Veramente interessante questo thread.
Vale il prezzo del biglietto della frequentazione del forum (seguire il filo del discorso in una marea di O.T.) perché:
- la storia raccontata è terribile, come possono essere i casi della vita, ma verosimile;
- le opinioni espresse dai vari forumisti sono state quasi mai ponderate ma decisamente faziose (che è una constatazione, non un giudizio di valore), come capita quasi sempre quando si discute con passione di argomenti di grande impatto psicologico e di costume;
- mi piace immaginare una conclusione umanamente decente ad una vicenda del genere, nel senso che, nonostante sofferenze, torti e guai a non finire, alla fine l'opener abbia trovato la pace che disperava di raggiungere, nell'amore delle figlie, nella terribile espiazione della moglie (che ha accettato di portare il peso del suo tradimento ed assumersi le proprie responsabilità come una protagonista di una tragedia greca) e nell'abbraccio dei componenti di due grandi famiglie, modelli di altri tempi in Occidente.
Voglio fare alcuni commenti, di natura storica rispetto alle opinioni espresse nel 2017, epoca del thread.
17 anni e passa orsono non esistevano i notebook....e neppure la linea dati mobile...
Nel 2000 i notebook c'erano ma avevano prezzi folli. Qualcuno li aveva per il lavoro.
Più rara la connessione Internet nella casa delle vacanze, dei genitori poi: quella fascia di età neanche sapeva cosa fosse Internet, figuriamoci metterla nella casa delle vacanze.
Al limite possiamo presumere che si tratti di una mail vecchia. Ma vuoi che una persona sia così poco accorta?
Si distinguevano i notebook anche dallo schermo,che poteva essere a lcd bianco e nero, o a colori o a colori retroilluminato, (il più costoso). Il processore era il vecchissimo 486 di intel. La lira ebbe corso legale fino al 2002, dunque, 17 anni fa l'euro non esisteva. Le linee dati mobili esistono da molto più di 17 anni. I vecchi modem trasmettevano a 7200, 14.400, 28800 kbaud. Una lentezza esasperante che rendeva internet un'esperienza a bassissima risoluzione, con poche foto, niente filmati e talvolta qualche musichetta stridula simile alle vecchie suonerie dei cellulari. Un'esperienza comunque esaltante......
Confermo che nei bellissimi anni 90 io avevo un notebook Dell' con connessione dati GPRS con Omnitel ..vecchia Olivetti ..con cellulare Sony Ericsson. Bei tempi
Bei tempi ... forse sì.
Comunque, il racconto dell'opener era assolutamente verosimile, circa le modalità della scoperta del tradimento della moglie.
Il mio primo computer portatile era un EPSON Geneva (made in Japan) e l'ho acquistato nell'estate del 1984 negli USA (era commercializzato in Italia con altra denominazione). Allego foto di poco fa del modello originale, nella versione senza accessori, giusto sotto ad un mio notebook che uso quotidianamente. Tra i due apparecchi ci sono 40 anni esatti.
Nel 1996 giravo il mondo con un portatile Toshiba e mi collegavo via modem 56 kbps e ricevevo e spedivo e-mail, documenti e foto normalmente negli USA ed in Europa. Lavoravo con quelle modalità tutti i santi giorni da studio a Roma, Milano, Washington, Ginevra, indifferentemente da abitazioni, uffici o stanze di hotel.
Nel 1998 ho sostenuto una prova scritta di esame (multiple choice) che mi è stata inviata via corriere DHL a casa a Roma dall'Università di Colonia (avendo dovuto lasciare il corso in anticipo per motivi professionali) ed entro un'ora dalla ricezione del plico ho inviato le mie risposte via e-mail, ricevendo conferma della corretta ricezione dalla segreteria della facoltà con lo stesso mezzo.
Nel 1999-2000 ho preparato la mia tesi di laurea per l'UCD-Cal (University of California Davis-Berkeley) facendo ricerche on line sulle banche dati delle principali università USA ed europee, scaricando migliaia di pagine in materie concernenti problematiche concernenti la globalizzazione.
Ho fatto parte di commissione in Italia circa lo studio delle problematiche del Millennium Bug nel 2000 e l'adozione di protocolli di sicurezza. I computer portatili erano di uso comune.
Da quello che ho potuto capire, nella sua testa stava prendendo corpo un idea terribile...avete capito tutti cosa. Chiedo sarebbe stato meglio questo per le figlie o un padre nell'ombra per quasi 2 decenni?
Ecco, questa è una ipotesi che reputo credibile.
Il dolore provato dall'opener deve essere stato fortissimo e - dato il contesto familiare - lo deve avere terribilmente destabilizzato. Non escludo che l'idea, anche solo per alcuni momenti, di compiere un gesto estremo nei confronti della moglie traditrice possa essergli passata nella mente e che costui abbia scelto - non vigliaccamente ma per una specie di senso di protezione della madre delle sue figlie - di scomparire ed allontanarsi senza lasciare indicazioni.
Si è disturbati dal punto di vista psichico in quei momenti ed è buona cosa avere la forza di attuare una forma di protezione degli altri ... da se stessi.
Parlo per esperienza personale, l'ho provato e mi sono allontanato per paura di miei gesti sconsiderati. Per due giorni sono scomparso dalla circolazione a scaricare la mia rabbia.
Sono cose che capitano.
Del senno di poi ...
