l'anniversario di matrimonio...

Brunetta

Utente di lunga data
Ma sai che oltre a saperne un casino di perdono e pentimento hai la più peculiare caratteristica dei preti: fate come dico, non come faccio!
Perché si può parlare su piani diversi. Io ho una chiara consapevolezza di ciò.
Non sono Mussolini, ma ho chiaro anche cosa sarebbe giusto e come si debbano vedere le cose.
Io sono una persona con i miei limiti, anche di sopportazione.
Non ho mai aspirato alla santità. Sono già abbastanza buona così.
 

Brunetta

Utente di lunga data
mah....io avrei tantissimo dispiacere ma dirti che mi pentirei mi fa pensare ad un gesto di paraculaggine estrema...
Lo so. L’ho capito.
Ma perché si è via via diffuso sempre più il mito della coerenza.
Credo invece che cambiare idea sia una grande virtù.
Quello che è difficile a tanti è storicizzare (lo dicevo in qualche post fa) e riconoscere che, nelle condizioni date, da ragazzino a scuola o da adulto pochi anni fa, abbiamo fatto una cosa sbagliata, ma ora sappiamo giudicare che era sbagliata. E questo non ci rende ipocriti o paraculi, ma solo più maturi.
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Lo so. L’ho capito.
Ma perché si è via via diffuso sempre più il mito della coerenza.
Credo invece che cambiare idea sia una grande virtù.
Quello che è difficile a tanti è storicizzare (lo dicevo in qualche post fa) e riconoscere che, nelle condizioni date, da ragazzino a scuola o da adulto pochi anni fa, abbiamo fatto una cosa sbagliata, ma ora sappiamo giudicare che era sbagliata. E questo non ci rende ipocriti o paraculi, ma solo più maturi.
Ecco perchè mi ronzavano le orecchie
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Perché si può parlare su piani diversi. Io ho una chiara consapevolezza di ciò.
Non sono Mussolini, ma ho chiaro anche cosa sarebbe giusto e come si debbano vedere le cose.
Io sono una persona con i miei limiti, anche di sopportazione.
Non ho mai aspirato alla santità. Sono già abbastanza buona così.
Non ho detto che hai qualità da santa, ma da prete
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Si. Però prova per un attimo a pensare alla celebrazione del matrimonio in chiesa. Ti prometti determinare cose che tutti sappiamo....Nel percorso vengono meno queste promesse.
Si rimane lo stesso insieme e si riparte.... Ora pensando solo al giorno del matrimonio, ha senso tornare in chiesa a festeggiare quella ricorrenza nella quale di sei promesso cose non mantenute?
Non so se sono riuscito a spiegarmi o sono troppo contorto...
Poi le altre prospettive che mi avete dato le condivido eh....
Infatti, è una questione di coerenza.
Domandati se la celebrazione dell'anniversario nella chiesa, che aveva visto lo scambio delle promesse di fedeltà "per sempre", avesse valore sostanziale (per voi) o meramente formale (davanti alla comunità).

Andare alla celebrazione voleva dire, a mio modo di vedere, far apparire davanti a tutti che non era successo niente, eravate omologati come perfetti e allineati, esteriormente. Chiamasi banalizzazione del tradimento. Può esaurirsi così la vicenda, con un non liquet, ma tu non sembri d'accordo.

Se è così, nel rapporto interno tra voi, tua moglie ha ottenuto (in qualche modo preteso) un perdono senza spiegazioni e risposte alla tue domande, come hai spiegato nel tuo thread "Cosa avete preteso di sapere".
Al post #246 @danny ti aveva posto due domande illuminanti, alle quali, se non erro, non hai mai risposto:

Un peccato non confessato come può essere perdonato?
Come si può perdonare ciò che non si è compreso?


In una situazione del genere, con un enorme "non detto" tra voi, c'è una evidente pretesa della osservante moglie cattolica di ottenere l'oblio del perdono senza entrare nella logica della confessione. Manca un passaggio ... a meno che tu non rinunci a sapere, perdoni (senza più farti fisime di qualsiasi tipo) e ti guadagni un posto in Paradiso, un paio di file sopra a lei.
La Congregazione per la Dottrina della Fede, oggi Dicastero per la Dottrina della Fede, potrebbe dire qualcosa al riguardo, mi viene da dire.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma il pentimento non nega il piacere che se ne è tratto, il pentimento è per il male compiuto nei confronti del tradito, ma per alcuni anche nei confronti di sé della propria coerenza con Dio e per aver perso integrità.
Ci mancherebbe altro che non fosse piaciuto!
Puoi dispiacerti per il male
Pentirti vuol dire che non lo rifaresti
Io credo sl pentimento della scopata di una sera. Pentirsi di una cosa reiterata non ha senso, soprattutto perché la rifaresti tornando indietro
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Lo so. L’ho capito.
Ma perché si è via via diffuso sempre più il mito della coerenza.
Credo invece che cambiare idea sia una grande virtù.
Quello che è difficile a tanti è storicizzare (lo dicevo in qualche post fa) e riconoscere che, nelle condizioni date, da ragazzino a scuola o da adulto pochi anni fa, abbiamo fatto una cosa sbagliata, ma ora sappiamo giudicare che era sbagliata. E questo non ci rende ipocriti o paraculi, ma solo più maturi.
Lo sai anche mentre tradisci che è sbagliato
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Ma il pentimento non nega il piacere che se ne è tratto, il pentimento è per il male compiuto nei confronti del tradito, ma per alcuni anche nei confronti di sé della propria coerenza con Dio e per aver perso integrità.
Ci mancherebbe altro che non fosse piaciuto!
Questa interessante concezione della penitenza cristiana a scomparti mi sembra futuristica, comoda però alquanto azzardata. Nello spacchettamento, qualche pacco "ad alcuni" è scivolato via e se lo sono perso ...

Affermi che del peccato mi posso pentire anche solo relativamente alle conseguenze spiacevoli che ho arrecato, non per il piacere provato, dunque per il fatto peccaminoso come tale. Insomma, rimarrebbe salvo il di-letto (!!) che si è goduto il peccatore. Uhmm ... mi sa di no, a spanne.

Secoli di educazione alla contrizione (premessa per la confessione e poi la finale soddisfazione) vanno a ramengo.
Se fosse accettabile "colà dove si puote ciò che si vuole", si aprirebbero praterie da esplorare.
Con questa logica @Pincopallino e @Arcistufo li facciamo diventare rispettivamente vescovo e cardinale, così.
In fin dei conti, l'intento benefico c'è in loro, vogliono dispensare bene e soddisfazione a tutte le donne scontente dei mariti o compagni.

Mi sa che qualche cosa non quadra nel sillogismo proposto.

Da laico ignorante quale sono (solo un anno negli scout), mi permetterei di consigliare di leggere
Quali sono i 3 atti che ogni penitente dovrebbe compiere in modo efficace? (aleteia.org)

Per chi vuole risparmiare tempo riporto un paio di passi:

"La contrizione (nn. 1451-1454) è atto della volontà: come volontario è il peccato, volontaria deve esserne la riprovazione. Proprio nel pentirsi e indirizzare la propria condotta a Dio l’uomo esercita e manifesta la sua dignità di creatura libera. Il dolore della volontà può essere accompagnato da altre componenti sensibili di tristezza e dispiacere, e di solito è così, a causa dell’unità della persona umana, ma tali emozioni sensibili non determinano l’autenticità del pentimento, né la sua misura."
(...)
"La finalità espiatoria delle opere di penitenza deriva dal fatto che il peccatore, avendo dato soddisfazione al proprio diletto malgrado ciò dispiacesse, gravemente o lievemente, a Dio, è giusto che debba contrariare se stesso, distaccandosi in qualche modo dalle creature per aderire più decisamente a Dio. In sintesi, per mezzo di queste opere di penitenze si sconta la «pena temporale» del peccato (cf nn. 1472-1473)".
 

ologramma

Utente di lunga data
Perché tu non vuoi bene e non ami tua moglie?
Come si può credere da adulti che NON si possano non solo desiderare, ma amare due persone? Si sa bene che è possibile. Infatti con il matrimonio si PROMETTE, proprio perché si sa che si potrebbero desiderare e perfino amare altre persone. Solo ci si impegna a non assecondare desiderio e sentimenti fuori dal matrimonio.
Si tradisce perché si perde la forza del bene per l’altra persona, non perché non ci sia sentimento.
Il tradito può non accettare un sentimento che non comprenda quel tipo di bene e rispetto.
Ma che tu possa negare il bene per tua moglie, mi pare assurdo e non è solo per l’amatriciana. Spero.
mai detto di aver amato l'altra , per me mia moglie rimane l'unica , come ben sai io non avrei cercato ma mi è capitato e dopo un po di tempo dalla sua conoscenza credo 5 o sei anni ho fatto il salto?
Desiderare un altra , dovrei scrivere un libro non è che avevo i paraocchi per vederle , ricordi cosa scrissi di cosa dissi ai miei amici seriali'
Abbandonata la mia timidezza io ho sempre dialogato con moltissime donne ,tu che pensi se io mi facevo avanti anche solo per un caffè avrei iniziato una conoscenza diciamo un po privata?
Mai cercato niente anche con segnali evidenti di interesse , cosa che declino anche ora , questo per ricordarti che l'amore era ed è rimasto sempre quello per la mia consorte
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Puoi dispiacerti per il male
Pentirti vuol dire che non lo rifaresti
Io credo sl pentimento della scopata di una sera. Pentirsi di una cosa reiterata non ha senso, soprattutto perché la rifaresti tornando indietro
Facevo un discorso per un credente.
l’etica laica è diversa. Semmai vi può essere pentimento per non essere stati sinceri.

Questa interessante concezione della penitenza cristiana a scomparti mi sembra futuristica, comoda però alquanto azzardata. Nello spacchettamento, qualche pacco "ad alcuni" è scivolato via e se lo sono perso ...

Affermi che del peccato mi posso pentire anche solo relativamente alle conseguenze spiacevoli che ho arrecato, non per il piacere provato, dunque per il fatto peccaminoso come tale. Insomma, rimarrebbe salvo il di-letto (!!) che si è goduto il peccatore. Uhmm ... mi sa di no, a spanne.

Secoli di educazione alla contrizione (premessa per la confessione e poi la finale soddisfazione) vanno a ramengo.
Se fosse accettabile "colà dove si puote ciò che si vuole", si aprirebbero praterie da esplorare.
Con questa logica @Pincopallino e @Arcistufo li facciamo diventare rispettivamente vescovo e cardinale, così.
In fin dei conti, l'intento benefico c'è in loro, vogliono dispensare bene e soddisfazione a tutte le donne scontente dei mariti o compagni.

Mi sa che qualche cosa non quadra nel sillogismo proposto.

Da laico ignorante quale sono (solo un anno negli scout), mi permetterei di consigliare di leggere
Quali sono i 3 atti che ogni penitente dovrebbe compiere in modo efficace? (aleteia.org)

Per chi vuole risparmiare tempo riporto un paio di passi:

"La contrizione (nn. 1451-1454) è atto della volontà: come volontario è il peccato, volontaria deve esserne la riprovazione. Proprio nel pentirsi e indirizzare la propria condotta a Dio l’uomo esercita e manifesta la sua dignità di creatura libera. Il dolore della volontà può essere accompagnato da altre componenti sensibili di tristezza e dispiacere, e di solito è così, a causa dell’unità della persona umana, ma tali emozioni sensibili non determinano l’autenticità del pentimento, né la sua misura."
(...)
"La finalità espiatoria delle opere di penitenza deriva dal fatto che il peccatore, avendo dato soddisfazione al proprio diletto malgrado ciò dispiacesse, gravemente o lievemente, a Dio, è giusto che debba contrariare se stesso, distaccandosi in qualche modo dalle creature per aderire più decisamente a Dio. In sintesi, per mezzo di queste opere di penitenze si sconta la «pena temporale» del peccato (cf nn. 1472-1473)".
Ti è sfuggita la storicizzazione.
Allora ne ho avuto piacere, ma ora riconosco l’errore.

da suora più che prete
È per il sesso o per sminuire?
Comunque non sono fatta per la vita religiosa. L‘obbedienza non è una mia virtù.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Questa interessante concezione della penitenza cristiana a scomparti mi sembra futuristica, comoda però alquanto azzardata. Nello spacchettamento, qualche pacco "ad alcuni" è scivolato via e se lo sono perso ...

Affermi che del peccato mi posso pentire anche solo relativamente alle conseguenze spiacevoli che ho arrecato, non per il piacere provato, dunque per il fatto peccaminoso come tale. Insomma, rimarrebbe salvo il di-letto (!!) che si è goduto il peccatore. Uhmm ... mi sa di no, a spanne.

Secoli di educazione alla contrizione (premessa per la confessione e poi la finale soddisfazione) vanno a ramengo.
Se fosse accettabile "colà dove si puote ciò che si vuole", si aprirebbero praterie da esplorare.
Con questa logica @Pincopallino e @Arcistufo li facciamo diventare rispettivamente vescovo e cardinale, così.
In fin dei conti, l'intento benefico c'è in loro, vogliono dispensare bene e soddisfazione a tutte le donne scontente dei mariti o compagni.

Mi sa che qualche cosa non quadra nel sillogismo proposto.

Da laico ignorante quale sono (solo un anno negli scout), mi permetterei di consigliare di leggere
Quali sono i 3 atti che ogni penitente dovrebbe compiere in modo efficace? (aleteia.org)

Per chi vuole risparmiare tempo riporto un paio di passi:

"La contrizione (nn. 1451-1454) è atto della volontà: come volontario è il peccato, volontaria deve esserne la riprovazione. Proprio nel pentirsi e indirizzare la propria condotta a Dio l’uomo esercita e manifesta la sua dignità di creatura libera. Il dolore della volontà può essere accompagnato da altre componenti sensibili di tristezza e dispiacere, e di solito è così, a causa dell’unità della persona umana, ma tali emozioni sensibili non determinano l’autenticità del pentimento, né la sua misura."
(...)
"La finalità espiatoria delle opere di penitenza deriva dal fatto che il peccatore, avendo dato soddisfazione al proprio diletto malgrado ciò dispiacesse, gravemente o lievemente, a Dio, è giusto che debba contrariare se stesso, distaccandosi in qualche modo dalle creature per aderire più decisamente a Dio. In sintesi, per mezzo di queste opere di penitenze si sconta la «pena temporale» del peccato (cf nn. 1472-1473)".
Mah...hai mangiato pesante???🙄
 

Anatoly79

Utente di lunga data
Mir, in chiesa si può sentire l'esigenza di andarci proprio perché le promesse non sono state mantenute, per me. Tu, come tutti, sei un essere umano e fatichi a perdonare, a essere fedele, a mantenere le promesse, ma sai che c'è qualcuno a cui puoi affidarti per ciò che sei, a cui puoi affidare il tuo matrimonio perché ne abbia più cura di quella che è riuscita ad avere tua moglie e, in parte, anche tu nel momento in cui riaffiora il rancore.
D'altra parte, il matrimonio , per tutti, fedeli o no, continua solo se ti metti in gioco e accetti di promettere e ricevere delle promesse ancora.
A parti invertite, se fosse stato @Mir a chiederle di andare in chiesa a ripetere le promesse matrimoniali, allora avrebbe avuto un senso, dove si sarebbe percepito il senso del "perdono", non critico la scelta di Mir, ansi la condivido in pieno.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Perché si può parlare su piani diversi. Io ho una chiara consapevolezza di ciò.
Non sono Mussolini, ma ho chiaro anche cosa sarebbe giusto e come si debbano vedere le cose.
Io sono una persona con i miei limiti, anche di sopportazione.
Non ho mai aspirato alla santità. Sono già abbastanza buona così.
tu non saresti buona neanche alla cacciatora
 

Nicky

Utente di lunga data
Con questa logica @Pincopallino e @Arcistufo li facciamo diventare rispettivamente vescovo e cardinale, così.
Ma certo che Pincopallino e Arcistufo possono diventare vescovi. Se non sbaglio Arcistufo è di Roma, gli verrebbe pure comodo.
Ma dovrebbero avere fede e impegnarsi o provare a vivere in base ai precetti della fede.
Spero però che qualcuno resti a farmi compagnia nel peccato.
 
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