Tradimento con o senza protezione

Etta

Utente di lunga data
Io cerco di essere il più chiaro possibile, evidentemente non sempre ci riesco.🙄
Sei stato chiarissimo ma non condivido.

E tu ovviamente ci hai creduto, giusto?
Ma se ti ho detto che non ho creduto a lui ma ho indagato alle sue spalle. Aveva cambiato versione 2-3 volte e le cose non coincidevano. Lui mica sa che avevo guardato nel telefono.
 

danny

Utente di lunga data
Dal capire i perché alla comprensione e finanche all'accettazione il passo è breve.
Ognuno compie il suo percorso, questo dover ogni volta comprendere e analizzare per arrivare a capire e compenetrarsi in un'altra persona può essere risolutivo per qualcuno e distruttivo per altri.
A me suona da sempre come una resa, anche perché spesso non c'è un cazzo da capire.
Quindi anche tu hai tradito senza una ragione...
Andava tutto bene, tutto era perfetto.
Non c'è niente da spiegare.

Capita, no?

E chi tradisce è il solo colpevole, mentre l'altro non c'entra niente.

Mi stupisce poi che si parli di 'resa'.
Di solito è un termine che si usa in un conflitto.

Quindi, in sintesi, siamo tutti qui per sfogarci della ria sorte che ci è toccata.
Uno sfogatoio, insomma.
Inutile come tutte le lagne senza scopo.

Ma sai..ma neanche tanto capire il perche’.. non lo si sapra’ mai fino in fondo. Ci si prova all’inizio ma serve poco. Non si entra nella testa dell’altro, come l’altro non entra nella tua.
Io sono una persona diversa e vedo lui diverso. Un’altro. Non posso fare il processo alle intenzioni a chi non c’è piu’.
Sì entra, si entra nella testa di un altro.
Non tanto, ma abbastanza.
Serve?
Sì, serve a capire soprattutto sé stessi.
Perché se le cose vanno male in parte anche noi siamo stati artefici del destino.
È questa nostra parte che va esplorata. Quella che in relazione all'altro non ha dato i risultati sperati.

Qui prima si parlava di lutti prima del tradimento.
Ora, c'è poco da sforzarsi per arrivare a capire che quando muore un genitore se ne va anche un'importante parte di sé.
Io ricordo quando morirono i miei suoceri.
Stetti male anch'io, li conoscevo da anni.
Figuriamoci mia moglie.
Se non si riesce a capire quanto può cambiare una persona dopo questo evento, quanto può influire sul suo comportamento, sulla sue decisioni, vuol dire che già noi in quella coppia siamo distanti, che ci siamo abituati a non guardare più con la necessaria attenzione chi abbiamo accanto, ma ad usarlo.
E poi qui si disquisisce sulle regole del buon tradimento...
Ma ci sono partner che sono talmente distanti dall'altro da non crederci nemmeno quando glielo si dice in faccia, come nell'esempio di qualche post fa.
E che cosa vuoi dire in questi casi...
Che le corna ci stanno eccome.
Che sono una naturale evoluzione di un distacco che pigramente l'altro aveva accettato o favorito.
Doveva comunicarlo?
Ma c'è bisogno della comunicazione ufficiale per capire che le cose non stanno andando bene?
Se uno non ci arriva da solo, vuol dire che a sua volta è già distante. O forse solo pieno fi sé.

Sei stato chiarissimo ma non condivido.


Ma se ti ho detto che non ho creduto a lui ma ho indagato alle sue spalle. Aveva cambiato versione 2-3 volte e le cose non coincidevano. Lui mica sa che avevo guardato nel telefono.
Tu sai che di una conversazione WA puoi tenere quei pochi messaggi utili a far credere una cosa piuttosto che un'altra
Non sono più indicativi i dati del telefono.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Questa discussione sta seguendo un percorso anomalo, ma interessante.
Tutti sappiamo che le relazioni possono finire. Non è questo il punto.
E non è il punto neppure cosa ha indotto il partner a tradire.
Certo per me, come per gli altri traditi, indipendentemente dal desiderio, bisogno, decisione di restare o no, è stato importante capire. Lo è stato perché in realtà per il tradito non c’erano motivi non solo per lasciarsi, ma nemmeno per tradire e quindi ci è trovati in una catastrofe inaspettata e si è cercato una ragione.
Ma nemmeno il traditore, pur da una posizione di vantaggio che gli ha consentito di tradire, voleva chiudere il matrimonio. Altrimenti lo avrebbe fatto, senza necessità di tradire.
Il punto, per me, è perché abbiamo questa idea di unione per sempre (nonostante non sempre ci si sposi in chiesa (e quando lo si fa non sempre ci si crede) e pure non sempre ci si sposi.
Eppure mettiamo l’unione al di sopra dei singoli.
La mettiamo al centro, nonostante tutto, e non solo quando ci sono oggettive difficoltà economiche difficili da superare.
Questa idea di unione immortale ci costringe a interrogarci.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho una ipotesi.
 

danny

Utente di lunga data
Più che di unione immortali, abbiamo l'idea di un unione statica. L'ho letto in qualche post..
.
Ci si è sposati a certe condizioni, 20 anni dopo perché sono cambiate?


Cazzo, perché si cambia.

Perché se non si cammina insieme è normale trovarsi dopo 20 anni distanti.
Così distanti da addirittura negare quando qualcuno dice di aver passato la giornata scopando la segretaria.
Cazzo, neanche davanti all'evidenza conosci la persona con cui vivi.
Ma a questo punto il problema non è nemmeno il fatto di non capire un cazzo dell'altro.
È che nemmeno si arriva a conoscere sé stessi, perché altrimenti un minimo di dubbio uno se lo farebbe anche venire.
E poi volete che l'altro vi spieghi le cose?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Più che di unione immortali, abbiamo l'idea di un unione statica. L'ho letto in qualche post..
.
Ci si è sposati a certe condizioni, 20 anni dopo perché sono cambiate?


Cazzo, perché si cambia.

Perché se non si cammina insieme è normale trovarsi dopo 20 anni distanti.
Così distanti da addirittura negare quando qualcuno dice di aver passato la giornata scopando la segretaria.
Cazzo, neanche davanti all'evidenza conosci la persona con cui vivi.
Ma a questo punto il problema non è nemmeno il fatto di non capire un cazzo dell'altro.
È che nemmeno si arriva a conoscere sé stessi, perché altrimenti un minimo di dubbio uno se lo farebbe anche venire.
E poi volete che l'altro vi spieghi le cose?
Non parliamo del compagno di scuola che rincontriamo dopo venti o trent’anni (che poi… *) ma di è sempre stato con noi e ci è rimasto e di questo fantomatico cambiamento non ja accennato.
Del resto cosa avrebbe potuto dire?
“Ho voglia di fare sesso con X e i X è d’accordo e allora lo voglio fare”?
Non torniamo alla fesseria che hanno sempre detto ai loro amanti “mio/a marito/moglie non mi capisce”. Che fesseria! Dovrebbe invece capire una persona sconosciuta? E quella persona sconosciuta è così importante che il traditore si attacca al tavolo per non raggiungerla?
Certo che il tradito non ha capito, si fidava della versione ufficiale.
Ma, dopo tutto lo stravolgimento, comunque si cerca di restare insieme.
Perché se non ci si capisce?

* le avete fatte le rimpatriate? Io sì. Ogni volta sono rimasta stupita di ritrovare tutti uguali. Il superficiale è rimasto superficiale, lo spiritoso pure è il secchione anche.
 

danny

Utente di lunga data
E vi dico in sintesi una cosa.
Io sono arrivato a un'età in cui tutte le donne che incontro prima o poi arrivano a lamentarsi della distanza che si è creata col marito o col compagno.
Ormai tutte dopo matrimonio e figli di solito si lamentano di situazioni frustranti, di essersi accoppiate a uomini che non le vedono.
Ora, tutte queste donne in media hanno in mente una sola cosa.
Di trovare altrove quel che in casa non hanno più.

Attenzione.

Un'attenzione che passa attraverso tante cose, che non sto nemmeno a spiegarvi, che le sapete.
Questa cosa la dico soprattutto agli uomini, che le donne in gran parte già la sanno, credo.
Ora, per arrivare a questo c'è stato un percorso, mica è roba che arriva all'improvviso.
Chi viene tradito, come me, pensa all'inizio che tutto sia iniziato quel giorno in cui la moglie si è scopata l'altro, ma non è così.
È tutto partito molto prima.
Se non ci si interroga sul perché è andata a finire così attribuendo le colpe solo a chi ha tradito, ci esporremo nuovamente a ripetere l'esperienza, senza mai cambiare.
Qui si sta discutendo sulla questione preservativo, ma è già di per sé una cosa assurda. Mariti che in casa non lo usano per ragioni che sanno bene che si stupiscono che in un'altra relazione accada la stessa cosa.
Ma quanto conoscete chi avete accanto? "
Poco.
Ecco, se non si sfrutta il tradimento almeno per capire chi abbiamo sposato e noi stessi, diventa tutto inutile.
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Non parliamo del compagno di scuola che rincontriamo dopo venti o trent’anni (che poi… *) ma di è sempre stato con noi e ci è rimasto e di questo fantomatico cambiamento non ja accennato.
Del resto cosa avrebbe potuto dire?
“Ho voglia di fare sesso con X e i X è d’accordo e allora lo voglio fare”?
Non torniamo alla fesseria che hanno sempre detto ai loro amanti “mio/a marito/moglie non mi capisce”. Che fesseria! Dovrebbe invece capire una persona sconosciuta? E quella persona sconosciuta è così importante che il traditore si attacca al tavolo per non raggiungerla?
Certo che il tradito non ha capito, si fidava della versione ufficiale.
Ma, dopo tutto lo stravolgimento, comunque si cerca di restare insieme.
Perché se non ci si capisce?

* le avete fatte le rimpatriate? Io sì. Ogni volta sono rimasta stupita di ritrovare tutti uguali. Il superficiale è rimasto superficiale, lo spiritoso pure è il secchione anche.
Io ho capito mia moglie molto di più dopo il tradimento.
Prima ero accecato. Vedevo me stesso in uno specchio.
Se ci sposta si vedono invece altre cose.
Se si guarda sempre allo stesso modo tutto sembra uguale.
Io i miei compagni del liceo li ho visti diversamente.
E non mi sono più piaciuti.
Non poteva essere diversamente da allora.
Non sono più quello di allora, ma nemmeno quello di 10 anni fa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho capito mia moglie molto di più dopo il tradimento.
Prima ero accecato. Vedevo me stesso in uno specchio.
Se ci sposta si vedono invece altre cose.
Se si guarda sempre allo stesso modo tutto sembra uguale.
Io i miei compagni del liceo li ho visti diversamente.
E non mi sono più piaciuti.
A me non piacevano nemmeno prima 😂
Erano uguali.
Ma io dicevo un’altra cosa, che forse spiega l‘ostinazione.
Però ora vado a dormire.
 

danny

Utente di lunga data
Un'altra informazione... E concludo.
Lagnarsi di essere stati traditi non serve a niente.
Capire perché di più.
Uomini, invece di preoccuparvi del goldone, cagatele queste donne, le vostre donne.
Fatele sentire importanti.
Curatevi dei loro dolori, quando li hanno.
Non aspettatevi istruzioni, dovete arrivarci da soli.
Ascoltatele.
Fatele stare bene.
Se si mostrano gelose, dovete capire che sono insicure, vi stanno solo dicendo che non siete abbastanza vicino a loro.
No, non fate il servetto, che è peggio.
Siate davvero vicini per comprenderle per davvero.
Perché se non lo fate voi, arriva il primo stronzo che dà loro un po' di attenzione in più e vi frega.
E poi vi trovate qui come me 10 anni fa, a cercare di capire perché. Ma questo perché serve prima, non dopo.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Dal capire i perché alla comprensione e finanche all'accettazione il passo è breve.
Ognuno compie il suo percorso, questo dover ogni volta comprendere e analizzare per arrivare a capire e compenetrarsi in un'altra persona può essere risolutivo per qualcuno e distruttivo per altri.
A me suona da sempre come una resa, anche perché spesso non c'è un cazzo da capire.
Se ciascuno di noi analizzasse, con un minimo di sincerità e senza preconcetti, i propri comportamenti nel tempo (idee, convincimenti, ideali, principi, ecc.), diciamo dai 18 anni ai 40, 50 o 60 anni, riscontrerebbe una grande quantità di cambiamenti intervenuti. Alcuni gradualmente, quasi senza accorgersene, altri abbastanza improvvisi, in conseguenza degli accadimenti della vita attraversati, vicende negative (es. i lutti, avversità di ogni genere, ecc.) o financo positive (successi, ecc.), per l'accumulo delle esperienze.
Moltiplicando per due questa constatazione con riferimento ad una relazione di coppia, ecco che cade ogni certezza sulla capacità propria ed altrui di interpretare e leggere i comportamenti senza tenere conto di una grande (inevitabile) approssimazione.
Se non si riesce a conoscere se stessi figuriamoci come leggiamo i pensieri ed interpretiamo i comportamenti di chi ci sta accanto.
Azzardiamo delle ipotesi e, alla fine, ci rendiamo conto di rimanere estranei in larga parte.
Dobbiamo anche accettare la imprevedibilità di comportamenti propri e del partner. E di rimanervi delusi...
Ecco, il tradimento rientra nelle delusioni possibili, a prescindere dalle attribuzioni di responsabilità.
 
Ultima modifica:

Etta

Utente di lunga data
Tu sai che di una conversazione WA puoi tenere quei pochi messaggi utili a far credere una cosa piuttosto che un'altra
Non sono più indicativi i dati del telefono.
Ma lui non sapeva che io entravo nel suo telefono. Anche perché altrimenti avrebbe cancellato direttamente la chat con questa per non farmi sapere chi fosse no?
 

danny

Utente di lunga data
Moltiplicando per due questa constatazione con riferimento ad una relazione di coppia, ecco che cade ogni certezza sulla capacità propria ed altrui di interpretare e leggere i comportamenti senza tenere conto di una grande (inevitabile) approssimazione.
Se non si riesce a conoscere se stessi figuriamoci come leggiamo i pensieri ed interpretiamo i comportamenti di chi ci sta accanto.
Quindi risulta difficile da interpretare il dolore per la perdita di un genitore?
 

danny

Utente di lunga data
Vedete, mia moglie ha subito mastectomia.
Traduco per chi lo ignora: le hanno tagliato via un seno.
Ha una protesi, ma ovviamente il nuovo seno tra cicatrici o altro non è decisamente granché, e soprattutto il petto non è più simmetrico.
Ora, mia moglie è serena, apparentemente.
Dice che non le importa niente, che ormai ha una certa età, che mettendo il reggiseno (che non ha mai messo) non si vede niente...
Ma secondo voi è credibile?
Ovvio che no, la conosco e so che su certi argomenti non vuole pesare, né su stessa, né sugli altri.
Ogni suo problema ha sempre trovato una via d'uscita nelle piccole cose, la tavoletta del WC alzata, il pelo in giro, le briciole sul pavimento, il tubetto del dentifricio.
Quelle piccole cose che non sono mai quelle piccole cose.
E che i mariti interpretano sempre come piccole cose, tacciando le moglie di cagacazzismo (termine inesistente, ma che secondo me rende l'idea).
Ora, non è facile, è faticoso trovare il modo per dare il giusto valore a chi ci sta accanto, e riconosco a mia volta di sbagliare.
Ma gli errori miei non sono condotti per ignoranza, ma per egoismo.
Ho tante cose che mi piace fare, il mio equilibrio l'ho trovato così, dopo che il baricentro della coppia si era spostato.
Cerco di fare il possibile, ma non credo di riuscirci.
E' ovvio che eventi come questi, come qualsiasi malattia importante, ci cambiano.
Non è necessario doverlo spiegare.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Quindi non la stimi e nonostante tu abbia detto in un altro post che per un po’ e’ uscita di testa etc.. e che e’ stato quel momento…non pensi in realta’ che sia stata una fase della vita che e’ andata cosi ed e’ passata ..e ora ne state vivendo una diversa, lei ha capito e non e’ piu’ quella di prima. E’ cosi?
Solo il tempo dirà se è stata una parentesi o se si è rilevata diversa (per quanto anche la parentesi per modalità e tempistiche palesa un essere diversa rispetto ai precedenti 40 anni). Ovvio che io dovendo fare sforzi li voglio fare cambiando me stesso anche se non è sempre facile
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Da quel che ho sempre visto, la mia impressione è che ci siano tradimenti per il classico colpo di testa, quelli di chi sta esplodendo, e tradimenti più ragionati.
I primi possono essere devastanti, perché spesso la persona travolta dagli ormoni e da tutto il resto non li sa gestire. Ma sono più recuperabili e spesso restano un episodio isolato.
I secondi sono quelli di chi in fondo non ci crede più, ma ha i suoi motivi per restare dove sta, a volte anche motivi non così spregevoli. Di solito sono gestiti meglio, ma in realtà segnano un maggiore distacco.
Ovviamente ci sono anche tante situazioni non nello schema.
Ovviamente.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Più che di unione immortali, abbiamo l'idea di un unione statica. L'ho letto in qualche post..
.
Ci si è sposati a certe condizioni, 20 anni dopo perché sono cambiate?


Cazzo, perché si cambia.

Perché se non si cammina insieme è normale trovarsi dopo 20 anni distanti.
Così distanti da addirittura negare quando qualcuno dice di aver passato la giornata scopando la segretaria.
Cazzo, neanche davanti all'evidenza conosci la persona con cui vivi.
Ma a questo punto il problema non è nemmeno il fatto di non capire un cazzo dell'altro.
È che nemmeno si arriva a conoscere sé stessi, perché altrimenti un minimo di dubbio uno se lo farebbe anche venire.
E poi volete che l'altro vi spieghi le cose?
Il problema è quanto si cambia non se si cambia. Se sposo una che non riesce ad uscire con la minigonna perché si vergogna e dopo 30 anni succhia il cazzo al collega mentre tu fai il bagnetto al pargolo permetti che è un cambiamento un po' devastante? (Ho fatto un esempio).
 

Eagle72

Utente di lunga data
Non parliamo del compagno di scuola che rincontriamo dopo venti o trent’anni (che poi… *) ma di è sempre stato con noi e ci è rimasto e di questo fantomatico cambiamento non ja accennato.
Del resto cosa avrebbe potuto dire?
“Ho voglia di fare sesso con X e i X è d’accordo e allora lo voglio fare”?
Non torniamo alla fesseria che hanno sempre detto ai loro amanti “mio/a marito/moglie non mi capisce”. Che fesseria! Dovrebbe invece capire una persona sconosciuta? E quella persona sconosciuta è così importante che il traditore si attacca al tavolo per non raggiungerla?
Certo che il tradito non ha capito, si fidava della versione ufficiale.
Ma, dopo tutto lo stravolgimento, comunque si cerca di restare insieme.
Perché se non ci si capisce?

* le avete fatte le rimpatriate? Io sì. Ogni volta sono rimasta stupita di ritrovare tutti uguali. Il superficiale è rimasto superficiale, lo spiritoso pure è il secchione anche.
Quotissimo!
 
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