Reale o virtuale.? Vedo... Non vedo?

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Boohh non si è più connesso da sta mattina presto ..
Starà facendo la brutta copia prima di riscrivere?
 

Thlon

Utente arrendevole
Riassumere: Di discorsi e scritti, o anche di spettacoli, condensarne il contenuto in un minore numero di parole, limitandosi a esporne i punti essenziali, o la trama.
Così la treccani.
Questo non significa scrivere una parola sì e una no.
 

patroclo

Utente di lunga data
Mi sembra abbastanza chiaro e classico:
nuova coppia
vita assieme
crisi o crisetta
lei si avvicina ad un altro
scoperta
periodo di sesso sfrenato e riavvicinamento
coppia apparentemente ricomposta
ribeccata
...e adesso?
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma io titolo poi l'ha scelto lui?
Magari appena si collega ci spiega bene...
Perché reale o virtuale ci sta...
È il vedo o non vedo...
Che non capisco...
Vedi che ti fa le corna ma fai finta di nulla,?
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Io comunque parto già dando ragione a lei.
Beh minchia se le parla nello stesso modo...
Non ha tutti i torti 🤣🤣🤣
Più che altro che non sia scappato...
Perché se siamo riusciti a farlo fuggire dopo solo un messaggio...
Abbiamo dei problemi 🤣🤣🤣
 

jecade5109

Utente di lunga data
Puoi togliere il 2x? Non si capisce granché.
Hai ragione. Si fatica a spiegare. Sembra un film. Nella sostanza c'è chi giustamente ha capito: scrivere o pensare ad altri significa tradire? È tradimento? E se anche fosse solo un pensiero... Che ne è dellaia autostima? Come faccio a fidarmi ancora?

Beh minchia se le parla nello stesso modo...
Non ha tutti i torti 🤣🤣🤣
Più che altro che non sia scappato...
Perché se siamo riusciti a farlo fuggire dopo solo un messaggio...
Abbiamo dei problemi 🤣🤣🤣
Non sono scappato. È lunga da spiegare bene, ma semplicistica per dire che sia un tradimento. Anche non sono uno sprovveduto. Mi interessa come posso sentirmi meglio.

Io comunque parto già dando ragione a lei.
Motivo?

Magari appena si collega ci spiega bene...
Perché reale o virtuale ci sta...
È il vedo o non vedo...
Che non capisco...
Vedi che ti fa le corna ma fai finta di nulla,?
No non quello. Non lo vedo. Diciamo che svariate situazioni mi hanno abbassato l'autostima. Mai successo a voi? E poi io sono uno deciso, nel senso sicuro di quello che voglio . Dopo qualche errore non cambierei la mia compagna con nessuna. La sola idea che per lei sia diverso o ipoteticamente diverso mi ha scombussolato . Era forse meglio un tradimento scoperto e le scuse che uno scritto inviato o no e un vissuto che ci sia stato o ci sia e non si venga mai a capo della cosa. Purtroppo l'idea di non essere il più importante e considerato mi distrugge. È così solo per me?
 

danny

Utente di lunga data
Hai ragione. Si fatica a spiegare. Sembra un film. Nella sostanza c'è chi giustamente ha capito: scrivere o pensare ad altri significa tradire? È tradimento? E se anche fosse solo un pensiero... Che ne è dellaia autostima? Come faccio a fidarmi ancora?
No.
Lo faccio anch'io.
Sono confidenze.
Non c'è nulla di sessuale, anche se l'intimità può comunque essere elevata.
Per essere un tradimento deve comportare sempre qualcosa di sessuale.
Il sexting lo è.
 

danny

Utente di lunga data
No non quello. Non lo vedo. Diciamo che svariate situazioni mi hanno abbassato l'autostima. Mai successo a voi? E poi io sono uno deciso, nel senso sicuro di quello che voglio . Dopo qualche errore non cambierei la mia compagna con nessuna. La sola idea che per lei sia diverso o ipoteticamente diverso mi ha scombussolato . Era forse meglio un tradimento scoperto e le scuse che uno scritto inviato o no e un vissuto che ci sia stato o ci sia e non si venga mai a capo della cosa. Purtroppo l'idea di non essere il più importante e considerato mi distrugge. È così solo per me?
È stato così anche per me, ma io sono stato tradito.
L'idea che qualcun altro conti di più è devastante, ma bisognerebbe capire come mai questo è accaduto
Poi... Conti di più perché?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai ragione. Si fatica a spiegare. Sembra un film. Nella sostanza c'è chi giustamente ha capito: scrivere o pensare ad altri significa tradire? È tradimento? E se anche fosse solo un pensiero... Che ne è della mia autostima? Come faccio a fidarmi ancora?
Solo tu sai se ci tieni alla vostra relazione e se pensi di poterci lavorare.
 

jecade5109

Utente di lunga data
Solo tu sai se ci tieni alla vostra relazione e se pensi di poterci lavorare.
Ci tengo eccome. È per questo sia che ci sto male, sia che penso a come e perché si arriva a fantasticare e a fare. Forse non ci si basta mai totalmente? Forse si ha sempre chi più chi meno, bisogno di altro anche ? Chi non ha fantasticato? Anche se fantasia e desiderio di azione o azione li considero molto diversi anche io... Per questo brucia...

Deve essere bello sentirsi così sicuri...

È stato così anche per me, ma io sono stato tradito.
L'idea che qualcun altro conti di più è devastante, ma bisognerebbe capire come mai questo è accaduto
Poi... Conti di più perché?
È vero. Diciamo che mi hanno portato a vedere che questo accadimento è successivo. Quindi non lui causa della crisi, ma conseguenza. Anche io penso che se uno sta bene non cerca nulla fuori. Ma io sono un uomo. C'è stata crisi, ma poi mi viene detto che non vede il futuro Senza ma. Anche se poi qualcosa è cambiato. Mi sto analizzando per capire che non sia io ad essere rimasto legato al passato. A momenti e modi che ora sono diversi. Sicuro che però io mi ero accorto che qualcosa non andava ... Ma ho passato mesi a cercare di capire e a ricevere "rassicurazioni" per poi trovare quello scritto che pensavo fosse per me...col tempo cambia tutto. Il tempo fa.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Hai ragione. Si fatica a spiegare. Sembra un film. Nella sostanza c'è chi giustamente ha capito: scrivere o pensare ad altri significa tradire? È tradimento? E se anche fosse solo un pensiero... Che ne è della mia autostima? Come faccio a fidarmi ancora?
Il solo fatto di domandarselo è parte della risposta.
In sé, il comunicare con altri non può essere un problema. Altrimenti, formare una coppia implicherebbe la chiusura di qualsiasi relazione, amicale, ludica, lavorativa, parentale, qualcosa di impossibile da attuarsi. È la gelosia dell'harem, che, dal punto di vista umano, è una forma di coercizione, richiede violenza per esercitarla.

A voler essere realisti, se vi rimettete insieme ciascuno di voi manterrà una distanza mentale (per te, difetto di fiducia e/o di autostima; per lei, sensazioni e/o rimpianto della relazione extra) inevitabile, tornerete coppia ma solo in parte e, probabilmente, a tempo determinato (una crisi sufficientemente seria per uno di voi).

Nessuno lo vuole riconoscere, ma a quel punto è una valutazione di convenienza, che comporta, se si accetta di rimettersi insieme, nuovi parametri e nuovi patti.

Condividere, ad esempio, la previsione che, se non dovesse andare bene la riconciliazione, ognuno se ne va per la propria strada, senza troppi problemi.

In quel modo, finite con lo stabilire, dentro ciascuno di voi, quali siano i limiti reciproci di tolleranza che l'altro non deve infrangere: cioè quel qualcosa in più, qualitativo e quantitativo, in un comportamento che diviene inaccettabile o poco tollerabile.

Ti devi interrogare, e parlarne con l'interessata, se valga la pena di affrontare il futuro insieme (alle nuove condizioni) od ognuno per proprio conto.
 

jecade5109

Utente di lunga data
Il solo fatto di domandarselo è parte della risposta.
In sé, il comunicare con altri non può essere un problema. Altrimenti, formare una coppia implicherebbe la chiusura di qualsiasi relazione, amicale, ludica, lavorativa, parentale, qualcosa di impossibile da attuarsi. È la gelosia dell'harem, che, dal punto di vista umano, è una forma di coercizione, richiede violenza per esercitarla.

A voler essere realisti, se vi rimettete insieme ciascuno di voi manterrà una distanza mentale (per te, difetto di fiducia e/o di autostima; per lei, sensazioni e/o rimpianto della relazione extra) inevitabile, tornerete coppia ma solo in parte e, probabilmente, a tempo determinato (una crisi sufficientemente seria per uno di voi).

Nessuno lo vuole riconoscere, ma a quel punto è una valutazione di convenienza, che comporta, se si accetta di rimettersi insieme, nuovi parametri e nuovi patti.

Condividere, ad esempio, la previsione che, se non dovesse andare bene la riconciliazione, ognuno se ne va per la propria strada, senza troppi problemi.

In quel modo, finite con lo stabilire, dentro ciascuno di voi, quali siano i limiti reciproci di tolleranza che l'altro non deve infrangere: cioè quel qualcosa in più, qualitativo e quantitativo, in un comportamento che diviene inaccettabile o poco tollerabile.

Ti devi interrogare, e parlarne con l'interessata, se valga la pena di affrontare il futuro insieme (alle nuove condizioni) od ognuno per proprio conto.
Grazie della bella ed intelligente risposta. Io dal mio lato mi sono interrogato su tutto. Volevo intraprendere un percorso insieme ma diciamo che lei non ha voluto. Ha manifestato solo il primo giorno una reale paura di perdermi . Le altre volte , tanti confronti, dice con non vede la necessità di tutti gli slanci che io a volte mi aspetto. Semplifichiamo cosa sento: è come se io stessi amando la mia compagna ma al tempo stesso fossi nella fase dell'innamoramento. Parlo di stima di me perché anche io sono consapevole e non vorrei una chiusura estrema verso l'esterno. Diciamo che negli ultimi anni, a parte questo episodio, mi sono stati un po' rinfacciate cose non fatte o che non ha fatto. È un po' come se io venissi colpevolizzato e lei si sia voluta prendere uno spazio di evasione. Non so se riesco a spiegarmi. Sono più ferito forse nel mio Orgoglio che nel fatto dell'evasione. Sarò un illuso ma per me lei rappresenta tutto quello che ho cercato e lo è stata in mezzo ai problemi. E mi faceva sentire così. Ora stiamo lentamente rientrando, ma nel periodo brutto non è stato così. Io sono stato super vigile ai segnali (senza pedinamenti o cavolate simili che non farei) . A volte mi chiedo: ma se io non stavo attento alla nostra coppia... Dove saremo finiti? E sto male solo perché il mio ego di uomo e la mia autostima sono quasi a zero?
 

Nicky

Utente di lunga data
Non mi è molto chiaro, mi sembra che ti dia reso conto che la tua compagna ha o ha provato un'inclinazione verso qualcun altro e ciò ti faccia soffrire.
Lo capisco, ma ho molti dubbi che si possa essere le uniche persone a suscitare pensieri, sentimenti e emozioni in altri. Non siamo speciali noi, per gli altri, speciale è la relazione che si costruisce insieme e su questo hai ancora tutte le possibilità di essere unico.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il solo fatto di domandarselo è parte della risposta.
In sé, il comunicare con altri non può essere un problema. Altrimenti, formare una coppia implicherebbe la chiusura di qualsiasi relazione, amicale, ludica, lavorativa, parentale, qualcosa di impossibile da attuarsi. È la gelosia dell'harem, che, dal punto di vista umano, è una forma di coercizione, richiede violenza per esercitarla.

A voler essere realisti, se vi rimettete insieme ciascuno di voi manterrà una distanza mentale (per te, difetto di fiducia e/o di autostima; per lei, sensazioni e/o rimpianto della relazione extra) inevitabile, tornerete coppia ma solo in parte e, probabilmente, a tempo determinato (una crisi sufficientemente seria per uno di voi).

Nessuno lo vuole riconoscere, ma a quel punto è una valutazione di convenienza, che comporta, se si accetta di rimettersi insieme, nuovi parametri e nuovi patti.

Condividere, ad esempio, la previsione che, se non dovesse andare bene la riconciliazione, ognuno se ne va per la propria strada, senza troppi problemi.

In quel modo, finite con lo stabilire, dentro ciascuno di voi, quali siano i limiti reciproci di tolleranza che l'altro non deve infrangere: cioè quel qualcosa in più, qualitativo e quantitativo, in un comportamento che diviene inaccettabile o poco tollerabile.

Ti devi interrogare, e parlarne con l'interessata, se valga la pena di affrontare il futuro insieme (alle nuove condizioni) od ognuno per proprio conto.
Normalmente sono d’accordo con te.
Ma questa volta fai previsioni che sono proiezioni e suggerisci un impegno con riserva, che strutturalmente non è impegno, è messa alla prova.
Hai raccontato molte volte la tua vicenda e sappiamo che ci hai provato e che non andata bene, anche perché lei aveva una grave dipendenza. Ma la tua delusione non può diventare previsione.
Fai come facevo io quando non mi capacitavo che i traditi potessero sopportare i traditori.
Non è che quello che abbiamo vissuto noi, in base al nostro modo di reagire alla ferita narcisistica, sia altro che quello che ci è accaduto. Non è un protocollo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Grazie della bella ed intelligente risposta. Io dal mio lato mi sono interrogato su tutto. Volevo intraprendere un percorso insieme ma diciamo che lei non ha voluto. Ha manifestato solo il primo giorno una reale paura di perdermi . Le altre volte , tanti confronti, dice con non vede la necessità di tutti gli slanci che io a volte mi aspetto. Semplifichiamo cosa sento: è come se io stessi amando la mia compagna ma al tempo stesso fossi nella fase dell'innamoramento. Parlo di stima di me perché anche io sono consapevole e non vorrei una chiusura estrema verso l'esterno. Diciamo che negli ultimi anni, a parte questo episodio, mi sono stati un po' rinfacciate cose non fatte o che non ha fatto. È un po' come se io venissi colpevolizzato e lei si sia voluta prendere uno spazio di evasione. Non so se riesco a spiegarmi. Sono più ferito forse nel mio Orgoglio che nel fatto dell'evasione. Sarò un illuso ma per me lei rappresenta tutto quello che ho cercato e lo è stata in mezzo ai problemi. E mi faceva sentire così. Ora stiamo lentamente rientrando, ma nel periodo brutto non è stato così. Io sono stato super vigile ai segnali (senza pedinamenti o cavolate simili che non farei) . A volte mi chiedo: ma se io non stavo attento alla nostra coppia... Dove saremo finiti? E sto male solo perché il mio ego di uomo e la mia autostima sono quasi a zero?
Mi sembra che tu sia ancora (e non è un giudizio negativo, ognuno reagisce per come è nel momento in cui si trova. Però prova a riflettere) estremamente concentrato su te stesso e (stranamente, perché il tradito sei tu) impegnato a difenderti da accuse di inadeguatezza.
Possiamo anche darti un parere, ma devi raccontare situazioni concrete.
 
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