Se ne parla ovunque

danny

Utente di lunga data
Mi era parso dal complimento espresso che ti fossi trovato quasi sorpreso davanti le emozioni di questa pubblicità, in un certo senso liberato dalle catene.
Le catene, le corazze pesano. Non ti sto puntando il dito sia chiaro, non sei certo l’unico ad averne, anzi in tanti ne costruiscono, finchè diventano talmente aderenti da diventare parte di se stessi.
L’emozione se non accompagnata da una forte logica, viene vista come debolezza, ed in un certo senso lo è. Anche l’incazzatura. Le reazioni delle persone alle emozioni non sempre sono di giudizio, spesso non vengono comprese, non viene visto il percorso che ha portato a quella espressione, e non sempre vi è interesse a investire tempo per capire, e capacità e voglia di avvicinarsi alla persona.
La ricerca di film (come scritto in un altro topic) per piangere a me pare sia un modo per far uscire qualcosa, ma in modo/luogo contenuto.

La tua amica se è uscita con un uomo una volta e ti parla di orgasmo e non di sentimenti, mi pare del tutto normale. Non lo conosce ancora. Ti ha parlato di quello di cui ti poteva parlare.
Il meme. A lui non mando niente, nemmeno uno spillo.

Tutti tendiamo a proteggere le nostre fragilità? Perché non dovremmo?!
Solo che chi ci vuole ferire spesso sbaglia bersaglio perché proietta le proprie su di noi.
Comunque il pianto crea disorientamento ai più perché non sanno come reagire. A volte basterebbe solo ascoltare. Non sempre c’è una soluzione a tutto. È normale soffrire.

Massimo Gramellini: Alla Esselunga staranno facendo le capriole perché l’Italia intera parla dello spot di una bimba che, nel tenero tentativo di riconciliare i genitori separati, si fa comprare una pescadalla madre e poi la regala al padre, spacciandogliela per un pensierino dell’ex-moglie nei suoi confronti. Sui social si trovano recensioni persino sul perché la pesca non sia stata portata alla cassa avvolta nell’apposito sacchetto biodegradabile e su quale dei due genitori abbia lasciato l’altro: probabilmente la madre, a giudicare dallo sguardo bastonato di lui, che però chissà cosa doveva averle combinato. Ma il tema centrale del dibattito è lo stesso che divide la politica, con la destra che esalta lo spot come manifesto dell’indissolubilità della famiglia e la sinistra che lo contesta, a conferma che di spazio per un Terzo Polo in Italia non se ne trova nemmeno al supermercato.
Non vorrei guastare la rissa, però mi pare che poggi su presupposti sbagliati: ricordare che le separazioni procurano dolore ai bambini non significa negare l’istituto del divorzio. Della storia di un’esistenza, quella pubblicità ci restituisce solo un frammento: una bimba di cinque anni che legittimamente desidera che mamma e papà stiano insieme. Ma la vita non finisce a cinque anni e molte coppie divorziano proprio per evitare che i figli crescano tra le tensioni. Magari nel prossimo spot ci sarà un’adolescente che la pesca la spiaccica in testa ai genitori perché continuano a scannarsi invece di separarsi.
lla Esselunga staranno facendo le capriole perché l’Italia intera parla dello spot di una bimba che, nel tenero tentativo di riconciliare i genitori separati, si fa comprare una pescadalla madre e poi la regala al padre, spacciandogliela per un pensierino dell’ex-moglie nei suoi confronti. Sui social si trovano recensioni persino sul perché la pesca non sia stata portata alla cassa avvolta nell’apposito sacchetto biodegradabile e su quale dei due genitori abbia lasciato l’altro: probabilmente la madre, a giudicare dallo sguardo bastonato di lui, che però chissà cosa doveva averle combinato. Ma il tema centrale del dibattito è lo stesso che divide la politica, con la destra che esalta lo spot come manifesto dell’indissolubilità della famiglia e la sinistra che lo contesta, a conferma che di spazio per un Terzo Polo in Italia non se ne trova nemmeno al supermercato.
Non vorrei guastare la rissa, però mi pare che poggi su presupposti sbagliati: ricordare che le separazioni procurano dolore ai bambini non significa negare l’istituto del divorzio. Della storia di un’esistenza, quella pubblicità ci restituisce solo un frammento: una bimba di cinque anni che legittimamente desidera che mamma e papà stiano insieme. Ma la vita non finisce a cinque anni e molte coppie divorziano proprio per evitare che i figli crescano tra le tensioni. Magari nel prossimo spot ci sarà un’adolescente che la pesca la spiaccica in testa ai genitori perché continuano a scannarsi invece di separarsi.
Gramellini è terrificante nei suoi editoriali.
La chiosa è di una superficialità degna di un 15enne.
Secondo me non ha superato indenne l'adolescenza, e qui lo palesa.
Francamente non lo sopporto, riesce sempre a farmi incazzare per come non riesce ad approfondire mai un argomento, ma a impantanarsi tra luoghi comuni e banalità. Cazzo, ha 62 anni, eppure un pensiero più articolato non riesce proprio mai a scriverlo nei suoi editoriali.
Ma vabbè, magari glieli scrive la redattrice stagista di 22 e lui li firma, come a volte capita.
 

danny

Utente di lunga data
Comunque ormai siamo abituati a creare un ronzio di fondo su argomenti irrilevanti.
Dall'orso, il cui destino ha preoccupato più della tragica sorte della sua vittima, ai film di Disney fino alle notizie di cronaca del quotidiano, per arrivare ora addirittura a fare una polemica su uno spot.
È veramente straordinario come in un'epoca in cui si hanno a disposizione strumenti di comunicazione inediti e potenzialmente potenti, li si usi per contrabbandare pensieri inutili, che non migliorano in alcun modo la vita di nessuno.
Obiettivamente, bello lo spot, ma anche chi se ne frega, in special modo di tutto quanto lo scenario che si è imbastito attorno, arrivando addirittura a dare una visione ideologica e partitica di una pubblicità.
Siamo proprio alla frutta, politicamente parlando.
 

ologramma

Utente di lunga data
Intanto la pasta è aumentata in media del 25% in un anno.
Nascono polemiche sul nulla, perdendo di vista tutto il resto.
25 per cento quando è in offerta se no costa il doppio
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Sì, ma non gliene frega niente a nessuno.
Della pesca ne hanno parlato tutti, pure la Meloni.
La Meloni che parla della pesca.
Cioè...
Ma che cazzo siamo diventati? L'ortofrutta?
🤣🤣
Mi hai ricordato che devo andare dal fruttivendolo 🤣🤣
 
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