Figlio infedele

white74

Utente di lunga data
tu e chi ha parlato di altro dietologo obeso considerate il sovrappeso una questione che dipende dalla volontà di chi è grasso
Io no, affatto.
ho detto una cosa diversa, che secondo me, nel suo essere maggiormente in sovrappeso rispetto a me , mi ha dato l’impressione di considerare me “non grave” e come se la mia problematica in quel momento fosse ridicola.
Certo magari avrei dovuto parlarle dei miei pregressi disturbi, del fatto che per me allontanarmi da un certo range di peso potrebbe essere psicologicamente pericoloso, ma confesso che è una cosa di cui mi vergogno un po’.
Oltretutto se c’è una persona che sa che non è una questione che dipende sempre dalla volontà della persona grassa sono io. Proprio per ciò che ho attraversato da giovane.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Io no, affatto.
ho detto una cosa diversa, che secondo me, nel suo essere maggiormente in sovrappeso rispetto a me , mi ha dato l’impressione di considerare me “non grave” e come se la mia problematica in quel momento fosse ridicola.
Certo magari avrei dovuto parlarle dei miei pregressi disturbi, del fatto che per me allontanarmi da un certo range di peso potrebbe essere psicologicamente pericoloso, ma confesso che è una cosa di cui mi vergogno un po’.
Oltretutto se c’è una persona che sa che non è una questione che dipende sempre dalla volontà della persona grassa sono io. Proprio per ciò che ho attraversato da giovane.
Il tuo oncologo ti avrà dato linee guida sull'alimentazione corretta da avere durante la chemio, no?
 

white74

Utente di lunga data
A grandi linee si, ma erano più volte a controllare la nausea e a non affaticare la digestione.
quando le ho parlato del problema peso, che stavo prendendo velocemente, mi ha mandato appunto da questa dietologa. Il resto l’ho scritto.
Poi forse la questione era che non ci fosse poi molto da poter fare, ma ho proprio avuto l’impressione che la mia richiesta sia stata presa come ridicola. Non so se capisci il punto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io no, affatto.
ho detto una cosa diversa, che secondo me, nel suo essere maggiormente in sovrappeso rispetto a me , mi ha dato l’impressione di considerare me “non grave” e come se la mia problematica in quel momento fosse ridicola.
Certo magari avrei dovuto parlarle dei miei pregressi disturbi, del fatto che per me allontanarmi da un certo range di peso potrebbe essere psicologicamente pericoloso, ma confesso che è una cosa di cui mi vergogno un po’.
Oltretutto se c’è una persona che sa che non è una questione che dipende sempre dalla volontà della persona grassa sono io. Proprio per ciò che ho attraversato da giovane.
Grazie della risposta.
Ho inteso male.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A grandi linee si, ma erano più volte a controllare la nausea e a non affaticare la digestione.
quando le ho parlato del problema peso, che stavo prendendo velocemente, mi ha mandato appunto da questa dietologa. Il resto l’ho scritto.
Poi forse la questione era che non ci fosse poi molto da poter fare, ma ho proprio avuto l’impressione che la mia richiesta sia stata presa come ridicola. Non so se capisci il punto.
È come quando mio figlio da piccolo non superava mai il trentesimo percentile.
Chiesi alla sostituta del pediatra se era un problema di crescita e lei mi rispose che era tutto normale. Solo che lei era 1,40.
Non mi ero fidata.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Voglio arrivare che implicitamente tu e chi ha parlato di altro dietologo obeso considerate il sovrappeso una questione che dipende dalla volontà di chi è grasso.
Siamo in un tempo in cui tendiamo a essere rispettosi di tutti, qualsiasi sia il suo comportamento, meno di chi è grasso, attribuendo il sovrappeso a un vizio.
“Secondo l'elenco standard, i sette vizi capitali sono la superbia, l'avarizia, l'ira, l'invidia, la lussuria, la gola e l'accidia” l‘unico che resta stigmatizzato, senza alcun aggiornamento è la gola.
Beh per quasi tutti quelli che vanno da Nowzaradan è una forma di dipendenza, spesso alimentata e sostenuta da coloro che gli stanno intorno. Se non è per volontà che arrivano a 300kg e oltre, è sicuramente solo con la volontà che si possono salvare le chiappe. E infatti il dott fa l'intervento solo ed esclusivamente se gli dimostrano di sapersi controllare, ovvero se dimostrano di non aver bisogno di alcun intervento...
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Beh per quasi tutti quelli che vanno da Nowzaradan è una forma di dipendenza, spesso alimentata e sostenuta da coloro che gli stanno intorno. Se non è per volontà che arrivano a 300kg e oltre, è sicuramente solo con la volontà che si possono salvare le chiappe. E infatti il dott fa l'intervento solo ed esclusivamente se gli dimostrano di sapersi controllare, ovvero se dimostrano di non aver bisogno di alcun intervento...
Ma la motivazione è arrivare all’intervento, al quale attribuiscono l’effetto di dimagrire senza sforzo.
È una automutilazione che comporta la necessità di integratori tutta la vita, per l’impossibilità di cambiare la mente.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma la motivazione è arrivare all’intervento, al quale attribuiscono l’effetto di dimagrire senza sforzo.
È una automutilazione che comporta la necessità di integratori tutta la vita, per l’impossibilità di cambiare la mente.
Credo che tutta la terapia psicologica cui devono sottoporsi prima di tutto serva a far capire che l'intervento non è né miracoloso né risolutivo senza acquisire la necessaria capacità di autocontrollo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo che tutta la terapia psicologica cui devono sottoporsi prima di tutto serva a far capire che l'intervento non è né miracoloso né risolutivo senza acquisire la necessaria capacità di autocontrollo.
Conosco persone che hanno seguito l’iter per la resezione gastrica.
La parte psicologica è del tutto formale.
Qualsiasi attività che implica un guadagno viene modificata inevitabilmente.
Un chirurgo che si specializza in quel tipo di intervento, deve fare un certo numero di interventi, non può impiegare il tempo facendo appendiciti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Conosco persone che hanno seguito l’iter per la resezione gastrica.
La parte psicologica è del tutto formale.
Qualsiasi attività che implica un guadagno viene modificata inevitabilmente.
Un chirurgo che si specializza in quel tipo di intervento, deve fare un certo numero di interventi, non può impiegare il tempo facendo appendiciti.
E infatti il tasso di successo, anche a breve termine, non va oltre il 5% mi pare
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
E infatti il tasso di successo, anche a breve termine, non va oltre il 5% mi pare
Ho due amiche che l’hanno fatto diversi anni fa
Perso 50 kg. Il problema sono gli interventi estetici a cui devi sottoporti dopo se vuoi essere “presentabile”
Loro non hanno ripreso peso. Sono irriconoscibili.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho due amiche che l’hanno fatto diversi anni fa
Perso 50 kg. Il problema sono gli interventi estetici a cui devi sottoporti dopo se vuoi essere “presentabile”
Loro non hanno ripreso peso. Sono irriconoscibili.
Mi fa piacere se per qualcuno è un successo.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ho due amiche che l’hanno fatto diversi anni fa
Perso 50 kg. Il problema sono gli interventi estetici a cui devi sottoporti dopo se vuoi essere “presentabile”
Loro non hanno ripreso peso. Sono irriconoscibili.
La mia vicina di ombrellone ne ha persi oltre 30. Ha avuto dei problemi subito dopo, complicazioni postoperatorie che l'hanno mandata in coma per due mesi. Superato tutto, è in forma splendida. Ancora ne deve fare, di strada, perdere ancora peso. Ma avendo lottato per la vita, chissenefrega...
 

Gaia

Utente di lunga data
Io sono una fumatrice. Lo resterò per sempre pur non fumando più.
Ancora oggi le sigarette mi mancano e mio padre che ha smesso da 25 anni mi conferma che mancano ancora anche a lui.
La molla che mi ha portato a iniziare non la conosco. Ho letto diverse cose che indicano che il cervello di alcuni e’ più recettivo agli ormoni della felicità e pertanto è più portato alle dipendenze. E’ vero? Non so e non mi interessa.
La molla che è scattata è che mi ha costretta a infliggermi il dolore (anche fisico) dell’astinenza e’ stata il volermi bene. Il non pensare più al mio corpo come a un qualcosa di scisso dal mio essere. Oggi so che il contenitore è tanto importante quanto il contenuto.
Non parlo di bellezza, ma proprio di aver compreso che è un miracolo che il mio corpo funzioni e sia allineato ai comandi del cervello.
Non è scontato come ho sempre pensato fosse.
Per il resto al fumatore (e quindi anche a me ancora oggi) non importa delle conseguenze sulla salute, ne’ dei soldi che ci spende.
Nessuno morirà sano e nemmeno ricco se pensa di risparmiare quei soldi e metterli nel dindarolo (salvadanaio).
 

white74

Utente di lunga data
Io sono una fumatrice. Lo resterò per sempre pur non fumando più.
Ancora oggi le sigarette mi mancano e mio padre che ha smesso da 25 anni mi conferma che mancano ancora anche a lui.
La molla che mi ha portato a iniziare non la conosco. Ho letto diverse cose che indicano che il cervello di alcuni e’ più recettivo agli ormoni della felicità e pertanto è più portato alle dipendenze. E’ vero? Non so e non mi interessa.
La molla che è scattata è che mi ha costretta a infliggermi il dolore (anche fisico) dell’astinenza e’ stata il volermi bene. Il non pensare più al mio corpo come a un qualcosa di scisso dal mio essere. Oggi so che il contenitore è tanto importante quanto il contenuto.
Non parlo di bellezza, ma proprio di aver compreso che è un miracolo che il mio corpo funzioni e sia allineato ai comandi del cervello.
Non è scontato come ho sempre pensato fosse.
Per il resto al fumatore (e quindi anche a me ancora oggi) non importa delle conseguenze sulla salute, ne’ dei soldi che ci spende.
Nessuno morirà sano e nemmeno ricco se pensa di risparmiare quei soldi e metterli nel dindarolo (salvadanaio).
Io ci ho provato a smettere, seriamente, l’anno scorso intanto che ero in chemio. Era diventata una schiavitu. Non facevo che pensare a quello.
Quando ho smesso perché incinta ci sono riuscita subito, c’era un motivo superiore, mia figlia, ma sono stata 10 anni senza fumare e per 10 anni ci ho pensato tutti i giorni. A volte me lo sognavo anche di notte.
Anche io mi definivo una fumatrice che non stava fumando.
 

danny

Utente di lunga data
Adesso non si possono più anticipare al quarto anno. Devi farli per forza al quinto.
Ma pare che li tolgano per Medicina, vedremo.
Troppo tardi per quest'anno.
E se li tolgono, hai comunque una selezione obbligata alla fine del primo anno.
Non c'è posto per tutti.
 

danny

Utente di lunga data
Sarà, però se mi rompi le scatole dicendomi di non fumare con la sigaretta in bocca, io ti dico di pensare ai fatti tuoi, che ai miei ci penso io.
Beh, quando si è manifestamente incoerenti si perde autorevolezza.
Se mi dici di non fumare tu che fumi come un turco do esattamente la risposta che hai indicato tu.
Che poi nella vita l'incoerenza sia assolutamente diffusa non ci piove.
Ma, per l'appunto, ti qualifica.
 

danny

Utente di lunga data
Ho capito, ma lo so io come lo sa lui e fuma comunque esattamente come me. Quindi, vuol dire che sapere che fa male non basta per non fumar e e chi fuma lo dovrebbe sapere.
Non è questione di coerenza, è questione di credibilità, se non sei stato capace di frenarti tu, perché lo pretendi da me?
Una dinamica simile su un luogo di lavoro rende il capo poco autorevole, per esempio.
Con tutte le conseguenze del caso, ovvero che dall'autorevolezza deve passare all'autorità.
Quando senti un capo che urla, sbraita, punisce e comanda a bacchetta i dipendenti, incazzandosi con loro spesso per esempio hai già un indizio per capire che hai di fronte una persona che per qualche ragione non è più credibile.
 
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