Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo, e forse questo argomento è stato già affrontato. Però non ho trovato esattamente risposta ad alcune domande che mi sto ponendo, perciò racconto di nuovo la mia storia.
Dopo circa 15 anni di relazione, la mia compagna ha avuto una breve storia con un vicino di casa. Era un periodo in cui lamentava la mia poca attenzione nei suoi confronti, preso dai miei altri figli avuti da precedente matrimonio, da genitori bisognosi, dal lavoro, ecc. Abbiamo un figlio più piccolo, cui non credo di aver mancato mai le attenzioni di papà premuroso (ma anche a lei, ritengo, però non voglio alterare il punto di vista suo, che se lo aveva, va rispettato e soprattutto creduto). Abbiamo circa 50 anni.
Per farla breve, lei più che altro ha trovato in questa persona colui che l'ha ascoltata, consolata, coccolata, in tutti i sensi. E' più lei che lo ha cercato, forse, ripeto, forse, lui non ci avrebbe provato. Il fatto è che lei si è pentita quasi subito, lo ha fermato, soprattutto quando lui ha iniziato ad andare MOLTO avanti, voleva sposarla, messaggi infiniti di amore, ecc.
Lui - per sua stessa dichiarazione - ha provato per la prima volta l'amore con la A maiuscola. E ci credo, perché lei è una donna eccezionale per molti aspetti, primo fra tutti l'intensità dei sentimenti verso le persone, oltre ad essere molto attraente di aspetto. Lei prima di tutto ha sentito anche il bisogno - oltre che di essere aiutata e capita e consolata - di aiutare, capire, consolare, una persona che ha avuto delle sfortune oggettive nella vita (lo so per certo). Ah. lui ha 10 anni di meno di lei, è di un altro Paese e ha solo la mamma nel suo paese, con la quale ha un rapporto 'particolare'. Infatti in un certo senso ha trovato una nuova mamma in lei, una mamma che ti capisce e che ti piace anche fisicamente e anche tanto. Regali, dichiarazioni, ecc., tutto in un mese circa di passione, lui. Quando ho capito che lei aveva qualcosa per la testa gliel'ho detto - d'altronde mi stava dicendo con forza da settimane, quando litigavamo, che voleva vivere, sentirsi amata, sentirsi viva, sentirsi donna, .. - e quindi ha ammesso subito - anzi non ricordo se addirittura mi aveva detto lei per prima che mi tradiva, ma credevo fosse solo una provocazione inizialmente - , senza dirmi chi era, ma ho capito anche chi era, in qualche giorno di osservazione più attenta della corrispondenza tra loro.
Quindi lei mi ha chiesto di comprendere che verso quest'uomo ha pur sempre dei sentimenti, "gli vuole bene", e non vuole fargli male. Perciò devo lasciare che lei gli faccia capire che la cosa è finita, e che lui deve andarsene, anche fisicamente. Lui continua a scriverle ti amo, inizialmente, poi piano piano capisce, e recentemente si rivedono (hanno continuato a comunicare, con il mio consenso sofferto) e lei gli urla addosso che non si può andare avanti, ecc. Lui ci resta malissimo e dichiara che se ne torna al Paese, ma lei ha sensi di colpa per averlo portato a rovinare tutto quello che aveva costruito in Italia. Perciò ricomincia a comunicare con toni tipo "come stai", devi fartene una ragione o "devi trovarti qualcuno" ecc. Lui insiste nel dirle che sta male e giù sensi di colpa. Lei però mi dice che l'intenzione di andarsene è reale.
E io ? Ho spiegato a lei la mia sofferenza e non ce n'era bisogno la capisce molto bene, infatti lei è quella che sta peggio probabilmente, ma non riesce ad "abbandonare" a se stesso questa persona che è evidentemente problematico. Ah, l'ho incontrato pure io, gliel'ho chiesto io, gli ho parlato, ma è stato molto veloce, perché mi ha detto che potevo stare tranquillo che sta organizzando il suo ritorno al Paese di origine.
Ora la situazione è che - di tutto - non sopporto più la complicità che hanno nei messaggi, non nel contenuto, lei è piuttosto fredda e lo rimprovera se lui si allarga con messaggi 'espansivi'. Non sopporto il fatto stesso che ci siano questi messaggi.
Infatti lei lo ha capito, e - molto grezzamente - cerca di non farmelo sapere, il che mi infastidisce ancora di più. Occhio non vede cuore non duole, ma il mio occhio purtroppo vede, perché ho più dimestichezza di loro con gli strumenti.
Ok mi fermo qui, ci sarebbe molto altro da dire. Molti diranno che lei dovrebbe chiudere del tutto e stop, ma le cose a volte sono più complicate, forse è solo questione di tempo. Noi abbiamo ricominciato ad essere più vicini, parliamo molto di più, ci confortiamo e ci divertiamo anche a letto, quando riusciamo a mettere da parte la situazione col terzo incombente. Che non è facile, abita veramente vicino, si riesce a capire perfettamente ogni suo spostamento e lui i nostri...
Dovessi io consigliare me stesso, mi direi di aspettare e continuare così, però mi salgono dubbi su di lei, sui suoi reali sentimenti nei miei confronti, che forse nemmeno lei ha il coraggio o la consapevolezza di riconoscere come affievoliti.
Dopo circa 15 anni di relazione, la mia compagna ha avuto una breve storia con un vicino di casa. Era un periodo in cui lamentava la mia poca attenzione nei suoi confronti, preso dai miei altri figli avuti da precedente matrimonio, da genitori bisognosi, dal lavoro, ecc. Abbiamo un figlio più piccolo, cui non credo di aver mancato mai le attenzioni di papà premuroso (ma anche a lei, ritengo, però non voglio alterare il punto di vista suo, che se lo aveva, va rispettato e soprattutto creduto). Abbiamo circa 50 anni.
Per farla breve, lei più che altro ha trovato in questa persona colui che l'ha ascoltata, consolata, coccolata, in tutti i sensi. E' più lei che lo ha cercato, forse, ripeto, forse, lui non ci avrebbe provato. Il fatto è che lei si è pentita quasi subito, lo ha fermato, soprattutto quando lui ha iniziato ad andare MOLTO avanti, voleva sposarla, messaggi infiniti di amore, ecc.
Lui - per sua stessa dichiarazione - ha provato per la prima volta l'amore con la A maiuscola. E ci credo, perché lei è una donna eccezionale per molti aspetti, primo fra tutti l'intensità dei sentimenti verso le persone, oltre ad essere molto attraente di aspetto. Lei prima di tutto ha sentito anche il bisogno - oltre che di essere aiutata e capita e consolata - di aiutare, capire, consolare, una persona che ha avuto delle sfortune oggettive nella vita (lo so per certo). Ah. lui ha 10 anni di meno di lei, è di un altro Paese e ha solo la mamma nel suo paese, con la quale ha un rapporto 'particolare'. Infatti in un certo senso ha trovato una nuova mamma in lei, una mamma che ti capisce e che ti piace anche fisicamente e anche tanto. Regali, dichiarazioni, ecc., tutto in un mese circa di passione, lui. Quando ho capito che lei aveva qualcosa per la testa gliel'ho detto - d'altronde mi stava dicendo con forza da settimane, quando litigavamo, che voleva vivere, sentirsi amata, sentirsi viva, sentirsi donna, .. - e quindi ha ammesso subito - anzi non ricordo se addirittura mi aveva detto lei per prima che mi tradiva, ma credevo fosse solo una provocazione inizialmente - , senza dirmi chi era, ma ho capito anche chi era, in qualche giorno di osservazione più attenta della corrispondenza tra loro.
Quindi lei mi ha chiesto di comprendere che verso quest'uomo ha pur sempre dei sentimenti, "gli vuole bene", e non vuole fargli male. Perciò devo lasciare che lei gli faccia capire che la cosa è finita, e che lui deve andarsene, anche fisicamente. Lui continua a scriverle ti amo, inizialmente, poi piano piano capisce, e recentemente si rivedono (hanno continuato a comunicare, con il mio consenso sofferto) e lei gli urla addosso che non si può andare avanti, ecc. Lui ci resta malissimo e dichiara che se ne torna al Paese, ma lei ha sensi di colpa per averlo portato a rovinare tutto quello che aveva costruito in Italia. Perciò ricomincia a comunicare con toni tipo "come stai", devi fartene una ragione o "devi trovarti qualcuno" ecc. Lui insiste nel dirle che sta male e giù sensi di colpa. Lei però mi dice che l'intenzione di andarsene è reale.
E io ? Ho spiegato a lei la mia sofferenza e non ce n'era bisogno la capisce molto bene, infatti lei è quella che sta peggio probabilmente, ma non riesce ad "abbandonare" a se stesso questa persona che è evidentemente problematico. Ah, l'ho incontrato pure io, gliel'ho chiesto io, gli ho parlato, ma è stato molto veloce, perché mi ha detto che potevo stare tranquillo che sta organizzando il suo ritorno al Paese di origine.
Ora la situazione è che - di tutto - non sopporto più la complicità che hanno nei messaggi, non nel contenuto, lei è piuttosto fredda e lo rimprovera se lui si allarga con messaggi 'espansivi'. Non sopporto il fatto stesso che ci siano questi messaggi.
Infatti lei lo ha capito, e - molto grezzamente - cerca di non farmelo sapere, il che mi infastidisce ancora di più. Occhio non vede cuore non duole, ma il mio occhio purtroppo vede, perché ho più dimestichezza di loro con gli strumenti.
Ok mi fermo qui, ci sarebbe molto altro da dire. Molti diranno che lei dovrebbe chiudere del tutto e stop, ma le cose a volte sono più complicate, forse è solo questione di tempo. Noi abbiamo ricominciato ad essere più vicini, parliamo molto di più, ci confortiamo e ci divertiamo anche a letto, quando riusciamo a mettere da parte la situazione col terzo incombente. Che non è facile, abita veramente vicino, si riesce a capire perfettamente ogni suo spostamento e lui i nostri...
Dovessi io consigliare me stesso, mi direi di aspettare e continuare così, però mi salgono dubbi su di lei, sui suoi reali sentimenti nei miei confronti, che forse nemmeno lei ha il coraggio o la consapevolezza di riconoscere come affievoliti.