ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se un traditore sostiene di "non sapevo quello che facevo/non pensavo (e qui scoppierei a ridere)/non credevo (e qui rotolerei)" il discorso si sposta sulla capacità di intendere e di volere.Il quotato in BLU chiude, secondo me, ogni questione sulla consapevolezza/responsabilità della moglie nella relazione con l'amante.
E vale per ogni altro soggetto traditore, quando decide fino a dove spingersi, in generale nella relazione con l'amante.
A questo punto, a tutela dei traditori è meglio sostenere di non aver posto limiti e concesso tutto quello richiesto (anche di aver giocato a piastrelle sul pavimento) per poter affermare, alla fine, di non essere stati consapevoli di aver intrapreso una relazione extra. Potrà bruciare (in tutti i sensi) ma almeno si salva la coerenza .....
E non riguarda più il tradimento, ma le soluzioni per gestire una persona che non è in grado di intendere e di volere.
Che so, si può pensare ad un amministratore di sostegno, per dire.
Il grassetto lo prendo come battuta.
Cazzo di coerenza vuoi salvare?
Se l'intenzione è provare a metter mano alla relazione ufficiale?
Tradire è incoerente. Specialmente all'interno del matrimonio.
Sarebbe questa la base di partenza.
L'unica coerenza la si può rintracciare nello scegliere l'incoerenza scientemente. E saperne dare conto.
Poi...forse alcuni traditori pensano di aver davanti dei genitori surrogati...e tentano la carta adolescenziale.
Questa la vedo diffusa.