Allora: abbiamo parlato molto per mesi, ma abbiamo deciso di vederci e di ritrovarci dopo tutti questi anni. Siamo andati a letto insieme, appunto una volta sola. Il problema è che in questi mesi (5, per la precisione) la cosa è maturata lentamente. All'inizio ci siamo relazionati come due vecchi amici che si ritrovano, con l'emozione sicuramente del ritrovarsi. Ma io parlavo della mia vita sentimentale in modo normale, lui mi ha raccontato di aver avuto una grande delusione da una persona che l'ha usato fingendo di lasciare il fidanzato per lui dopo 8 anni, e poi tirandosi indietro. (la coincindenza vuole che anche lei da 8 anni fosse in una fase critica).
Mi ha raccontato che dopo questa storia non ha avuto più nessuna di serio, che aveva paura di rivivere questa questione e che fosse diventato molto pragmatico rispetto alle relazioni.
Ad un certo punto dei dialoghi il tutto ha cambiato direzione: mi ha palesato di avere avuto dei pensieri rispetto al fatto che se ci fossimo visti, si chiedeva cosa sarebbe successo. Ovviamente la cosa, anche da parte mia, è stata ricambiata. Quindi lì ho vuotato il sacco, perchè anche io iniziavo a sentire qualcosa che fosse di più di una semplice comunicazione tra ex adolescenti e magari amici.
Da lì è iniziato un continuo sondare la mia "serietà": facendo emergere lui paure sul fatto che io fossi una che tradiva, rassicurandosi sul fatto che non avessi un fine solo sessuale con lui, e spesso facendo confronti con quella ex. Mi ha chiesto se fosse già capitato e non ha mai creduto tantissimo al fatto che nel tempo io mi stessi coinvolgendo nelle conversazioni. Ovviamente pian piano ho iniziato a essere più concreta con lui: dicendogli che avevo una storia con delle problematiche, che fosse per me la prima volta in 8 anni, ma che provavo delle cose e avrei voluto rivederlo anche io.
Le discussioni da ottobre a dicembre sono diventate sempre più animate su questo tema, perchè lui non ha mai espressamente detto di non volere relazioni in assoluto. ha sempre parlato di essere molto impaurito, di essere diventato molto pragmatico e pensare per lo più alla famiglia e alle problematiche del padre. Ha sempre detto che la distanza geografica fra noi sarebbe stata una problematica grossa. Un dire e un non dire.
Lui non ha mai realmente percepito o voluto percepire, malgrado io sia stata sempre più esplicita, che volessi qualcosa di importante. Perchè è come se escludesse che io volessi davvero mandare all'aria una storia per lui.
Ad un certo punto, arrivati a dicembre, da una mia discussione emerge il fatto che io volessi qualcosa di concreto, una relazione vera, e questo sicuramente dopo averlo incontrato. Lui ha cominciato a chiedermi come mai ad oggi non abbia mai lasciato il mio compagno, perchè il suo timore era quello di essere un rimpiazzo, perchè i più non sanno stare soli, e che sembrava che io volessi solo sondare come fossero le cose con lui. Quindi dice "se va bene con me, lo lasci..e se non va bene, torni da lui??". Mi sforzo per l'ennesima volta di rassicurarlo. Ma di fatto dall'altro lato lui dice e non dice mai tanto. Si alimenta solo di tanta mia premura. Ci siamo visti a gennaio, siamo stati insieme due giorni, ma è emerso che lui non possa volere un rapporto di coppia in questo momento.
ha continuato a dubitare sempre di me, sebbene non fosse convinto in primis lui.
Abbiamo avuto un chiarimento finale da qualche giorno: ho provato a mandargli un ennesimo messaggio con tantissime bellissime parole. Ma ha reagito bruscamente, dicendo che non ha mai VOLUTO una relazione con nessuna. Dicendo che lo ha sempre affermato, quando invece nei vocali e nei messaggi ci sia dell'altro.
Mi ha aggredito, senza peraltro dare riscontro rispetto a una persona che abbia detto solo cose belle. Ovviamente io (già gli avevo detto "addio" praticamente dal giorno in cui ci siamo incontrati...perchè non voglio mantenere rapporti) ad oggi gli ho detto di reputarmi ..morta.
spero di aver chiarito qualcosa in più. Ah , non abbiamo figli. Nessuno dei due.