Nicky
Utente di lunga data
Esiste, penso, ancora qualcosa chiamato buon senso e equilibrio, che porta qualunque persona a ritenere che il suicidio sia sempre una reazione sproporzionata e sintomatica di problemi interiori più radicati e profondi.Ergo,tu decidi i limiti delle tue azioni e decidi pure qual'e' una congrua conseguenza.Molto interessante.A parte che il ragionamento del suicida cornuto è diametralmente opposto a quello dell'omicida cornuto, qual'e' la tabella delle congrue reazioni ad un tradimento,dove la possiamo estrapolare?
La polemica non mi interessa.