ma il messaggio è questo. È questo non “coraggio” è il dire e non dire che a me infastidisce.
Poi oh magari lo percepisco solo io
E non mi fido proprio perché come dicevo sopra nella mia economia familiare una certa cifra di multa pesa parecchio.
Ma ancora una volta credo davvero che il modo diverso di vivere questa situazione incida parecchio nel vedere le cose.
 

isabel

Utente di lunga data
Sono contenta che 200/300 euro per te non siano un deterrente
Per l’economia della mia famoglia.
Se si parlasse di una cifra sostenibile agirei come dici tu te lo posso assicurare
Non ho mai detto che 200/300 euro sono sostenibili per me.
E' una tua deduzione che quantifica quanto io sia disposta e quanto mi sia possibile "pagare". :)

Comunque, se il problema è l'insostenibilità, mi spiace e comprendo la frustrazione e la rabbia che nasce dal "non potere", per limiti materiali, dar seguito ai propri bisogni.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non ho mai detto che 200/300 euro sono sostenibili per me.
E' una tua deduzione che quantifica quanto io sia disposta e quanto mi sia possibile "pagare". :)

Comunque, se il problema è l'insostenibilità mi spiace e comprendo la frustrazione e la rabbia che nasce dal "non potere", per limiti materiali, dar seguito ai propri bisogni.
200/300 euro sono gli importi delle multe se non di più
Tu hai detto che non sarebbero quelle a fermarti se fossi convinta di una cosa
Io pur essendo convinta sono costretta a fermarmi invece proprio per quello
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Per farsi le domande giuste è necessario un intelletto vivo.
Quella vivacità di cui si parlava in un altro thread.
Per dicriminare serve aver sviluppato un senso critico.

Comunque, che "non tutto sia per tutti" è una verità applicabile anche in questo contesto.

Le camere dell'eco sono, temo, posti ritenuti rassicuranti.
Sì, è come dici.

E sotto il desiderio di autonomia.
Pensavo a quello che hai scritto in un altro post.

L'autonomia, non materiale ed economica.
E' vero.
E quel tipo di autonomia che hai citato mi fa venire in mente una spirale rivolta verso il basso. Che per certi versi ricorda la struttura dei gironi infernali danteschi.
Ma in una idea di inferno un po' alla dylan dog in una storia "inferni" mi pare fosse intitolata, in cui si descriveva una sorta di viaggio nei personali inferni, creati da ognuno sulla base proprio di quell'autonomia di scelta. Alcuni erano meravigliosi, in effetti :)

Non so se sono riuscita a rendere l'associazione, in ogni caso ti ringrazio per avermela data!

E ancora sì. Quel non tutto è per tutti, che tempo fa mi sembrava snob...è solo un descrittore di realtà.
Niente di più e niente di meno.
Questa situazione lo mostra anche a me in modo chiarissimo.

Sì, le camere dell'eco sono rassicuranti.
D'altro canto, un consumatore rassicurato di un consumatore insicuro.
A prescindere dal benessere.
Anzi, il benessere (inteso come emotività serena) la soddisfazione non solo non fanno il consumatore. Ma lo allontanano.

Anche queste, per come la vedo, sono interessanti da esplorare.
Per darsi una occhiata dall'esterno.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non ho mai detto che 200/300 euro sono sostenibili per me.
E' una tua deduzione che quantifica quanto io sia disposta e quanto mi sia possibile "pagare". :)

Comunque, se il problema è l'insostenibilità, mi spiace e comprendo la frustrazione e la rabbia che nasce dal "non potere", per limiti materiali, dar seguito ai propri bisogni.
Soprattutto se i bisogni non sono materiali, cose di cui frega nulla, ma affettivi e una fetta importante della propria vita
 

isabel

Utente di lunga data
200/300 euro sono gli importi delle multe se non di più
Tu hai detto che non sarebbero quelle a fermarti se fossi convinta di una cosa
Io pur essendo convinta sono costretta a fermarmi invece proprio per quello
Certo.
E ho anche messo tra parentesi "nei limiti delle mie possibilità" perché il punto non è il quanto...sul quanto si stabiliscono priorità tali da rendere plausibile spendere anche 300 euro.

Ribadisco. Mi spiace.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se è così mi domando perché parlare di congiunti
È un po’ come dire: andate da chi volete basta che evitate assembramenti. Però non si può dire. Perché non lo so e non lo capisco. Ma il messaggio è questo. È questo non “coraggio” è il dire e non dire che a me infastidisce.
Poi oh magari lo percepisco solo io
E non mi fido proprio perché come dicevo sopra nella mia economia familiare una certa cifra di multa pesa parecchio.
Ma ancora una volta credo davvero che il modo diverso di vivere questa situazione incida parecchio nel vedere le cose.
Questa è l'etimologia di congiunto nocciola.

https://www.etimo.it/?term=congiunto

1) Messo accanto o insieme.
2) unito ad alcuno per ragione di parentado.

Se leggi l'ordinanza ti rendi conto che hanno interpretato il primo significato per aprire ad affetti stabili ma non istituzionalizzati. (matrimonio, parentela di primo e secondo grado).
Ossia hanno tenuto conto del nostro assetto societario in cui il nucleo matrimoniale e la famiglia non sono più l'unico nucleo affettivo di riferimento. (e quindi considerare strettamente il significato avrebbe limitato situazioni esistenti ed equilibranti in termini affettivi)

Non hanno detto andate con chi volete.Io non lo leggo nell'ordinanza e a quella mia attengo.

Hanno detto andate, e secondo ben precise condizioni spiegate chiaramente, da quegli affetti che ritenete "vicini".

Ma etimologicamente parlando, il significato di congiunto è chiarissimo. Ed è chiarissima pure l'ordinanza a riguardo.
Lo specificano proprio fra parentesi chi è un congiunto.

Se poi la gente ritiene vicino l'amico a cui mette i like su facebook...minchia, sarai d'accordo pure tu che è piuttosto tirata come interpretazione.
(è come quelli che vanno 11 volte a far la spesa comprando un prodotto per volta per farsi un giro...ma è chiaro eh il significato di andare a fare la spesa).
Non so se c'è rimedio a questo eh. Non basterebbe un vademecum di migliaia di pagine per spiegarlo.

Questo genere di comportamenti è però sicuramente limitante i comportamenti di chi si attiene.
Perchè mette in condizione di innalzare i deterrenti per gestire i comportamenti.

Come isabel anche io decido cosa va o non va per me.
E mi assumo l'onere e non solo l'onore.
Che non significa dire che non guardo l'economia.
Semplicemente la colloco.

E dovendo pagare 300 euro di multa per una mia idea (ma non sarebbe questo il caso) e andare un week end a farmi un giro, scelgo di pagare la multa ed esser fedele a me stessa.
Al week end ci penserò quando potrò.
Se non ho neppure questa possibilità, me la costruisco.
E per costruire intendo anche non fare quello che ritengo di fare perchè nel bilancio della mia qualità della vita quel fare sbilancerebbe a favore della non qualità. Peso.

Questo rispondendo superficialmente.

Se dovessi un momento approfondire ti sintetizzerei il mio pensiero in " metto sulla bilancia oneri e onori e faccio le mie valutazioni".
Ma di certo non mi muovo in funzione del deterrente.

Che poi significa, per contro, che se decido che una regola è valida, sono marziale nel rispettarla.
E non transigo.
Con me e con chi ho vicino.

Nel caso del congiunto, è solo questione di vocabolario. Però.
O di leggersi l'ordinanza e non stralci.
 
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Nocciola

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Questa è l'etimologia di congiunto nocciola.

https://www.etimo.it/?term=congiunto

1) Messo accanto o insieme.
2) unito ad alcuno per ragione di parentado.

Se leggi l'ordinanza ti rendi conto che hanno interpretato il primo significato per aprire ad affetti stabili ma non istituzionalizzati. (matrimonio, parentela di primo e secondo grado).
Ossia hanno tenuto conto del nostro assetto societario in cui il nucleo matrimoniale e la famiglia non sono più l'unico nucleo affettivo di riferimento.

Non hanno detto andate con chi volete.Io non lo leggo nell'ordinanza e a quella mia attengo.

Hanno detto andate, e secondo ben precise condizioni spiegate chiaramente, da quegli affetti che ritenete "vicini".

Ma etimologicamente parlando, il significato di congiunto è chiarissimo. Ed è chiarissima pure l'ordinanza a riguardo.
Lo specificano proprio fra parentesi chi è un congiunto.

Se poi la gente ritiene vicino l'amico a cui mette i like su facebook,,,minchia.
Non so se c'è rimedio eh. Non basterebbe un vademecum di migliaia di pagine per spiegarlo.

Come isabel anche io decido cosa va o non va per me.
E mi assumo l'onere e non solo l'onore.
Che non significa dire che non guardo l'economia.
Semplicemente la colloco.

E dovendo pagare 300 euro di multa per una mia idea (ma non sarebbe questo il caso) e andare un week end a farmi un giro, scelgo di pagare la multa ed esser fedele a me stessa.
Al week end ci penserò quando potrò.
Se non ho neppure questa possibilità, me la costruisco.

Questo rispondendo superficialmente.

SE dovessi un momento approfondire ti sintetizzerei il mio pensiero in " metto sulla bilancia oneri e onori e faccio le mie valutazioni".
Ma di certo non mi muovo in funzione del deterrente.

Che poi significa, per contro, che se decido che una regola è valida, sono marziale nel rispettarla.
E non transigo.
Con me e con chi ho vicino.
Tra l’amico a cui metto il like e persone a me care che non sono congiunte c’è un abisso e sono persone che io incontrerei come loro incontrerebbero me
Se posso andare dalla mamma correndo il rischio di contagiarla cosa cambia se invece che andare da lei vado dall’amica?
ecco per me non è una regola valida e soprattutto che si presta a più interpretazioni e soprattutto non può essere verificata. Quindi seguendo il tuo discorso dovrei fare quello che la mia testa ritiene corretto
Non posso perché appunto non posso permettermi la multa
 

Nocciola

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E' sempre difficile mediare tra bisogni e limiti.
No no in questo caso è facile
Mi attengo a una regola che non capisco ne condivido
Non ho scelta. Sto serena dove sto
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Tra l’amico a cui metto il like e persone a me care che non sono congiunte c’è un abisso e sono persone che io incontrerei come loro incontrerebbero me
Se posso andare dalla mamma correndo il rischio di contagiarla cosa cambia se invece che andare da lei vado dall’amica?
ecco per me non è una regola valida e soprattutto che si presta a più interpretazioni e soprattutto non può essere verificata. Quindi seguendo il tuo discorso dovrei fare quello che la mia testa ritiene corretto
Non posso perché appunto non posso permettermi la multa
Cosa immagini che sia un affetto stabile?

E no, non si presta a più interpretazioni.

Certo che se con la scusa degli affetti stabili inizi ad andare a giro ogni giorno...beh.
Non è questione di interpretazione questa.

Di base, come dicevo, non è che siccome è uscita l'ordinanza allora non solo non ci sono più contagi ma neanche più contagiosi o contagiabili.

Le regole di prudenza di base, ossia limitare il più possibile restano valide.

E' il discorso della spesa.
Faccio la spesa programmandola e andandoci una volta a settimana.

Che è ben diverso dal esco ogni mezz'ora per comprare una volta il dentifricio, una colta la spazzola, una volta lo shampoo.

Nel primo caso il fare la spesa ha senso di necessità.
Nel secondo no. Il senso è non riesco a gestirmi e provo a fottere o mi lamento che non posso fare come facevo prima.
E quindi non posso fare niente.

E, perdonami, a me sembra un po' questo eh.
Siccome non posso fare quello che facevo prima, ossia andare senza pensieri, allora è come non poter fare niente.
Stronzi.
 
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isabel

Utente di lunga data
Sì, è come dici.

E sotto il desiderio di autonomia.
Pensavo a quello che hai scritto in un altro post.

L'autonomia, non materiale ed economica.
E' vero.
E quel tipo di autonomia che hai citato mi fa venire in mente una spirale rivolta verso il basso. Che per certi versi ricorda la struttura dei gironi infernali danteschi.
Ma in una idea di inferno un po' alla dylan dog in una storia "inferni" mi pare fosse intitolata, in cui si descriveva una sorta di viaggio nei personali inferni, creati da ognuno sulla base proprio di quell'autonomia di scelta. Alcuni erano meravigliosi, in effetti :)

Non so se sono riuscita a rendere l'associazione, in ogni caso ti ringrazio per avermela data!

E ancora sì. Quel non tutto è per tutti, che tempo fa mi sembrava snob...è solo un descrittore di realtà.
Niente di più e niente di meno.
Questa situazione lo mostra anche a me in modo chiarissimo.

Sì, le camere dell'eco sono rassicuranti.
D'altro canto, un consumatore rassicurato di un consumatore insicuro.
A prescindere dal benessere.
Anzi, il benessere (inteso come emotività serena) la soddisfazione non solo non fanno il consumatore. Ma lo allontanano.

Anche queste, per come la vedo, sono interessanti da esplorare.
Per darsi una occhiata dall'esterno.
Non ho letto "Inferni" ma mi hai incuriosità.
Per un lungo periodo mi ha appassionata Dylan Dog. :)

L'immagine mi torna...si vaga attraverso i propri inferni e, dal mio punto di vista, l'autonomia non passa attraverso l'eliminazione dei gironi ma attraverso la capacità di starci dentro senza farsi risucchiare dal "girone successivo" e saper individuare quando ci si stia finendo.

E' singolare che, anche oggi, ci si pensi come consumatori.
Consumatori sul filo dell'indigenza...questa sì, a me pare una contraddizione.
 
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