danny
Utente di lunga data
Più che una risposta occorre un trattato, sono tanti i concetti che hai esposto.Non è che la coppia aperta sia così sdoganata. Una proposta simile rischierebbe di poter far perdere il partner, e sicuramente renderebbe impossibile farsi l'amante, perchè il "futuro tradito" avrebbe le antenne drizzate.
Mi verrebbe da dire che si conosce il partner e già si immagina la risposta, ma poi se penso a persone come te (che non mi sembri chiuso, bigotto, o generalmente una persona che viaggia nel ohhh mio diooo nooo) non vi trovo coerenza. Quindi direi che si vuole prendere tutto quello che offre la monogamia, tenendo per se poligamia. Anche se poligamia in senso lato, visto che molti hanno solo una persona fuori dal matrimonio, con cui hanno un rapporto di simil-fidanzatini da cui sovente si aspettano di non essere traditi (se non avere rapporti con l'altro legittimo).
Riguardo l'obbligo del partner alla castità, anche parziale direi che il parziale frega parecchio. Il senso generico si intende castità la totale assenza di sesso, quindi anche di masturbazione (quella che dovrebbero fare i preti e le suore per capirci) mentre parziale andrebbe proprio ad intendere la masturbazione. Qui ho letto di parecchie mogli tradite che dichiaravano di avere rapporti con il marito, anche se altrove ho trovato dichiarazioni dove le mogli ammettevano di aver veramente mollato questo aspetto (che non vuol assenza di rapporti), ma ovviamente varia da caso a caso, non si può certo generalizzare. Mentre nei traditori si crea una sorta di omologazione in cui il sesso diventa zero (che sia una volta alla settimana, una al mese, per loro è zero). Più o meno tutti dichiarano di averle provate tutte, anche se nel parlare di quel tutte parlano tutti di diversi tipi di approcci nel "prendere la femmina": con dolcezza, facendo il macho, facendo regali di ogni sorta (rose, gioielli, ect), presentandosi nudi e arrapati, presentando varianti quali sex toys. Poi un giorno "gettano la spugna" parole che ho notato in più utenti e che guarda caso sentii pure in diretta.
Tant'è che l'associazione getto la spugna = mi faccio l'amante mi viene abbastanza consequenziale quando la leggo.
Sembrebbe quindi che il tradimento maschile abbia come base un non totale appagamento nel sesso di coppia. Anche se alcuni aggiungono il desiderio, il sentirsi desiderati. Le donne non sono quasi mai dello stesso parere, sostenendo che la sostanza è che l'uomo è cacciatore, e quindi non sentendosi in alcun modo causa del tradimento.
Ho già provato a fare questo domanda ad un altro utente ma non mi ha risposto. Tu hai mai sentito di chi leva tutto? Ossia tu viene da me una al mese e io ti dico di no. Impossibile per un uomo senza avere una donna di scorta?
(Specifichiamo: fuori da situazione di post-parto o in presenza di patologie).
In un altra discussione, dove un utente ha iniziato a frequentare prostitute a causa della castità della moglie, @Brunetta è intervenuta e, mi scuso se non sono le parole esatte, ha parlato all'incirca del mettersela via.
Secondo te, proprio a livello fisico, è possibile mettersela via?
Si dice che gli stati di depravazione a cui arrivano i preti, che arrivano anche a cose abominevoli come la pedofilia, siano in conseguenza della forzata castità. Storie su preti e rapporti e tresche varie almeno in passato erano parecchio diffusi.
Ho poi notato che alcuni uomini non più giovanissimi che sono separati o divorziati hanno quello che ho soprannominato "il terrore della principessa". Quello che a me arriva è che hanno fatto di tutto per compiacere la compagna, probabilmente facendo anche in qualche modo violenza a se stessi (altrimenti non mi motiverei quella sorta di rabbia che si percepisce), e non ne vogliono più sapere. In parte questo esce anche qui quando si leggono lamentele riguardo faccende di casa, dove un uomo si trova ad essere un poco un tuttofare, e mi sembra che tutto quello che fanno sia dettato da appagare il mondo che vuole l'amata, come se non fosse il loro però...
Provo a interpretare e ti chiedo un parere, perchè non è che sia sempre chiaro.
Il volere dell'uomo o il volere del cazzo che domina l'uomo?
E' possibile trovare una via di incontro?
Perchè, putroppo, se si parla di volere del cazzo che domina l'uomo, posso pure riderci su, se la guardo da persona adulta ma poi se apro una pagina di giornale e mi leggo di 30 uomini che in fila hanno violentato una ragazzina di 16 anni... bè...
Non sono femminista, ma le femministe estreme dicono che se accadono episodi come questi nascono in un forma di cultura dove "vi capite tra voi" e il corpo del piacere viene reso oggetto senza nessuno dica mai niente, partendo dalle chiacchere che vi fate in palestra, o al bar.
Scusatemi l'ennesimo pippone. Credo non riceverei alcuna risposta piazzando un domanda generica, quindi la pongo a te perchè ritengo tu sia uno dei pochi disposto a dialogare.
Ognuno di noi ha il suo carattere. Siamo dominati da quello, non dal cazzo.
E, se hai un po' di esperienza di vita, riesci a intuire le abitudini sessuali e le aspettative altrui da come la persona si pone, ovvero da come è, prima ancora che dichiari le sue intenzioni o si esponga.
La coppia aperta non è per tutti, anche per questo. Ed è inutile proporla a chi non riuscirebbe a gestirla ed è improbabile che una coppia stanca possa trovare accettabile un cambiamento del genere senza un'evoluzione condivisa.
Insomma, non è la soluzione alla castità o un antidoto al tradimento, è proprio un altro paradigma, che richiede anche un minimo di complicità nella gestione.
Sulla castità: diciamo che il termine indica una rarefazione dei rapporti nell'ordine delle dita di una mano l'anno fino alla totale scomparsa del contratto fisico. Una maggior frequenza può essere insoddisfacente ugualmente, ma direi che si potrebbero usare altri termini per descrivere la frustrazione conseguente. Può non soddisfare anche fare sesso una volta al giorno, se non ci piace più la persona o come si pone.