Scusate, ho letto un pò a spizzichi e bocconi la discussione, però a me sembra che sia stata, in parte almeno, rovesciata una prospettiva mica da poco
@Pazzesco aveva chiuso con la sua ex moglie anni fa. Chiuso nel senso che le loro vite si sono comunque divise. Poi potrà restare l'affetto, comunque una certa stima, i bei ricordi del vissuto insieme, eccetera eccetera....
Ma resta che la loro vita insieme aveva avuto una FINE.
Ora lei si è, per così dire, "riproposta", e nel riproporsi ha in ogni caso ESCLUSO che tra loro possa esserci del sesso.
A questo punto, anziché pensare a LEI (che dovrebbe "sforzarsi", o dare di più, o che non gli vuole abbastanza bene eccetera), non sarebbe più opportuno vedere PERCHE' lui, accetta una simile riproposizione? Perché c'è poco da "lavorare" su di lei. Mi sembra sia stata abbastanza chiara, e a lei sta bene così.
Io capisco lo sforzo (e la richiesta/ricerca di un aiuto, anche terapeutico) in quelle coppie dove per vari motivi (quasi sempre legati comunque alla comunicazione) si è perso l'interesse verso l'altro. Ma si tratta di OVVIARE a una separazione, o ad altre soluzioni.
In questo caso c'è una coppia che si è ricostituita (o almeno c'è lei che ha riproposto un ricongiungimento), e lui che - anziché domandarsi cosa potrebbe fare lei "di più" - dovrebbe domandarsi chi e cosa glielo fa fare, e in caso di risposta comunque positiva (verso il ricongiungimento) non è che possa mettersi poi a recriminare un granché. Voglio dire: bene ha fatto a chiederle se intendesse rivolgersi a uno specialista. La risposta è stata negativa.
Cosa osta a dirle che va bene l'affetto, va bene l'amicizia, ma una persona convivente "in bianco" non la si SCEGLIE più?