Ego ferito e stravolgimento dell’immagine che si aveva dell’altro e di se stessi. Sta un po’ tutto qui. E’ un percorso lungo e tortuoso.
Ma lo so bene!
Solo che, attraverso la descrizione di ciò che “funzionava tutto benissimo“ o “anch’io ho le mie colpe” , si rivela non solo l’immagine che si aveva di sé, ma anche la propria idee di matrimonio e di relazione e lo si rivela anche parlando della reazione al tradimento.
Non credo che si possa solo dire “poverino, tu che eri così bravo!”oppure “è vero, se lei veniva a ogni rapporto e andavate a ballare tutti i sabati, non c’era nessun motivo.
Io penso che i motivi siano sempre nel traditore, perché è una scelta di uscire dalla relazione senza comunicare se stessi.
Certamente è difficile dire a un coniuge che si è incontrato qualcuno che piace e perché. Paradossalmente è più facile, come la moglie di Alberto, confessare pentita.
È difficile perché non solo si ha timore della reazione e di non poter fare l’esperienza che si desidera, ma anche non si vuole dire perché quella persona ci attrae così tanto.
Non lo si vuole dire perché ci sembra di essere offensivi nei confronti del coniuge a cui si vuole bene o di apparire stupido o superficiale o con motivazioni superficiali.
Del resto abbiamo letto anche qui in questa discussione delle traditrici che non hanno voluto o saputo dire le ragioni del tradimento.
Perché dire “ho incontrato un uomo che mi ha suscitato un’attrazione così forte che ho voluto seguire” non spiega nulla. Non spiega nulla se non si capisce perché quella persona, quello sguardo, quel sorriso, quel modo di rivolgersi a noi, ci ha fatto ribaltare le viscere. Infatti io credo che nella ma parte dei casi non ci sia consapevolezza dei meccanismi del proprio desiderio. Qualcuna nemmeno vuole conoscerli, nella convinzione che conoscerli sia una razionalizzazione che poi spegne il desiderio.
Come quando io faccio riflessioni sulle scelte di sceneggiatura o di regia di un film e mi si dice che così ho rovinato la visione del film. Per me non rovina niente. È ovvio che chi produce un film (in senso artistico come equipe che vi lavora) abbia progettato ogni parola e ogni immagine.
Noi viviamo senza progettare granché, a parte il ristorante, le vacanze e i risparmi per le spese condominiali, ma questo non esclude che ci siano significati di cui siamo solo parzialmente consapevoli.