I Ponti di Madison County

iosolo

Utente di lunga data
Rispetto le vostre opinioni ma non sono daccordo.
Io se devo decidere, non decido su quello capitato in passato (a meno che non sia così grave da essere reputato imperdonabile) ma giudico la fusione di parole e comportamenti del dopo
Quello che dico io però è diverso. Il comportamento del dopo è evidente che è essenziale, almeno per ricostruire, e le parole anche sono importanti, ma non sono la verità, tu lo sai, lui/lei lo sa. Cerchi di capire da quello che dice e non dice dov'è la tua verità e se puoi continuare, cercando di capire i fatti in sè.

La tua lei, per esempio, non ti rinfacciato il tradimento ? Era più importante il rimprovero del lavoro?
 

Nicky

Utente di lunga data
Non sono daccordo.
Le parole e i comportamenti del "dopo", a mio avviso, sono molto importanti.
Se non si postesse rimediare ci sarebbero molti più divorzi.
Ed essere sinceri nel momento clou potrebbe dare quella scintilla di fiducia (che è giustamete azzerata) per poter superare/ricominciare/riniziare da 0
Sicuramente, ci sono parole che possono ferire ancora di più la persona, che scopre di essere stata tradita, o contribuire alla totale perdita di stima, oltre che di fiducia. Sono d'accordo con @Pincopallino che ha detto che a volte la persona tradita soffre ancora di più per ciò che si sente dire.
E, per come la penso io, l'infedeltà non è un motivo di per sé per divorziare o qualcosa che non rende più possibile essere una coppia.
Però, non penso che si possa rimediare a un torto con le parole, per quanto sincere, anzi, forse le parole sincere possono ferire ancora di più.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sicuramente, ci sono parole che possono ferire ancora di più la persona, che scopre di essere stata tradita, o contribuire alla totale perdita di stima, oltre che di fiducia. Sono d'accordo con @Pincopallino che ha detto che a volte la persona tradita soffre ancora di più per ciò che si sente dire.
E, per come la penso io, l'infedeltà non è un motivo di per sé per divorziare o qualcosa che non rende più possibile essere una coppia.
Però, non penso che si possa rimediare a un torto con le parole, per quanto sincere, anzi, forse le parole sincere possono ferire ancora di più.
Ma, come ha sottolineato giustamente @Warlock , parole sincere non vuol dire raccontare tutto per filo e per segno, tipo se ingoiava con gusto o sputava o se voleva guardare anche Rai2, bensì dire sinceramente: "ho fatto una cagata enorme, non c'è altro da dire, se non che hai tutto il diritto di mandarmi a stendere." il tutto con un atteggiamento allineato e coerente con queste parole, ovviamente
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sicuramente, ci sono parole che possono ferire ancora di più la persona, che scopre di essere stata tradita, o contribuire alla totale perdita di stima, oltre che di fiducia. Sono d'accordo con @Pincopallino che ha detto che a volte la persona tradita soffre ancora di più per ciò che si sente dire.
E, per come la penso io, l'infedeltà non è un motivo di per sé per divorziare o qualcosa che non rende più possibile essere una coppia.
Però, non penso che si possa rimediare a un torto con le parole, per quanto sincere, anzi, forse le parole sincere possono ferire ancora di più.
Io penso invece che ognuno decida per se stesso che cosa rappresenta la fine della propria coppia. Non vi è una regola universale che cita che il corno può o non può essere la fine di qualche cosa.
Ognuno fa i conti con i propri valori, anche e non ultimi economici, e valuta il da farsi.
Io conosco coppie di coniugi che si sono traditi a vicenda e dopo ne sono usciti più forti e più uniti di prima.
Ne conosco altre invece, scoppiate alla scoperta del corno.
Non siamo tutti uguali, non c’è una regola univoca.
Poi c’è la mia di regola univoca, se mi vieni dire che mi hai tradito perché è capitato, da buon traditore alzando le braccia al cielo ti dico:

ma mi facci il piacere…
 

Nicky

Utente di lunga data
Io penso invece che ognuno decida per se stesso che cosa rappresenta la fine della propria coppia. Non vi è una regola universale che cita che il corno può o non può essere la fine di qualche cosa.
Infatti ho detto che "per come la penso io" l'infedeltà non è un motivo di per sé per divorziare o qualcosa che non rende più possibile essere una coppia; vuol dire per me stessa.
 

iosolo

Utente di lunga data
Ma, come ha sottolineato giustamente @Warlock , parole sincere non vuol dire raccontare tutto per filo e per segno, tipo se ingoiava con gusto o sputava o se voleva guardare anche Rai2, bensì dire sinceramente: "ho fatto una cagata enorme, non c'è altro da dire, se non che hai tutto il diritto di mandarmi a stendere." il tutto con un atteggiamento allineato e coerente con queste parole, ovviamente
Però dai questo è il minimo sindacabile. Però è proprio una giustificazione bella e buona, come se non avessi detto niente.
A te basterebbe come spiegazione? A me sinceramente no.
 

iosolo

Utente di lunga data
Io penso invece che ognuno decida per se stesso che cosa rappresenta la fine della propria coppia. Non vi è una regola universale che cita che il corno può o non può essere la fine di qualche cosa.
Ognuno fa i conti con i propri valori, anche e non ultimi economici, e valuta il da farsi.
Io conosco coppie di coniugi che si sono traditi a vicenda e dopo ne sono usciti più forti e più uniti di prima.
Ne conosco altre invece, scoppiate alla scoperta del corno.
Non siamo tutti uguali, non c’è una regola univoca.
Poi c’è la mia di regola univoca, se mi vieni dire che mi hai tradito perché è capitato, da buon traditore alzando le braccia al cielo ti dico:

ma mi facci il piacere…
La differenza è che tu non chiederesti nemmeno per quale motivo ti ha tradito, giusto?
 

Nicky

Utente di lunga data
Però dai questo è il minimo sindacabile. Però è proprio una giustificazione bella e buona, come se non avessi detto niente.
A te basterebbe come spiegazione? A me sinceramente no.
Sono parole che significano che l'altro, anche se la tizia gli è piaciuta abbastanza per andarci a letto, vuole restare con te. Io non vorrei sapere altro, ma sono irrilevanti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Però dai questo è il minimo sindacabile. Però è proprio una giustificazione bella e buona, come se non avessi detto niente.
A te basterebbe come spiegazione? A me sinceramente no.
Non è una spiegazione, ne' una giustificazione, è un'ammissione di colpa, con conseguente presa di responsabilità delle conseguenze, tanto se ti sgamano qualunque cosa tu dica ha il valore di una moneta da 3 euro
 

iosolo

Utente di lunga data
Non è una spiegazione, ne' una giustificazione, è un'ammissione di colpa, con conseguente presa di responsabilità delle conseguenze, tanto se ti sgamano qualunque cosa tu dica ha il valore di una moneta da 3 euro
Quindi anche tu consideri quello che si dice dopo, poco rilevante, perché con poco valore.
Certo che ci deve essere, ho sbagliato, non lo faccio più, riproviamoci.... questo proprio per fare il primo step di prendere in considerazione la ricostruzione, ma non mi si dica che non è una giustificazione debole e sciocca, quanto e come, mi è capitato. Comunque io non ci vedo la differenza, sarà però che io al "è capitato" do un accezione diversa di quella di @Pincopallino
Per me il "è capitato" è sinonimo di: mi attraeva, sapevo che era una cagata ma l'ho fatto capitare lo stesso, speravo che non mi sgamavi, lo hai fatto, mi dispiace.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quindi anche tu consideri quello che si dice dopo, poco rilevante, perché con poco valore.
Certo che ci deve essere, ho sbagliato, non lo faccio più, riproviamoci.... questo proprio per fare il primo step di prendere in considerazione la ricostruzione, ma non mi si dica che non è una giustificazione debole e sciocca, quanto e come, mi è capitato. Comunque io non ci vedo la differenza, sarà però che io al "è capitato" do un accezione diversa di quella di @Pincopallino
Per me il "è capitato" è sinonimo di: mi attraeva, sapevo che era una cagata ma l'ho fatto capitare lo stesso, speravo che non mi sgamavi, lo hai fatto, mi dispiace.
Dipende, se ciò che si dice AD ESEMPIO conferma un atteggiamento sprezzante (pare succeda anche questo, ho sentito dire...) mi fido ciecamente di quello che viene detto.. comunque penso che l'atteggiamento comunichi molto di più di molte parole
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Quindi anche tu consideri quello che si dice dopo, poco rilevante, perché con poco valore.
Certo che ci deve essere, ho sbagliato, non lo faccio più, riproviamoci.... questo proprio per fare il primo step di prendere in considerazione la ricostruzione, ma non mi si dica che non è una giustificazione debole e sciocca, quanto e come, mi è capitato. Comunque io non ci vedo la differenza, sarà però che io al "è capitato" do un accezione diversa di quella di @Pincopallino
Per me il "è capitato" è sinonimo di: mi attraeva, sapevo che era una cagata ma l'ho fatto capitare lo stesso, speravo che non mi sgamavi, lo hai fatto, mi dispiace.
Solo che così non è che sia proprio capitato neh….😂😂😂
 

iosolo

Utente di lunga data
Solo che così non è che sia proprio capitato neh….😂😂😂
Beh ma è l'unico sensato no?
Tu dici che ci sono davvero traditori che dicono che è capitato nel senso: ero lì camminavo tranquillo per i fatti miei, pensando quanto tu sei fantastico/a, ed ad un certo punto è arrivato/a tizio... E sono inciampato?
 

iosolo

Utente di lunga data
Dipende, se ciò che si dice AD ESEMPIO conferma un atteggiamento sprezzante (pare succeda anche questo, ho sentito dire...) mi fido ciecamente di quello che viene detto.. comunque penso che l'atteggiamento comunichi molto di più di molte parole
Infatti ripeto la valutazione è tra quello che si dice ma soprattutto quello che non si dice. Il tradito secondo me a quel punto deve trovare, con quello che sa e quello che recipisce, la sua verità, se quella in qualche modo gli suona, si può fare un tentativo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Infatti ripeto la valutazione è tra quello che si dice ma soprattutto quello che non si dice. Il tradito secondo me a quel punto deve trovare, con quello che sa e quello che recipisce, la sua verità, se quella in qualche modo gli suona, si può fare un tentativo.
Praticamente il testo di 29 Settembre
 

Etta

Utente di lunga data
Beh ma è l'unico sensato no?
Tu dici che ci sono davvero traditori che dicono che è capitato nel senso: ero lì camminavo tranquillo per i fatti miei, pensando quanto tu sei fantastico/a, ed ad un certo punto è arrivato/a tizio... E sono inciampato?
Dovrebbero imparare a camminare così non “capita” che inciampino.
 

rotolina

Utente di lunga data
Quello che dico io però è diverso. Il comportamento del dopo è evidente che è essenziale, almeno per ricostruire, e le parole anche sono importanti, ma non sono la verità, tu lo sai, lui/lei lo sa. Cerchi di capire da quello che dice e non dice dov'è la tua verità e se puoi continuare, cercando di capire i fatti in sè.

La tua lei, per esempio, non ti rinfacciato il tradimento ? Era più importante il rimprovero del lavoro?
Ma ciò che dice dopo, verità o meno (per quanto io sia per la verità) assume una valenza diversa se ti dice, ad esempio, ti ho tradito perché tu qui, tu li, eravamo distanti, sei cambiata, ....perché in quel caso ti sta attribuendo una partecipazione responsabile al suo gesto.
 
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