Su questo ti do ragione al mille...
Io ho avuto una trisomia 18...a 25 anni
Ma .... dubito sia stata colpa della plastica...
E anche il figlio dei ns amici è autistico...
Dare la colpa alla plastica...
Non ci aiuta cmq a stare meglio...
Dare la colpa è una cazzata.
Siamo esseri complessi e credere di individuare il "colpevole" è un retaggio culturale e antiscientifico.
Che non tiene conto nè della biodiversità (fondamentale alla vita) nè della complessità che la biodiversità implica (il tutto è maggiore della somma delle parti).
Semplicemente noi viviamo immersi nell'ambiente in cui viviamo, che è comunque un sistema chiuso.
Quello che ci mettiamo dentro non scompare. Se non si può trasformare abbiamo un serio problema perchè ritorna a noi in un modo o nell'altro.
E in un modo o nell'altro dobbiamo trovare il modo di elaborarlo, anche a livello organico.
Una delle questioni di paradigma di riferimento per l'appunto.
Fin tanto che il paradigma di riferimento è questo cui accenni (trovo il colpevole, lo elimino ho risolto il problema), non ci sono strade alternative da percorrere a quella che stiamo già percorrendo. Fra l'altro è un paradigma che porta per direttissima al complottismo.
Uno dei motivi per cui non stanno ancora immettendo le zanzare modificate è che non sanno prevedere che tipo di impatto potrebbe avere sul pianeta il farlo. Facendolo probabilmente si debellerebbero malattie come la malaria.
E' facile.
EDIT: il mio riferimento all'autismo
non era volto ad individuare la causa del funzionamento autistico.
Fra l'altro leggendo lo studio è evidente che la prospettiva non fosse quella di individuare il colpevole unico.
Non esistono dati scientifici che siano ad oggi in grado di farlo. Quindi non mi azzardo visto che non sono una neuroscienziata.
Personalmente ritengo idiota pensare di trovare una causa unica ad un funzionamento complesso come quello dello spettro che ha fra l'altro tante manifestazioni quanti sono gli individui affetti. Generalizzare è una idiozia. Come lo è trovare la ricetta valida per tutti.
Il mio riferimento era semplicemente volto a sottolineare come tutti viviamo immersi in un ambiente e che l'ambiente impatta quanto noi impattiamo.
Anche quando non lo sappiamo e non sappiamo come.
Come minimo mi pare sensato porsi la domanda.
Le risposte sono relative.