Che schifo

Koala

Utente di lunga data
Ma questo non c’entra niente con quello di cui si parlava.
Tu parli di fiducia nella persona che riceve la confidenza, ma io parlavo di intimità dei sentimenti e delle esperienze significative per la relazione, non di timore che le confidenze vengano rivelate.
Se dopo due giorni in tanti continuiamo a ripetere pressoché la stessa cosa non pensi che la tua percezione di intimità, predisposizione al dialogo e sensibilità sia diversa dagli altri? È inutile continuare a dire che non abbiamo intimità per le cose che riguardano NOI e non BRUNETTA… se per te raccontare all’amante o all’amica come si sono conosciuti i tuoi lo trovi intimo fai bene a tenerlo per te, non ti giudicherei mai per questo… magari per me è diverso e questo non significa essere meno sensibile
 

Brunetta

Utente di lunga data
cazzo ma io ti lovvo di brutto....
sei riuscita a spiegare in un post quello che io e Brunetta non riusciamo a far capire da pagine e pagine addietro

la prossima volta che devo spiegare qualcosa in un thread, ti mando un MP, e tu lo riporti in parole comprensibili :giggle:
Bisogna vedere se l’hanno capita.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Perche volete a tutti i costi far ricadere i rapporti personali all' interno di schemi comportamentali di un qualche tipo quando la realtà è così variegata?
Ho ricevuto confidenze personali da parte di persone che si sono fidate di me senza nemmeno lontanamente pensare di diventarne l'amante. E non racconterei quanto ricevuto confidenzialmente nemmeno sotto tortura.

Detto per inciso, a scanso di equivoci, non sto parlando di nessuno del forum.

Questi rapporti mi hanno arricchito ed aiutato? Si sicuramente.
Ed im modo ambivalente credo sia successo anche per "l'altro".

L'errore sta forse nel mischiare i rapporti da amante con rapporti confidenziali. Ma ciscuno non è forse libero di condividere con chi si fida e stima qualcosa della propria vita?
Ed il rapporto da amante deve solo e per forza essere ginnastica da camera? Secondo quale regola?
Io sono piuttosto convinta che il confine con un amante sia molto più sottile di quello con chiunque altro. E molto più sfumato.
(se così non fosse, non ci sarebbero tutti gli scivoloni che si leggono e si vedono in giro)

E non è questione di stima o fiducia.
Se penso alle mie esperienze, sorvolando sugli amanti tanto per che erano davvero pari a conoscenze con cui passavo belle serate, mi sono scelta amanti che in un qualche modo ritenevo capaci di aver cura della me che portavo loro. E che erano in grado di insegnarmi cose.

E' proprio una questione di posizione nella vicinanza.
Con un amante c'è una intimità, anche dovuta alla sessualità condivisa, che con gli amici e le amiche non c'è.
Ed è un confine parecchio scivoloso.

Detto questo, io ho deciso quelle persone per me.

Se mi fossi messa a parlare, negli stessi termini in cui parlavo di me, a parlare dei miei genitori, del mio compagno, avrei tradito la fiducia del mio compagno che si era confidato con me. Sarei uscita da uno spazio esclusivo popolato SOLO da me e dal mio compagno.
E in quello spazio ci stanno anche le influenze decisionali. Ossia la comunicazione del "da dove vengono" le informazioni che influenzano il mio pormi in un modo o nell'altro nelle questioni che riguardano la coppia.

Poi...io non parlo come parlo di me di nessun altro.
Ci sono confini nelle confidenze, in ciò che si raccoglie osservando da certe vicinanze che a mio avviso richiedono un consenso esplicito prima di esser condivise con terzi.

E come te, quel che mi vien confidato, me lo porto nella tomba.
E questo principio io lo uso anche col mio compagno e con quello che ci riguarda.
Dissapori, discussioni, disaccordi, accordi, piaceri...sono gli elementi che compongono l'esclusività che c'è fra noi.

E l'esclusività è, ho imparato, la cosa più preziosa in una coppia. Con o senza figli.
E, fra l'altro, ciò che riguarda i figli, va a comporre l'esclusività del nucleo.
 
Ultima modifica:

Koala

Utente di lunga data
Certe cose non si dicono neanche alle amiche
Mah, io non la penso così… sarà che sono un libro aperto, se negli anni il nostro rapporto si è consolidato mi viene naturale darti il 100% di me… avevo un’amica a cui voglio un bene dell’anima, dopo il mio matrimonio, per cause di forza maggiore, ci siamo dovute allontanare… ho l’assoluta certezza che le mie confidenze sono rimaste tali, come le sue da parte mia… se non posso sentirmi libera di raccontarti di me la nostra amicizia non sussiste… ma questo è il pensiero di Koala non pretendo che sia universale
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
cazzo ma io ti lovvo di brutto....
sei riuscita a spiegare in un post quello che io e Brunetta non riusciamo a far capire da pagine e pagine addietro

la prossima volta che devo spiegare qualcosa in un thread, ti mando un MP, e tu lo riporti in parole comprensibili :giggle:
Quindi lo sposato che mi raccontava come ha conosciuto la moglie poteva farlo? O il convivente che mi diceva come si era separato? Erano cose che potevano dire anche al bar
Così come se io chiedessi consiglio per una scuola?
 

patroclo

Utente di lunga data

SE non si fa fuori l'amante...mah. Io due domandine sulla qualità dello scambio in casa me le farei.
Il punto centrale è questo, direi non tanto stare qui a discutere di cosa si può o non si può dire.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se dopo due giorni in tanti continuiamo a ripetere pressoché la stessa cosa non pensi che la tua percezione di intimità, predisposizione al dialogo e sensibilità sia diversa dagli altri? È inutile continuare a dire che non abbiamo intimità per le cose che riguardano NOI e non BRUNETTA… se per te raccontare all’amante o all’amica come si sono conosciuti i tuoi lo trovi intimo fai bene a tenerlo per te, non ti giudicherei mai per questo… magari per me è diverso e questo non significa essere meno sensibile
Me ne sto rendendo conto.
Non ho detto “come si sono conosciuti“, ma la loro “narrazione romantica e simbolica”, non perché ci sia nulla da nascondere, ma perché è una cosa talmente delicata che la preservo da possibili irrisioni da parte di chi ha un’altra sensibilità.
 

Venice30

Utente di lunga data
Confondete il ruolo coniuge/amante, e lo sottolineate nel momento in cui dite che i vostri amanti hanno più tempo per voi, vi ascoltano di più a differenza dei vostri partner ufficiali, che sembrano non avere mai tempo per voi ( mi domando se anche le loro mogli si lamentano di loro?? )
Paragonare le confidenze fatte all'amica di 30 anni con quelle fatte al vostro amante, è da paraculo.
 

spleen

utente ?
Io sono piuttosto convinta che il confine con un amante sia molto più sottile che quello con chiunque altro.

E non è quesitone di stima o fiducia.
Se penso alle mie esperienze, sorvolando sugli amanti tanto per che erano davvero pari a conoscenze con cui passavo belle serate, mi sono scelta amanti che in un qualche modo ritenevo capaci di aver cura della me che portavo loro.

E' proprio una quesitone di posizione nella vicinanza.
Con un amante c'è una intimità, anche dovuta alla sessualità condivisa, che con gli amici e le amiche non c'è.
Ed è un confine parecchio scivoloso.

Detto questo, io ho deciso quelle persone per me.

SE mi fossi messa a parlare, negli stessi termini in cui parlavo di me, a parlare dei miei genitori, del mio compagno, avrei tradito la fiducia del mio compagno che si era confidato con me. Sarei uscita da uno spazio esclusivo popolato SOLO da me e dal mio compagno.
E in quello spazio ci stanno anche le influenze decisionali. Ossia la comunicazione del "da dove vengono" le informazioni che influenzano il mio pormi in un modo o nell'altro nelle questioni che riguardano la coppia.
Però vedi, è singolare e anche forse contradittorio che si ritenga che per essere amanti serva una "vicinanza" e che nell'ambito di questa vicinanza si parli di "fedeltà" nei confronti dell' intimità verso i compagni ufficiali.
Il praticone del mio amico Carlo direbbe: Ti riempio di corna ma stai pur sicuro che non confiderò mai a nessuno che ti piace scaccolarti la sera davanti allo specchio....
(E' un esempio per ridere ovviamente 😁)
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Mah, io non la penso così… sarà che sono un libro aperto, se negli anni il nostro rapporto si è consolidato mi viene naturale darti il 100% di me… avevo un’amica a cui voglio un bene dell’anima, dopo il mio matrimonio, per cause di forza maggiore, ci siamo dovute allontanare… ho l’assoluta certezza che le mie confidenze sono rimaste tali, come le sue da parte mia… se non posso sentirmi libera di raccontarti di me la nostra amicizia non sussiste… ma questo è il pensiero di Koala non pretendo che sia universale
Certo probabilmente hai trovato una persona che ti ha ispirato fiducia.
A me non è mai successo
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Certe cose non si dicono neanche alle amiche
Certe cose non si dicono neanche al coniuge
Per dire
Però per me ci sono alcune cose che non si dicono, per te altre, per altri c’è ne sono di diverse
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Che ci sta.
Ma non è che il fatto che ci stia lo renda meno ipocrita di quello che è.
spe
Scusa
Io (e parlo per me), non dico che non sia ipocrita
Dico che nel momento in cui sei lì e si parla, alcune cose escono, io personalmente non trovo che sia gravissimo confidarsi con una persona amica
È diverso se ci sono il dolo e l’intenzione di diffamare
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Ti rendi conto che noi ci portiamo sempre appresso tutto il nostro vissuto? Io sono così perché sono il frutto di tutto quello che mi circonda...come faccio a eliminare tutta la mia vita dalle mie conversazioni?
Certo, tutti abbiamo un bagaglio che ci portiamo dietro e siamo tutti il frutto di quello che abbiamo attraversato. Ma tu racconti a tutti il tuo vissuto?
Io sono molto selettiva, per esempio. Decido con chi aprirmi, a chi donare un pezzetto di me.
Questo non toglie che con il resto delle persone che mi circondano non interagisca in maniera sincera e libera.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Però vedi, è singolare e anche forse contradittorio che si ritenga che per essere amanti serva una "vicinanza" e che nell'ambito di questa vicinanza si parli di "fedeltà" nei confronti dell' intimità verso i compagni ufficiali.
Il praticone del mio amico Carlo direbbe: Ti riempio di corna ma stai pur sicuro che non confiderò mai a nessuno che ti piace scaccolarti la sera davanti allo specchio....
(E' un esempio per ridere ovviamente 😁)
Ma io non parlo di fedeltà. Adesso rileggo il post, ma non credo di averla neanche citata. SE l'ho fatto, correggo perchè è un refuso.
EDIT: ho controllato, nessun accenno alla fedeltà :D!

LA fedeltà per me è sempre stata una cosa messa sopra alle relazioni come una catena.
Se non sostenuta da altro.

Ovvero dall'esclusività.

La fedeltà si fonda sulla percezione di una esclusività.
Se non si fonda su una motivazione, diventa una imposizione, una pura formalità.

E quindi non scopo in giro perchè ti sono fedele.
Però ti tratto della merda, non ti sostengo, non ho cura di te, soprattutto non TI VEDO e non ancor di più non TI GUARDO.

SE non c'è esclusività, la fedeltà è solo una regola.
Una imposizione.

Che poi provengo dal super io o dall'aderenza alle norme sociali...boh...cosa me ne faccio di uno che mi è fedele ma fonda la sua fedeltà a me sulla regola e non su di me?
E lo stesso vale per me.

Io so quando ho tradito. Ogni volta.
Quando l'esclusività - ovvero la percezione di unicità del noi - ha iniziato a sgretolarsi.
Per responsabilità di entrambi.

E di solito l'esclusività si sgretola quando casca il dialogo riservato e, per l'appunto esclusivo, nella coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quindi lo sposato che mi raccontava come ha conosciuto la moglie poteva farlo? O il convivente che mi diceva come si era separato? Erano cose che potevano dire anche al bar
Così come se io chiedessi consiglio per una scuola?
Non è questione di pensare che l’altro, amante o amica, possa usare contro, non abbiamo da rivelare reati, spero.
Dopo venti pagine dovre essere chiaro.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Non è questione di pensare che l’altro, amante o amica, possa usare contro, non abbi da rivelare reati, spero.
Dopo venti pagine dovre essere chiaro.
Ma infatti io non ho scritto niente di tutto questo
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Certe cose non si dicono neanche al coniuge
Per dire
Però per me ci sono alcune cose che non si dicono, per te altre, per altri c’è ne sono di diverse
Quello che per me è un argomento riservato, per te invece può diventare di dominio pubblico.ovvio.
Conosco una persona che descrive nei dettagli come fa sesso, io mi sento in imbarazzo, per me è una cosa molto riservata non riuscirei mai ad esternare le mie esperienze con chiunque. Eppure questa racconta come se fosse andata a comprare un paio di scarpe
 

Warlock

Utente di lunga data
Se dopo due giorni in tanti continuiamo a ripetere pressoché la stessa cosa non pensi che la tua percezione di intimità, predisposizione al dialogo e sensibilità sia diversa dagli altri? È inutile continuare a dire che non abbiamo intimità per le cose che riguardano NOI e non BRUNETTA… se per te raccontare all’amante o all’amica come si sono conosciuti i tuoi lo trovi intimo fai bene a tenerlo per te, non ti giudicherei mai per questo… magari per me è diverso e questo non significa essere meno sensibile
O porcaccia, ma qua non si vuole proprio capire...
Riporto quello che ha scritto Ipazia:

Condividere il dubbio (di un nucleo familiare riguardante uno dei membri il nucleo) con un terzo esterno richiede, per chiarezza, che tutti i componenti del nucleo siano a conoscenza della presenza del terzo e che i componenti in grado di esprimere il consenso lo possano dare e che quell'informazione possa esser ricondotta nel nucleo in modo trasparente.

Lo riesci a comprendere?
Se tuo figlio sapesse che vai a raccontare i cazzi suoi all'amante ( a meno che non sia un'infante) ne sarebbe contento o ti manderebbe a quel paese?

Io da figlio se sapessi che mia madre si comporta come te non avrei più rispetto, ma come ti permetti di parlare di me ad uno con cui cornifichi mio padre?
 
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