Quando si sente che è accaduta una cosa brutta, scatta subito il pensiero difensivo. Se c’è un incidente in tangenziale, pensiamo che non ci andiamo o che andiamo piano oppure, per i più egocentrici, che siamo in grado di prevedere tutto. Ma vale anche per il crollo di una grata sul marciapiedi, un tradimento o una tragedia familiare. A noi no. Evitiamo le grate, siamo intradibili o tradiamo per primi e la nostra famiglia non ha problemi.
Nei casi in cui una persona arriva e racconta della fine di una lunga relazione, ricordo anche Rosetta, oltre Andrea, tutti pronti a dare buoni consigli da applicare anni prima.
Ma la questione viene ridimensionata fino a definirla irrilevante e il partner colpevole uno che ha solo fatto ciò che il partner offeso si meritava.
Pensiamoci.