Bellezza e stereotipi

Andromeda4

Utente di lunga data
Questo è verissimo e comprensibile, ma, se guardo le foto della mia classe al liceo, ho l'impressione che avessimo abiti o accessori simili, ma che fisicamente ci distinguessimo di più.
Però può essere un'impressione, dovuta al fatto che spesso vedo le ragazze la sera, mentre vanno nei locali e, quindi, sono "agghindate", capello piastrato o con le onde, pancina fuori, tacco, non naturali come a scuola.
Ne parlavo qualche giorno fa, proprio citando le foto di classe. Ero liceale negli anni 80, più o meno l'epoca dei paninari. Ma grazie a Dio, non tutti erano omologati così. Non per esprimere un giudizio negativo, semplicemente perché c'era anche altro a cui fare riferimento.
 

Rebecca89

Sentire libera
le sberle non funzionano più, passo ai ricatti finanziari: 'se fai una cazzata, ti taglio la sussistenza e al massimo torni a studiare ingegneria gestionale qua in città'. Funziona, questa
Mai dato una sberla, non ne ho avuto bisogno. Con il mio il dialogo è sempre funzionato. Vecchia maniera, sulle risposte sbagliate. Quelle rare eccezioni, vuoi andare al parchetto? Non penso proprio. E via la PS per una settimana.
Ma il mio non risponde, è rosicone. Se gli dici qualcosa, ti dice sì ok va bene. Ma stizzito e stizzito rimane. Oltre non va, poi ne discutiamo quando sbollenta.
 

danny

Utente di lunga data
Esatto, secondo me fa una differenza enorme. Quando ero adolescente io, al limite c'era Non è la rai, che io non avrei guardato neppure sotto tortura, perché ero di uno snobismo inquietante, ma non si guardava tutte le stesse cose, non c'erano i tutorial make up (e infatti chi si truccava a volte peggiorava il risultato!), non c'erano neppure le catene di fast fashion. Un altro mondo.
All'epoca, negli anni 80, a Milano, c'erano diversi gruppi giovanili di moda e alcune tendenze di massa derivavano dagli influssi dei video musicali, tanto che si parlava in quegli anni di Videogeneration. La realtà era che c'erano anche i "cacciatori di look" che andavano in giro per le periferie del mondo per beccare e trovare spunti, i creativi erano ancora i giovani, allora.
Un gruppo giovanile, molto originale, nacque proprio a Milano, ed era quello dei Paninari.
Era una cosa nostra, esclusiva, tanto che in un'intervista al leader dei Pet Shop Boys parlando del loro successo "Paninaro", fece questo racconto:
"Eravamo a Milano a fare promozione per West End Girls e abbiamo visto dei ragazzi vestiti in modo curioso e abbiamo chiesto chi fossero. Ci dissero: fanno parte del movimento dei paninari. E in teoria non dovevano piacerci perché noi eravamo considerati alternativi e loro sembravano più possibili fan di Madonna o degli Wham! Ma ci piaceva il modo in cui erano vestiti e in qualche modo sembrava un tipo di abbigliamento che Chris avrebbe potuto portare all'epoca. E quindi quando è arrivata l'ispirazione per un brano con un coro oh-oh che sembrava piacere tanto all'Italia in quel momento abbiamo deciso di intitolarlo così. Io e Chris eravamo davvero ossessionati dallo stile italiano e anche dalla musica, l'italo disco. All'epoca non si sapeva molto dell'italo disco, anzi, ricordo che c'era un giornalista inglese che pensava che avessimo inventato noi il genere. Dicono anche che questo nuovo album ha un sapore un po' italo disco. La verità è che all'inizio della nostra storia, intorno al 1984, avevamo un sogno: volevamo diventare famosissimi in Italia e avere la possibilità di tornare in Inghilterra a condurre vite normali lì. E facemmo enormi sforzi promozionali per raggiungere lo scopo, ma in realtà l'Italia non è mai stata uno dei mercati più grandi per i Pet Shop Boys. E questa cosa ci ha sempre intristito. La Germania ci ha accolto meglio. Anche la Spagna".
La moda dei paninari era divisiva, riguardava solo alcune persone e le caratterizzava, anche in negativo per chi non lo era.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Perplesso ☺, per favore, potresti cambiare il mio nickname in Simpaticalara?
Tutti abbiamo gli stessi diritti: se può Bravagiulia, perché io no?🧐
perchè io sono stata battezzata così😀😀😀
 

Brunetta

Utente di lunga data
hai provato recentemente a dare consigli ad un adolescente? la risposta 'fatti i fatti tuoi/faccio come voglio/non vi impicciate delle mie cose che faccio da me/sei vecchio e ora non va più così/ è la più soft
Ho due figli e hanno amici.
Mi ricercano anche ex alunne. Forse bisogna saper comunicare.
Purtroppo ho visto troppe madri che, inconsapevolmente, si sentono minacciate dalla giovinezza.
Ma credo che siano una minoranza.
 

ivanl

Utente di lunga data
Mai dato una sberla, non ne ho avuto bisogno. Con il mio il dialogo è sempre funzionato. Vecchia maniera, sulle risposte sbagliate. Quelle rare eccezioni, vuoi andare al parchetto? Non penso proprio. E via la PS per una settimana.
Ma il mio non risponde, è rosicone. Se gli dici qualcosa, ti dice sì ok va bene. Ma stizzito e stizzito rimane. Oltre non va, poi ne discutiamo quando sbollenta.
il dialogo non serve, io lo mantengo ed io decido se sta facendo quello che si è concordato. Sul resto, è sempre stato dialettica fin troppo pronunciata, almeno fino ai 16 anni; dopo, alle sue risposte 'me la vedo io', ho sempre lasciato fare, con il disclaimer 'io ti ho avvertito, poi non ti lamentare delle conseguenze'
 

spleen

utente ?
il dialogo non serve, io lo mantengo ed io decido se sta facendo quello che si è concordato. Sul resto, è sempre stato dialettica fin troppo pronunciata, almeno fino ai 16 anni; dopo, alle sue risposte 'me la vedo io', ho sempre lasciato fare, con il disclaimer 'io ti ho avvertito, poi non ti lamentare delle conseguenze'
Sembra, sembra.
Se ti fai rispettare, anche se ridacchiano o ti danno contro considerano sempre quallo che dici. Sembra impossibile ma è così.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ne parlavo qualche giorno fa, proprio citando le foto di classe. Ero liceale negli anni 80, più o meno l'epoca dei paninari. Ma grazie a Dio, non tutti erano omologati così. Non per esprimere un giudizio negativo, semplicemente perché c'era anche altro a cui fare riferimento.
Io sono più anni novanta, ero all'inizio dell'adolescenza a fine anni ottanta, ma stava già cambiando.
Come modelli di femminilità, gli anni novanta sono stati il periodo delle supermodel: noi eravamo spacciate, perché il confronto era con Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Naomi Campell, inarrivabili! L'icona però era per le più giovani Kate Moss, l'estetica minimalista alla Calvin Klein; infatti non mangiavamo nulla, mi ricordo ancora tutti i conti delle calorie, i beveroni per dimagrire. Io ero troppo magra ma non me ne accorgevo.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Penso anche io che siano comunque cambiati i tempi ed è normale. Oggi la cosa è solo più accentuata. Hai fatto caso anche solo negli accessori, non vanno più a scuola con lo zaino ma mettono quaderni e astucci nelle classiche borse a spalla di tutti i giorni, quasi tutte? i maschi ancora vanno sul classico Invicta o Eastpak.
da me vanno ancora con lo zaino
compresa mia figlia all'università e pure i suoi amici e amiche..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io sono più anni novanta, ero all'inizio dell'adolescenza a fine anni ottanta, ma stava già cambiando.
Come modelli di femminilità, gli anni novanta sono stati il periodo delle supermodel: noi eravamo spacciate, perché il confronto era con Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Naomi Campell, inarrivabili! L'icona però era per le più giovani Kate Moss, l'estetica minimalista alla Calvin Klein; infatti non mangiavamo nulla, mi ricordo ancora tutti i conti delle calorie, i beveroni per dimagrire. Io ero troppo magra ma non me ne accorgevo.
Gli stilisti hanno smesso di cercare top model super belle perché hanno capito che ammazzavano i vestiti, funzionavano solo con abiti strepitosi. Ma comunque gli stilisti non fanno i soldi con gli abiti, ma con tutto il contorno dai profumi alle piastrelle.
Tornando all’argomento, le top model avevano per le adolescenti l’aspetto positivo che erano appunto top, inarrivabili e per questo non erano in concorrenza. Così come oggi nessun uomo sessantenne si può paragonare a Brad Pitt o George Clooney al massimo prende il caffè.
 

Brunetta

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Gli stilisti hanno smesso di cercare top model super belle perché hanno capito che ammazzavano i vestiti, funzionavano solo con abiti strepitosi. Ma comunque gli stilisti non fanno i soldi con gli abiti, ma con tutto il contorno dai profumi alle piastrelle.
Tornando all’argomento, le top model avevano per le adolescenti l’aspetto positivo che erano appunto top, inarrivabili e per questo non erano in concorrenza. Così come oggi nessun uomo sessantenne si può paragonare a Brad Pitt o George Clooney al massimo prende il caffè.
Ehi, un momento... 😁
 

danny

Utente di lunga data
Ho citato uno dei vari gruppi giovanili dell'epoca perché oggi il panorama dei giovani è totalmente mutato.
Il riferimento dei tiktok exmusically è omologativo.

Le ragazze imparano a truccarsi dai tutorial, che spesso anche quando sono in italiano sono ispirati da prodotti USA.
Una delle più famose è lei

Per vestirsi ci sono le influencer di moda, che ti spiegano gli abbinamenti. La Ferragni è stata soppiantata dalle più giovani e credibili.
Ormai è mamma e separata, non è più un punto di riferimento giovanile commercialmente parlando.

Le aziende investono sugli influencer, sono un veicolo pubblicitario ad alto penetrazione.
Le piattaforme sono legate a multinazionali.
TikTok è cinese. Instagram e Facebook americani.
I video musicali non fanno più tendenza.

Ricordo che negli anni 80 e 90 le mode partivano per caso.
Qualcuno scopriva un prodotto in un video o in un negozio e lo aiutava a diffondersi.
In via Torino negli anni 90 ricordo gruppi di ragazzi con scarpe dalle zeppe estreme.
Una moda che durò due anni, ma sicuramente loro si distinguevano, li notavi.

Non assomigliavano a niente visto prima.

Ecco quello che manca.
 

Etta

Utente di lunga data
Ho citato uno dei vari gruppi giovanili dell'epoca perché oggi il panorama dei giovani è totalmente mutato.
Il riferimento dei tiktok exmusically è omologativo.

Le ragazze imparano a truccarsi dai tutorial, che spesso anche quando sono in italiano sono ispirati da prodotti USA.
Una delle più famose è lei

Per vestirsi ci sono le influencer di moda, che ti spiegano gli abbinamenti. La Ferragni è stata soppiantata dalle più giovani e credibili.
Ormai è mamma e separata, non è più un punto di riferimento giovanile commercialmente parlando.

Le aziende investono sugli influencer, sono un veicolo pubblicitario ad alto penetrazione.
Le piattaforme sono legate a multinazionali.
TikTok è cinese. Instagram e Facebook americani.
I video musicali non fanno più tendenza.

Ricordo che negli anni 80 e 90 le mode partivano per caso.
Qualcuno scopriva un prodotto in un video o in un negozio e lo aiutava a diffondersi.
In via Torino negli anni 90 ricordo gruppi di ragazzi con scarpe dalle zeppe estreme.
Una moda che durò due anni, ma sicuramente loro si distinguevano, li notavi.

Non assomigliavano a niente visto prima.

Ecco quello che manca.
Peraltro oggi e’ anche il compleanno di Clio. 😄
 
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