Il tempo che mi resta

Ruggiero

Utente di lunga data
Mi è sempre stato difficile iniziare una lettera, spesso usiamo le parole senza pensare al loro senso, ora, in questo caso, mi viene ancora più difficoltoso usare il termine giusto, quindi di getto mi viene in mente Ciao, sono Francesco, uno che si trascina su questa terra da 47 anni. Mi ritrovo a raccontare la mia esperienza poiché, nonostante la mia età, cerco ancora il senso, i perché di quanto la vita ci mette d’avanti. Ho sempre avuto un’immagine “platonica” del sentimento che chiamiamo amore, forse questo ha influito parecchio sulle vicissitudini della mia esistenza, ma non sono affatto pentito di ciò. Trent’anni fa la mia vita si è scontrata con quella di una ragazzina ormai divenuta donna che mi folgorò letteralmente. Io non so, tantomeno penso sia importante in questo caso cosa mi abbia stravolto dopo quell’incontro, ma ti assicuro che, mentre ti scrivo sento le farfalle allo stomaco nonostante tutto questi anni. Iniziai ad avere una sola priorità, vederla, andare dove ogni pomeriggio di quell’estate ci si ritrovava insieme a tanti altri amici. Pian piano ci siamo scoperti e uniti… la mia prima vera fidanzata, quella ragazza con gli occhiali e gli occhi scuri insicura di se, ma bellissima. Io diciassettenne, lei quattordicenne… ero (sono?) talmente innamorato di lei che giacere in intimità con lei era il mio ultimo pensiero , abbiamo avuto il nostro primo rapporto dopo quasi due anni… quella storia adolescenziale è durata quattro anni e mezzo, poi mi ha lasciato. Sono stai momenti duri, non riuscivo a trovare pace, provavo in tutti i modi a distogliere il mio pensiero da LEI. Frattanto iniziai uno scambio epistolare con una ragazza che non conoscevo, erano i primi anni del mondo “virtuale”, mi iscrissi ad un forum e li, conobbi questa ragazza che mi leggeva, e che era diventata una presenza discreta ma importante per me ed io per lei.ricordo ancora la sua ultima mail, ricordo le parole, il suo dire: non ho più lacrime, ho perso l’unica persona che mi ha veramente amato per inseguire un qualcosa che mi sta facendo soffrire, spero solo che un giorno io possa ritrovare quella persona che mi ha fatto scoprire l’amore. Io risposi a questa mail ma lei spari… intanto gli anni passavano ed io dopo quel periodo struggente iniziai a vivere la vita conobbi tante altre ragazze, una in particolare che, ancora oggi ricordo con affetto e stima, stavamo per sposarci, ma nella mia testa c’era ancora quella parte di vita alla quale non avevo messo la parola fine. Un pomeriggio l’ho chiamata, e mi rispose! Le chiesi se la disturbavo e lei placidamente rispose si! Mi stavo congedando da quella telefonata quando lei esordi dicendo: devi aspettarti per altri 5 anni per sentirti? Io risposi no, ci si sente tra 5 minuti. Accadde, iniziarono le telefonate dalla sera all’alba, i racconti di quegli anni passati da onesti sconosciuti, le mille volte che lei dopo aver fatto il mio numero ha desistito, i miei pensieri per lei… ci vedevamo la sera, era bello. Lei stava ancora con il tizio che conobbe, (mentre stava con me) ma che non amava più. Fu proprio lei a dirmi che, quella ragazza con la quale mi scrivevo subito dopo non era altro che lei! Con mio immenso stupore andai a rileggere tutte le missive di quegli anni e non ti nascondo che fui da un lato molto arrabbiato, dall’altro pieno di felicità. Lei da lì a poco doveva andare in vacanza con il suo fidanzato che non amava? Più ed amici, era già tutto prenotato e non voleva creare discussioni sterili, così mi diceva. Parti da lì a poco, continuammo a sentirci nonostante lei si trovasse dall’altra parte del mondo. Al suo ritorno chiuse la storia con quello che era stato il suo secondo fidanzato e continuammo a cercarci e sentirci per giorni, non sempre perché passava dalla voglia di essere presente a momenti più o meno lunghi nei quali spariva… dal canto mio presi la decisione di lasciare la ragazza con la quale stavo per sposarmi, la sera stessa lo dissi a lei ed ebbi questa risposta: sei la seconda persona che oggi mi dice la stessa cosa… descrivere la sensazione che provai al tempo è veramente difficile per me, ma feci buon viso a cattivo gioco… mi imposi di non cercarla, doveva essere lei a farlo… intanto continuavo con la mia passione, scrivere. Avevo un blog, scrivevo ricevevo commenti da molte persone tra amici e sconosciuti. Ad un mio scritto ricevetti un commento al quale non riuscivo a dare spiegazione, risposi… dopo 5 giorni venni a sapere che si sposava… erano passati solo sei mesi dal giorno in cui mi disse che ero la seconda persona… la vita nonostante tutto andò avanti, nessun contatto, per i primi due anni dal suo matrimonio poi il caso… ci si incontra, si parla, mi toglie dalla mano il mio accendino e, nel salutarci mi bacia sulla bocca… penso solo al caso ed al vino, non do importanza e nuovamente distanza. Intanto arriviamo al 2014, io appena partito per un’esperienza lavorativa all’estero, lei mi contatta con una scusa. Iniziamo a sentirci continuamente, giorno per giorno, inizia il racconto di una donna che, piena d’amore già dopo il viaggio di nozze comprende che l’uomo che aveva sposato non era quello che si era dimostrato nella fase del suo innamoramento. Ci raccontiamo le nostre vite senza “NOI” aneddoti, pensieri, (il bacio dopo l’accendino che non fu un caso ma una sua voglia) i maltrattamenti, le bugie i tradimenti, poi quel “io mi sto ri-innamorando di te!” Io che torno a casa e la posso abbracciare, lei che mi dice: cosa stai aspettando??? Il suo odore, sempre uguale… intanto nella mia parentesi estera accolgo un ragazzo che ho visto crescere e che mi chiese di aiutarlo a fare la sua esperienza, io mi pronto, lo porto a casa mia, per il primo mese dorme addirittura nel mio letto poiché non aveva altro posto per stare… il ragazzo è un amico comune,una persona che negli anni ha lavorato anche con lei. Per me, il fatto che mi chiedesse assessiomatamente sempre di lui era quasi normale, fino a quando, un giorno, non mi confesso che aveva avuto una storia proprio con lui. Tu lascio immaginare il mio stato d’animo, soprattutto perché io quei giorni io mi ero confidato con lui che, avevo visto crescere e che pensavo fosse un fratello minore. Pur dormendo fianco a fianco con me ha taciuto tutto anzi! I suoi consigli erano diretti a lasciar perdere perché secondo lui lei era una di quelle persone che mai avrebbero stravolto la loro situazione familiare e che secondo lui io per lei ero solo uno sfogo, uno di quelli anzi, l’unico che per lei c’era sempre stato. La sera in cui lei mi disse che aveva avuto una storia con lui fu tragica, l’indomani chiesi a lui sa aveva qualcosa da dirmi, disse di no, e lo buttai fuori di casa. Dopo qualche mese il mio stato d’animo era rabbioso e privo di ogni minimo senso di comprensione. Lo presi alle strette ed ammesse, ricordo che mi raccontò un aneddoto, un messaggio ricevuto mentre lei scriveva a me ed a lui dicendo a lui: se vendo quindi prendo due piccioni con una fava… perdonai tutto, frattanto nel dicembre del 2015 veniamo scoperti dal marito che gli prende il telefono e lo fa sbloccare è legge le nostre discussioni. Passano due mesi senza sentirci, poi ricevo una telefonata nella quale mi dice che è incinta… mi racconta che fu ricattata dal marito, visto che non avevano più rapporti intimi, e che, se lei non avesse giaciuto quella sera con lui avrebbe raccontato tutto alla famiglia, e che dopo aver fatto quanto lui voleva e, dopo averla inseminata le parole di lui furono: sono venuto dentro, ora fai quanto credi giusto, tanto per come la pensi tu mi sono guadagnato almeno altri 18 anni di per stare con te. A questo racconto le intimo di non pensare minimamente di fare cavolate, le dico che i figli sono di chi li cresce, e dopo mesi nasce il terzo figlio. Io intanto torno a casa, non cambia nulla tra di noi, ci sentiamo, vediamo , ricevo promesse su promesse riguardo la sua volontà a chiudere quella storia ma passano dieci anni… dal 2014 al 2024 quando io divento l’essere che mai avrei potuto pensare di diventare…mi sento uno che non merita nemmeno di vivere per quanto gli ho fatto passare negli ultimi mesi, fino a quella sera… quando sentendomi preso in giro per la millesima volta ho chiamato suo marito. Dovessi raccontare tutti gli aneddoti non basterebbe una vita te lo assicuro… sono stato accusato di aver minacciato i suoi figli, sono stato accusato di cose che nel mio essere mai avrei potuto e mai potrò fare. L’unica mia giustificazione nei suoi confronti è che posso solo immaginare una donna messa alle strette da uno che, a parte fargli fare tre figli e minacciarla continuamente non gli ha dato altro. Ci siamo visti dopo questa tempesta per tre volte, siamo stati NOI, ora non c’è più per me ed io per lei anche se… rifarei tutto… sai, vorrei dare un senso a questi anni della mia vita che, volontariamente, le ho donato.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Nel 1999 esistevano già i forum?
Ti sei tenuto un taccuino per annotare 30 anni di sfighe tue e loro?
Quando scrivi che siete stati VOI cosa intendi?
Avete provato ad essere anche altri?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti garantisco che è stata dura, ma ho letto tutto.
Tu credi di aver raccontato una storia d’amore disperato, drammatico. Credo che sia solo il racconto di una dipendenza affettiva.
Cosa hai avuto TU da questa donna?
 

Ruggiero

Utente di lunga data
Innanzitutto ciao, ti assicuro che esistevano, esistevano delle community che facevano lo stesso identico lavoro dei forum. Seconda cosa, io ho raccolto anche i pezzi di carta, i sottobicchieri, fogli, diari, oggetti, tutto. Il tuo approccio “spocchioso” da persona sapiente, fa intendere che ti sei prefissato il ruolo del “so tutto io”
Terza cosa, ti ho chiesto di leggermi? No, tanto quanto pretendo che tu non metta in dubbio quanto ho scritto. Del NOI penso proprio che mai potrei parlare con un sapiente come te. Buona continuazione, passa oltre se ti poni con questo atteggiamento. Saluti.
 

spleen

utente ?
Ti garantisco che è stata dura, ma ho letto tutto.
Tu credi di aver raccontato una storia d’amore disperato, drammatico. Credo che sia solo il racconto di una dipendenza affettiva.
Cosa hai avuto TU da questa donna?
Siam fermi alla letteratura romantica del 1800. Il novecento, con le sue evoluzioni è passato senza lasciare traccia. :)
 

Ruggiero

Utente di lunga data
Ti garantisco che è stata dura, ma ho letto tutto.
Tu credi di aver raccontato una storia d’amore disperato, drammatico. Credo che sia solo il racconto di una dipendenza affettiva.
Cosa hai avuto TU da questa donna?
Ciao, penso tu abbia ragione, sai, mi sono scommesso scrivendo di me proprio perché ho assoluto bisogno del punto di vista di chi non conosce me, non ha legami di alcun genere, poiché sono sicuro che nulla possa forviare il suo pensiero ed il suo modo di vedere quanto ho vissuto, grazie… sei stata gentile a darmi il tuo punto di vista e lo prendo molto in considerazione.
 

Ruggiero

Utente di lunga data
Siam fermi alla letteratura romantica del 1800. Il novecento, con le sue evoluzioni è passato senza lasciare traccia. :)
Ti chiedo scusa ma non sono un “letterato” di conseguenza ti chiedo di farmi comprendere quanto vorresti dirmi in maniera più semplice, grazie
 

Ruggiero

Utente di lunga data
..anni che hai donato, quindi perchè ti ostini a dare un senso, un valore ad un tuo "dono", mi fai dedurre che un dono non era!
Penso che un dono sia stato, però vorrei anche porti una domanda semplice:
Oltre al donare, non pensi si dovrebbe anche dare il senso del dono? Non a chi lo ha ricevuto bensì a se stessi? Vedi, io vorrei solo vedere i punti di vista di altri, non perché possano minare le mie certezze, ma per comprendere il pensiero degli altri, solo chi cocciutamente non ha dubbi mai rimarrà quanto crede di essere, tutto qui, grazie per aver risposto
 

spleen

utente ?
Ti chiedo scusa ma non sono un “letterato” di conseguenza ti chiedo di farmi comprendere quanto vorresti dirmi in maniera più semplice, grazie
Ti dirò con la massima franchezza che non penso il tuo rapporto con questa donna sia stato sano, assomiglia molto, come dice Brunetta, ad una dipendenza affettiva.
Quello che descrivi assomiglia ad un romanzo d'appendice ottocentesco, con una idealizzazione dell'amore romantico che onestamente a me sembra o malato o surreale, assomiglia ad una mania, più che ad un rapporto sano.
Comunque più che su di lei dovresti interrogarti su te stesso, su cosa ti abbia spinto a trascinare così tanto questa storia.
Partirei da una considerazione di fondo, a lei non hai donato un bel niente, ti sei autodonato la convinzione che la tua vita dipendesse da lei e sarebbe bene che ti interrogassi su questa sorta di autolesionismo sentimentale.
Cosa devi alla tua immagine, quella che ti sei formato di te stesso, per stare tanti anni appresso ad un fantasma?
 
Ultima modifica:

Pincopallino

Utente di lunga data
Innanzitutto ciao, ti assicuro che esistevano, esistevano delle community che facevano lo stesso identico lavoro dei forum. Seconda cosa, io ho raccolto anche i pezzi di carta, i sottobicchieri, fogli, diari, oggetti, tutto. Il tuo approccio “spocchioso” da persona sapiente, fa intendere che ti sei prefissato il ruolo del “so tutto io”
Terza cosa, ti ho chiesto di leggermi? No, tanto quanto pretendo che tu non metta in dubbio quanto ho scritto. Del NOI penso proprio che mai potrei parlare con un sapiente come te. Buona continuazione, passa oltre se ti poni con questo atteggiamento. Saluti.
No no, non passo oltre. sto proprio qui a scriverti, ora lo trovo pure più utile. Non devi mica essere tu a chiedere di leggerti. Tu posti, cercando approvazione. Ma arriva anche merda. Soprattutto merda. Che ti piaccia o meno.
 

Gerry

Utente di lunga data
ma per comprendere il pensiero degli altri
Quali pensieri? Quello di esserti torturato per decenni, di sentirti assolto, sentirti commiserato, io penso solo che hai buttato anni della tua vita idealizzando il "nulla", forse ancora oggi vivi di retrotopia , ma solo nella tua mente e solo da canto tuo. Valuta il fatto che tu non hai "donato", ma molto probabilmente hai "perso" solo del tempo che nessuno mai ti potrà restituire o dirti il perchè del gesto.
 

Angie17

Utente di lunga data
Mi è sempre stato difficile iniziare una lettera, spesso usiamo le parole senza pensare al loro senso, ora, in questo caso, mi viene ancora più difficoltoso usare il termine giusto, quindi di getto mi viene in mente Ciao, sono Francesco, uno che si trascina su questa terra da 47 anni. Mi ritrovo a raccontare la mia esperienza poiché, nonostante la mia età, cerco ancora il senso, i perché di quanto la vita ci mette d’avanti. Ho sempre avuto un’immagine “platonica” del sentimento che chiamiamo amore, forse questo ha influito parecchio sulle vicissitudini della mia esistenza, ma non sono affatto pentito di ciò. Trent’anni fa la mia vita si è scontrata con quella di una ragazzina ormai divenuta donna che mi folgorò letteralmente. Io non so, tantomeno penso sia importante in questo caso cosa mi abbia stravolto dopo quell’incontro, ma ti assicuro che, mentre ti scrivo sento le farfalle allo stomaco nonostante tutto questi anni. Iniziai ad avere una sola priorità, vederla, andare dove ogni pomeriggio di quell’estate ci si ritrovava insieme a tanti altri amici. Pian piano ci siamo scoperti e uniti… la mia prima vera fidanzata, quella ragazza con gli occhiali e gli occhi scuri insicura di se, ma bellissima. Io diciassettenne, lei quattordicenne… ero (sono?) talmente innamorato di lei che giacere in intimità con lei era il mio ultimo pensiero , abbiamo avuto il nostro primo rapporto dopo quasi due anni… quella storia adolescenziale è durata quattro anni e mezzo, poi mi ha lasciato. Sono stai momenti duri, non riuscivo a trovare pace, provavo in tutti i modi a distogliere il mio pensiero da LEI. Frattanto iniziai uno scambio epistolare con una ragazza che non conoscevo, erano i primi anni del mondo “virtuale”, mi iscrissi ad un forum e li, conobbi questa ragazza che mi leggeva, e che era diventata una presenza discreta ma importante per me ed io per lei.ricordo ancora la sua ultima mail, ricordo le parole, il suo dire: non ho più lacrime, ho perso l’unica persona che mi ha veramente amato per inseguire un qualcosa che mi sta facendo soffrire, spero solo che un giorno io possa ritrovare quella persona che mi ha fatto scoprire l’amore. Io risposi a questa mail ma lei spari… intanto gli anni passavano ed io dopo quel periodo struggente iniziai a vivere la vita conobbi tante altre ragazze, una in particolare che, ancora oggi ricordo con affetto e stima, stavamo per sposarci, ma nella mia testa c’era ancora quella parte di vita alla quale non avevo messo la parola fine. Un pomeriggio l’ho chiamata, e mi rispose! Le chiesi se la disturbavo e lei placidamente rispose si! Mi stavo congedando da quella telefonata quando lei esordi dicendo: devi aspettarti per altri 5 anni per sentirti? Io risposi no, ci si sente tra 5 minuti. Accadde, iniziarono le telefonate dalla sera all’alba, i racconti di quegli anni passati da onesti sconosciuti, le mille volte che lei dopo aver fatto il mio numero ha desistito, i miei pensieri per lei… ci vedevamo la sera, era bello. Lei stava ancora con il tizio che conobbe, (mentre stava con me) ma che non amava più. Fu proprio lei a dirmi che, quella ragazza con la quale mi scrivevo subito dopo non era altro che lei! Con mio immenso stupore andai a rileggere tutte le missive di quegli anni e non ti nascondo che fui da un lato molto arrabbiato, dall’altro pieno di felicità. Lei da lì a poco doveva andare in vacanza con il suo fidanzato che non amava? Più ed amici, era già tutto prenotato e non voleva creare discussioni sterili, così mi diceva. Parti da lì a poco, continuammo a sentirci nonostante lei si trovasse dall’altra parte del mondo. Al suo ritorno chiuse la storia con quello che era stato il suo secondo fidanzato e continuammo a cercarci e sentirci per giorni, non sempre perché passava dalla voglia di essere presente a momenti più o meno lunghi nei quali spariva… dal canto mio presi la decisione di lasciare la ragazza con la quale stavo per sposarmi, la sera stessa lo dissi a lei ed ebbi questa risposta: sei la seconda persona che oggi mi dice la stessa cosa… descrivere la sensazione che provai al tempo è veramente difficile per me, ma feci buon viso a cattivo gioco… mi imposi di non cercarla, doveva essere lei a farlo… intanto continuavo con la mia passione, scrivere. Avevo un blog, scrivevo ricevevo commenti da molte persone tra amici e sconosciuti. Ad un mio scritto ricevetti un commento al quale non riuscivo a dare spiegazione, risposi… dopo 5 giorni venni a sapere che si sposava… erano passati solo sei mesi dal giorno in cui mi disse che ero la seconda persona… la vita nonostante tutto andò avanti, nessun contatto, per i primi due anni dal suo matrimonio poi il caso… ci si incontra, si parla, mi toglie dalla mano il mio accendino e, nel salutarci mi bacia sulla bocca… penso solo al caso ed al vino, non do importanza e nuovamente distanza. Intanto arriviamo al 2014, io appena partito per un’esperienza lavorativa all’estero, lei mi contatta con una scusa. Iniziamo a sentirci continuamente, giorno per giorno, inizia il racconto di una donna che, piena d’amore già dopo il viaggio di nozze comprende che l’uomo che aveva sposato non era quello che si era dimostrato nella fase del suo innamoramento. Ci raccontiamo le nostre vite senza “NOI” aneddoti, pensieri, (il bacio dopo l’accendino che non fu un caso ma una sua voglia) i maltrattamenti, le bugie i tradimenti, poi quel “io mi sto ri-innamorando di te!” Io che torno a casa e la posso abbracciare, lei che mi dice: cosa stai aspettando??? Il suo odore, sempre uguale… intanto nella mia parentesi estera accolgo un ragazzo che ho visto crescere e che mi chiese di aiutarlo a fare la sua esperienza, io mi pronto, lo porto a casa mia, per il primo mese dorme addirittura nel mio letto poiché non aveva altro posto per stare… il ragazzo è un amico comune,una persona che negli anni ha lavorato anche con lei. Per me, il fatto che mi chiedesse assessiomatamente sempre di lui era quasi normale, fino a quando, un giorno, non mi confesso che aveva avuto una storia proprio con lui. Tu lascio immaginare il mio stato d’animo, soprattutto perché io quei giorni io mi ero confidato con lui che, avevo visto crescere e che pensavo fosse un fratello minore. Pur dormendo fianco a fianco con me ha taciuto tutto anzi! I suoi consigli erano diretti a lasciar perdere perché secondo lui lei era una di quelle persone che mai avrebbero stravolto la loro situazione familiare e che secondo lui io per lei ero solo uno sfogo, uno di quelli anzi, l’unico che per lei c’era sempre stato. La sera in cui lei mi disse che aveva avuto una storia con lui fu tragica, l’indomani chiesi a lui sa aveva qualcosa da dirmi, disse di no, e lo buttai fuori di casa. Dopo qualche mese il mio stato d’animo era rabbioso e privo di ogni minimo senso di comprensione. Lo presi alle strette ed ammesse, ricordo che mi raccontò un aneddoto, un messaggio ricevuto mentre lei scriveva a me ed a lui dicendo a lui: se vendo quindi prendo due piccioni con una fava… perdonai tutto, frattanto nel dicembre del 2015 veniamo scoperti dal marito che gli prende il telefono e lo fa sbloccare è legge le nostre discussioni. Passano due mesi senza sentirci, poi ricevo una telefonata nella quale mi dice che è incinta… mi racconta che fu ricattata dal marito, visto che non avevano più rapporti intimi, e che, se lei non avesse giaciuto quella sera con lui avrebbe raccontato tutto alla famiglia, e che dopo aver fatto quanto lui voleva e, dopo averla inseminata le parole di lui furono: sono venuto dentro, ora fai quanto credi giusto, tanto per come la pensi tu mi sono guadagnato almeno altri 18 anni di per stare con te. A questo racconto le intimo di non pensare minimamente di fare cavolate, le dico che i figli sono di chi li cresce, e dopo mesi nasce il terzo figlio. Io intanto torno a casa, non cambia nulla tra di noi, ci sentiamo, vediamo , ricevo promesse su promesse riguardo la sua volontà a chiudere quella storia ma passano dieci anni… dal 2014 al 2024 quando io divento l’essere che mai avrei potuto pensare di diventare…mi sento uno che non merita nemmeno di vivere per quanto gli ho fatto passare negli ultimi mesi, fino a quella sera… quando sentendomi preso in giro per la millesima volta ho chiamato suo marito. Dovessi raccontare tutti gli aneddoti non basterebbe una vita te lo assicuro… sono stato accusato di aver minacciato i suoi figli, sono stato accusato di cose che nel mio essere mai avrei potuto e mai potrò fare. L’unica mia giustificazione nei suoi confronti è che posso solo immaginare una donna messa alle strette da uno che, a parte fargli fare tre figli e minacciarla continuamente non gli ha dato altro. Ci siamo visti dopo questa tempesta per tre volte, siamo stati NOI, ora non c’è più per me ed io per lei anche se… rifarei tutto… sai, vorrei dare un senso a questi anni della mia vita che, volontariamente, le ho donato.
Racconto molto lungo, che ho faticato a terminare. Ricatti, bugie, amori nascosti, mariti non amati, ma mai lasciati.. poca sincerità e anni di bugie.. e promesse mai mantenute.
Sembra un po' un fotoromanzo...
Ho idea che l'importnza di questa relazione sia solo nella tua testa, forse anche perché sarebbe difficile accettare di aver vissuto anni a rincorrere una persona che non aveva nessuna intenzione di metterti al centro della sua vita. Ecco perché adesso ne cerchi il senso...
Cerca te stesso e non cercarti attraverso le relazioni, prenditi del tempo per te e fai un lungo viaggio di quelli indimenticabili, ma fallo da solo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
@Ruggiero quando siamo bambini piccoli viviamo un senso di abbandono disperato quando non vediamo la mamma. Molto presto ogni bambino sviluppa la mamma interna. Una figura che esiste e dà sicurezza, anche quando la mamma non c’è.
Questa maturazione poi ci induce a creare una immagine interna anche delle altre persone.
Ma l’immagine interna è spesso come una bambola che collochiamo in un luogo che resta immutabile.
La maestra è sempre in classe. Il compagno di scuola nella cameretta dove l’abbiamo lasciato.
Io credo che tu in tutti questi anni abbia fatto di lei una tua figura interna e lei abbia corrisposto alla tua immagine, come se lei avesse avuto relazioni, matrimonio, gravidanze, figli e la loro crescita, rimanendo immutata e immobile per te.
Mi sembra Daisy del Grande Gatsby. E tu come lui a guardare la luce e a pensarla lì in attesa di lui.
Lo hai letto? Hai visto i film?
 

spleen

utente ?
@Ruggiero quando siamo bambini piccoli viviamo un senso di abbandono disperato quando non vediamo la mamma. Molto presto ogni bambino sviluppa la mamma interna. Una figura che esiste e dà sicurezza, anche quando la mamma non c’è.
Questa maturazione poi ci induce a creare una immagine interna anche delle altre persone.
Ma l’immagine interna è spesso come una bambola che collochiamo in un luogo che resta immutabile.
La maestra è sempre in classe. Il compagno di scuola nella cameretta dove l’abbiamo lasciato.
Io credo che tu in tutti questi anni abbia fatto di lei una tua figura interna e lei abbia corrisposto alla tua immagine, come se lei avesse avuto relazioni, matrimonio, gravidanze, figli e la loro crescita, rimanendo immutata e immobile per te.
Mi sembra Daisy del Grande Gatsby. E tu come lui a guardare la luce e a pensarla lì in attesa di lui.
Lo hai letto? Hai visto i film?
Proprio ieri, per una singolare coincidenza, visto che da decenni non abitiamo più lo stesso paese, ho rivisto la mia ex di quando avevo ventuno anni.
A parte il fatto che fisicamente si è trasformata, dalla bella ragazza che era in una ciofeca inguardabile, la cosa non mi ha dato nessuna emozione se non il pensiero: Meno male che con lei è finita presto!
Eppure ero arciconvinto di amarla, mi spingevo a cercarla quando non la vedevo, l'aspettavo, tolleravo le sue bizze, i suoi tiramolla.
Una volta finita mi ci è voluto un anno buono per capire. Non amavo lei, amavo la mia idea di lei, quella idea che anche la più banale evidenza mi avvisava falsa, quella malata convinzione che bastasse desiderarla per cambiarla, per farne una parte della mia vita.
Era solo una abile manipolatrice ed io un inesperto ragazzetto, imbevuto di film romantici, imbevuto di quella idea surreale dell'amore che vince su tutto e su tutti, che propagandavano i film di Hollywood.
E' da quella presa di coscienza, da quella collocazione, da quella sana disillusione che è partita la mia vera vita sentimentale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Proprio ieri, per una singolare coincidenza, visto che da decenni non abitiamo più lo stesso paese, ho rivisto la mia ex di quando avevo ventuno anni.
A parte il fatto che fisicamente si è trasformata, dalla bella ragazza che era in una ciofeca inguardabile, la cosa non mi ha dato nessuna emozione se non il pensiero: Meno male che con lei è finita presto!
Eppure ero arciconvinto di amarla, mi spingevo a cercarla quando non la vedevo, l'aspettavo, tolleravo le sue bizze, i suoi tiramolla.
Una volta finita mi ci è voluto un anno buono per capire. Non amavo lei, amavo la mia idea di lei, quella idea che anche la più banale evidenza mi avvisava falsa, quella malata convinzione che bastasse desiderarla per cambiarla, per farne una parte della mia vita.
Era solo una abile manipolatrice ed io un inesperto ragazzetto, imbevuto di film romantici, imbevuto di quella idea surreale dell'amore che vince su tutto e su tutti, che propagandavano i film di Hollywood.
E' da quella presa di coscienza, da quella collocazione, da quella sana disillusione che è partita la mia vera vita sentimentale.
Ma l’altra persona è spesso una nostra invenzione, anche il suo comportamento ondivago, che a noi appare preordinato alla nostra manipolazione, non è che la risposta alla nostra ricerca.
La storia di Gatsby descrive bene come lui abbia fatto di una ragazzina viziata, con la voce piena di soldi, la donna ideale.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Proprio ieri, per una singolare coincidenza, visto che da decenni non abitiamo più lo stesso paese, ho rivisto la mia ex di quando avevo ventuno anni.
A parte il fatto che fisicamente si è trasformata, dalla bella ragazza che era in una ciofeca inguardabile, la cosa non mi ha dato nessuna emozione se non il pensiero: Meno male che con lei è finita presto!
Eppure ero arciconvinto di amarla, mi spingevo a cercarla quando non la vedevo, l'aspettavo, tolleravo le sue bizze, i suoi tiramolla.
Una volta finita mi ci è voluto un anno buono per capire. Non amavo lei, amavo la mia idea di lei, quella idea che anche la più banale evidenza mi avvisava falsa, quella malata convinzione che bastasse desiderarla per cambiarla, per farne una parte della mia vita.
Era solo una abile manipolatrice ed io un inesperto ragazzetto, imbevuto di film romantici, imbevuto di quella idea surreale dell'amore che vince su tutto e su tutti, che propagandavano i film di Hollywood.
E' da quella presa di coscienza, da quella collocazione, da quella sana disillusione che è partita la mia vera vita sentimentale.
Credo che se uno avesse la forza di distaccarsi dal proprio compagno, coniuge, ecc. per un periodo di tempo sufficientemente lungo (un paio di anni, almeno, senza contatti) quando lo incontri di nuovo lo valuti molto diversamente e capisci che certi suoi pregi e qualità erano, in realtà, frutto di una tua elaborazione.

Perché sei in una condizione di maggiore obiettività nel considerarlo.
Anche se accadesse il contrario, cioè che nella lontananza (magari involontaria) lo hai ancor più valorizzato (idealizzando i suoi aspetti migliori) quando, una volta ritornato, lo rivedi, rischi fortemente di provare delusione.

Poi, le eccezioni ci sono sempre. Se le persone sono di qualità, tendono a rimanere in quella condizione.

Quando una relazione è in forte crisi, bisognerebbe sforzarsi di mettere distanza per capire meglio cosa si vuole veramente e distinguere tra realtà ed immaginazione dell'altro.
 

Etta

Utente di lunga data
Ma quindi non ho capito: ora come ora cosa vorresti?
 

Lara3

Utente di lunga data
Proprio ieri, per una singolare coincidenza, visto che da decenni non abitiamo più lo stesso paese, ho rivisto la mia ex di quando avevo ventuno anni.
A parte il fatto che fisicamente si è trasformata, dalla bella ragazza che era in una ciofeca inguardabile, la cosa non mi ha dato nessuna emozione se non il pensiero: Meno male che con lei è finita presto!
Eppure ero arciconvinto di amarla, mi spingevo a cercarla quando non la vedevo, l'aspettavo, tolleravo le sue bizze, i suoi tiramolla.
Una volta finita mi ci è voluto un anno buono per capire. Non amavo lei, amavo la mia idea di lei, quella idea che anche la più banale evidenza mi avvisava falsa, quella malata convinzione che bastasse desiderarla per cambiarla, per farne una parte della mia vita.
Era solo una abile manipolatrice ed io un inesperto ragazzetto, imbevuto di film romantici, imbevuto di quella idea surreale dell'amore che vince su tutto e su tutti, che propagandavano i film di Hollywood.
E' da quella presa di coscienza, da quella collocazione, da quella sana disillusione che è partita la mia vera vita sentimentale.
Una canzone diceva : " avevo quasi perso la ragione, nella mia immaginazione eri più bella di te "
 
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