Viviamo all'inferno?

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Spero che possiate accedere e leggere.
È una riflessione su come ognuno tenda a sentirsi sempre carente in qualcosa oppure in moltissime cose rispetto ad altri che nel nostro immaginario hanno il lavoro o la relazione o l’aspetto che noi non riusciamo ad avere.
Intravvedo spesso questa ansia da inadeguatezza.
Lo vedete?
Lo provate per qualche aspetto?
Uscite la mattina soddisfatti?
Rientrate sereni, convinti di aver fatto il vostro meglio?
 

MariLea

Utente di lunga data
Spero che possiate accedere e leggere.
È una riflessione su come ognuno tenda a sentirsi sempre carente in qualcosa oppure in moltissime cose rispetto ad altri che nel nostro immaginario hanno il lavoro o la relazione o l’aspetto che noi non riusciamo ad avere.
Intravvedo spesso questa ansia da inadeguatezza.
Lo vedete?
Lo provate per qualche aspetto?
Uscite la mattina soddisfatti?
Rientrate sereni, convinti di aver fatto il vostro meglio?
Non è vero che sia ognuno...... direi alcuni, gli invidiosi in particolare modo.
Personalmente non provo niente di tutto questo.

Mi ha colpito e condivido la foto in basso con la scritta "Se sei infelice vai al cimitero"
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è vero che sia ognuno...... direi alcuni, gli invidiosi in particolare modo.
Personalmente non provo niente di tutto questo.

Mi ha colpito e condivido la foto in basso con la scritta "Se sei infelice vai al cimitero"
Non credo che parlino di invidia, ma di dover essere rispetto a ciò che ci sembra che siano le aspettative nei nostri confronti.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Fino ad una certa età si, ma per via di episodi accaduti prima.
Poi lavorando su me stesso con tanta costanza e copiando da ha provato prima di me, ho imparato a convivere con alcune cose, non eliminare, convivere.
E poi piano piano la vita va avanti, si cresce, ci si stabilizza, si fanno cose, e non si deve mai dimenticare che dentro di noi, c’è sempre quel bambino la.
Se tu non dimentichi le tue radici, non dimentichi nemmeno ciò da cui ti devi proteggere e diventi più o meno invincibile.
Che poi anche qui, chi non capisce un cazzo, chiederà’, ma invincibile a cosa? Eh niente, se fai la domanda non meriti la risposta.
 

danny

Utente di lunga data
Spero che possiate accedere e leggere.
È una riflessione su come ognuno tenda a sentirsi sempre carente in qualcosa oppure in moltissime cose rispetto ad altri che nel nostro immaginario hanno il lavoro o la relazione o l’aspetto che noi non riusciamo ad avere.
Intravvedo spesso questa ansia da inadeguatezza.
Lo vedete?
Lo provate per qualche aspetto?
Uscite la mattina soddisfatti?
Rientrate sereni, convinti di aver fatto il vostro meglio?
A me su Instagram capitano più culi che questi pensieri, ma a parte questo...
I social ogni tanto si riempiono di queste frasi che sembrano sudare saggezza anche nella stagione invernale.
Poi dopo averne lette altrettanto per anni di professione, spesso inventate anche se attribuite a personaggi famosi, mi chiedo.
Cosa fa nella vita Gramellini per arrivare a incensare il Liceo Classico?
Cosa fa non so chi sia questo per parlare di competizione e di altri con apparente distacco?
Io so che se c'è un posto libero sotto casa, resta per poco.
Prima o poi qualcuno lo occupa.
E dubito che un Gramellini qualsiasi o un opinionista da Insta che lo imita lascerebbero il loro posto a qualcun altro.
Per cui se arrivo prima io, lo occupo.
 

ologramma

Utente di lunga data
A me su Instagram capitano più culi che questi pensieri, ma a parte questo...
I social ogni tanto si riempiono di queste frasi che sembrano sudare saggezza anche nella stagione invernale.
Poi dopo averne lette altrettanto per anni di professione, spesso inventate anche se attribuite a personaggi famosi, mi chiedo.
Cosa fa nella vita Gramellini per arrivare a incensare il Liceo Classico?
Cosa fa non so chi sia questo per parlare di competizione e di altri con apparente distacco?
Io so che se c'è un posto libero sotto casa, resta per poco.
Prima o poi qualcuno lo occupa.
E dubito che un Gramellini qualsiasi o un opinionista da Insta che lo imita lascerebbero il loro posto a qualcun altro.
Per cui se arrivo prima io, lo occupo.
vedessi a me chi mi scrive per una foto di me e mia moglie con mascherina , mi scrivono ragazze diciamo avvenenti o forse meglio bonone , che mi seguono
 

spleen

utente ?
Spero che possiate accedere e leggere.
È una riflessione su come ognuno tenda a sentirsi sempre carente in qualcosa oppure in moltissime cose rispetto ad altri che nel nostro immaginario hanno il lavoro o la relazione o l’aspetto che noi non riusciamo ad avere.
Intravvedo spesso questa ansia da inadeguatezza.
Lo vedete?
Lo provate per qualche aspetto?
Uscite la mattina soddisfatti?
Rientrate sereni, convinti di aver fatto il vostro meglio?
Volete smettere di invidiare gli altri? Guardateli bene, osservateli con attenzione. Si impara sempre qualcosa, in meglio o in peggio. Non fidatevi dei social, sono la vetrina del “negozio” e il negozio comprende anche gli sgabuzzini disordinati e polverosi. Pensate alla vostra di vita, intensamente, dedicatevi lo spazio mentale che vi spetta, smettete di rincorrere l’inutile. (cit.)
 

danny

Utente di lunga data
Volete smettere di invidiare gli altri? Guardateli bene, osservateli con attenzione. Si impara sempre qualcosa, in meglio o in peggio. Non fidatevi dei social, sono la vetrina del “negozio” e il negozio comprende anche gli sgabuzzini disordinati e polverosi. Pensate alla vostra di vita, intensamente, dedicatevi lo spazio mentale che vi spetta, smettete di rincorrere l’inutile. (cit.)
Impossibile.
L'invidia sorge dalla frustrazione e dall'insoddisfazione, ma anche dalla consapevolezza di non avere alcuna possibilità di raggiungere un obiettivo che per altri è invece a portata di mano.
Ieri l'ho toccata con mano. Mia figlia è tra le più brave a scuola e in occasione di uno di quei famigerati consigli con i genitori la mamma di un noto caprone l'ha criticata perché non ha portato avanti le istanze di chi non ce la fa.
Mia figlia aveva commentato "Ma se non studiano è colpa loro. Non hanno voglia di fare niente. Io e le mie amiche siamo la dimostrazione che con l'impegno i risultati si ottengono, non possiamo chiedere agli insegnanti di adeguare il programma a chi non vuole impegnarsi".
Non si pensi che tale madre sia una scema qualsiasi, invidiosa della posizione sociale altrui, né una a cui è toccata in sorte una misera condizione.
La sua carriera lavorativa e politica l'ha fatta: la sua invidia è dettata dall'ambizione.
E suo figlio finirà tra i raccomandati, comunque, come ho visto in tanti casi simili. Mia figlia ha capito che dovrà invece sudare tutti i risultati che potrà raggiungere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A me su Instagram capitano più culi che questi pensieri, ma a parte questo...
I social ogni tanto si riempiono di queste frasi che sembrano sudare saggezza anche nella stagione invernale.
Poi dopo averne lette altrettanto per anni di professione, spesso inventate anche se attribuite a personaggi famosi, mi chiedo.
Cosa fa nella vita Gramellini per arrivare a incensare il Liceo Classico?
Cosa fa non so chi sia questo per parlare di competizione e di altri con apparente distacco?
Io so che se c'è un posto libero sotto casa, resta per poco.
Prima o poi qualcuno lo occupa.
E dubito che un Gramellini qualsiasi o un opinionista da Insta che lo imita lascerebbero il loro posto a qualcun altro.
Per cui se arrivo prima io, lo occupo.
Invece su Instagram io seguo prevalentemente, come su fb, persone che sono o aspirano a essere intellettuali.
Tlon è una coppia marito e moglie che ha fondato anche una casa editrice e che si sono conquistati uno spazio (tra gli attuali “intellettuali“ che leggo con spirito più che critico) non sono gli ultimi arrivati. Nonostante la poca simpatia che mi suscitano, ne sanno più di me.
Hanno l’obiettivo, oltre quello di campare e possibilmente far soldi, di diffondere una cultura filosofica.
Non li stronco perché non mi sono simpatici, cerco di considerare le cose che dicono. Del resto Sartre non mi era simpatico e chissà Kant che noioso che era!
 

danny

Utente di lunga data
Invece su Instagram io seguo prevalentemente, come su fb, persone che sono o aspirano a essere intellettuali.
Tlon è una coppia marito e moglie che ha fondato anche una casa editrice e che si sono conquistati uno spazio (tra gli attuali “intellettuali“ che leggo con spirito più che critico) non sono gli ultimi arrivati. Nonostante la poca simpatia che mi suscitano, ne sanno più di me.
Hanno l’obiettivo, oltre quello di campare e possibilmente far soldi, di diffondere una cultura filosofica.
Non li stronco perché non mi sono simpatici, cerco di considerare le cose che dicono. Del resto Sartre non mi era simpatico e chissà Kant che noioso che era!
Lavorando nell'editoria tendo a fidarmi sempre meno col tempo di certe dinamiche social.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Impossibile.
L'invidia sorge dalla frustrazione e dall'insoddisfazione, ma anche dalla consapevolezza di non avere alcuna possibilità di raggiungere un obiettivo che per altri è invece a portata di mano.
Ieri l'ho toccata con mano. Mia figlia è tra le più brave a scuola e in occasione di uno di quei famigerati consigli con i genitori la mamma di un noto caprone l'ha criticata perché non ha portato avanti le istanze di chi non ce la fa.
Mia figlia aveva commentato "Ma se non studiano è colpa loro. Non hanno voglia di fare niente. Io e le mie amiche siamo la dimostrazione che con l'impegno i risultati si ottengono, non possiamo chiedere agli insegnanti di adeguare il programma a chi non vuole impegnarsi".
Non si pensi che tale madre sia una scema qualsiasi, invidiosa della posizione sociale altrui, né una a cui è toccata in sorte una misera condizione.
La sua carriera lavorativa e politica l'ha fatta: la sua invidia è dettata dall'ambizione.
E suo figlio finirà tra i raccomandati, comunque, come ho visto in tanti casi simili. Mia figlia ha capito che dovrà invece sudare tutti i risultati che potrà raggiungere.
E tu sei orgoglioso di tua figlia, del suo senso di superiorità e invidioso di chi avrà vantaggi per censo.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
ho fatto caso che mio marito, riferendosi agli altri, veda solo lati positivi, si sente l'unico ad avere problemi e se gli altri li hanno, i suoi sono peggio, ma loro sono così di famiglia e il fondo che "l'erba del vicino è sempre più verde" è un detto antico, quindi non mi sembra un fenomeno recente. certo, adesso ci sono i social che spesso fanno da vetrina solo all'apparenza, si pubblicano foto solo se perfette, se instagrammabili, se ritoccate, si vuole sempre avere qualcosa di più, che di per sé prendere ispirazione e migliorarsi non sarebbe neanche sbagliato, cosa diversa è invidiare gli altri e non muovere un dito ma crogiolare nell'autocommiserazione e nel destino avverso

Impossibile.
L'invidia sorge dalla frustrazione e dall'insoddisfazione, ma anche dalla consapevolezza di non avere alcuna possibilità di raggiungere un obiettivo che per altri è invece a portata di mano.
Ieri l'ho toccata con mano. Mia figlia è tra le più brave a scuola e in occasione di uno di quei famigerati consigli con i genitori la mamma di un noto caprone l'ha criticata perché non ha portato avanti le istanze di chi non ce la fa.
Mia figlia aveva commentato "Ma se non studiano è colpa loro. Non hanno voglia di fare niente. Io e le mie amiche siamo la dimostrazione che con l'impegno i risultati si ottengono, non possiamo chiedere agli insegnanti di adeguare il programma a chi non vuole impegnarsi".
Non si pensi che tale madre sia una scema qualsiasi, invidiosa della posizione sociale altrui, né una a cui è toccata in sorte una misera condizione.
La sua carriera lavorativa e politica l'ha fatta: la sua invidia è dettata dall'ambizione.
E suo figlio finirà tra i raccomandati, comunque, come ho visto in tanti casi simili. Mia figlia ha capito che dovrà invece sudare tutti i risultati che potrà raggiungere.
la sua non è invidia ma frustrazione, si è impegnata e ha ottenuto risultati e ha tirato su un bamboccione
 

danny

Utente di lunga data
E tu sei orgoglioso di tua figlia, del suo senso di superiorità e invidioso di chi avrà vantaggi per censo.
No, vedo mia figlia che studia ore e ore e si sbatte mentre gli altri escono e non fanno un cazzo.
Non è senso di superiorità: sono cresciuto credendo nel merito e nel lavoro.
Poi la vita mi ha mostrato altro.
Non è invidia: è disgusto per le scorciatoie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, vedo mia figlia che studia ore e ore e si sbatte mentre gli altri escono e non fanno un cazzo.
Non è senso di superiorità: sono cresciuto credendo nel merito e nel lavoro.
Poi la vita mi ha mostrato altro.
Non è invidia: è disgusto per le scorciatoie.
Sei contraddittorio.
 

danny

Utente di lunga data
Sei contraddittorio.
Solo tu vedi contraddizioni ovunque (è una risposta tua classica).
Io penso sempre le stesse cose.
Non amo chi non fa un cazzo nella vita e ottiene risultati grazie a favoritismi di qualsiasi genere.
Non amo chi si erge a vittima e non lo è.
Credo che l'impegno e i risultati dovrebbero essere adeguatamente valutati positivamente in qualsiasi ambiente.
Mi accorgo e constato che purtroppo è sempre meno frequente.
 

spleen

utente ?
Solo tu vedi contraddizioni ovunque (è una risposta tua classica).
Io penso sempre le stesse cose.
Non amo chi non fa un cazzo nella vita e ottiene risultati grazie a favoritismi di qualsiasi genere.
Non amo chi si erge a vittima e non lo è.
Credo che l'impegno e i risultati dovrebbero essere adeguatamente valutati positivamente in qualsiasi ambiente.
Mi accorgo e constato che purtroppo è sempre meno frequente.
Anche il solo "darsi da fare" nella vita è una gran conquista personale. Sia intellettualmente, per cercare di capire, sia materialmente, a prescindere dai risultati che poi si vanno ad ottenere, in quanto alcuni fallimenti fanno parte comunque della vita.
(Sbaglia ancora, sbaglia meglio...).
 

danny

Utente di lunga data
la sua non è invidia ma frustrazione, si è impegnata e ha ottenuto risultati e ha tirato su un bamboccione
Al limite si è impegnata per sé, ma vabbè.
Ragazzi che non studiano ce n'è.
Un tempo si diceva: o studi o vai a lavorare.
Adesso cosa si può dire?
 
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