certo che lo so, ma quando ho perso il gemello di mia figlia non ho pensato "ah bene meno fatica"
In effetti, a parte l'evento tragico in sé, questo approccio ai figli come "qualcosa di faticoso" è molto negativo.
Non c'è un pasto gratis.
Si lavora per portare a casa i soldi.
Si pulisce la casa per averla pulita.
Si fa sport e si mangia bene per avere un fisico sano o quasi.
Si studia per aumentare la propria conoscenza.
Si viaggia anche per andare in vacanza.
Non vogliamo faticare per avere dei figli?
Per cosa vale la pena vivere, allora?
Diciamo che non interessano e basta.
L'interesse per qualcosa lo misuri dall'impegno che non vedi: a me piace la musica e ci dedico ore al giorno, altri molto meno.
Hanno ugualmente tempo, ma evidentemente meno interesse.
Non è una colpa, ma va detto.
Qui ho notato che la storia delle gemelle è stata posta da uomini, addirittura.
"Eh, ma poi il grosso del lavoro spetta alle donne".
Dipende da chi ci si è sposato, io mi alzavo di notte tanto quanto mia moglie per dare il biberon a mia figlia, e mi alzavo la mattina alle 5,15 per andare in ufficio. Mi sono beccato una gastrite pesante per la fatica e... AMEN.
That's life. I risultati si vedono solo in relazione all'impegno che si impiega per ottenerli.
Se arrivano dei gemelli, si pensa in positivo: si hanno già due figli senza bisogno di un ulteriore gravidanza.
Soprattutto da vecchi, come eravamo noi, ovvero dopo i 35 anni, affrettare i tempi permette di avere un numero congruo di figli.
Altrimenti.... spesso ci si deve fermare a uno.
Questa è la ragione per cui fossero venuti i gemelli saremmo stati contenti. CI abbiamo fantasticato tanto, ma sapevamo che non sarebbe stato possibile. Invece ci è riuscita la nostra donna delle pulizia, a 25 anni. E senza nemmeno parto cesareo.