Mi è sempre stato difficile iniziare una lettera, spesso usiamo le parole senza pensare al loro senso, ora, in questo caso, mi viene ancora più difficoltoso usare il termine giusto, quindi di getto mi viene in mente Ciao, sono Francesco, uno che si trascina su questa terra da 47 anni. Mi ritrovo a raccontare la mia esperienza poiché, nonostante la mia età, cerco ancora il senso, i perché di quanto la vita ci mette d’avanti. Ho sempre avuto un’immagine “platonica” del sentimento che chiamiamo amore, forse questo ha influito parecchio sulle vicissitudini della mia esistenza, ma non sono affatto pentito di ciò. Trent’anni fa la mia vita si è scontrata con quella di una ragazzina ormai divenuta donna che mi folgorò letteralmente. Io non so, tantomeno penso sia importante in questo caso cosa mi abbia stravolto dopo quell’incontro, ma ti assicuro che, mentre ti scrivo sento le farfalle allo stomaco nonostante tutto questi anni. Iniziai ad avere una sola priorità, vederla, andare dove ogni pomeriggio di quell’estate ci si ritrovava insieme a tanti altri amici. Pian piano ci siamo scoperti e uniti… la mia prima vera fidanzata, quella ragazza con gli occhiali e gli occhi scuri insicura di se, ma bellissima. Io diciassettenne, lei quattordicenne… ero (sono?) talmente innamorato di lei che giacere in intimità con lei era il mio ultimo pensiero , abbiamo avuto il nostro primo rapporto dopo quasi due anni… quella storia adolescenziale è durata quattro anni e mezzo, poi mi ha lasciato. Sono stai momenti duri, non riuscivo a trovare pace, provavo in tutti i modi a distogliere il mio pensiero da LEI. Frattanto iniziai uno scambio epistolare con una ragazza che non conoscevo, erano i primi anni del mondo “virtuale”, mi iscrissi ad un forum e li, conobbi questa ragazza che mi leggeva, e che era diventata una presenza discreta ma importante per me ed io per lei.ricordo ancora la sua ultima mail, ricordo le parole, il suo dire: non ho più lacrime, ho perso l’unica persona che mi ha veramente amato per inseguire un qualcosa che mi sta facendo soffrire, spero solo che un giorno io possa ritrovare quella persona che mi ha fatto scoprire l’amore. Io risposi a questa mail ma lei spari… intanto gli anni passavano ed io dopo quel periodo struggente iniziai a vivere la vita conobbi tante altre ragazze, una in particolare che, ancora oggi ricordo con affetto e stima, stavamo per sposarci, ma nella mia testa c’era ancora quella parte di vita alla quale non avevo messo la parola fine. Un pomeriggio l’ho chiamata, e mi rispose! Le chiesi se la disturbavo e lei placidamente rispose si! Mi stavo congedando da quella telefonata quando lei esordi dicendo: devi aspettarti per altri 5 anni per sentirti? Io risposi no, ci si sente tra 5 minuti. Accadde, iniziarono le telefonate dalla sera all’alba, i racconti di quegli anni passati da onesti sconosciuti, le mille volte che lei dopo aver fatto il mio numero ha desistito, i miei pensieri per lei… ci vedevamo la sera, era bello. Lei stava ancora con il tizio che conobbe, (mentre stava con me) ma che non amava più. Fu proprio lei a dirmi che, quella ragazza con la quale mi scrivevo subito dopo non era altro che lei! Con mio immenso stupore andai a rileggere tutte le missive di quegli anni e non ti nascondo che fui da un lato molto arrabbiato, dall’altro pieno di felicità. Lei da lì a poco doveva andare in vacanza con il suo fidanzato che non amava? Più ed amici, era già tutto prenotato e non voleva creare discussioni sterili, così mi diceva. Parti da lì a poco, continuammo a sentirci nonostante lei si trovasse dall’altra parte del mondo. Al suo ritorno chiuse la storia con quello che era stato il suo secondo fidanzato e continuammo a cercarci e sentirci per giorni, non sempre perché passava dalla voglia di essere presente a momenti più o meno lunghi nei quali spariva… dal canto mio presi la decisione di lasciare la ragazza con la quale stavo per sposarmi, la sera stessa lo dissi a lei ed ebbi questa risposta: sei la seconda persona che oggi mi dice la stessa cosa… descrivere la sensazione che provai al tempo è veramente difficile per me, ma feci buon viso a cattivo gioco… mi imposi di non cercarla, doveva essere lei a farlo… intanto continuavo con la mia passione, scrivere. Avevo un blog, scrivevo ricevevo commenti da molte persone tra amici e sconosciuti. Ad un mio scritto ricevetti un commento al quale non riuscivo a dare spiegazione, risposi… dopo 5 giorni venni a sapere che si sposava… erano passati solo sei mesi dal giorno in cui mi disse che ero la seconda persona… la vita nonostante tutto andò avanti, nessun contatto, per i primi due anni dal suo matrimonio poi il caso… ci si incontra, si parla, mi toglie dalla mano il mio accendino e, nel salutarci mi bacia sulla bocca… penso solo al caso ed al vino, non do importanza e nuovamente distanza. Intanto arriviamo al 2014, io appena partito per un’esperienza lavorativa all’estero, lei mi contatta con una scusa. Iniziamo a sentirci continuamente, giorno per giorno, inizia il racconto di una donna che, piena d’amore già dopo il viaggio di nozze comprende che l’uomo che aveva sposato non era quello che si era dimostrato nella fase del suo innamoramento. Ci raccontiamo le nostre vite senza “NOI” aneddoti, pensieri, (il bacio dopo l’accendino che non fu un caso ma una sua voglia) i maltrattamenti, le bugie i tradimenti, poi quel “io mi sto ri-innamorando di te!” Io che torno a casa e la posso abbracciare, lei che mi dice: cosa stai aspettando??? Il suo odore, sempre uguale… intanto nella mia parentesi estera accolgo un ragazzo che ho visto crescere e che mi chiese di aiutarlo a fare la sua esperienza, io mi pronto, lo porto a casa mia, per il primo mese dorme addirittura nel mio letto poiché non aveva altro posto per stare… il ragazzo è un amico comune,una persona che negli anni ha lavorato anche con lei. Per me, il fatto che mi chiedesse assessiomatamente sempre di lui era quasi normale, fino a quando, un giorno, non mi confesso che aveva avuto una storia proprio con lui. Tu lascio immaginare il mio stato d’animo, soprattutto perché io quei giorni io mi ero confidato con lui che, avevo visto crescere e che pensavo fosse un fratello minore. Pur dormendo fianco a fianco con me ha taciuto tutto anzi! I suoi consigli erano diretti a lasciar perdere perché secondo lui lei era una di quelle persone che mai avrebbero stravolto la loro situazione familiare e che secondo lui io per lei ero solo uno sfogo, uno di quelli anzi, l’unico che per lei c’era sempre stato. La sera in cui lei mi disse che aveva avuto una storia con lui fu tragica, l’indomani chiesi a lui sa aveva qualcosa da dirmi, disse di no, e lo buttai fuori di casa. Dopo qualche mese il mio stato d’animo era rabbioso e privo di ogni minimo senso di comprensione. Lo presi alle strette ed ammesse, ricordo che mi raccontò un aneddoto, un messaggio ricevuto mentre lei scriveva a me ed a lui dicendo a lui: se vendo quindi prendo due piccioni con una fava… perdonai tutto, frattanto nel dicembre del 2015 veniamo scoperti dal marito che gli prende il telefono e lo fa sbloccare è legge le nostre discussioni. Passano due mesi senza sentirci, poi ricevo una telefonata nella quale mi dice che è incinta… mi racconta che fu ricattata dal marito, visto che non avevano più rapporti intimi, e che, se lei non avesse giaciuto quella sera con lui avrebbe raccontato tutto alla famiglia, e che dopo aver fatto quanto lui voleva e, dopo averla inseminata le parole di lui furono: sono venuto dentro, ora fai quanto credi giusto, tanto per come la pensi tu mi sono guadagnato almeno altri 18 anni di per stare con te. A questo racconto le intimo di non pensare minimamente di fare cavolate, le dico che i figli sono di chi li cresce, e dopo mesi nasce il terzo figlio. Io intanto torno a casa, non cambia nulla tra di noi, ci sentiamo, vediamo , ricevo promesse su promesse riguardo la sua volontà a chiudere quella storia ma passano dieci anni… dal 2014 al 2024 quando io divento l’essere che mai avrei potuto pensare di diventare…mi sento uno che non merita nemmeno di vivere per quanto gli ho fatto passare negli ultimi mesi, fino a quella sera… quando sentendomi preso in giro per la millesima volta ho chiamato suo marito. Dovessi raccontare tutti gli aneddoti non basterebbe una vita te lo assicuro… sono stato accusato di aver minacciato i suoi figli, sono stato accusato di cose che nel mio essere mai avrei potuto e mai potrò fare. L’unica mia giustificazione nei suoi confronti è che posso solo immaginare una donna messa alle strette da uno che, a parte fargli fare tre figli e minacciarla continuamente non gli ha dato altro. Ci siamo visti dopo questa tempesta per tre volte, siamo stati NOI, ora non c’è più per me ed io per lei anche se… rifarei tutto… sai, vorrei dare un senso a questi anni della mia vita che, volontariamente, le ho donato.