Mi sembra dal tuo racconto che la tua ex moglie sia parecchio determinata a seguire la sua strada. Quello che rischia di andare prematuramente nella tomba sei tu, che non hai capito bene la situazione. Ed hai assunto decisioni sbagliate sulla base di presupposti sbagliati.
Non siete stati e non siete sulla stessa lunghezza d'onda e quando si crea quella situazione di disagio che hai descritto, non hai compreso che, sotto sotto, produce un silenzioso rancore che diventa esasperazione, ricerca di una via d'uscita autonoma, come un'eruzione vulcanica.
Renditi conto che non ha senso più di parlare di riconciliazione o di illuderti che lei continui ad amarti.
Sei tu che sei rimasto bloccato nella palude sentimentale, lei ne è uscita da tempo (più di quanto ti risulti, almeno con la testa). Senza reali sensi di colpa. Altro che sofferenza. Probabilmente ha provato, una volta giunta in Toscana con l'accordo di separazione in tasca, un notevole sollievo.
Scusa ma stai assumendo, del tutto arbitrariamente, che tutti ragionino nei termini che tu hai esposto. Non è così e lei te lo ha dimostrato. Non siamo mica tutti uguali.
Ti ha lasciato avendo forti motivazioni, che tu non hai intuito, prima, e compreso, poi.
Renditi conto che quando una donna tradisce è, mediamente almeno, più motivata e decisa di un uomo che tradisce. Per certi versi, una femmina è più seria nella determinazione di compiere quel passo rispetto al maschio. Ho imparato a conoscere meglio il genere femminile e lo rispetto molto più di quando ero giovane (al punto che lo considero molto temibile per parecchie ragioni).
Per quello che ho visto io, se una moglie o compagna torna indietro ciò è dovuto alla debole e tiepida accoglienza del nuovo partner che ha trovato, che, magari, preferisce una storia da amante piuttosto che formarsi una famiglia con lei (questo è quanto ritengo sia successo nel mio caso) o non dà garanzie di affidabilità. Quindi, quando torna indietro al partner tradito lo fa più con la testa che con il cuore.
Nel tuo caso, i sensi di colpa che hai percepito sono stati strani singulti di riavvicinamento, molto problematici, perché strumentalmente utili al nuovo progetto di vita, al punto di legittimare il sospetto che tu sia stato "intortato" bene bene, come si dice a Roma. Ti ha tradito e le piccole incertezze che ti ha fatto credere servivano strumentalmente a lasciarti senza troppi problemi. Come è stato.
Invece di rischiare una separazione per colpa lei ha ottenuto la separazione consensuale con l'ottenimento della seconda casa (in piena proprietà), che è stata essenziale nel pianificare la nuova vita, ed una somma di denaro finché non trova un'occupazione in Toscana.
La figlia è rimasta, almeno logisticamente, con te e non l'ha condannata (respingendola) e quindi lei si è liberata di ogni peso ed è tornata quasi completamente "libera". Ora è fidanzata e, se le riuscirà, conviverà stabilmente con l'amante (a meno che lui, tra qualche tempo, la scarichi). Vive una seconda giovinezza. Se tutto va come si è immaginato la tua ex moglie ha fatto bingo ....
Anzi, se ti dovessi suicidare, lei eredita pure da te, diventa vedova, si prende la pensione di reversibilità e diventa ancora più single. Lei non ha attualmente alcun interesse a divorziare. Il calcolo lo ha fatto bene. O è stata bene consigliata.
Tu non hai altra scelta che rimetterti in sesto e vivere una nuova esistenza da separato/divorziato. Che, dopo le incertezze ed i timori iniziali, non è detto che sia spiacevole. Se abbandonerai il tuo cliché comportamentale sul quale ti sei adagiato (e che ha fatto allontanare la tua ex moglie) avrai delle opportunità che potrai esplorare e nessun esito ti sarà precluso.
Se insisti nel suicidarti, almeno divorzia prima. Così lasci tutto a tua figlia e, probabilmente, non avendo previsto (come credo) un contributo di mantenimento alla tua ex moglie, lei non avrebbe alcuna pensione di reversibilità. Almeno le fai questo dispetto.
PS: Impara a bere poco, ma bene. C'è più piacere e si fanno meno casini.