Io non so com'è la situazione a Milano, ma qui a Roma, se ti sposti nei comuni vicini un bilocale in affitto di 500/600 € puoi trovarlo. Ovvio che non puoi pensare di prenderlo a Roma, vicino alla metro, ma conosco donne che vivono del proprio stipendio. Ci si arrangia, dipende anche quanti anni hanno i figli e l'aiuto dei nonni.
Però i figli crescono e mano a mano che sono più indipendenti è anche più facile l'organizzazione.
Noi affittiamo un bilocale in una zona popolare dell'hinterland, palazzone anni 60, a 650 euro.
È uno dei prezzi più bassi sul mercato per una casa in buone condizioni. È anche la zona più economica per stare vicino a Milano, a soli 6 km dal capolinea della metropolitana.
Più economico c'è Paullo, ma non di tanto.
500 euro le stanze nel ns comune, ma di solito fatichi a trovarle perché vanno a nazionalità.
Di meno non trovi, tranne gli affitti agevolati del Comune.
Una nostra conoscenza, ragazza madre monoreddito, è rimasta senza niente dopo l'incendio della sua casa. Il Comune le ha assegnato un alloggio a canone agevolato.
Qualcuno c'è.
Rozzano, la tanto vituperata Rozzano, è più cara.
Abbiamo pensato di trasferirci, ma le case costano troppo.
La soglia di povertà assoluta la stabilisce l'istat. Per curiosità, sono andata a fare il calcolo di una situazione come quella di Etta e viene 1200 euro di reddito al mese. Sotto, sei in povertà assoluta. Quindi, se ne guadagni 1300-1500, sei un pochino al di sopra della povertà assoluta.
Esattamente.
È ovvio poi che ci siano persone con redditi bassi che vivono decentemente.
Poi scopri che la casa gliela hanno regalata i genitori, che hanno ereditato, che hanno altre entrate...
Mi ricordo la rappresentante di classe delle elementari che voleva fare una colletta per la famiglia di un bambino romeno il cui papà, unico reddito, aveva perso il lavoro.
Abbiamo faticato per convincerla che non era il caso, visto che girava in Cayenne.
Chi fa confronti con gli stranieri che ce la fanno lo stesso evidentemente ha una modesta conoscenza di come ci si guadagni da vivere oltre le apparenze.
Per dire, la ex cinese di mio padre si faceva 1000 euro a clandestino già 20 anni fa.
Una nostra conoscenza Ucraina ha un lavoro stabile, poi fa marchette.
Idem un'altra, sulla sessantina.
Un'altra subaffittava la casa a due famiglie, così azzerava tutto il costo della casa.
Un'altra parcheggiava la figlia da noi, non pagavq utenze, spese condominiali, affitto.
Tutti casi reali.
Ne avrei tanti.
È ovvio che con stipendi di merda e costi alti si favorisca un genere parallelo di lavoro e di reddito non esattamente legale, ma le persone oneste e ben messe economicamente non lo possono capire.
La ragione per cui l'hinterland di Milano si sta avvicinando alle Banlieau è esattamente questa.
Di vicini e conoscenti che spacciano per integrare ne conosco, ma questa è la norma, ormai.
Ma son cose che ho detto un milione di volte e mi stupisce doverle ripetere ogni volta.
Andiamo pure avanti a ingrassare Mafie & C., ovvero il secondo lavoro più facile da trovare.
E perché pensi che molti/e vogliano lavorare a scuola altrimenti?
Ah ok nel loro caso allora sono entrambi a tempo indeterminato da quello che ho capito. In quel caso e’ più difficile.
I bocconiani hanno troppo la puzza sotto al naso.
1) Sei pigra ma lo ammetti.

Almeno questo...
2) Sì, però la stanno tirando in lunga. Meglio così almeno io mi vedo con lei.
3) Ci lavoravo in quella via, anni fa.
4) Datti una mossa con chi sai. O mollalo.
Mia madre, da sola, ha sempre fatto periodi molto intensi lavorativamente parlando.
Da piccola in quei periodi stavo molto con i miei nonni, che ci davano una mano.
Ricordo che, non appena imparato, avevo preso l'abitudine di scriverle biglietti ogni sera per darle la buonanotte, raccontarle qualcosa, dirle che mi mancava, ma soprattutto per dirle che l'amavo e le volevo bene.
Da bambina è ovvio che avrei voluto stare con la mamma, ma anche se piccola capivo e vedevo che era una scelta dettata da reale necessità.
Anche dopo, quando compiuti 12 anni è venuto a mancare purtroppo il supporto di mia nonna e ci siamo ritrovate da sole con mia sorella piccolina e difficoltà economiche, quello che mi ha insegnato mia madre è il senso di responsabilità e di dignità, il saper contare sulle proprie forze e il darsi da fare anche se comporta dei sacrifici. Il guadagnarsi le cose.
Non potrei stimarla di più per questo.
Dormivi anche dai nonni?
Io dai 5 in poi non ho più vissuto con mia madre.
Mai più.
Storia diversa, Lostris.
Tua madre era comunque affettuosa e ti faceva percepire che avrebbe voluto stare con te.
A volte basta solo questo.
Indubbiamente, ma il punto non è Etta. Il fatto è che, per me, non dovrebbe essere richiesto a nessuno di essere straordinario per vivere decentemente.
Invece sta cominciando a sembrare normale il fatto che una persona debba essere disposta a fare due lavori per vivere autonomamente, senza l'aiuto di genitori o compagni, o che un genitore debba vedere il figlio dieci minuti al giorno, purché ce la faccia da solo.
Anche io penso sia importante l'indipendenza economica, soprattutto per una donna, ma comincia a pesarmi che sia diventato sempre di più quel che è richiesto fare per raggiungerla.
Per questo insisto che gli stipendi sono inadeguati, più che le persone pretenziose.
Applausi.
Finalmente un intervento che approvo in pieno.
Ho una collega che fa due lavori, a quasi 60 anni.
Inizia alle 7 e finisce alle 20.
Il tutto per non arrivare nemmeno alla cifra 2 davanti.
Ma è normale?
Io avevo capito che il problema fosse un part-time, non è quindi "straordinario" arrotondare con un secondo lavoro e dovrebbe essere invece "ordinario" essere indipendenti economicamente, con il doveroso supporto del padre che deve mantenere i figli.
Non mi sembra abbia un part time.