Ti assicuro che ci sono siti dedicati ai rapporti a pagamento e senza protezione.
E anche nei siti dei clienti delle prostitute ci sono forumisti che cercano soprattutto le escort che lo fanno senza protezione (penetrazione) e si scambiano le informazioni.
Non ho difficoltà a crederlo sulla parola, non frequentando l'ambiente, almeno da un trentennio.
Invece, di figli/e di p****na ne conosco parecchi/e, quelli/e non finisco di incontrarli.
Comunque, basta andare tramite motore di ricerca su siti specializzati che contengono il nome "escort" ed ecco che ne compaiono a bizzeffe (e.advisor; e.forum.it; e.4you; e.a; nonsolostress; ecc.).
Poi, mi dicono, ci sono i centri di nicchia, specializzati (ad es. per ecclesiastici, handicappati, ecc.).
Ho trovato tempo fa anche un articolo su un giornale online che spiegava un certo codice linguistico dell'ambiente della prostituzione che sembrerebbe proprio darti ragione ("
andare in cabrio").
Mi lascia perplesso che si accettino rischi così importanti, dei quali una volta si teneva conto: potrebbe essere colpa di violenze dei protettori che sfruttano i corpi delle peripatetiche senza il minimo scrupolo ovvero disperazione per il bisogno economico.
Ecco il link dell'articolo:
Il linguaggio in codice delle escort: cosa significano "Raiuno" e "Tg" - ilGiornale.it
È una leggenda metropolitana che le prostitute si proteggono sempre e che fanno analisi regolarmente; da noi nessuna legge le obbligano a farsi controllare e se non sbaglio neanche in Italia.
Confesso la mia ignoranza. Avevo sempre saputo che in altri paesi vi fossero qualche tipo di controlli sanitari.
D'altronde, in Italia, stando a quanto si legge su Internet, non c'è una normativa che regolamenti la "professione" in sé, quello che è vietato è l'induzione, il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione (quindi la gestione di un bordello).
Ma lo svolgimento individuale dell'attività in questione sarebbe comunque considerato legale. E pure protetto dalla privacy.