Ci hanno insegnato che l'amore è eterno e ora ...

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Descrivi la tua.
Lo sto facendo, con @iosolo :)

In aggettivi la mia aggressività è avvolgente, sensuale, calda, rassicurante.
colori tutti, meno vividi ma più lucidi, come in una fotografia e contorni delle figure intorno a me nitide.
La luce si abbassa e diventa fredda.

Cosa che mi piace moltissimo, perchè una delle sensazioni fisiche che sento immediatamente già dalla prima scossa al sacro è calore liquido che si diffonde e la luce fredda mi bilancia.

Mi cambia la percezione del tempo. Mi sembra più lento, come se ci fosse "più tempo" fra una cosa e l'altra e cambia ovviamente anche la percezione dello spazio che mi sembra più ampio intorno a me, come spazio personale, ma al contempo come se oggetti e persone fossero raggiungibili in meno lunghezza.

E come attraversare una soglia ed entrare in una dimensione leggermente spostata da quella in cui sono abitualmente.

Conosco molto bene la scossa iniziale...che mi piace da impazzire.
Parte dal sacro e si allarga nei muscoli pelvici diffondendosi velocemente fino alla punta delle dita di mani e piedi. Anche i capelli mi sembrano più "vivi". Li sento nella cute.

Questo per darne una descrizione superficiale. Appena sotto la punta dell'iceberg e rimanendo a oscillare mollemente fra fisico e spirituale. Poi ci sarebbe tutta la parte di attivazione emotiva. :)
 

iosolo

Utente di lunga data
Più radicati?
Io mi sento più "stabile" e più pronta a muovermi.
Percepisco proprio anticipazione, nel senso predatorio del termine. E mi piace.
Prende una sfumatura di sensualità.

Compreso lo stomaco.
Ascoltandomi ho scoperto che in me la sensazione di annodamento, deriva da un cambio di respirazione. Diventa diaframmatica.

E' interessante quel nero, ti impedisce di vedere...o vedi lo stesso?
Secondo me affina gli altri sensi. Toglie l'inutile.
E sicuramente i piedi sono più radicati.

Non mi mette paura la mia aggressività, e non ci litigo, forse per il momento non mi ha mai dato modo di impensierirmi o che non fosse "sotto controllo". Mi piace, mi protegge.
Mi ricorda la "forza".
La forza è qualcosa che voglio avere, qualcosa che vorrei mi distinguesse.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Infatti anche a me pare una questione lessicale..

Però ho chiesto prima io
Non è una questione lessicale.
Non semplicemente.

Tanto che se io e te diamo allo stesso significante un significato diverso, potremmo discutere per giorni arrivando a mandarci a fare in culo senza neanche aver ben compreso cosa sia successo. :)

Iato fra emozione e sentimento significa la frattura che porta a considerare in senso lineare la comunicazione fra emozioni e sentimenti.
cosa che non è.
 

spleen

utente ?
E' un modo un po' pessimista per vedere il mondo.
Per quanto possa credere che c'è menefreghismo in giro non lo scambierei con l'individualismo.
Noi siamo al centro di tutto. Ma in questo centro ci sono anche gli affetti e le relazioni che intessiamo con loro, il nostro senso civico e il nostro bisogno di altruismo ed egoismo.
Il problema, secondo me, è che il passo tra individualismo e narcisismo è così corto che la stragrande maggioranza delle persone non se ne accorge.
E tutto in questa società incita al narcisismo.
Io la TV la guardo poco assai, ma non mi sfugge, il continuo richiamo, sempre, in qualsiasi contesto, ai diritti individuali. Lasciando perdere il fatto che recentemente qualsiasi forma di desiderio sia diventata un diritto, non sento mai parlare nessuno di doveri.
Ma nessuno nessuno.
Ora, essendo ben consapevoli che in passato il richiamo a qualsiasi dovere fosse funzionale a reclutare carne da cannone, non è che debba passare il concetto che esistano diritti senza il rovescio della medaglia che sono i doveri connessi.
Non so se mi sono spiegato.
 

iosolo

Utente di lunga data
ce ragioni troppo dovevi divorziare , nelle cose sentimentali voi donne ci facete un film , tu ora vivi quello che ha vissuto tuo marito il tradimento , lui è rimasto e tu pensi che hai fatto un errore stare o rimanere per aggiustare le cose tra di voi , per cui ora che hai anche tu scavalcato il confine ti chiedi cosa fare anzi credo che tu stia spettando un qualcosa per far saltare la vostra coppia
Se è così fai il gran passo ma non ti chiedere che sentimento ha avuto tuo marito nel rimanere , non puoi capirlo dopo anni dovevi capirlo subito .
Hi visto qui ci sono stati casi di tradimento che anche dopo anni non hanno perdonato il coniuge traditore , che cosa vuoi una spintarella o una buona parola sempre a te rimane la parola definitiva.
Ci doveva stare un distacco da subito sia per far capire il suo errore e ora il tuo perchè sei al pari di lui
La mia coppia è già quasi completamente scoppiata.
Sul grassetto... è così ovvio?! Dovevo capirlo subito perchè era ovvio?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Secondo me affina gli altri sensi. Toglie l'inutile.
E sicuramente i piedi sono più radicati.

Non mi mette paura la mia aggressività, e non ci litigo, forse per il momento non mi ha mai dato modo di impensierirmi o che non fosse "sotto controllo". Mi piace, mi protegge.
Mi ricorda la "forza".
La forza è qualcosa che voglio avere, qualcosa che vorrei mi distinguesse.
A me spaventa quando non la sento lì dietro, da qualche parte. :)

Però ci ho combattuto.
Non la rifiutavo e non ho mai dubitato del suo apporto a me.

Per me era potenza.
Ho dovuto imparare il Potere per includerla e farci davvero amicizia.

Cosa intendi per forza?
 

iosolo

Utente di lunga data
Il problema, secondo me, è che il passo tra individualismo e narcisismo è così corto che la stragrande maggioranza delle persone non se ne accorge.
E tutto in questa società incita al narcisismo.
Io la TV la guardo poco assai, ma non mi sfugge, il continuo richiamo, sempre, in qualsiasi contesto, ai diritti individuali. Lasciando perdere il fatto che recentemente qualsiasi forma di desiderio sia diventata un diritto, non sento mai parlare nessuno di doveri.
Ma nessuno nessuno.
Ora, essendo ben consapevoli che in passato il richiamo a qualsiasi dovere fosse funzionale a reclutare carne da cannone, non è che debba passare il concetto che esistano diritti senza il rovescio della medaglia che sono i doveri connessi.
Non so se mi sono spiegato.
Ti sei spiegato e posso essere in quota parte d'accordo con te.
Secondo te perché si parla tanto di diritti e non di doveri?
Soprattutto qual è il dovere primario che secondo te si viene meno in questo momento?
La famiglia?

Prima tu parlavi di famiglie del passato ma io non ho questa visione edulcorata. Nelle grandi biografie del passato, difficilmente si trovano matrimoni tradizionali, esenti da qualche figlio illegittimo e o qualche scappatella.
Probabile che magari era la minoranza ma anche nel mio personale confronto del mio passato, tra corna, figli abbandonati, vizio del gioco o dell'alcol non mi sembra di vedere un esperienza "tradizionale" come ce la vogliamo raccontare.

Questa cosa che il passato era moralmente migliore del tempo presente non lo condivido minimamente.
 

ologramma

Utente di lunga data
la mia coppia e già quasi completamente scoppiata . La parola quasi era meglio non mettertela
Sul grassetto , io intendevo se tu cci hai impiegato anni per capirlo , ora che sei tu nella sua condizione , sei decisa ? Ecco solo quello è il significato , lui aveva messo in gioco li vostro programma di coppia , tu cosa vuoi se rimani con lui?
 

iosolo

Utente di lunga data
A me spaventa quando non la sento lì dietro, da qualche parte. :)

Però ci ho combattuto.
Non la rifiutavo e non ho mai dubitato del suo apporto a me.

Per me era potenza.
Ho dovuto imparare il Potere per includerla e farci davvero amicizia.

Cosa intendi per forza?
E' il motore dell'anima. Che detto così mi sembra una sciocchezza ma non saprei spiegarlo meglio.
E' l'essenza stessa di noi. E' la potenza del nostro io più profondo.
La parte più autentica. Quella che secondo me, nuda e pura, rimane fino all'ultimo momento.
Se perdo "forza", mi perdo io.
 

iosolo

Utente di lunga data
la mia coppia e già quasi completamente scoppiata . La parola quasi era meglio non mettertela
Sul grassetto , io intendevo se tu cci hai impiegato anni per capirlo , ora che sei tu nella sua condizione , sei decisa ? Ecco solo quello è il significato , lui aveva messo in gioco li vostro programma di coppia , tu cosa vuoi se rimani con lui?
Ci sto pensando e ripensando. Venire meno ai miei impegni e alle mie responsabilità mi mette in una grave posizione di instabilità.
Comunque tenere o meno in piedi questa coppia, mica dipende solo da me e quello che potrebbe rimanere forse è solo "famiglia".
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E' il motore dell'anima. Che detto così mi sembra una sciocchezza ma non saprei spiegarlo meglio.
E' l'essenza stessa di noi. E' la potenza del nostro io più profondo.
La parte più autentica. Quella che secondo me, nuda e pura, rimane fino all'ultimo momento.
Se perdo "forza", mi perdo io.
Grazie!

Io la chiamo "essenza" per me.
E' la mia Casa naturale.

Anche io, come te, la associo, al trovarmi e al perdermi.
Quella che è nuda anche se indosso il cappotto.

La stessa in cui entra soltanto chi sa entrarci come se fosse una preghiera.

Tutte le volte che ho tradito, era un modo, storto quanto si vuole, per tornare a casa. :)
 

ologramma

Utente di lunga data
Ci sto pensando e ripensando. Venire meno ai miei impegni e alle mie responsabilità mi mette in una grave posizione di instabilità.
Comunque tenere o meno in piedi questa coppia, mica dipende solo da me e quello che potrebbe rimanere forse è solo "famiglia".
dai sicuramente hai sviscerato il tuo rapporto , non sarai l'unica che si separa ora mi sembra una moda , ma dal tuo tentennare credo che non ne sia convinta .
Ne hai parlato a tuo marito?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Quella non è consapevolezza dell'emozione.
E' la parte razionale all'opera che analizza quel particolare percorso.

Io sto proprio chiedendo, aggressività.

Che ne sai?
Come la descriveresti in te?
Che aggettivi useresti per descriverla?
Che colori?
Che parole?
Che luce?
Che tipo di calore?

Sto parlando del percepire.
un ululato dirompente in me, che tengo al guinzaglio con fatica ma ci riesco. colori scuri, che ne dici, sta meglio il nero o il grigio argento?

la luce dell'alba ed il calore di un vulcano che esplode
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Lo sto facendo, con @iosolo :)

In aggettivi la mia aggressività è avvolgente, sensuale, calda, rassicurante.
colori tutti, meno vividi ma più lucidi, come in una fotografia e contorni delle figure intorno a me nitide.
La luce si abbassa e diventa fredda.

Cosa che mi piace moltissimo, perchè una delle sensazioni fisiche che sento immediatamente già dalla prima scossa al sacro è calore liquido che si diffonde e la luce fredda mi bilancia.

Mi cambia la percezione del tempo. Mi sembra più lento, come se ci fosse "più tempo" fra una cosa e l'altra e cambia ovviamente anche la percezione dello spazio che mi sembra più ampio intorno a me, come spazio personale, ma al contempo come se oggetti e persone fossero raggiungibili in meno lunghezza.

E come attraversare una soglia ed entrare in una dimensione leggermente spostata da quella in cui sono abitualmente.

Conosco molto bene la scossa iniziale...che mi piace da impazzire.
Parte dal sacro e si allarga nei muscoli pelvici diffondendosi velocemente fino alla punta delle dita di mani e piedi. Anche i capelli mi sembrano più "vivi". Li sento nella cute.

Questo per darne una descrizione superficiale. Appena sotto la punta dell'iceberg e rimanendo a oscillare mollemente fra fisico e spirituale. Poi ci sarebbe tutta la parte di attivazione emotiva. :)
E tu @Brunetta, come descriveresti la tua?

O anche altre emozioni?

Perchè, tornando IT, concordo con te, senza autoconsapevolezza è complicato trovare la congiunzione fra emozioni, regolazione emozioni e sentimenti.

No?
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
un ululato dirompente in me, che tengo al guinzaglio con fatica ma ci riesco. colori scuri, che ne dici, sta meglio il nero o il grigio argento?

la luce dell'alba ed il calore di un vulcano che esplode
Bella descrizione...grazie.

Entrambi direi.
Il nero si declina nella luce, in particolare quando albeggia...diventa argento, metallico.
 

iosolo

Utente di lunga data
Grazie!

Io la chiamo "essenza" per me.
E' la mia Casa naturale.

Anche io, come te, la associo, al trovarmi e al perdermi.
Quella che è nuda anche se indosso il cappotto.

La stessa in cui entra soltanto chi sa entrarci come se fosse una preghiera.

Tutte le volte che ho tradito, era un modo, storto quanto si vuole, per tornare a casa. :)
La mia è molto ritrosa e difficilmente si fa scorgere. E' in tutto quello che faccio e sono, ma come di luce riflessa, vederla però è qualcosa di diverso.

Sai io anche ho sempre visto il mio IO come stanze di una casa.
Difficilmente le persone possono entrare oltre l'ingresso o il salone.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
un ululato dirompente in me, che tengo al guinzaglio con fatica ma ci riesco. colori scuri, che ne dici, sta meglio il nero o il grigio argento?

la luce dell'alba ed il calore di un vulcano che esplode
mi hai fatto venire in mente questo...

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