danny
Utente di lunga data
E' un uomo, una donna, esattamente come il tradito.Invece il traditore è meraviglioso?
Sono ruoli di una scena.
E' un uomo, una donna, esattamente come il tradito.Invece il traditore è meraviglioso?
per come la vedo io, se uno è stronzo fai prima a non starci, non ha senso mettersi con qualcuno che reputi stronzoSe il tradito è uno stronzo, lo si lascia, non si tradisce.
Non sono una eccezione e la tua non è la regola.Ma la mia posizione non esclude i casi particolari che possono costituire eccezione.
Non accetto che divenga principio generale che il tradimento possa essere addebitato al tradito. Mai. Neppure a Furio, insopportabile, ma basta lasciarsi.
Infatti alla fine lo lascia ... sull'autostrada per giuntaMa la mia posizione non esclude i casi particolari che possono costituire eccezione.
Non accetto che divenga principio generale che il tradimento possa essere addebitato al tradito. Mai. Neppure a Furio, insopportabile, ma basta lasciarsi.
Sì, sì.E' un uomo, una donna, esattamente come il tradito.
Sono ruoli di una scena.
Obiettivamente se le conseguenze ricadessero solo su chi ritiene di non potere stare in coppia, sarei d'accordo.Può assumersi la responsabilità di perdere tutto separandosi. Non vuole perdere tante cose? A allora si impegni. Non funziona, si separi con tutte le conseguenze negative.
Di tutte le persone che arrivano qui, chi abbiamo visto di disperati? I traditi. Traditori? Neanche uno con un minimo senso di colpa.
Eddai!
Guarda che è quello che intendevo ioE lei non lo usava per farsi delle belle scopate?
Scusa @omicron se rispondo per te ma a me sta storia che gli uomini usano le donne per scopare come se loro non provassero piacere o fossero li per fare un favore mi sta un po sulle palle
Stronzi. Va bene e allora è tutto molto semplice. Sono stronzi.Sì, sì.
Un uomo o una donna stronzi.
Oh io, è noto, cerco di capire pure il serial killer, ma non mi sogno di attribuire una corresponsabilità alle vittime.
Io sì.Sì, sì.
Un uomo o una donna stronzi.
Oh io, è noto, cerco di capire pure il serial killer, ma non mi sogno di attribuire una corresponsabilità alle vittime.
Appunto.per come la vedo io, se uno è stronzo fai prima a non starci, non ha senso mettersi con qualcuno che reputi stronzo
però quello che stavo dicendo io è che, spesso, e si legge anche qui dentro, il tradito non c'entra niente con le scelte che fa il traditore, che sono personali, tu stessa hai detto più volte che i tradimenti di tuo marito erano dovuti ad un "bisogno" suo, molti tradiscono per superficialità o perchè non sanno e non vogliono dire di no, per desiderio di un'altra persona, senza necessariamente avere problemi a casa
poi ci sono quelli che sentono di non avere tutto quello che vogliono dal partner e cercano una "aggiunta"
i casi sono tanti, tanti quanti ogni coppia
Quindi il traditore confida sul senso di responsabilità per i figli del tradito. Il traditore se ne sbatte del benessere dei figli. In effetti accade molto spesso.Obiettivamente se le conseguenze ricadessero solo su chi ritiene di non potere stare in coppia, sarei d'accordo.
Ma ricadono sui figli e ovviamente anche sul partner.
No, no, meglio le corna, di solito ignote, che la separazione.
Un compromesso, per chi vive comunque di compromessi.
a me non piace definire il tradito una vittimaAppunto.
Non vedo per quale ragione invece voler a tutti costi chiamare a correo la vittima.
Ci sono stati casi recenti di stupri in cui “se la ragazza non fosse andata alla festa…” ed è vero. GaC se una stava chiusa in casa avrebbe potuto essere stuprata solo dai parenti, ma davvero vogliamo dare una corresponsabilità alla vittima?
”Solo“ fino a quarant’anni fa era usata in tribunale la (forse) imprudenza delle vittima per attribuirle una acquiescenza al rapporto. Ormai non si osa più. (E intendo osa, non usa.)
Invece è andata crescendo l‘attribuzione di corresponsabilità per l’essere stati traditi.
Questo perché a quei tempi quella colpevolizzazione della vittima di stupro corrispondeva una visione dell’uomo cacciatore e bisognoso di sfogo e anche da temere per principio, per cui non ci si sarebbe dovute trovare sole (senza protezione maschile) con un uomo perché erano noto che quello vogliono e se ci vai automaticamente acconsenti.
Attualmente si sta diffondendo una mentalità in cui non solo il consenso è primario, giustamente, per definire stupro, ma diventa che il patto, la lealtà sono valori secondari allo “stare bene” egoistico.
Non paragono, non sei così sprovveduta dal punto di vista linguistico per non capire ciò che scrivo, ho evidenziato che il mio desiderio di capire le ragioni di tutti mi viene rimproverato, dicendomi che trovo comprensione anche per i serial killer, quindi figurati se non capisco alcuni traditori.Stronzi. Va bene e allora è tutto molto semplice. Sono stronzi.
La coppia viaggiava benissimo e loro sono solo degli stronzi egoisti.
Tra l'altro continui a paragonare il traditore a un serial killer.
Non fa una piega, però ad esempio la giurisprudenza ha smesso da tempo di considerare il tradimento tout court motivo di addebito in una separazione, perché la regola è capire se prima il rapporto fosse già insostenibile (o qualcosa del genere). Se il traditore dimostra che il rapporto era già insostenibile prima e ovviamente non per colpa sua, allora non gli si può addebitare la separazione. Un passo avanti o uno indietro?Appunto.
Non vedo per quale ragione invece voler a tutti costi chiamare a correo la vittima.
Ci sono stati casi recenti di stupri in cui “se la ragazza non fosse andata alla festa…” ed è vero. GaC se una stava chiusa in casa avrebbe potuto essere stuprata solo dai parenti, ma davvero vogliamo dare una corresponsabilità alla vittima?
”Solo“ fino a quarant’anni fa era usata in tribunale la (forse) imprudenza delle vittima per attribuirle una acquiescenza al rapporto. Ormai non si osa più. (E intendo osa, non usa.)
Invece è andata crescendo l‘attribuzione di corresponsabilità per l’essere stati traditi.
Questo perché a quei tempi quella colpevolizzazione della vittima di stupro corrispondeva una visione dell’uomo cacciatore e bisognoso di sfogo e anche da temere per principio, per cui non ci si sarebbe dovute trovare sole (senza protezione maschile) con un uomo perché erano noto che quello vogliono e se ci vai automaticamente acconsenti.
Attualmente si sta diffondendo una mentalità in cui non solo il consenso è primario, giustamente, per definire stupro, ma diventa che il patto, la lealtà sono valori secondari allo “stare bene” egoistico.
Eviterei i casi individuali.Io sì.
Dai corsi di autodifesa ho appreso che ci sono regole anche per limitare le situazioni pericolose.
Da padre, ho cercato di trasmetterle a mia figlia.
Ovviamente nessuno è mai sicuro che tutto andrà bene nella vita, ma si cerca almeno di limitare i danni.
Anche in una coppia.
Per dire... Ologramma....
Un uomo costretto alla castità e con tutte le voglie normali di un uomo, ancora legato alla moglie a cui si capisce che vuole bene.
Personalmente capirei se tradisse, ma pure se andasse a puttane.
Dovrebbe lasciare?
Ma per chi e cosa?
Sua moglie ha tuo il diritto di non fare più sesso, ma a lui non si può negare di cercarlo fuori.
Sulla base di quale egoismo una moglie casta dovrebbe negarglielo?
Sarebbe quindi colpa solo sua se tradisse?
Ho fatto mente locale alle traditrici di mia conoscenza e mediamente tutte erano ottime mamme.Quindi il traditore confida sul senso di responsabilità per i figli del tradito. Il traditore se ne sbatte del benessere dei figli. In effetti accade molto spesso.
Sono proprio i casi individuali a dover essere oggetto di attenzione.Eviterei i casi individuali.
Si ma allora si deve fare il sacrosanto favore di fare le cose da furbi, senza farsi mai sgamare, ma soprattutto essendoci sempre quando ci si deve essere, non come certi stronzi, molti dei quali vengono a scrivere anche qui dentro, che in casa sembrano degli zombie, o che ad esempio si chiudono in bagno col telefono, trattando gli altri palesemente come dei pirla o dei parenti sgraditi a mala pena tolleratiObiettivamente se le conseguenze ricadessero solo su chi ritiene di non potere stare in coppia, sarei d'accordo.
Ma ricadono sui figli e ovviamente anche sul partner.
No, no, meglio le corna, di solito ignote, che la separazione.
Un compromesso, per chi vive comunque di compromessi.
Continui a fare degli esempi estremi, solo per poter avvalorare la tua tesi.Appunto.
Non vedo per quale ragione invece voler a tutti costi chiamare a correo la vittima.
Ci sono stati casi recenti di stupri in cui “se la ragazza non fosse andata alla festa…” ed è vero. GaC se una stava chiusa in casa avrebbe potuto essere stuprata solo dai parenti, ma davvero vogliamo dare una corresponsabilità alla vittima?
”Solo“ fino a quarant’anni fa era usata in tribunale la (forse) imprudenza delle vittima per attribuirle una acquiescenza al rapporto. Ormai non si osa più. (E intendo osa, non usa.)
Invece è andata crescendo l‘attribuzione di corresponsabilità per l’essere stati traditi.
Questo perché a quei tempi quella colpevolizzazione della vittima di stupro corrispondeva una visione dell’uomo cacciatore e bisognoso di sfogo e anche da temere per principio, per cui non ci si sarebbe dovute trovare sole (senza protezione maschile) con un uomo perché erano noto che quello vogliono e se ci vai automaticamente acconsenti.
Attualmente si sta diffondendo una mentalità in cui non solo il consenso è primario, giustamente, per definire stupro, ma diventa che il patto, la lealtà sono valori secondari allo “stare bene” egoistico.