Brunetta
Utente di lunga data
Infatti è anche la mia esperienza. Non esperienza personale, perché mi sono guardata bene dal cercare una relazione che comportasse la convivenza.Al di là di chi abbia posto la questione, mi ha stupito che quasi tutti siano così contrari a una frequentazione tra i figli e il nuovo compagno/compagna, perché contrasta con ciò che vedo accadere.
Le persone divorziate nel mio ambiente di amicizie/lavoro/famiglia sono tante, quasi la maggioranza. In genere vedo che tutti quelli che hanno trovato una nuova persona, dopo un certo lasso di tempo, hanno iniziato a frequentare il nuovo compagno/compagna anche a casa, in presenza dei figli. Vedersi soltanto in assenza dei figli restringe di molto le possibilità di avere una relazione normale, soprattutto per le donne, presso cui in genere abitano i figli, e che hanno liberi un paio di fine settimana al mese. Soprattutto quelli che si sono separati con figli piccoli, in genere si sono risposati o sono andati a convivere, per tanti motivi di tempo e pratici, banalmente anche economici.
Ma mi pare normale che possa essere il fine di una relazione che funziona.
Certamente ci vuole una gradualità, affinché la nuova persona possa trovare una collocazione per i figli che giustamente non la vogliono vedere come un sostituto del genitore.
Ma i figli neppure vogliono, comprensibilmente, essere coloro che devono reggere il moccolo delle nuove relazioni.
