Brunetta
Utente di lunga data
Non ci si capisce facilmente.E certo, sono unica...
Pensa che io invece ho sempre pensato che fosse un vezzo, il vostro...
Per esempio se dico il Silvio, scommetto che intuisci a chi mi riferisco.
Non ci si capisce facilmente.E certo, sono unica...
Pensa che io invece ho sempre pensato che fosse un vezzo, il vostro...
Lo dicono anche qua, in questo caso però ci sono anche implicazioni di presa in giro.Non ci si capisce facilmente.
Per esempio se dico il Silvio, scommetto che intuisci a chi mi riferisco.![]()
Dipende dalla persona, può comprendere presa in giro o affetto.Lo dicono anche qua, in questo caso però ci sono anche implicazioni di presa in giro.
Perciò sarebbe un vantaggio essere dove?E non è nemmeno più un vantaggio essere da questa parte del mondo.
Vabbe’ magari il suo “ragazzo” aveva 25 anni.A parte quando si scherza, che fa andare bene tutto, non credo che definirsi ragazzi a cinquant’anni sia sensato.
Ricordo che mio padre si era divertito a sentire una impiegata quarantenne che diceva che l’aspettava giù “il suo ragazzo .”
La luce.Quando si parla di giovani, sin dai tempi degli antichi greci, si oscilla tra “sono belli, educati, intelligenti, studiosi determinati“ e “Sono una generazione perduta, non sanno più parlare, sono violenti e con problemi psicologici perché sono mollaccioni.”
Io credo che siano come sempre, ma in condizioni diversi, figli del loro tempo.
Cosa apprezzate maggiormente dei giovani che conoscete?
Rapportarsi agli adulti senza timori non significa come pari. Per me significa che li abbiamo abituati a parlare con noi e confrontarci. Quando io ero adolescente la mia opinione non contava un granché. Adesso, almeno a casa nostra, decidiamo sempre noi genitori, ma parliamo insieme delle questioni della famiglia, di eventuali problemi etc etc e teniamo in considerazione quello che pensa.Ecco sta cosa che si rapportano a noi come pari mi disturba parecchio invece.
Ai voglia a magna pastasciutta.
Mia figlia invece non è ancora molto indipendente. Io alla sua età avevo girato l’Europa, lei no. Vero che io non la lascerei andare, ma lei non me lo chiede, e non credo che sia perché sa già che le direi di no.L'età dei giovani, oggi, è purtroppo relativa a chi si ritiene tale. Sento troppo spesso dire che conta l'età che si sente. E ogni volta mi viene l'orticaria. Mi piace di più dire, di qualcuno brillante e partecipativo che ha il cuore, giovane.
Riguardo cosa apprezzo, probabilmente la maggior intraprendenza. Si fanno meno problemi a spostarsi, partire, anche per l'estero. Hanno meno legacci, in questo non lo di può accusare di 'bamboccionismo".
Boh io però non mi sento proprio pronta a considerarmi signora…Io non uso più quell'espressione forse già da quando avevo 35 anni.
Credo che poteva capitarci di peggio. Anche di molto. Io questa cosa la ricordo costantemente a mia figlia.E non è nemmeno più un vantaggio essere da questa parte del mondo.
siamo nel secolo asiatico, trai le tue conclusioniPerciò sarebbe un vantaggio essere dove?
E cosa sei?Boh io però non mi sento proprio pronta a considerarmi signora…
Non ti preoccupa vederla timorosa?Mia figlia invece non è ancora molto indipendente. Io alla sua età avevo girato l’Europa, lei no. Vero che io non la lascerei andare, ma lei non me lo chiede, e non credo che sia perché sa già che le direi di no.
Non sarebbe pronta. Non scende in garage da sola, e quando le abbiamo chiesto dove vorrebbe andare come università, ha detto di preferire quella dove può fare avanti e indietro in giornata. Ma magari è solo la mia così.
Ha altre qualità, sa dove vuole arrivare e si impegna tantissimo.
Boh io però non mi sento proprio pronta a considerarmi signora…
Credo che poteva capitarci di peggio. Anche di molto. Io questa cosa la ricordo costantemente a mia figlia.
Ho sempre associato il termine signora a vecchia. Io non mi sento vecchia.E cosa sei?
Un po’ si. Io non avevo paura di niente alla sua età. E di certo sbagliavo. Forse sono stata io a trasmetterle insicurezza, essendomi resa conto da adulta che tante cose avrei fatto meglio a farle diversamente. In parte però do anche la colpa agli eventi. Il covid l’ha frenata proprio nel periodo in cui avrebbe dovuto iniziare a muoversi nel mondo con un minimo di autonomia. E non si è abituata.Non ti preoccupa vederla timorosa?
Per l’università a me pare da chi ha soldi da sbattere via, chi con università vicina chiede di andare altrove con costi esorbitanti.
Per l’università hai ragione in parte. Ci sono facoltà che, pur nello stesso corso di laurea, hanno specializzazioni differenti e offrono opportunità diverse. Io vorrei che scegliesse in base a quello, non in base alla vicinanza.Non ti preoccupa vederla timorosa?
Per l’università a me pare da chi ha soldi da sbattere via, chi con università vicina chiede di andare altrove con costi esorbitanti.
Le conclusioni per me, le ho già tratte, se qualcuno spera di avere un futuro altrove, si faccia pure il passaporto.siamo nel secolo asiatico, trai le tue conclusioni
non c'entra il passaporto, c'entra la consapevolezza che non è più solo uno a decidere al mondo. e quello più grosso fa gli involtini primaveraLe conclusioni per me, le ho già tratte, se qualcuno spera di avere un futuro altrove, si faccia pure il passaporto.
Quello che ti pare, ma io sto bene quisiamo nel secolo asiatico, trai le tue conclusioni
qui si starà bene se si prende atto che il centro del mondo non è più quiQuello che ti pare, ma io sto bene qui
Avete disponibilità economiche che non ho mai avuto.Ho sempre associato il termine signora a vecchia. Io non mi sento vecchia.
Ci sono SIGNORE più giovani di me che sembrano mia nonna. E non parlo dell’aspetto esteriore.
Un po’ si. Io non avevo paura di niente alla sua età. E di certo sbagliavo. Forse sono stata io a trasmetterle insicurezza, essendomi resa conto da adulta che tante cose avrei fatto meglio a farle diversamente. In parte però do anche la colpa agli eventi. Il covid l’ha frenata proprio nel periodo in cui avrebbe dovuto iniziare a muoversi nel mondo con un minimo di autonomia. E non si è abituata.
Per l’università hai ragione in parte. Ci sono facoltà che, pur nello stesso corso di laurea, hanno specializzazioni differenti e offrono opportunità diverse. Io vorrei che scegliesse in base a quello, non in base alla vicinanza.
Conosco qualche ucraina che potrebbe dire la stessa cosa dei loro figli, oggi.Direi che cento anni fa i sopravvissuti dalla inutile strage erano messi peggio.
Oltretutto la maggior parte di loro erano contadini e non avevano il cesso e il riscaldamento.
Uhm...Mia figlia osserva che le giovani al lavoro, con giovani intende tra i 23 e i 26, perché comunque sono tutte laureate, hanno un senso del dovere limitato, non si dedicano al lavoro come quelle un pochino più vecchie. E non hanno il senso della gerarchia, dicono ciao con disinvoltura all’AD.
Ma questo sospetto che dipenda dall’età dei loro genitori.
Le sessantenni almeno saranno coetanee dell’ad.Uhm...
Io vedo e conosco anche cinquanta/sessantenni così.
Anche perché l'AD qualcuna se lo è già portato a letto qualche anno fa in certi posti.