Crisi dopo ripensamento sull’aver figli

perplesso

Administrator
Staff Forum
Tu fai un discorso sociale, le persone parlano a livello individuale e la pressione può essere anche il disagio evidente di dover in qualche modo sostenere e giustificare una motivazione del tutto personale.
I social a volte sono uno specchio distorto, ma avendo avuto alcune persone care e vicine, ti posso assicurare che la pressione e il disagio è ancora forte. Anche in una città come Roma.
ed è normale che lo sia
 

iosolo

Utente di lunga data
Ma è pressione famigliare, i discorsi sui figli alla patria fanno ridere.
Prima di averne so benissimo che c’era chi chiedeva quando e anche chi spingeva per il no. Ma non è questo che fa soffrire.
Su questo mi trovi d'accordo.

ed è normale che lo sia
perchè lo consideri normale? Non la trovi una decisione prettamente personale?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Su questo mi trovi d'accordo.



perchè lo consideri normale? Non la trovi una decisione prettamente personale?
finchè vuoi vivere in un consesso sociale, ne accetti anche le pressioni, compreso il fatto che in famiglia e pure fuori, se hai passato i 25 e se fidanzata e progetti di andare a vivere insieme al tuo lui, ti venga chiesto che aspetti a fare un figliolo

è una questione termodinamica

specialmente in un contesto in pesante inverno demograifco
 

iosolo

Utente di lunga data
finchè vuoi vivere in un consesso sociale, ne accetti anche le pressioni, compreso il fatto che in famiglia e pure fuori, se hai passato i 25 e se fidanzata e progetti di andare a vivere insieme al tuo lui, ti venga chiesto che aspetti a fare un figliolo

è una questione termodinamica

specialmente in un contesto in pesante inverno demograifco
Bisognerebbe cambiare quel "contesto sociale" se lo riteniamo inopportuno o non più coerente con il tempo, considerato che ognuno di noi in piccola parte ne è l'artefice. Io ritengo che quella della procreazione è una scelta molto personale e che solo successivamente debba essere considerata nel "sociale".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bisognerebbe cambiare quel "contesto sociale" se lo riteniamo inopportuno o non più coerente con il tempo, considerato che ognuno di noi in piccola parte ne è l'artefice. Io ritengo che quella della procreazione è una scelta molto personale e che solo successivamente debba essere considerata nel "sociale".
Tu vorresti che per rispetto alla sensibilità individuale, tutti gli altri non tenessero conto della propria?
Lo so che è un modo di pensare diffuso. Non si fa che proclamare la sensibilità individuale.
Ma è come se si considerassero tutti dei minori da proteggere. È così che si formano individui sempre più ipersensibili e incapaci di adattarsi alla realtà.
La realtà, se davvero è sbagliata (ma su parametri che non possono privilegiare la sensibilità individuale, che può pure essere eccessiva) si affronta su basi razionali, accettando anche la frustrazione possibile. Non si può affrontare in modo piagnucoloso.
È come gli studenti che protestano, ma non vogliono dover affrontare nessuno scompiglio. Ma che senso ha?
 

Lara3

Utente di lunga data
stessa cosa...sono argomenti importantissimi...se non andiamo nella stessa direzione per queste cose inutile continuare a progettare insieme...nessuno è obbligato a fare niente quindi meglio essere subito chiari.
Chiarezza, coraggio di dire come la si pensa su una cosa così importante.
Il mio ex marito mi disse appena conosciuti che voleva dei figli. Una volta sposati e passato un’annetto quasi due a cercarli ( quindi più di 5 anni da quando ci siamo conosciuti) ha iniziato a dirmi che era troppo vecchio, che era pesante correre dietro a loro ecc. Le ho chiesto come mai la pensa diversamente e ha ritrattato ancora una volta dicendo che si, ne vuole, ma che non avrà tanta pazienza da occuparsene.
Una volta fatti i figli, con tutte le gioie e preoccupazioni che danno e che lui si è tenuto alla larga ( non conosceva la loro pediatra, la loro maestra, i loro compagni), mi ha detto una cosa ….😔che invidiava una coppia di amici senza figli perché loro erano liberi di fare quello che volevano e andare in vacanza quando volevano senza aspettare le vacanze scolastiche quando costa di più.
Se avessi saputo prima…
 

Brunetta

Utente di lunga data
Chiarezza, coraggio di dire come la si pensa su una cosa così importante.
Il mio ex marito mi disse appena conosciuti che voleva dei figli. Una volta sposati e passato un’annetto quasi due a cercarli ( quindi più di 5 anni da quando ci siamo conosciuti) ha iniziato a dirmi che era troppo vecchio, che era pesante correre dietro a loro ecc. Le ho chiesto come mai la pensa diversamente e ha ritrattato ancora una volta dicendo che si, ne vuole, ma che non avrà tanta pazienza da occuparsene.
Una volta fatti i figli, con tutte le gioie e preoccupazioni che danno e che lui si è tenuto alla larga ( non conosceva la loro pediatra, la loro maestra, i loro compagni), mi ha detto una cosa ….😔che invidiava una coppia di amici senza figli perché loro erano liberi di fare quello che volevano e andare in vacanza quando volevano senza aspettare le vacanze scolastiche quando costa di più.
Se avessi saputo prima…
Purtroppo non sempre prendiamo sul serio gli egoisti.
 

iosolo

Utente di lunga data
Tu vorresti che per rispetto alla sensibilità individuale, tutti gli altri non tenessero conto della propria?
Lo so che è un modo di pensare diffuso. Non si fa che proclamare la sensibilità individuale.
Ma è come se si considerassero tutti dei minori da proteggere. È così che si formano individui sempre più ipersensibili e incapaci di adattarsi alla realtà.
La realtà, se davvero è sbagliata (ma su parametri che non possono privilegiare la sensibilità individuale, che può pure essere eccessiva) si affronta su basi razionali, accettando anche la frustrazione possibile. Non si può affrontare in modo piagnucoloso.
È come gli studenti che protestano, ma non vogliono dover affrontare nessuno scompiglio. Ma che senso ha?
Il contesto sociale è fatto da individui, togliere la sensibilità individuale e spostare tutto nel sociale è oggettivamente impossibile. Anche grandi temi, come patria, nazione, diritti civili hanno la loro struttura portante nell'individuo nella sua idea di giustizia, casa e libertà.
Nel particolare di questa discussione, su figli o meno, o se più o meno ci sono pressioni, io dico di si ci sono e aggiungo che per me sono sbagliate perché entrano nel mondo delle libertà personali di ognuno di noi.
Quindi a te (ipotetico) effettivamente che te ne importa se faccio o meno figli? Perché ti arroghi il diritto di fare pressione? Quale tua libertà/sensibilità io sto coinvolgendo nella mia scelta?
 

Dissapear

Utente di lunga data
Perché lei ha visto la fine e il tuo porla come una discussione "qualunque" ha creato la reazione di quel tipo.
Perchè non hai sondato il terreno prima, se pensavi fossero solo tuoi dubbi, perchè hai voluto mettere tu una linea ben precisa di confine?
Volevi metterla alla prova?
Perché per me a 30 anni una persona deve essere in grado di affrontare qualsiasi cosa con lucidità dopo la mazzata iniziale. Rendiamoci conto che persino sua mamma che ha una certa età, ha usato più intelligenza di lei nel provare a capire cosa fosse successo. La Madre dà contro alla figlia per la sua reazione, bada bene, per la reazione che ha avuto, non per la decisione che ha preso. Direi che questo rende bene l’idea.
Non volevo mettere alla prova nessuno, ma sto figlio col senno di poi lo voleva veramente con me?
Mi sento un vero stupido, perché solo quando finisce qualcosa si riesce a riguardarsi indietro e a notare ogni piccolo dettaglio che prima, mentre si stava assieme pareva insignificante.
È già capitato che si dimenticasse di prendere la pillola, perché al posto di accettare di fare sesso col preservativo, nel periodo in cui era scoperta, non mi ha proposto di farlo senza in previsione del voler diventare madre?
Magari rispettava solo il momento, magari non si sentiva pronta, ma l’ultima volta è capitata 3 mesi fa non 2 anni da

Agli insulti ci arrivo e anche un modo per sfogarsi ma ciò non toglie che l'ultima frase è veramente brutta.
Capisco la delusione, ma utilizzare quello di più intimo confidato, per colpire la rende di una pochezza unica.
Sugli insulti non sindaco, d’altronde potrebbe essere ciò che lei pensava veramente e siamo in un paese democratico, ma sulla parte in grassetto si è qualificata. Poi si lamentano perché le persone si chiudono e non si aprono.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il contesto sociale è fatto da individui, togliere la sensibilità individuale e spostare tutto nel sociale è oggettivamente impossibile. Anche grandi temi, come patria, nazione, diritti civili hanno la loro struttura portante nell'individuo nella sua idea di giustizia, casa e libertà.
Nel particolare di questa discussione, su figli o meno, o se più o meno ci sono pressioni, io dico di si ci sono e aggiungo che per me sono sbagliate perché entrano nel mondo delle libertà personali di ognuno di noi.
Quindi a te (ipotetico) effettivamente che te ne importa se faccio o meno figli? Perché ti arroghi il diritto di fare pressione? Quale tua libertà/sensibilità io sto coinvolgendo nella mia scelta?
Non è che non capisco il tuo punto di vista. Lo sostiene anche mia figlia. Solo non lo condivido.
La società di puri individui è quella della visione di Margaret Thatcher, secondo la quale non esistono soluzioni collettive.
È una visione di destra assorbita, come altre, dalla sinistra che ha portato solo a cambiamenti formali e linguistici.
Nello specifico basta non urtare la sensibilità di chi non vuole figli, facendo risalire questo sentire a una sensibilità individuale, così non è necessario dare risposte sociali, rimuovendole difficoltà che fanno rifiutare di avere figli, come le condizioni di lavoro, gli orari inumani, la mancanza di servizi e rispondiamo evitando di parlarne e qualche ridicolo sussidio individuale.
La libertà individuale è tale solo se ci sono le condizioni per poter scegliere.
 

iosolo

Utente di lunga data
Perché per me a 30 anni una persona deve essere in grado di affrontare qualsiasi cosa con lucidità dopo la mazzata iniziale. Rendiamoci conto che persino sua mamma che ha una certa età, ha usato più intelligenza di lei nel provare a capire cosa fosse successo. La Madre dà contro alla figlia per la sua reazione, bada bene, per la reazione che ha avuto, non per la decisione che ha preso. Direi che questo rende bene l’idea.
Non volevo mettere alla prova nessuno, ma sto figlio col senno di poi lo voleva veramente con me?
Mi sento un vero stupido, perché solo quando finisce qualcosa si riesce a riguardarsi indietro e a notare ogni piccolo dettaglio che prima, mentre si stava assieme pareva insignificante.
È già capitato che si dimenticasse di prendere la pillola, perché al posto di accettare di fare sesso col preservativo, nel periodo in cui era scoperta, non mi ha proposto di farlo senza in previsione del voler diventare madre?
Magari rispettava solo il momento, magari non si sentiva pronta, ma l’ultima volta è capitata 3 mesi fa non 2 anni da.
Forse sapeva dei tuoi dubbi e del tuo bisogno di tempo, è cosi impossibile per te crederlo?
La discussione come l'hai posta tu era una forma di aut aut, rimani con me ma con la consapevolezza che è possibile che io non voglia mai dei figli oppure quella è la porta. Anche tu non sei stato tenero e non hai compreso che stavi toccando un punto molto sensibile anche per lei.
 

Dissapear

Utente di lunga data
Forse sapeva dei tuoi dubbi e del tuo bisogno di tempo, è cosi impossibile per te crederlo?
La discussione come l'hai posta tu era una forma di aut aut, rimane con me ma con la consapevolezza che è possibile che io non voglia mai dei figli oppure quella è la porta. Anche tu non sei stato tenero e non hai compreso che stavi toccando un punto molto sensibile anche per lei.
Non è impossibile crederlo ma è da stupidi non averne parlato. È da quando la conosco che le dico che il dialogo per me è il segreto per una relazione felice, dopo il dialogo ci stanno i fatti a livello di importanza. Io le ho detto che avevo dei dubbi, non ho chiuso il portone. Io ho condiviso i miei dubbi con lei nella speranza di poterlo affrontarli assieme. Non le ho sbattuto in faccia nessuna porta, ha fatto tutto lei. “La porta è li” è qualcosa che ho detto qua e che non ho mai detto a lei, ma era già la fase 2. Si parla già del momento in cui nemmeno mi salutava
 

Dissapear

Utente di lunga data
Solo per precisione, quando parlo di esperienza bella e gratificante, non intendo sminuire l'evento, che è certamente centrale. Ma mi riferisco al fatto che un figlio, per me, lo devi fare perché lo desideri, lo senti, senti che ami l'altro così tanto che vuoi vivere con lui o lei qualcosa di miracoloso.
Non è qualcosa che fai per realizzarti o esprimerti
Vallo a far capire. Meglio morire solo che dar senso alla vita solo procreando.
 

spleen

utente ?
Chiarezza, coraggio di dire come la si pensa su una cosa così importante.
Il mio ex marito mi disse appena conosciuti che voleva dei figli. Una volta sposati e passato un’annetto quasi due a cercarli ( quindi più di 5 anni da quando ci siamo conosciuti) ha iniziato a dirmi che era troppo vecchio, che era pesante correre dietro a loro ecc. Le ho chiesto come mai la pensa diversamente e ha ritrattato ancora una volta dicendo che si, ne vuole, ma che non avrà tanta pazienza da occuparsene.
Una volta fatti i figli, con tutte le gioie e preoccupazioni che danno e che lui si è tenuto alla larga ( non conosceva la loro pediatra, la loro maestra, i loro compagni), mi ha detto una cosa ….😔che invidiava una coppia di amici senza figli perché loro erano liberi di fare quello che volevano e andare in vacanza quando volevano senza aspettare le vacanze scolastiche quando costa di più.
Se avessi saputo prima…
Che stronzo. Scusa Lara ma proprio stronzo.

Non è che non capisco il tuo punto di vista. Lo sostiene anche mia figlia. Solo non lo condivido.
La società di puri individui è quella della visione di Margaret Thatcher, secondo la quale non esistono soluzioni collettive.
È una visione di destra assorbita, come altre, dalla sinistra che ha portato solo a cambiamenti formali e linguistici.
Nello specifico basta non urtare la sensibilità di chi non vuole figli, facendo risalire questo sentire a una sensibilità individuale, così non è necessario dare risposte sociali, rimuovendole difficoltà che fanno rifiutare di avere figli, come le condizioni di lavoro, gli orari inumani, la mancanza di servizi e rispondiamo evitando di parlarne e qualche ridicolo sussidio individuale.
La libertà individuale è tale solo se ci sono le condizioni per poter scegliere.
E Finisce che i figli li fanno i ricchi, chi può permetterselo.
Oggi sei particolarmente in forma, secondo me.
Però basta con le lodi sennò perplesso mi cazzia... 😁

Vallo a far capire. Meglio morire solo che dar senso alla vita solo procreando.
Perciò il senso della vita è?
 

iosolo

Utente di lunga data
Non è impossibile crederlo ma è da stupidi non averne parlato. È da quando la conosco che le dico che il dialogo per me è il segreto per una relazione felice, dopo il dialogo ci stanno i fatti a livello di importanza. Io le ho detto che avevo dei dubbi, non ho chiuso il portone. Io ho condiviso i miei dubbi con lei nella speranza di poterlo affrontarli assieme. Non le ho sbattuto in faccia nessuna porta, ha fatto tutto lei. “La porta è li” è qualcosa che ho detto qua e che non ho mai detto a lei, ma era già la fase 2. Si parla già del momento in cui nemmeno mi salutava
Vedi non è importante che tu dica che il dialogo è importante, come tu hai i tuoi limiti, magari anche lei ha i suoi. Non pensi che nel dialogo con te lei invece aveva delle grandi difficoltà e che non riusciva a esprimersi completamente proprio per alcune tue rigidità.
Il tuo rivelare dubbi è già mettere sul piatto un eventuale rottura, non è aprire il dialogo, è questo che non riesci a capire ed è questo è quello che lei ha sentito, che tu gli chiedevi di prendere una decisione... e con fatica l'ha presa.
 

iosolo

Utente di lunga data
E Finisce che i figli li fanno i ricchi, chi può permetterselo.
Oggi sei particolarmente in forma, secondo me.
Però basta con le lodi sennò perplesso mi cazzia... 😁
In realtà nemmeno i ricchi li fanno.
I poveri sono quelli che fanno più figli, è sempre stato così.
 

Dissapear

Utente di lunga data
Perciò il senso della vita è?
La ricerca continua della felicita, senza rompere il cazzo agli altri.

Vedi non è importante che tu dica che il dialogo è importante, come tu hai i tuoi limiti, magari anche lei ha i suoi. Non pensi che nel dialogo con te lei invece aveva delle grandi difficoltà e che non riusciva a esprimersi completamente proprio per alcune tue rigidità.
Il tuo rivelare dubbi è già mettere sul piatto un eventuale rottura, non è aprire il dialogo, è questo che non riesci a capire ed è questo è quello che lei ha sentito, che tu gli chiedevi di prendere una decisione... e con fatica l'ha presa.
Se io dico A penso A. Non è che sono una persona enigmatica, son sempre stato chiaro. Ho parlato di dubbi, non di certezze. Quando non le andava bene andare in vacanza ad Ibiza perché voleva andare in Sardegna il dialogo c’era senza problemi. So che non son paragoni che stanno in piedi, ma ha sempre parlato con me, c’è sempre stato dialogo da ambo i lati.
 

iosolo

Utente di lunga data
La ricerca continua della felicita, senza rompere il cazzo agli altri.
Se io dico A penso A. Non è che sono una persona enigmatica, son sempre stato chiaro. Ho parlato di dubbi, non di certezze. Quando non le andava bene andare in vacanza ad Ibiza perché voleva andare in Sardegna il dialogo c’era senza problemi. So che non son paragoni che stanno in piedi, ma ha sempre parlato con me, c’è sempre stato dialogo da ambo i lati.
Faccio anch'io un paragone anche se pure questo non è proprio calzante. Il tuo compagno viene da te e ti dice "Ho voglia di scoparmi la collega, non ho ancora deciso se scoparmela o meno ma volevo dirti che ci sto pensando molto e se mi capita lo faccio". Ora si può provare anche ad avere un dialogo ma capisci bene che nel momento in cui hai detto una cosa simile l'equilibrio cambia. Chi riceve una dichiarazione di questo tipo non può più far finta di nulla, o aspetta (con dolore) oppure chiude.
Tu dici che lei non ti ha compreso, ma tu hai compreso lei? Sapevi che toccavi un suo punto sensibile? oppure pensi che lei è risolta e non abbia debolezze come ognuno di noi?
 
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