Esemplifico.
La creazione della Intelligenza Artificiale sta suscitando stupore o ammirazione.
“Secondo il Future of Jobs Report del World Economic Forum, entro il 2025 ben 85 milioni di posti di lavoro saranno sostituiti da macchine dotate di intelligenza artificiale.”
Qual è la conseguenza di una notizia di questo genere?
Non è difficile da intuire. È una notizia catastrofica e lo è maggiormente per chi svolge una professione ”intellettuale” che utilizza conoscenze, informazioni e testi o citazioni per svolgere il proprio lavoro. Penso a gran parte del lavoro degli avvocati o dei giornalisti di cronaca o anche di redattori di libri manuali o di fiction di consumo.
Ma penso anche le difficoltà degli insegnanti nel dover valutare testi o traduzioni farina di altri sacchi.
E i discorsi dei politici? Probabilmente la I.A. potrà fare di meglio,
Sicuramente vi verranno in mente altre produzioni e, se vi riguardano, dopo un primo momento di negazione, verrete presi dal timore di essere voi o i vostri figli disoccupati.
Ecco sarete pronti a essere meno e pagati meno.
È ciò che è avvenuto nell‘industria con l’automazione. Eppure è certamente meglio che, ad esempio, la verniciatura sia automatica e in un ambiente protetto. Quindi anche la I.A. potrà liberare da incombenze noiose, dalla produzione di testi compilatori, come i computer hanno liberato i grafici dalla ripetizione di immagini al tavolo da disegno e i tecnici da conteggi complessi.
Ma saremo ugualmente pronti ad accettare “inevitabile“ disoccupazione.
Non tutte le persone comuni: ci sono quelli che si identificano, quelli che li invidiano e quelli che non si identificano, ne' li invidiano (io ad esempio)
E allora perché pensi che chi parla la patrimoniale (che nelle condizioni attuali dì globalizzazione, impossibile) voglia tassare la casetta della nonna?
Esemplifico.
La creazione della Intelligenza Artificiale sta suscitando stupore o ammirazione.
“Secondo il Future of Jobs Report del World Economic Forum, entro il 2025 ben 85 milioni di posti di lavoro saranno sostituiti da macchine dotate di intelligenza artificiale.”
Qual è la conseguenza di una notizia di questo genere?
Non è difficile da intuire. È una notizia catastrofica e lo è maggiormente per chi svolge una professione ”intellettuale” che utilizza conoscenze, informazioni e testi o citazioni per svolgere il proprio lavoro. Penso a gran parte del lavoro degli avvocati o dei giornalisti di cronaca o anche di redattori di libri manuali o di fiction di consumo.
Ma penso anche le difficoltà degli insegnanti nel dover valutare testi o traduzioni farina di altri sacchi.
E i discorsi dei politici? Probabilmente la I.A. potrà fare di meglio,
Sicuramente vi verranno in mente altre produzioni e, se vi riguardano, dopo un primo momento di negazione, verrete presi dal timore di essere voi o i vostri figli disoccupati.
Ecco sarete pronti a essere meno e pagati meno.
È ciò che è avvenuto nell‘industria con l’automazione. Eppure è certamente meglio che, ad esempio, la verniciatura sia automatica e in un ambiente protetto. Quindi anche la I.A. potrà liberare da incombenze noiose, dalla produzione di testi compilatori, come i computer hanno liberato i grafici dalla ripetizione di immagini al tavolo da disegno e i tecnici da conteggi complessi.
Ma saremo ugualmente pronti ad accettare “inevitabile“ disoccupazione.
Per me cambierà la struttura sociale. Verrà ridotta la classe media che appunto svolge questi lavori intellettual-impiegatizi e aumenteranno ulteriormente coloro che svolgono servizi dalla ristorazione ai servizi alla persona per coloro che potranno permetterselo.