La freccia e l'arco

lolapal

Utente reloaded
I vostri figli non sono figli vostri...
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.

[Kahlil Gibran]

Non so quanti di voi conoscono questa "poesia", a me l'aveva citata una volta, tanti anni fa, la madre di una mia carissima amica, molto prima che io stessa avessi idea che sarei diventata madre, anzi, forse è stato proprio conoscere questa donna a farmi capire che sarei potuta diventare una madre diversa dalla mia... ma sto divagando...

Il motivo per cui apro questa discussione è che Figlia, a fine luglio, andrà a fare un anno di servizio civile all'estero. Io sono molto contenta e fiera di lei e della decisione che ha preso, e, insieme a Marito, la stiamo appoggiando fermamente.
Ma...
Più il momento si avvicina e più mi rendo conto che mi mancherà da morire... so che devo attrezzarmi per evitare la "sindrome del nido vuoto", e in realtà lo sto facendo già da qualche anno con un progetto lavorativo che mi assorbe molto.
Confrontarsi, magari con chi ci è già passato, penso che sia comunque molto utile, quindi vi chiedo di raccontarmi le vostre esperienze, se avete figli abastanza grandi, o, se avete figli piccoli, se e come vi immaginate questo momento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
I vostri figli non sono figli vostri...
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.

[Kahlil Gibran]

Non so quanti di voi conoscono questa "poesia", a me l'aveva citata una volta, tanti anni fa, la madre di una mia carissima amica, molto prima che io stessa avessi idea che sarei diventata madre, anzi, forse è stato proprio conoscere questa donna a farmi capire che sarei potuta diventare una madre diversa dalla mia... ma sto divagando...

Il motivo per cui apro questa discussione è che Figlia, a fine luglio, andrà a fare un anno di servizio civile all'estero. Io sono molto contenta e fiera di lei e della decisione che ha preso, e, insieme a Marito, la stiamo appoggiando fermamente.
Ma...
Più il momento si avvicina e più mi rendo conto che mi mancherà da morire... so che devo attrezzarmi per evitare la "sindrome del nido vuoto", e in realtà lo sto facendo già da qualche anno con un progetto lavorativo che mi assorbe molto.
Confrontarsi, magari con chi ci è già passato, penso che sia comunque molto utile, quindi vi chiedo di raccontarmi le vostre esperienze, se avete figli abastanza grandi, o, se avete figli piccoli, se e come vi immaginate questo momento.
Per i miei figli sono lontani perché abitano a 10 minuti di auto.
 

lolapal

Utente reloaded

Brunetta

Utente di lunga data
Con il caro benzina posso capirlo... 😜
A parte gli scherzi, capisco l’apprezzamento per una scelta arricchente, unita alla sicura sofferenza per la distanza.
 

lolapal

Utente reloaded
A parte gli scherzi, capisco l’apprezzamento per una scelta arricchente, unita alla sicura sofferenza per la distanza.
Il mio obiettivo è quello di ridurre al minimo la seconda parte... anche perché lei è una ipersensibile, e mi sgamerebbe subito, e ci starebbe male...
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io sono strana e lo so ma mi piacerebbe molto che i miei figli facessero esperienze simili per studio o per lavoro
Ho sempre desiderato che al momento giusto decidessero di trasferirsi per un po’ all’estero
Al momento sono ancora qui e direi poco interessati ad affrontare un ‘esperienza simile
Sono certa mi mancherebbero ma sarei molto felice per loro. Dubito che verrei colpita dalla sindrome del nido vuoto
 

lolapal

Utente reloaded
Io sono strana e lo so ma mi piacerebbe molto che i miei figli facessero esperienze simili per studio o per lavoro
Ho sempre desiderato che al momento giusto decidessero di trasferirsi per un po’ all’estero
Al momento sono ancora qui e direi poco interessati ad affrontare un ‘esperienza simile
Sono certa mi mancherebbero ma sarei molto felice per loro. Dubito che verrei colpita dalla sindrome del nido vuoto
Noi mamme! Mai contente!!! 😜 😂😂😂

Scherzi a parte, io sono in primis molto felice per mia figlia. So che l'esperienza che farà sarà molto formativa, soprattutto a livello umano. Sono scelte che si devono fare con consapevolezza.
Ammetto che la fatica più grande che vedo per me è quella di riassestamento degli equilibri...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il mio obiettivo è quello di ridurre al minimo la seconda parte... anche perché lei è una ipersensibile, e mi sgamerebbe subito, e ci starebbe male...
Ma lo sa!
Solo che deve farsi i fatti suoi.
 

Reginatriste72

Utente di lunga data
Mio figlio vive all’estero da più di un anno e mi manca sempre tanto, appena posso vado a trovarlo. Le prime settimane sono state dire ma poi ci si abitua, sante videochiamate!!
È il mio grande orgoglio e ho sempre approvato ed incoraggiato la sua scelta.
La poesia è bellissima 😍
 
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lolapal

Utente reloaded

lolapal

Utente reloaded
Mio figlio vive all’estero da più di un anno e mi manca sempre tanto, appena posso vado a trovarlo. Le prime settimane sono state dire ma poi ci si abitua, sante videochiamate!!
È il mio grande orgoglio e ho sempre approvato ed incoraggiato la sua scelta.
La poesia è bellissima 😍
Non credo che potrò andare a trovarla. Tornerà lei dopo sei mesi per una "pausa".
Sicuramente la tecnologia ci sarà di conforto :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non credo che potrò andare a trovarla. Tornerà lei dopo sei mesi per una "pausa".
Sicuramente la tecnologia ci sarà di conforto :)
La tecnologia attuale è meravigliosa
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
I vostri figli non sono figli vostri...
sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.

[Kahlil Gibran]

Non so quanti di voi conoscono questa "poesia", a me l'aveva citata una volta, tanti anni fa, la madre di una mia carissima amica, molto prima che io stessa avessi idea che sarei diventata madre, anzi, forse è stato proprio conoscere questa donna a farmi capire che sarei potuta diventare una madre diversa dalla mia... ma sto divagando...

Il motivo per cui apro questa discussione è che Figlia, a fine luglio, andrà a fare un anno di servizio civile all'estero. Io sono molto contenta e fiera di lei e della decisione che ha preso, e, insieme a Marito, la stiamo appoggiando fermamente.
Ma...
Più il momento si avvicina e più mi rendo conto che mi mancherà da morire... so che devo attrezzarmi per evitare la "sindrome del nido vuoto", e in realtà lo sto facendo già da qualche anno con un progetto lavorativo che mi assorbe molto.
Confrontarsi, magari con chi ci è già passato, penso che sia comunque molto utile, quindi vi chiedo di raccontarmi le vostre esperienze, se avete figli abastanza grandi, o, se avete figli piccoli, se e come vi immaginate questo momento.
Il mio prima di scegliere mi ha chiesto cosa ne pensavo.
E gli ho risposto, di fare quello che riteneva giusto per se stesso.
Non lo ha chiesto a mio marito, ha preso me in disparte e ha chiesto il Consiglio.
Sapeva che io sarei stata la più esposta alla separazione.
Mi ha telefonata poco ed ho capito che la lontananza pesava anche a lui.
Così aspettavo.
Ogni tanto gli mandavo un messaggio.
È stata dura le prime settimane. Poi ha preferito venire lui quando poteva, piuttosto che andare noi.
L'unico momento in cui mi sono impanicata è stato quando ha avuto la febbre e non stava bene, col Covid dimezzo ho avuto una gran paura.
La sua prima settimana è stata tragica, e a distanza c'ero per consigli e sostegno.
È stato tragico pur il rientro sempre per le restrizioni Covid che nel frattempo erano iniziate.
 

lolapal

Utente reloaded
Il mio prima di scegliere mi ha chiesto cosa ne pensavo.
E gli ho risposto, di fare quello che riteneva giusto per se stesso.
Non lo ha chiesto a mio marito, ha preso me in disparte e ha chiesto il Consiglio.
Sapeva che io sarei stata la più esposta alla separazione.
Mi ha telefonata poco ed ho capito che la lontananza pesava anche a lui.
Così aspettavo.
Ogni tanto gli mandavo un messaggio.
È stata dura le prime settimane. Poi ha preferito venire lui quando poteva, piuttosto che andare noi.
L'unico momento in cui mi sono impanicata è stato quando ha avuto la febbre e non stava bene, col Covid dimezzo ho avuto una gran paura.
La sua prima settimana è stata tragica, e a distanza c'ero per consigli e sostegno.
È stato tragico pur il rientro sempre per le restrizioni Covid che nel frattempo erano iniziate.
Immagino che con il COVID non sia stato semplice…

La sua é stata una scelta discussa e condivisa con entrambi, anche se poi materialmente sono stata io ad aiutarla con la ricerca dei progetti, la lettura delle schede, la valutazione, la domanda online, ecc. Marito è rimasto un po’ a margine, è il suo modo di affrontare le cose complesse. Figlia condivide tutto con entrambi, fin da piccola, avendo però individuato quali argomenti è meglio affrontare con me e quali con il padre.

Rispetto all’ammalarsi non saprei come reagirei: in generale non sono apprensiva, ed è capitato che si ammalasse fuori casa, ma mai così lontana e da sola…

So che non avrò altra scelta che aspettare, come è successo quando e passata in prima media, che mi ha detto: “Mamma, non mi abbracciare più, non mi baciare più, e non farmi più domande!” e io ho fatto come mi ha chiesto, mi sono messa di lato, restando lì disponibile, e in apnea… dopo sette mesi è tornata lei è ha ricominciato a raccontarmi tutto e abbiamo ripreso a farci le coccole…
 

Ulisse

Utente di lunga data
Spronerò mio figlio (al momento troppo piccolo) a fare il più possibile esperienze del genere.
Ho avuto modo di stare spesso all'estero ed ho apprezzato quanto ti arricchisce.

Nel frattempo, inzio a premere verso le compagnie aeree per far ridurre il più possibile la dimensione e numero massimo di bagali consentiti.
Diversamente, mia moglie sarebbe capace di infilarsi nella sua valigia.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Spronerò mio figlio (al momento troppo piccolo) a fare il più possibile esperienze del genere.
Ho avuto modo di stare spesso all'estero ed ho apprezzato quanto ti arricchisce.

Nel frattempo, inzio a premere verso le compagnie aeree per far ridurre il più possibile la dimensione e numero massimo di bagali consentiti.
Diversamente, mia moglie sarebbe capace di infilarsi nella sua valigia.
meglio se si infila nella valigia, poi la lasci al deposito bagagli:sneaky:
 

Ulisse

Utente di lunga data
meglio se si infila nella valigia, poi la lasci al deposito bagagli:sneaky:
con la fortuna che ho, me la rimandano indietro e mi fanno pure pagare l'over weight 20 Euro al chilo.
 

lolapal

Utente reloaded
Spronerò mio figlio (al momento troppo piccolo) a fare il più possibile esperienze del genere.
Ho avuto modo di stare spesso all'estero ed ho apprezzato quanto ti arricchisce.

Nel frattempo, inzio a premere verso le compagnie aeree per far ridurre il più possibile la dimensione e numero massimo di bagali consentiti.
Diversamente, mia moglie sarebbe capace di infilarsi nella sua valigia.
😂 😂😂
Non potrei mai! Soffro di claustrofobia! :D

Mia figlia ha paura di volare, raggiungerà la sua meta (europea) in treno...
 

Ulisse

Utente di lunga data
😂 😂😂
Non potrei mai! Soffro di claustrofobia! :D

Mia figlia ha paura di volare, raggiungerà la sua meta (europea) in treno...
pure mia moglie soffre di claustrofobia e non è a suo agio su un aereo.
Lo prende quando costretta.
Ma pur di seguire il figlio, arriverebbe a farsi legare al carrello dell'aereo.
 

lolapal

Utente reloaded
pure mia moglie soffre di claustrofobia e non è a suo agio su un aereo.
Lo prende quando costretta.
Ma pur di seguire il figlio, arriverebbe a farsi legare al carrello dell'aereo.
Spero che alla fine prevarrà il buon senso… :)
 
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