Guarda, non mi esprimo per gli altri, ma io so leggere piuttosto benino...
Tu hai fatto varie cose.
La prima è che all'interno di una cosa che tu stessa definisci sbagliata inizi a fare dei distinguo per definire vari gradi di gravità, in modo da far risultare ciò che interessa a te come la meno grave fra tutte le cose sbagliate.
È un modo di procedere umanissimo che non hai certo inventato tu. Anzi, ti svelo un segreto: è un processo tipico che appartiene praticamente a chiunque fa qualcosa di sbagliato, se non è in grado di sopportarne il peso, poiché in questo modo annacqua le proprie responsabilità

Quando si parla di tradimento in una coppia, poi, direi che è proprio cifra distintiva, e lo puoi verificare anche tra più d'una delle risposte che hai avuto.
La seconda cosa, anche questa del tutto tipica, è quella di invocare il cercare di comprendere senza giudicare, quando tu per prima giudichi, dato che stabilisci una graduatoria di gravità nei vari tradimenti. Ci manca solo il banale (nonché improprio) richiamo al mitico "chi è senza peccato scagli la prima pietra", per avere tutti i soliti cliché.
Infine, vuoi in qualche modo proporre come oggettiva una scala di gravità che ovviamente non può che essere soggettiva: il tradimento in una coppia è un fatto personale, che riguarda i due membri della coppia. Come tale, ogni coppia lo giudica come gli pare, nella stessa misura in cui una coppia definisce autonomamente il proprio patto fondante sulla base del quale definire il concetto di tradimento, che può essere di letto o di altra natura. E non solo ogni coppia lo giudica come gli pare, ma una volta avvenuto (il tradimento), il giudizio ultimo spetta solo ed unicamente al tradito.
E non c'è una regola uguale per tutti: c'è chi considera la botta e via un peccato veniale sul quale si possono chiudere tutti e due gli occhi perché è sinonimo di mancanza di interesse verso l'oggetto della botta e via, chi la considera una aggravante perché è sinonimo di mancanza di interesse verso la coppia che viene messa a repentaglio per una scopata senza importanza. Con un po' di fantasia e un minimo di dialettica, si possono trovare argomenti per rendere aggravante o considerare attenuante la colpa in quasi qualsiasi tipo di tradimento.
Resta pertanto un criterio di base: è il tradito (maschile inclusivo...

) che decide come e a quali condizioni cosa è disposto ad accettare e tollerare per poter provare una ripartenza.
A suo insindacabile giudizio.
Quello che invece non si capisce leggendoti è da dove nasce questo tuo bisogno di definire questo unico tipo di tradimento che tu estrai dal mare magnum di tutte le casistiche.
Il tuo uomo ha dato una bottarella en passant a qualche gnocca sulla quale è inciampato strada facendo e stai cercando argomenti per passarci sopra? Viceversa, hai incontrato un uccello padulo che non sei riuscita a scansare e stai cercando di convincerti che se i gridolini che facevi non erano dovuti ad un orgasmo ma al rimorso che stavi provando nel mentre che a pecora cercavi conferme scritte sulla tappezzeria dell'auto allora la cosa non è grave? O, infine, sei in bilico e stai cercando giustificazioni a priori per poterti lasciar andare a quel bel moscone che ti ronza intorno, a patto di dire un paio di atti di dolore mentre glielo succhi? Oppure lo fai giusto per amor di discussione, così, per metterti avanti col lavoro, perché nella vita non si sa mai...?
Ecco, questo non mi è del tutto chiaro.