white74
Utente di lunga data
Non sono d’accordo. A casa mia non è andata così.Penso che, come per tutte le scelte giovanili, contano gli amici che fanno una determinata attività.
Se si conosce qualcuno che sentiamo amico che fa lo scout o basket o nuoto, siamo più propensi a fare quella attività.
I bambini che facevano scout non piacevano moltissimo a mio figlio. Non dico che avesse ragione, erano bambini diversi e a me simpatici.
Mia figlia ha frequentato un asilo privato, io non ero residente nel comune dove vivevamo ed è stata quasi obbligata come scelta. Ha continuato a frequentare lo stesso istituto cattolico paritario anche alle elementari, con mensa interna e rientro pomeridiano perché si trovava bene con i compagni e ci ha chiesto di poter continuare li. I suoi compagni e i suoi amichetti andavano quasi tutti a scout, figurati in una scuola cattolica era quasi obbligatorio, e lei invece non ha mai voluto, lei voleva fare ginnastica. Ed era brava in quello, quindi, quando l’impegno sportivo si è intensificato, lei non ha avuto dubbi, abbiamo cambiato scuola, perché doveva essere libera al pomeriggio per lo sport. Lei non ha mai fatto “quello che fanno tutti” perché lo fanno tutti.