Se ne parla ovunque

ivanl

Utente di lunga data
e l'esito è che hai a giro una mandria di semianalfabeti. meglio o peggio?

che poi, prima non ti seguivano perchè non erano in grado. secondo te, un padre e/o una madre fermatisi alla quinta elementare, come lo seguono nei compiti un ragazzo che fa lo scientifico?
non lo seguivano, ma gli davano giustamente una carica di mazzate se tornava a casa con un brutto voto od una nota. Ora è lo schifo, invece
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
non lo seguivano, ma gli davano giustamente una carica di mazzate se tornava a casa con un brutto voto od una nota. Ora è lo schifo, invece
Concordo...
Ma è colpa "nostra"....
Una prof di mio figlio mi raccontava che riceve mail lunghissime da molti genitori che hanno i figli coi voti insufficienti...
Per cercare di farglieli alzare...
Non per capire magari come aiutare il ragazzo...
E poi non sono i ragazzi che non studiano ma i professori che non spiegano bene...
Lo trovo assurdo...
Se hai un figlio ciuccio hai un figlio ciuccio...cazz...
Non rompere i coglioni e non mandarlo al liceo...
😬😬😬
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
ma se oggi sono praticamente tutti diventati dei licei, pure le professionali mi sa
 

iosolo

Utente di lunga data
e l'esito è che hai a giro una mandria di semianalfabeti. meglio o peggio?

che poi, prima non ti seguivano perchè non erano in grado. secondo te, un padre e/o una madre fermatisi alla quinta elementare, come lo seguono nei compiti un ragazzo che fa lo scientifico?
Lo vedi che però vieni al mio discorso, erano proprio ruoli diversi, con aspettative diverse. Di questo stiamo parlando, non è che nell'immaginario sociale, mio padre mi dava esattamente quello che era in grado di darmi come padre.
Il sostentamento e il benessere familiare, erano nelle sue mani e una volta che aveva adempiuto a quello, con tanti e tanti sacrifici sicuramente, aveva assolto al suo ruolo di padre per la società.
Ora tempi diversi, lavoro diverso, aspettative diverse, ad un padre si chiede molto di più, nella formazione dei propri figli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io trovo che la famiglia rispetto a qualche anno fa è cambiata, ci sono aspettative diverse nei genitori di oggi, e queste aspettative sono diventate anche individuali.
Soprattutto in una situazione di minor benessere, alla madre era preteso solo l'accudimento "fisico" dei figli, nel padre il solo mantenimento della prole.
Quindi chiedo quali erano le rinunce diverse che si facevano prima, non condizionate ovviamente da quel tempo, che non si fanno ora?
Secondo me si è genitori oggi, con consapevolezze diverse, si tende ad essere una figura di guida e di confronto e conforto per i propri figli, a volte esagerando, ma tendenzialmente verso un idea di benessere e di realizzazione personale.
Il ruolo del padre soprattutto è divenuto più attivo e centrale nel rapporto con i figli, certo non basato solo sul portare lo stipendio a casa. In tutto questo lo vedo solo differente da quello che era, non con meno rinunce.
Purtroppo il meccanismo del botta e risposta rende difficile non scrivere post che esprimono solo parzialmente il pensiero.
Io parlavo di significati da dare alle rinunce, non a tipo di rinunce che, nel passato e nel presente, variano moltissimo a seconda delle contrizioni concrete.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lo vedi che però vieni al mio discorso, erano proprio ruoli diversi, con aspettative diverse. Di questo stiamo parlando, non è che nell'immaginario sociale, mio padre mi dava esattamente quello che era in grado di darmi come padre.
Il sostentamento e il benessere familiare, erano nelle sue mani e una volta che aveva adempiuto a quello, con tanti e tanti sacrifici sicuramente, aveva assolto al suo ruolo di padre per la società.
Ora tempi diversi, lavoro diverso, aspettative diverse, ad un padre si chiede molto di più, nella formazione dei propri figli.
Ma hai letto il testo che ho proposto?
Capisco che è lungo, ma analizza proprio questo e le possibili conseguenze per i figli in entrambi i contesti.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Lo vedi che però vieni al mio discorso, erano proprio ruoli diversi, con aspettative diverse. Di questo stiamo parlando, non è che nell'immaginario sociale, mio padre mi dava esattamente quello che era in grado di darmi come padre.
Il sostentamento e il benessere familiare, erano nelle sue mani e una volta che aveva adempiuto a quello, con tanti e tanti sacrifici sicuramente, aveva assolto al suo ruolo di padre per la società.
Ora tempi diversi, lavoro diverso, aspettative diverse, ad un padre si chiede molto di più, nella formazione dei propri figli.
il ruolo è il medesimo. sono le aspettative sociali che sono cambiate verso il ruolo paterno. con esiti non buoni
 

iosolo

Utente di lunga data
il ruolo è il medesimo. sono le aspettative sociali che sono cambiate verso il ruolo paterno. con esiti non buoni
Anche quello materno è cambiato. L'esito non è così scontato per me.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Anche quello materno è cambiato. L'esito non è così scontato per me.
guarda che se vai a vedere bene bene, le donne lavorano fuori casa perchè lo stipendio del marito non basta più per arrivare a fine mese. che poi ve la vendano come progresso ed emancipazione, è un altro discorso. ma è una supercazzola.

i bimbi almeno fino ai 6 anni hanno primariamente bisogno della madre. questo è. se poi ul padre collabora, tanto meglio. io a 15 anni mia nipote la sapevo tenere, biberon e pannolino compreso. se però le si tappava il nasino, voleva la mamma. è normale
 

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo...
Ma è colpa "nostra"....
Una prof di mio figlio mi raccontava che riceve mail lunghissime da molti genitori che hanno i figli coi voti insufficienti...
Per cercare di farglieli alzare...
Non per capire magari come aiutare il ragazzo...
E poi non sono i ragazzi che non studiano ma i professori che non spiegano bene...
Lo trovo assurdo...
Se hai un figlio ciuccio hai un figlio ciuccio...cazz...
Non rompere i coglioni e non mandarlo al liceo...
😬😬😬
Ciuccio o no, non so.
Purtroppo abbiamo ancora una impostazione che ci fa ritenere migliore l’intelligenza che porta a frequentare il classico o, sempre in secondo ordine, lo scientifico, rispetto alle altre secondarie.
Resta che poi la docente universitaria ha bisogno della parrucchiera e le si affida e il chirurgo chiama l’idraulico e porta l’auto dal meccanico, senza avere nessuno le competenze per valutare altro che il risultato.
Sono forme di intelligenza diverse e dovrebbe essere riconosciuto, così come ci rendiamo conto che chi corre la maratona ha doni diversi e impegno di allenamento diversificato rispetto a un centometrista.
Per questo se una persona non è interessato a uno studio liceale si sente frustrato e con lui i genitori.
Ma non è questione di intelligenza (come se poi fosse l’unica cosa che determina il valore di una persona, trascurando altre doti di pazienza o capacità di ascolto o comprensione o di resistenza fisica) ma anche di interessi e capacità di concentrazione o di perseveranza nel compito, fuori discussione per chi è magari più artistico o intuitivo.
Certamente pretendere che chi è portato per lo sport o il ballo diventi un topo di biblioteca, o viceversa, è assurdo.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ciuccio o no, non so.
Purtroppo abbiamo ancora una impostazione che ci fa ritenere migliore l’intelligenza che porta a frequentare il classico o, sempre in secondo ordine, lo scientifico, rispetto alle altre secondarie.
Resta che poi la docente universitaria ha bisogno della parrucchiera e le si affida e il chirurgo chiama l’idraulico e porta l’auto dal meccanico, senza avere nessuno le competenze per valutare altro che il risultato.
Sono forme di intelligenza diverse e dovrebbe essere riconosciuto, così come ci rendiamo conto che chi corre la maratona ha doni diversi e impegno di allenamento diversificato rispetto a un centometrista.
Per questo se una persona non è interessato a uno studio liceale si sente frustrato e con lui i genitori.
Ma non è questione di intelligenza (come se poi fosse l’unica cosa che determina il valore di una persona, trascurando altre doti di pazienza o capacità di ascolto o comprensione o di resistenza fisica) ma anche di interessi e capacità di concentrazione o di perseveranza nel compito, fuori discussione per chi è magari più artistico o intuitivo.
Certamente pretendere che chi è portato per lo sport o il ballo diventi un topo di biblioteca, o viceversa, è assurdo.
Bruny...
Certo tutti abbiamo bisogno degli idraulici/meccanici ecc ecc...
Il problema è a monte...
Spesso sono i genitori che scelgono le scuole per i figli...
I miei figli hanno scelto il liceo e il mio discorso è stato...
Scelta vs
Dovete studiare e tanto
E fare pure l università...
Perché con un liceo e basta non farete mai un cazz nella vita...
Ma se il cannetta di mio figlio prende 5 in una materia non scrivi alla prof per difenderlo...
Me la prendo con lui...
E che cazz è questo il problema
Non si può giustificare un figlio che non studia...
Suvvia
 

iosolo

Utente di lunga data
Ma hai letto il testo che ho proposto?
Capisco che è lungo, ma analizza proprio questo e le possibili conseguenze per i figli in entrambi i contesti.
Il testo è ben fatto, ma rimane un trattato. Difficilmente è possibile argomentare se non sul proprio vissuto, anche perché mi mancano le capacità e le conoscenze per poter contestare nel merito.

guarda che se vai a vedere bene bene, le donne lavorano fuori casa perchè lo stipendio del marito non basta più per arrivare a fine mese. che poi ve la vendano come progresso ed emancipazione, è un altro discorso. ma è una supercazzola.

i bimbi almeno fino ai 6 anni hanno primariamente bisogno della madre. questo è. se poi ul padre collabora, tanto meglio. io a 15 anni mia nipote la sapevo tenere, biberon e pannolino compreso. se però le si tappava il nasino, voleva la mamma. è normale
Hai una visione anomala dell'emancipazione.
Non mi interessa se sia o meno una supercazzola, mi interessa sapere, di essere indipendente economicamente, di poter decidere in autonomia da mio marito o famiglia che sia. Non è da poco nemmeno avere un riconoscimento personale e professionale, relativo alle proprie ambizioni a livello lavorativo.

I bimbi hanno bisogno della mamma è in parte vero, ma la compartecipazione del padre, rende la gestione familiare sostenibile. Ruoli diversi ma tutti e due essenziali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bruny...
Certo tutti abbiamo bisogno degli idraulici/meccanici ecc ecc...
Il problema è a monte...
Spesso sono i genitori che scelgono le scuole per i figli...
I miei figli hanno scelto il liceo e il mio discorso è stato...
Scelta vs
Dovete studiare e tanto
E fare pure l università...
Perché con un liceo e basta non farete mai un cazz nella vita...
Ma se il cannetta di mio figlio prende 5 in una materia non scrivi alla prof per difenderlo...
Me la prendo con lui...
E che cazz è questo il problema
Non si può giustificare un figlio che non studia...
Suvvia
Lo dici a me che non studiavo?
Al momento non capivo perché, oltre alla mia pigrizia costituzionale, ho capito qualcosa dopo.
Certamente ho la sensazione di aver sprecato tempo. Anche se so talmente tante cose rispetto a chi ha studiato con me, che credo che forse il problema principale fosse affidarmi troppo alla memoria. Ero un disastro in chimica, ma ho letto persone acculturate non ricordare la composizione del marmo e pensare di pulirlo con un acido 🤦🏻‍♀️
 

iosolo

Utente di lunga data
Bruny...
Certo tutti abbiamo bisogno degli idraulici/meccanici ecc ecc...
Il problema è a monte...
Spesso sono i genitori che scelgono le scuole per i figli...
I miei figli hanno scelto il liceo e il mio discorso è stato...
Scelta vs
Dovete studiare e tanto
E fare pure l università...
Perché con un liceo e basta non farete mai un cazz nella vita...
Ma se il cannetta di mio figlio prende 5 in una materia non scrivi alla prof per difenderlo...
Me la prendo con lui...
E che cazz è questo il problema
Non si può giustificare un figlio che non studia...
Suvvia
Trattandolo inoltre come un idiota, intervenendo così a gamba tesa.
Il mio anche ha scelto lo Scientifico nessuna forzatura da parte mia scelta sua.
Però devo essere onesta non so se e come avrei reagito a un ragazzo che mi avesse chiesto di fare un professionale per elettricista. A questa età credo che la cosa migliore per un ragazzo è avere un milione di porte aperte tra quale scegliere. Una scuola così settoriale avrebbe secondo me chiuso molte altre porte.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il testo è ben fatto, ma rimane un trattato. Difficilmente è possibile argomentare se non sul proprio vissuto, anche perché mi mancano le capacità e le conoscenze per poter contestare nel merito.
Ma non devi contestare!
Non siamo in un talk show in cui bisogna prevalere individuando il punto debole dell’avversario politico per metterlo a terra, come in un incontro di Judo.
Nella breve riflessione (sì è breve) ha affrontato proprio diversi modi di essere genitori, madri e padri in un modello culturale e in un altro (niente ieri e oggi, come può apparire a una lettura frettolosa) e le conseguenze in positivo e negativo.
 

danny

Utente di lunga data
Il testo è ben fatto, ma rimane un trattato. Difficilmente è possibile argomentare se non sul proprio vissuto, anche perché mi mancano le capacità e le conoscenze per poter contestare nel merito.



Hai una visione anomala dell'emancipazione.
Non mi interessa se sia o meno una supercazzola, mi interessa sapere, di essere indipendente economicamente, di poter decidere in autonomia da mio marito o famiglia che sia. Non è da poco nemmeno avere un riconoscimento personale e professionale, relativo alle proprie ambizioni a livello lavorativo.

I bimbi hanno bisogno della mamma è in parte vero, ma la compartecipazione del padre, rende la gestione familiare sostenibile. Ruoli diversi ma tutti e due essenziali.
Ma io ci sto che le donne possano lavorare, è più che giusto.
Ma qui ormai siamo arrivati al 'debbono' lavorare. Il che ha cambiato tutta la geometria dei rapporti.
 

iosolo

Utente di lunga data
Lo dici a me che non studiavo?
Al momento non capivo perché, oltre alla mia pigrizia costituzionale, ho capito qualcosa dopo.
Certamente ho la sensazione di aver sprecato tempo. Anche se so talmente tante cose rispetto a chi ha studiato con me, che credo che forse il problema principale fosse affidarmi troppo alla memoria. Ero un disastro in chimica, ma ho letto persone acculturate non ricordare la composizione del marmo e pensare di pulirlo con un acido 🤦🏻‍♀️
Il mio più grave rimpianto e aver studiato poco e male. Le basi, quelle importanti, non le acquisti poi nel tempo, trovi altri metodi ma hai sempre qualche difficoltà in più.
Quello che trasmetto ai miei figli, credo che sia anche questo. Giusto o sbagliato non lo so.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Anche questo è un mito.
A casa della pluripartortoriente da 13 figli ha comandato sempre lei.
Lui era una mammoletta.
Idem la tipa con 6 fratelli.
La donna era un vero generale.
Le donne di ieri contavano e non poco come ruolo familiare.
Hai presente i Legnanesi?
Ecco, era esattamente cosi.
Almeno al nord.
Poi al sud non so
Magari al sud la donna non contava un cazzo.
Questo è un punto di vista da figlio di quella generazione. I nostri nonni sono cresciuti con una visione dei ruoli e della materialità della vita ben diversa da quella della generazione dei nostri genitori.
Anche mia nonna dentro casa era un generale di ferro. Dentro casa, Appunto.
Anche questo è un mito.
A casa della pluripartortoriente da 13 figli ha comandato sempre lei.
Lui era una mammoletta.
Idem la tipa con 6 fratelli.
La donna era un vero generale.
Le donne di ieri contavano e non poco come ruolo familiare.
Hai presente i Legnanesi?
Ecco, era esattamente cosi.
Almeno al nord.
Poi al sud non so
Magari al sud la donna non contava un cazzo.
Non so assolutamente d'accordo, tu ragioni da figlio di quella generazione. I nostri nonni avevano una visione dei ruoli e della maternità della vita ben diversa da quella dei loro figli, i nostri genitori. Anche mia nonna era un generale di ferro e dentro casa comandava lei: dentro casa, appunto. Uno lavorava e portava i soldi a casa e grossomodo le sue responsabilità finivano lì. L'altra spaccava il capello in quattro, gestiva il bilancio familiare, cresceva i figli praticamente da sola, e senza nessun tipo di stigmatizzazione sociale perché le brave donne facevano quello.
Ed era normale dopo un po' andare a troie perché la moglie faceva altro.
In quel mondo, non ti rovinavi la vita per una sborrata.
Era solo fatica.
La nostra generazione ha visto i suoi genitori, i 70enni di oggi non riuscire a portare fino in fondo un matrimonio, non combinare un cazzo nella vita, fare una tragedia per ogni cosa, e soprattutto ha visto gli uomini squagliarsi come neve al sole di fronte ad un femminismo de' noantri incarnato dai siparietti di Luciana Littizzetto a il tempo che fa.
E secondo te un uomo con un briciolo di sale in zucca si va ad infognare con una cagacazzi assertiva per tutta la vita Senza averci pensato diecimila volte?
Tanto per essere chiari: ma se tua figlia non fosse l'arma di ricatto, staresti ancora con tua moglie?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Il testo è ben fatto, ma rimane un trattato. Difficilmente è possibile argomentare se non sul proprio vissuto, anche perché mi mancano le capacità e le conoscenze per poter contestare nel merito.



Hai una visione anomala dell'emancipazione.
Non mi interessa se sia o meno una supercazzola, mi interessa sapere, di essere indipendente economicamente, di poter decidere in autonomia da mio marito o famiglia che sia. Non è da poco nemmeno avere un riconoscimento personale e professionale, relativo alle proprie ambizioni a livello lavorativo.

I bimbi hanno bisogno della mamma è in parte vero, ma la compartecipazione del padre, rende la gestione familiare sostenibile. Ruoli diversi ma tutti e due essenziali.
ho la visione del sistema paese. che dice che nel 2024 se non hai sposato il centravanti dell'Inter, in genere vai lavorare non perchè vuoi il riconoscimento personale o professionale, ma perchè altrimenti le bollette non le paghi.

i ruoli erano essenziali anche prima. solo che prima avevi tua madre o tua nonna che potevano tenerti il pupo. come ha fatto mia sorella. non nel XII secolo ma nei primi anni 90 del XX.

oggi invece spesso la cosa non è fattibile perchè tua nonna abita a 400 km e tua madre ancora lavora. e no, non è un progresso in questi termini. lo sarebbe se la cosa fosse volontaria
 
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