Salve

Brunetta

Utente di lunga data
Appunto....quello che dico io....se c'è bisogno che una lavori di mano o di bocca per iniziare a fare sesso significa che la chimica tra i due scarseggia ...
Ma non fa parte del sesso?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il perché lo si capisce quando comincia a non corrispondere più alla testa e questo, che lo si ammetta o no, capita a tutti, anche a chi dice di accettare la vecchiaia.
Cosa significa che non corrisponde alla testa?

A 15 anni mi pensavo e mi immaginavo alta. Sono 1,58 :D
Quindi anche semplicemente un paio di sandali addosso a me nella mia testa erano completamente agli stessi sandali addosso a me nella concretezza. Parlo di indossibilità...dei sandali pensati per uno stacco di gamba lungo tanto quanto io sono alta su una gamba lunga la metà sono parecchio scomodi :LOL:

A 20 mi sembrava lentissimo. La mia testa andava velocissima, aveva miliardi di idee e cose da fare e lui era leeeento.

Ma comunque più veloce di quanto non lo sia ora che andiamo un po' più d'accordo in termini di velocità e impegno nella resa.

La mia esperienza è di un percorso di crescita insieme al mio corpo.
Abbiamo litigato, ci siamo rifiutati a vicenda, ci siamo amati, ci siamo odiati.
Siamo andati ognuno per la sua e ci siamo riuniti.
Ci sono stati periodi della mia vita in cui me lo sarei volentieri strappato di dosso e l'avrei sostituito con un corpo robotico che non rompesse i coglioni e che obbedisse ad ogni mio ordine e fantasia.
Ci sono periodi in cui lo adoro e mi piace coccolarlo.

Insomma, quella con il mio corpo è una relazione dinamica. E mano a mano che proseguo nel mio percorso di vita ci conosciamo meglio e ci accettiamo di più.
Dove testa e corpo si parlano. Per così dire.

Mi sembra, ma dimmi se non intendo, che tu parli di una relazione statica col corpo.
Come se ad un certo punto si arenasse - la relazione col corpo intendo - nelle aspettative "tradite" e finisse nel ricordo.
Come se ad un certo punto lo sguardo si rivolgesse a ciò che è stato e vivesse la mancanza.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
infatti non c'entra niente...sono @danny e @Pincopallino che hanno tirato fuori il discorso preliminari...io avevo solo detto che per me era normale che il mio uomo si eccitasse già durante semplici baci e abbracci...senza bisogno di tante cose per arrivare all'erezione...poi durante il rapporto certo che ci sono i preliminari...mai detto il contrario.
Sapevo di ridestare il forum dal letargo con questo argomento.

Il concetto di erezione magica è un po' diverso.
E' il misurare il proprio valore, maschile ma in questo caso femminile, sulla base dell'erezione.

Prima di tutto: l'erezione è al limite indice di buona salute, non di valore di qualcuno.
Ovviamente essa dipende dal contesto e dalle persone.
Ovvio che nasca durante bacio e abbracci tra persone che si stimolano così (mica nasce solo l'erezione all'uomo durante il bacio), a me può nascere anche prima, se una ragazza che mi interessa ha una particolare odore e mi sta accanto e quella sera sono particolarmente infoiato, può crescere qualcosa.
Può nascere dalla situazione: mi spoglio e questa cosa ha un particolare valore trasgressivo in quel contesto e mi viene duro.
Può nascere dai baci, dagli abbracci.
Può nascere dal pensiero: io penso a una particolare situazione e mi viene duro da solo.
Può nascere da un sogno, durante la notte.
Può nascere se mi guardi con interesse il pisello.
Può nascere se me lo tocchi e non sei un urologo.
Può nascere dall'ipertrofia prostatica, ma questo è un altro discorso.
L'erezione non c'entra un cazzo (...) quindi col valore del singolo, ha tante origini, tante possibilità di nascere. Ma ha sempre un'origine.
Attribuire un valore magico, ovvero la possibilità che essa si generi solo perché ci sono io donna a evocarla e quindi l'erezione è diretta conseguenza della mia presenza, è limitante.
Col cazzo che è la tua presenza a eccitarmi: sono i baci, oppure è il tuo culo, oppure il fatto che mi tocchi, che mi hai strappato i pantaloni, che mi mordi il collo, che mi sbavi come una lumaca sul pube, che hai una voce che mi farebbe drizzare pure i peli del culo e stai leggendo un libro in francese, che il tuo desiderio si percepisce rubicondo e umido, e che, in fin dei conti, non siamo sposati da 10 anni e reduci da una giornata lavorativa e con i bambini che dormono a fianco.
Non è che c'è bisogno di tante cose: c'è bisogno di quelle giuste, a volte basta poco, se si è amanti, magari un po' di più se si è sposati da una vita.
 

danny

Utente di lunga data
Cosa significa che non corrisponde alla testa?

A 15 anni mi pensavo e mi immaginavo alta. Sono 1,58 :D
Quindi anche semplicemente un paio di sandali addosso a me nella mia testa erano completamente agli stessi sandali addosso a me nella concretezza. Parlo di indossibilità...dei sandali pensati per uno stacco di gamba lungo tanto quanto io sono alta su una gamba lunga la metà sono parecchio scomodi :LOL:

A 20 mi sembrava lentissimo. La mia testa andava velocissima, aveva miliardi di idee e cose da fare e lui era leeeento.

Ma comunque più veloce di quanto non lo sia ora che andiamo un po' più d'accordo in termini di velocità e impegno nella resa.

La mia esperienza è di un percorso di crescita insieme al mio corpo.
Abbiamo litigato, ci siamo rifiutati a vicenda, ci siamo amati, ci siamo odiati.
Siamo andati ognuno per la sua e ci siamo riuniti.
Ci sono stati periodi della mia vita in cui me lo sarei volentieri strappato di dosso e l'avrei sostituito con un corpo robotico che non rompesse i coglioni e che obbedisse ad ogni mio ordine e fantasia.
Ci sono periodi in cui lo adoro e mi piace coccolarlo.

Insomma, quella con il mio corpo è una relazione dinamica. E mano a mano che proseguo nel mio percorso di vita ci conosciamo meglio e ci accettiamo di più.
Dove testa e corpo si parlano. Per così dire.

Mi sembra, ma dimmi se non intendo, che tu parli di una relazione statica col corpo.
Come se ad un certo punto si arenasse - la relazione col corpo intendo - nelle aspettative "tradite" e finisse nel ricordo.
Come se ad un certo punto lo sguardo si rivolgesse a ciò che è stato e vivesse la mancanza.
Ti faccio un esempio breve.
Prendi un 50enne con un po' di epa che assume betabloccanti.
Può avere un bellissimo ricordo delle imprese sessuali dei 20 anni e desiderare la cazzo di ventenne che passa accanto spargendo ormoni come petali di rosa nella navata di una chiesa il giorno di un matrimonio un po' kitch.
Ma sarà giustamente un bellissimo ricordo, perché il corpo non è più disponibile a reiterare ciò che desidera ancora.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ti faccio un esempio breve.
Prendi un 50enne con un po' di epa che assume betabloccanti.
Può avere un bellissimo ricordo delle imprese sessuali dei 20 anni e desiderare la cazzo di ventenne che passa accanto spargendo ormoni come petali di rosa nella navata di una chiesa il giorno di un matrimonio un po' kitch.
Ma sarà giustamente un bellissimo ricordo, perché il corpo non è più disponibile a reiterare ciò che desidera ancora.
Esatto! Di questo sto parlando.

Io ho un bellissimo ricordo delle mie imprese dei 20 anni.
Ma non ho il minimo desiderio di reiterarle. Molto onestamente quella che sono ora, mi appaga in modi imparagonabili! Sotto un ventaglio di punti di vista e prospettive che a 20 anni manco sapevo immaginare.
Quelle "imprese" appartengono alla narrazione della mia epica personale.

Se le colloco nel qui e ora...non mi sembrano neanche più imprese ma goffaggini da cucciola.
La 20enne che ero, se dovesse sperimentare anche soltanto la superficie di quello che sperimenta la me che sono ora, credo scapperebbe a gambe levate. Anche scandalizzata e giudicante. Figuriamoci addentrarsi dove mi addentro.

E facciamo che sono femmina e quindi ho una percezione diversa dal maschio.

Ma se chiacchiero con i maschi che ho a disposizione intorno a me, è un pensiero che condividiamo.

G. per esempio adora le 20enni, le osserva, le guarda, ci fantastica, ma pure lui non tornerebbe da una 20enne come 20enne lui stesso.
Se proprio, se la prenderebbe da 50enne.
A me piace immensamente osservarlo in questo passaggio...il 50enne che è 50enne e si gode la 20enne da 50enne.

Lo stesso per altri amici, dai 50 ai 70 circa...mica se la prenderebbero la 20enne come 20enni loro stessi.
Se la prenderebbero adesso, da 50, 60, 70enni, con il bagaglio di esperienza che hanno ora.
Tutti concordano che il bagaglio val bene la prestanza esplosiva.

E condividono con me come il percorso, anche soltanto di sessualità, li porti a guardar con tenerezza il 20enne che sono stati, ma esser soddisfatti che sia là, in quel tempo.

Quello che li eccita è il 50enne, il 60enne, il 70enne che sono.

E devo dire...sessualmente se la godono parecchio e, a loro detta, con un maggior spazio di sperimentazione e fantasia rispetto agli anni passati. :D

Ciò che voglio dire è che non solo il corpo non è più disponibile a reiterare, ma anche la mente non lo è più. Vanno insieme.

Se corpo e mente vanno in direzioni opposte, io sono piuttosto convinta che la questione non sia l'età ma la divergenza, lo iato fra mente e corpo.
 
Ultima modifica:

CIRCE74

Utente di lunga data
Sapevo di ridestare il forum dal letargo con questo argomento.

Il concetto di erezione magica è un po' diverso.
E' il misurare il proprio valore, maschile ma in questo caso femminile, sulla base dell'erezione.

Prima di tutto: l'erezione è al limite indice di buona salute, non di valore di qualcuno.
Ovviamente essa dipende dal contesto e dalle persone.
Ovvio che nasca durante bacio e abbracci tra persone che si stimolano così (mica nasce solo l'erezione all'uomo durante il bacio), a me può nascere anche prima, se una ragazza che mi interessa ha una particolare odore e mi sta accanto e quella sera sono particolarmente infoiato, può crescere qualcosa.
Può nascere dalla situazione: mi spoglio e questa cosa ha un particolare valore trasgressivo in quel contesto e mi viene duro.
Può nascere dai baci, dagli abbracci.
Può nascere dal pensiero: io penso a una particolare situazione e mi viene duro da solo.
Può nascere da un sogno, durante la notte.
Può nascere se mi guardi con interesse il pisello.
Può nascere se me lo tocchi e non sei un urologo.
Può nascere dall'ipertrofia prostatica, ma questo è un altro discorso.
L'erezione non c'entra un cazzo (...) quindi col valore del singolo, ha tante origini, tante possibilità di nascere. Ma ha sempre un'origine.
Attribuire un valore magico, ovvero la possibilità che essa si generi solo perché ci sono io donna a evocarla e quindi l'erezione è diretta conseguenza della mia presenza, è limitante.
Col cazzo che è la tua presenza a eccitarmi: sono i baci, oppure è il tuo culo, oppure il fatto che mi tocchi, che mi hai strappato i pantaloni, che mi mordi il collo, che mi sbavi come una lumaca sul pube, che hai una voce che mi farebbe drizzare pure i peli del culo e stai leggendo un libro in francese, che il tuo desiderio si percepisce rubicondo e umido, e che, in fin dei conti, non siamo sposati da 10 anni e reduci da una giornata lavorativa e con i bambini che dormono a fianco.
Non è che c'è bisogno di tante cose: c'è bisogno di quelle giuste, a volte basta poco, se si è amanti, magari un po' di più se si è sposati da una vita.
ma guarda che hai detto quello che dico io da ieri...quello che hai descritto te ha un nome...si chiama chimica...c'è o non c'è...non ci sono mezze misure...infatti non avevo capito il tuo discorso iniziale in cui ti scagliavi contro le donne che non facevano niente per fartelo rizzare...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sapevo di ridestare il forum dal letargo con questo argomento.

Il concetto di erezione magica è un po' diverso.
E' il misurare il proprio valore, maschile ma in questo caso femminile, sulla base dell'erezione.

Prima di tutto: l'erezione è al limite indice di buona salute, non di valore di qualcuno.
Ovviamente essa dipende dal contesto e dalle persone.
Ovvio che nasca durante bacio e abbracci tra persone che si stimolano così (mica nasce solo l'erezione all'uomo durante il bacio), a me può nascere anche prima, se una ragazza che mi interessa ha una particolare odore e mi sta accanto e quella sera sono particolarmente infoiato, può crescere qualcosa.
Può nascere dalla situazione: mi spoglio e questa cosa ha un particolare valore trasgressivo in quel contesto e mi viene duro.
Può nascere dai baci, dagli abbracci.
Può nascere dal pensiero: io penso a una particolare situazione e mi viene duro da solo.
Può nascere da un sogno, durante la notte.
Può nascere se mi guardi con interesse il pisello.
Può nascere se me lo tocchi e non sei un urologo.
Può nascere dall'ipertrofia prostatica, ma questo è un altro discorso.
L'erezione non c'entra un cazzo (...) quindi col valore del singolo, ha tante origini, tante possibilità di nascere. Ma ha sempre un'origine.
Attribuire un valore magico, ovvero la possibilità che essa si generi solo perché ci sono io donna a evocarla e quindi l'erezione è diretta conseguenza della mia presenza, è limitante.
Col cazzo che è la tua presenza a eccitarmi: sono i baci, oppure è il tuo culo, oppure il fatto che mi tocchi, che mi hai strappato i pantaloni, che mi mordi il collo, che mi sbavi come una lumaca sul pube, che hai una voce che mi farebbe drizzare pure i peli del culo e stai leggendo un libro in francese, che il tuo desiderio si percepisce rubicondo e umido, e che, in fin dei conti, non siamo sposati da 10 anni e reduci da una giornata lavorativa e con i bambini che dormono a fianco.
Non è che c'è bisogno di tante cose: c'è bisogno di quelle giuste, a volte basta poco, se si è amanti, magari un po' di più se si è sposati da una vita.
L‘urologo mi fa schiattare 😂😂😂
 
Top