Posso riferire ciò che dice lei. "Ho fatto na cazzata.. mi ero illusa che fosse una cosa così passeggera che avrei gestito...invece sono rimasta invischiata.. ma ti ho sempre amato.. anche in quel periodo.. io non ti lascio..non immagino una vita senza te e anche così mi vai bene".
Con il senno di poi, tutti sono saggi.
Le dichiarazioni vanno lette sempre valutando le azioni, senza quel riscontro sono parole che servono ad ingraziarsi chi le ascolta.
Per lavoro, ho incontrato migliaia di persone.
Sono abituato ad analizzarle, attraverso i comportamenti, sfrondandoli dagli elementi emotivi. Fatti ed azioni, contano come dati obiettivi. Le chiacchiere poco o niente.
Le scelte in campo sentimentale sono compiute con consapevolezza, per definizione.
Sempre secondo la mia analisi, 2 anni di storia extra + 1 anno e mezzo di contatti ulteriori, dicono che per tua moglie è stata un'esperienza voluta, persino insistita e deve aver avuto un tormento interno formidabile, che l'ha prostrata emotivamente.
Sembra una donna piena d'angoscia ed insicurezza e le sue affermazioni vanno lette tenendo conto di questo connotato della personalità. Ha bisogno di trovare un appoggio per sentirsi sicura (in questo sarebbe come la mia ex moglie) perché va facilmente in panico, entra in fibrillazione emotiva e commette errori a volontà perché vuole uscire dal disagio come priorità.
Per come la vedo io, alla fine dei 3 anni e mezzo, essendo piena di ansie, fra l'amante e te (entrambi conosciuti non superficialmente) ha scelto la soluzione che le è apparsa meno penosa, quella più rassicurante. Insomma, quella che la faceva stare meno a disagio. Lo chiama "amore", ma è un'altra cosa.
L'amore è un sentimento totalizzante. Gli inganni e le promesse non mantenute non sono proprie dell'innamorato.
Tu sei stato il prescelto in termini di affidabilità (o disponibilità, se l'amante s'è bruciato da solo) rispetto al suo pacchetto (lei stessa e 3 figlie da crescere).
.. c'è da dire che questi anni sono trascorsi tra alti e bassi.. con me che pur sofferente aveva accettato lipotesi follia da cui si era ripresa..ma il giorno dopo la scoperta per me doveva essere una ripartenza su una prenessa fondamentale.. recupero fiducia che gia è quasi impossibile da recuperare. Ho precisato le mie regole. Sono state disattese.. per ulteriore superficialità? Per impossibilita a dirsi addio? Non lo so. Ma per anni ho sospettato e chiesto e sono stato rassicurato guardandosi negli occhi. La verità viene sempre fuori tanto. E così è stato. Non ho fatto ciò che avevo minacciato (se ti becco ti lascio) ma ci sto pensando sempre più. Mi ci ha portato con la manina lei. A volte penso che voglia farsi lasciare. Perché ha inanellato in tutti questi anni il manuale perfetto per farsi lasciare. Per la prima volta entrambi senza parlarci sappiamo che potremmo lasciarci..e infatti a giorni alterni abbiamo crisi di ansia o panico.
Parlare apertamente con tua moglie sembra che non faccia bene. Comunque fate come vi pare.
Lei continua a seguire la via della minore ansia possibile e quindi non ha remore a mentire per evitare di trovarsi in situazioni di disagio e preservare te come punto di appoggio per le frequenti crisi.
Tu poni condizioni risolutive che speri non si avverino. Quando si avverano non ti smuovono e rimandi la rottura, creando in lei l'aspettativa che non la lascerai mai. Paradossalmente, ai suoi occhi saresti ancor più affidabile perché non decidi.
Due personalità indecise non riescono a vivere una relazione nella chiarezza, siete condannati alla semioscurità.
Se ti senti di accettarla, fai la tua parte per renderla accettabile ed accogliente per entrambi: smetti di fare domande. Ed accettati per come sei; di riflesso, accetti anche lei.
La scelta che devi compiere va fatta rapidamente anche per lei, per darle uno spazio temporale adeguato per trovare un sostituto, se decidi di lasciarla.
Non puoi andare avanti altri 5 o 6 anni con le non scelte.
In fondo, sarebbe una grande scorrettezza da parte tua.
Fai la prova di allontanarti e decidi.
O decidi subito ed abbandoni l'ipotesi della prova.