A parte che per la stessa patologia o intervento chirurgico non tutti hanno la stessa reazione, non capisco perché ci debba, ma neppure possa, accanire nei confronti di persone di cui sappiamo sempre parzialmente la storia.
Non dubito che ci sia chi un po’ ci marcia, io ho avuto una collega che pur lavorando a Milano, aveva mantenuto la residenza in Puglia insieme alla 104 per la madre che, evidentemente, aveva bisogno di assistenza solo quando la figlia ne usufruiva e trascorreva il weekend con il proprio amante, foto pubblicate su fb. In seguito ebbe la furbizia di togliermi l’amicizia sul social. Mi pare una scelta intelligente, visto che ero io a sostituirla.
Ma non per questo critico un diritto di cui spesso non conosciamo le motivazioni. Magari la mia collega l‘aveva per problemi psichiatrici. In effetti non è da escludere.