Non sopporto (quasi) più nessuno

Brunetta

Utente di lunga data
Vero.
Mi hai fatto pensare che, per esempio, non mi piacciono quelle persone che cambiano idea per compiacere o per timore di andare contro il parere altrui.
Si fa tutti, almeno un po’, può essere solo educazione, ma può essere compiacenza per essere accettati.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum

Brunetta

Utente di lunga data
Uhm, non mi convinci 😁
È una cosa di cui si discusse qui quando entrarono dei troll, consapevoli o no.
Non puoi andare nel forum della Juventus salutando tutti come rubentini.
E se ti trovi nel bar dello sport dove tutti sono bianconeri fare lo stesso. Non è solo per uscirne vivo, ma è anche per rispetto delle persone.
Se insisti a non mostrare rispetto, per me, dovresti uscire in silenzio. Invece ci sono stati molti utenti qui senza rispetto.
L'educazione è rispetto, non compiacenza.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
È una cosa di cui si discusse qui quando entrarono dei troll, consapevoli o no.
Non puoi andare nel forum della Juventus salutando tutti come rubentini.
E se ti trovi nel bar dello sport dove tutti sono bianconeri fare lo stesso. Non è solo per uscirne vivo, ma è anche per rispetto delle persone.
Se insisti a non mostrare rispetto, per me, dovresti uscire in silenzio. Invece ci sono stati molti utenti qui senza rispetto.
L'educazione è rispetto, non compiacenza.
Questi sono casi estremi. Eviterei anch'io di entrare nel bar dei romanisti urlando "Forza Juve" 😅
Io pensavo a quelle persone che non esprimono il proprio pensiero perché vogliono evitare di andare contro il pensiero altrui. Questo atteggiamento lo vedo come mancanza di carattere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questi sono casi estremi. Eviterei anch'io di entrare nel bar dei romanisti urlando "Forza Juve" 😅
Io pensavo a quelle persone che non esprimono il proprio pensiero perché vogliono evitare di andare contro il pensiero altrui. Questo atteggiamento lo vedo come mancanza di carattere.
A volte è anche valutazione di una impossibilità di confronto perché su basi totalmente opposte.
Appunto è inutile cercare di fare ammettere un tifoso (di qualsiasi campo) che tu possa essere portatore di un punto di vista che è interessante o persino integrabile con il suo. Se, la base è opposta e pregiudiziale, verrà solo cercato un punto debole del tuo ragionamento per demolire tutto.
Ad esempio proprio pochi minuti fa cercavo di dare argomenti a un’amica che voleva convincere la figlia a studiare matematica, che la ragazza definiva inutile. Io sostenevo che è come per il latino, il cui valore formativo ho capito dopo decenni, ma c’era. Se qualcuno fosse intervenuto dicendo che vale per qualsiasi lingua e per lui era stato importante l’inglese... sarebbe stato un modo non per rafforzare il valore formativo dello studio, ma per demolire il mio argomento e me, oltretutto in un contesto in cui era solo fastidioso. Magari tra mezz’ora arriverà qualcuno a farlo 😅.
Questo metodo mi fa ritirare. Chi ha capito, ha capito. Chi non vuole capire, non farà che ribadire le stesse cose.
 

danny

Utente di lunga data
Poi non è che si debba cambiare idea. Se una persona ha un quadro di pensiero di destra, lo avrà coerentemente anche... sul cibo, se una persona lo ha opposto sarà coerente. Non è che si può trovare una sintesi. Ma non è che se si fa notare la coerenza si deve offendere. Per me è mancanza di consapevolezza della propria collocazione.
Com'è il quadro di pensiero di destra?
Io per esempio riesco a ritrovarmi in alcune affermazioni di Rizzo come in alcune di Casa Pound, mentre raramente mi trovo d'accordo con le linee del PD, che per me rappresenta una destra borghese di impronta statunitense, del M5S, che non si capisce cosa sia, di Forza Italia, mentre trovo la Lega troppo opportunista e poco concreta. Fatico a inquadrarmi, non mi sento né di destra né di sinistra.
Mi sento di appartenere a quelli SOTTO (il popolo), mentre solo pochi possono essere SOPRA.
La mia coerenza risulta nel non sentirmi a fianco di Draghi o di Speranza. Loro comandano, io no.

Vero.
Mi hai fatto pensare che, per esempio, non mi piacciono quelle persone che cambiano idea per compiacere o per timore di andare contro il parere altrui.
Gli ignavi.
Io non lo sono, però proprio per questo risulto a volte antipatico quando espongo le miei idee in contrasto con le altrui, per cui posso intuire che mediamente quelli che compiacciono sembrano avere più chance di essere accettati, non entrando in confitto.
Non a tutti piace non sentirsi dare ragione.
Ovviamente se sanno farlo bene senza risultare adulatori.

Si fa tutti, almeno un po’, può essere solo educazione, ma può essere compiacenza per essere accettati.
Ecco, esattamente.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Gli ignavi.
Io non lo sono, però proprio per questo risulto a volte antipatico quando espongo le miei idee in contrasto con le altrui, per cui posso intuire che mediamente quelli che compiacciono sembrano avere più chance di essere accettati, non entrando in confitto.
Non a tutti piace non sentirsi dare ragione.
Ovviamente se sanno farlo bene senza risultare adulatori.
Preferisco non essere accettata.
 

feather

Utente tardo
senza rispetto della coerenza logica
Io trovo questo il problema fondamentale per cui non riesco a parlare con quasi nessuno.
Per poter "discutere", e non solo "tifare", servono
  • una base condivisa
  • un filo logico che entrambi possano seguire
se una o entrambe delle componenti manca la discussione diventa impossibile. E io noto che quasi sempre manca la seconda. La gente non fa "ragionamenti", esprime piuttosto sensazioni. Che per definizione non sono ne logiche ne spiegabili.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non fatene un caso personale, è generale 😂
Non sopporto più il modo di discutere da tifosi che si è diffuso su ogni argomento, senza nemmeno quel briciolo di autoironia che era stato sempre presente tra i tifosi (non ultrà).
Sembra che su ogni argomento si sia tutti ultrà senza rispetto della coerenza logica e senza nessun riconoscimento della complessità di ogni questione.
Il bello è che se si discute su una cosa pratica e semplice invece si prende sempre in considerazione la complessità.
Ad esempio se si parla di lievitazione del pane mal riuscita si considera la freschezza del lievito, l’opportunità di usare il lievito madre in alcune circostanze e altre no, le variazioni di temperatura, tempo, umidità e perfino ciotola e materiale per la chiusura della ciotola e poi la lavorazione, i successivi tempi di riposo e la temperatura del forno, statico o ventilato ecc
Se invece poi si parla di economia, sono tutti pronti con la ricetta pronta e infallibile, perché, ovviamente, basta prendere un paio di decisioni e voilà la ciambella riuscirà perfettamente facendo contenti tutti i gusti.
La discussione è in happy hour perché si potrebbe discutere della carbonara o della calcio e pepe o della cotoletta 😂 considerato tutte le variabili.
Ma voi, oltre che della carbonara, avete ancora energia per discutere e, soprattutto, avete ricette infallibili?
Quali sono le regole di una discussione?
Bisogna darsi sempre ragione?
Le osservazioni che ci arrivano vanno considerate o ribattute?
Lo scopo di una conversazione è essere rassicurati o trovare altri punti di vista?
Alla base è bene ci sia ascolto reciproco, altrimenti diventa una discussione a senso unico. Il senso della discussione è avere altri punti di vista.
Posso pensarla diversamente ma, alla fine, sono aperta a valutare e cambiare idea.
Il problema è quando ti ritrovi a discutere con chi non vuole confrontarsi ma vuole solo conferme alle sue convinzioni. Spesso capita anche qui. C'è chi arriva chiedendo un consiglio ma poi non va bene nessuna risposta che gli arriva, perché nessuna coincide con quella che voleva sentire.
Poi non è che si debba cambiare idea. Se una persona ha un quadro di pensiero di destra, lo avrà coerentemente anche... sul cibo, se una persona lo ha opposto sarà coerente. Non è che si può trovare una sintesi. Ma non è che se si fa notare la coerenza si deve offendere. Per me è mancanza di consapevolezza della propria collocazione.
Confermo la fatica del confronto.
 
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