Brunetta
Utente di lunga data
Io non mi perdo un Sanremo da quando ricordo. So benissimo che non è vero perché ci sono stati periodi della mia vita in cui avevo di meglio da fare.Eddai. Che hai contro il ballo del qua qua?![]()
Ma continuo a guardarlo sia perché lo lego anche a canzoni per la nascita dei figli e, prima e dopo, a eventi personali.
Questo perché le canzoni, volenti o nolenti, sono la colonna sonora, gradevole o no, della nostra vita, gradevole o no.
Poi io ho una straordinaria predilezione per il “nazional-popolare”, definizione che sorprendentemente aveva offeso Pippo Baudo. Cosa credeva di fare?
Adoro il “nazional-popolare” perché, ad esempio, guardando le canzoni si ricavano lo spirito del tempo e i cambiamenti culturali, comprese le loro contraddizioni.
Come “Sono una donna, non sono una santa”, preceduta da “Nessuno mi può giudicare” che rappresentano la contraddittoria condizione della donna in zone di Italia diverse.
Poi adoro commentare con amiche e figli, come facevo con i miei genitori, i vestiti e le capigliature.
Ma le critiche e i commenti sono parte delle relazioni confidenziali e non le ritengo interessanti neppure qui. Perché benché in misura ridottissima, questo è uno spazio pubblico e credo che pubblicamente sia miserrimo fare i critici di chi vorremmo essere.
Ad esempio la Berté ha ora gambe che io non ho mai avuto nemmeno a vent’anni. Ora trovo che stia troppo attaccata al suo lavoro e alla sua immagine “trasgressiva“ (ma la capisco, non ha nipotini che possano dare un senso della vita) ma lo fa con serietà ed estrema gentilezza.
Ci manca solo che chi non ha mai avuto il suo fascino si metta in cattedra a giudicare pubblicamente.
