No è di uso pure qui .. e fidati che è vera.
Quando lavoravo a Napoli, abitavo a Pazigno.
L’azienda mi diede un budget da spendere in affitto, volendo potevo stare al Vomero ma mi veniva scomodo ed io ero lì per lavorare, non per fare il turista e poi ho sempre preferito i quartieri molto popolari.
Nel mio palazzo abitavano famiglie di diversi clan malavitosi, ma io mi facevo i cazzi miei e tutte le volte che vi tornavo, scendevo con la torta di mele, una porzione di casoela, o di trippa, o di polenta e osei, o lumache in umido e così mi presero in simpatia.
Mi raccontavano che i fuochi d’artificio loro li facevano ogni volta che un parente o un amico usciva dal carcere, fosse anche per farsi solo un breve permesso.
Era una vera e propria festa del paese.
Mi dissero anche che li usavano a volte per coprire il frastuono degli spari delle pistole che usavano per lavorare.
Ora, non so se erano leggende, ma mi conveniva crederci facendomi vedere convinto.
Pero‘ mi feci degli amici e, recentemente ci sono tornato in vacanza con la famiglia e sono andato a trovare i miei ex vicini di casa.
Avete presente Benvenuti al Sud?
Ecco, mia moglie identica alla Finocchiaro.



