Diletta
Utente di lunga data
È passata una decade in cui oggettivamente non sono, quindi non siamo stati malvagiamente, pur con alti e bassi, ma direi con maggioranza di periodi buoni. Ovviamente io da allora non sono più la stessa e i miei occhi non brillano più come al tempo in cui provavo l'orgoglio per noi come coppia e la sicurezza di trovarmi al sicuro. Queste sensazioni sono sparite completamente...ad oggi posso dire di non aver superato.
Paradossalmente, nel momento in cui ho avvertito il bisogno di allentare i freni che avevo tirato io per difendermi e parlo di un bisogno di provare ancora dei sentimenti e di esternare qualcosa, sono riandata in crisi alla grande e lì ho capito di non aver superato un bel nulla!
Ho capito anche altre cose però, alcune da subito, che pensavo di riuscire ad accettarle col tempo anche se mai le avrei giustificate, e altre via via.
Quella che fa più male è la consapevolezza di aver contato zero per lui come persona con una dignità e questo gli ha permesso di approfittarsi della mia fiducia e di dar retta al suo immenso egoismo per farmi tutto quello che ha fatto alle mie spalle, se poi penso alla questione dell'amore "ma lui mi ha amata", bè, provo un che di stridente imbarazzo ad affermare ciò...ma lo stesso a dire "lui mi ha amata a modo suo". Imbarazzante anche questo.
Qualcosa non mi torna, che dite?!
Non vedendomi come persona non si è davvero posto il problema che mi aveva venduto il fatto di essere serissimo, invece tutto il contrario, e io l'ho sposato principalmente per la serietà, pensate un pò!
Così mi sono ritrovata un donnaiolo, perché di questo si tratta, e forse anche traditore seriale anche dopo sposato. Ciò che è certo è che dieci anni fa ha avuto, poverino, una "ricaduta" da lui motivata come un voler "rimettersi in gioco"!
Non ci crederete ma questa frase mi ha ghiacciata, distrutta e ora che l'ho scritta mi si è contratto di nuovo lo stomaco, accidenti a me.
Non avevo mai sentito tale frase in questo ambito...ma come "rimetterti in gioco, tu sei sposato, oso dire felicemente, e hai figli".
Lui giura che era la prima volta da quando sposato che gli ritornava questa voglia di rifarsi una avventura (motivandola col fatto che c'era una leggera crisi fra di noi, e chi non ne attraversa nel corso di un matrimonio?)
Il resto, per chi se lo ricorda, lo sapete: l'inizio della discesa agli inferi (per entrambi) con le confessioni tirate fuori con ogni mezzo e costate lacrime e sangue. Devastazione totale. Affermazioni di lui che sono di una verità (ma era quello che volevo no?) di tale violenza per me che mi distruggono e di cui, a questo punto, porterò i segni per sempre.
Noi uomini siamo fatti così...non si può stare solo con la stessa donna per vent'anni...ma che vuoi che sia, l'amore non è in discussione...
E io mi facevo vedere forte perché anelavo alla verità a cui attribuivo un enorme potere salvifico, ma dentro di me morivo un pezzo alla volta...
Ora siamo divisi, non separati legalmente, abbiamo due case e quindi abbiamo potuto farlo, ma la famiglia ne sta risentendo. Io non so cosa voglio, è tutto maledettamente triste e complicato
Paradossalmente, nel momento in cui ho avvertito il bisogno di allentare i freni che avevo tirato io per difendermi e parlo di un bisogno di provare ancora dei sentimenti e di esternare qualcosa, sono riandata in crisi alla grande e lì ho capito di non aver superato un bel nulla!
Ho capito anche altre cose però, alcune da subito, che pensavo di riuscire ad accettarle col tempo anche se mai le avrei giustificate, e altre via via.
Quella che fa più male è la consapevolezza di aver contato zero per lui come persona con una dignità e questo gli ha permesso di approfittarsi della mia fiducia e di dar retta al suo immenso egoismo per farmi tutto quello che ha fatto alle mie spalle, se poi penso alla questione dell'amore "ma lui mi ha amata", bè, provo un che di stridente imbarazzo ad affermare ciò...ma lo stesso a dire "lui mi ha amata a modo suo". Imbarazzante anche questo.
Qualcosa non mi torna, che dite?!
Non vedendomi come persona non si è davvero posto il problema che mi aveva venduto il fatto di essere serissimo, invece tutto il contrario, e io l'ho sposato principalmente per la serietà, pensate un pò!
Così mi sono ritrovata un donnaiolo, perché di questo si tratta, e forse anche traditore seriale anche dopo sposato. Ciò che è certo è che dieci anni fa ha avuto, poverino, una "ricaduta" da lui motivata come un voler "rimettersi in gioco"!
Non ci crederete ma questa frase mi ha ghiacciata, distrutta e ora che l'ho scritta mi si è contratto di nuovo lo stomaco, accidenti a me.
Non avevo mai sentito tale frase in questo ambito...ma come "rimetterti in gioco, tu sei sposato, oso dire felicemente, e hai figli".
Lui giura che era la prima volta da quando sposato che gli ritornava questa voglia di rifarsi una avventura (motivandola col fatto che c'era una leggera crisi fra di noi, e chi non ne attraversa nel corso di un matrimonio?)
Il resto, per chi se lo ricorda, lo sapete: l'inizio della discesa agli inferi (per entrambi) con le confessioni tirate fuori con ogni mezzo e costate lacrime e sangue. Devastazione totale. Affermazioni di lui che sono di una verità (ma era quello che volevo no?) di tale violenza per me che mi distruggono e di cui, a questo punto, porterò i segni per sempre.
Noi uomini siamo fatti così...non si può stare solo con la stessa donna per vent'anni...ma che vuoi che sia, l'amore non è in discussione...
E io mi facevo vedere forte perché anelavo alla verità a cui attribuivo un enorme potere salvifico, ma dentro di me morivo un pezzo alla volta...
Ora siamo divisi, non separati legalmente, abbiamo due case e quindi abbiamo potuto farlo, ma la famiglia ne sta risentendo. Io non so cosa voglio, è tutto maledettamente triste e complicato