Non so. Se io faccio un figlio, lo Stato mi mette a disposizione delle agevolazioni. Giuste, sbagliate, non cambia che un bambino non è autonomo come un adulto, è un dato di fatto. Poi io posso sbragarmici sopra o meno, io gli unici giorni in croce che prendo per lui sono i due day hospital l anno chiesti con 6 mesi di anticipo e sul lavoro non ho mai pesato o chiesto part time seppur stando sola. Il punto per me sta nella coscienza delle persone, ma non me la sento di dire a una persona che prende 3 giorni perché il figlio sta male che non è giusto perché ruba il tempo agli altri, perché magari e' sola, la baby sitter non può pagarla e la famiglia non aiuta o perché banalmente? Un figlio di un anno che sta con la febbre a 40 è un motivo serio per il genitore. Ed è vero che sono scelte che vanno ponderate prima ma a volte ci si ritrova dopo in questa situazione e questo non lo puoi prevedere. Se scegli di non avere figli, che determinate agevolazioni non le hai e ti rode il culo ci sta ma non puoi vederlo come un furto di tempo così come chi è agevolato non dovrebbe approfittarsene. Ma non puoi fare una legge unica, dovresti fare più leggi, cosa assai improbabile. E devi farne di più perché le scelte di vita delle persone non sono tutte uguali. Allora va visto tutto. Ci sono posti dove accedi solo con la laurea, e il diplomato può farsi rodere il culo perché magari è bravo e ha volontà ma ha scelto o non ha potuto laurearsi e quindi in quel posto non ci può entrare. Allora apriamo i posti a tutti. E ci sarà il laureato che si farà rodere il culo perché ha fatto un mazzo tanto in confronto all' altro. È un dato di fatto per lui come per chi è genitore è un dato di fatto avere un figlio con tutte le relative responsabilità. Quando dico coscienza è perché manca poi nel comune il venirsi incontro. Nessuno mi ha mai detto se mio figlio aveva una visita che gli ho tolto un giorno. E quando mi veniva magari chiesto un cambio per un anniversario da festeggiare, lo davo volentieri.