Il limite della confidenza

Brunetta

Utente di lunga data
ma non credo si stia parlando di un incontro a parlare con uno in fila alle poste...cosi...perche insieme si sta facendo la fila.
Penso che ci si riferisca ad un inizio di possible conoscenza , in teoria l opinione altrui dovrebbe importarti
Non ti importa ANCORA.
Per me è anche molto probabile che non mi importi mai.
Non vedo perché rompere le balle a chi suppongo non abbia chissà quale interesse diventando noiosa, cosa che mi risulta facile.
Spero altrettanto dell’altro.
 

poppy

Miele e formaggio
Non ti importa ANCORA.
Per me è anche molto probabile che non mi importi mai.
Non vedo perché rompere le balle a chi suppongo non abbia chissà quale interesse diventando noiosa, cosa che mi risulta facile.
Spero altrettanto dell’altro.
e allora che siamo usciti a fare? di che parliamo?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però può capitare che quella persona non ti piaccia e non volerla rivedere. Non siamo obbligati a farlo...
Molto probabile.
Ma non mi pare una buona ragione per ammorbare.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Non ti importa ANCORA.
Per me è anche molto probabile che non mi importi mai.
Non vedo perché rompere le balle a chi suppongo non abbia chissà quale interesse diventando noiosa, cosa che mi risulta facile.
Spero altrettanto dell’altro.
Non si è noiosi solo parlando molto di sé stessi. Anche parlare sempre e solo di un unico argomento ha questo effetto. Oppure non averne proprio.
Il mio ex parlava solo di volontariato, ambulanze e protezione civile. Non tanto quando l'ho conosciuto io, ma dopo qualche anno mi sono resa conto che era diventato così monotematico, da leggerlo nello sguardo della gente.
 

Rebecca89

Sentire libera
Non ti importa ANCORA.
Per me è anche molto probabile che non mi importi mai.
Non vedo perché rompere le balle a chi suppongo non abbia chissà quale interesse diventando noiosa, cosa che mi risulta facile.
Spero altrettanto dell’altro.
Ma se ci esci c è un minimo di interesse, un pizzico di curiosità. Indipendentemente dall' evoluzione. Capisci nel mentre, dopo, se può esserci un evoluzione anche da tutte queste cose. Come si approccia, di cosa parla, l importanza che dà a quello che sta dicendo. Stimola anche il perché me lo sta dicendo, oppure in alcune il ah vedi, mi sta dicendo cose importanti, perché poi comunque la risposta nella conversazione è soggettiva. Io posso essere accorta, tu no e viceversa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
e allora che siamo usciti a fare? di che parliamo?
Ho dato l’impressione di sostenere il mutismo?
Io parlo pure in fila alla posta.
Ma cercare di non ammorbare il prossimo è una buona regola.
Regola che mi do, perché mi piace parlare, sono anche abbastanza aperta, ma ritengo doveroso cercare (almeno cercare) di darmi un limite. Altrettanto spero degli altri.
Non hai parlato con qualcuno che ti ha detto che ha un figlio e, alla tua domanda sugli anni, parte raccontando quale meraviglia sia la sua produzione genetica che, al confronto, Maria di Nazaret si deve sentire umiliata?
O che ti dice che ha appena preso l’auto nuova e tu, incautamente, chiedi quale e questo ti descrive ogni particolare dentro e fuori?
Io cerco di evitare.
Non ho detto che riesco.
 

Lostris

Utente Ludica
Come vi approcciate coi discorsi ad un primo incontro? Ma anche in generale ad un primo "contatto". Non parlo di quelle situazioni di amicizia, ma proprio un appuntamento tra uomo e donna perché c'è curiosità di conoscenza reciproca.
Insomma, se si accetta un'invito a cena, per dire, si spera non ci sia un mutismo selettivo. Anche se accade pure quello quando nessuno si mette a rompere il ghiaccio.
Mi è capitato di incontrare gente che ha raccontato pezzi di sé con discrezione, calibrando in maniera corretta cosa dire e cosa tralasciare al momento. Ma anche persone che in mezz'ora sapevo già quante volte erano stati sposati, che lavoro facessero partendo dal 1815 al successo o meno dei giorni nostri, l età dei genitori, il nome del cane e la vacanza dell' estate prossima.

Insomma, un sovraccarico di dettagli vi fa piacere o preferite essendo il primo incontro il minimo indispensabile?
Se vi viene fatta una domanda personale, vi aprite al discorso o dite serenamente che forse la domanda è un po' indiscreta non conoscendosi a fondo? Oppure vi sentite a disagio o in imbarazzo e deviate il discorso?

E da parte vostra, vi viene più naturale ascoltare, chiedere o raccontare?
Nel contesto di un primo appuntamento, dove non conosci ancora bene l'altro e saggi l'interesse (tuo e suo), quello che temo di più sono i vuoti.

Tendo a non vivere in modo rilassato i silenzi in questa fase, il che significa che - se capitano - preferisco riempirli in qualche modo, improvvisando.
E, se capitano, generalmente non valuto positivamente la cosa.

Non sono una che parla a macchinetta (almeno, non mi sembra) e, in modo naturale, sono accogliente rispetto all'ascolto dell'altro, che prediligo - almeno in una prima fase.
Osservo molto e sono attenta all'equilibrio della conversazione e non sono a mio agio con gli eccessi e le esagerazioni (nei modi, nell'approccio, nella vita).

Non c'è una ricetta che prediligo, basta che ci sia naturalità e spontaneità. Se sento freni, particolari muri o una costruzione eccessiva, per me è già un no.
Mi ascolto anche molto e l'importante alla fine è che io mi sia sentita a mio agio.

Il mix della prima uscita non è sempre uguale, ci son persone con cui si scivola facilmente anche in argomenti più personali o intimi, altre con cui si veleggia felicemente in superficie e ci si sente appagati in ugual misura... credo dipenda dal tipo di intesa che si instaura.

Quello che alla fine valuto è come mi sono sentita e se ho voglia e interesse a sapere/conoscere di più.
 

poppy

Miele e formaggio
Ho dato l’impressione di sostenere il mutismo?
Io parlo pure in fila alla posta.
Ma cercare di non ammorbare il prossimo è una buona regola.
Regola che mi do, perché mi piace parlare, sono anche abbastanza aperta, ma ritengo doveroso cercare (almeno cercare) di darmi un limite. Altrettanto spero degli altri.
Non hai parlato con qualcuno che ti ha detto che ha un figlio e, alla tua domanda sugli anni, parte raccontando quale meraviglia sia la sua produzione genetica che, al confronto, Maria di Nazaret si deve sentire umiliata?
O che ti dice che ha appena preso l’auto nuova e tu, incautamente, chiedi quale e questo ti descrive ogni particolare dentro e fuori?
Io cerco di evitare.
Non ho detto che riesco.
ok ho capito adesso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se ci esci c è un minimo di interesse, un pizzico di curiosità. Indipendentemente dall' evoluzione. Capisci nel mentre, dopo, se può esserci un evoluzione anche da tutte queste cose. Come si approccia, di cosa parla, l importanza che dà a quello che sta dicendo. Stimola anche il perché me lo sta dicendo, oppure in alcune il ah vedi, mi sta dicendo cose importanti, perché poi comunque la risposta nella conversazione è soggettiva. Io posso essere accorta, tu no e viceversa.
È quello che ho detto.
Poi sembra che si stia parlando di appuntamenti al buio.
Ne ho avuti alcuni.
Lascio all’altro la possibilità di essere insopportabile.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ho dato l’impressione di sostenere il mutismo?
Io parlo pure in fila alla posta.
Ma cercare di non ammorbare il prossimo è una buona regola.
Regola che mi do, perché mi piace parlare, sono anche abbastanza aperta, ma ritengo doveroso cercare (almeno cercare) di darmi un limite. Altrettanto spero degli altri.
Non hai parlato con qualcuno che ti ha detto che ha un figlio e, alla tua domanda sugli anni, parte raccontando quale meraviglia sia la sua produzione genetica che, al confronto, Maria di Nazaret si deve sentire umiliata?
O che ti dice che ha appena preso l’auto nuova e tu, incautamente, chiedi quale e questo ti descrive ogni particolare dentro e fuori?
Io cerco di evitare.
Non ho detto che riesco.
È un rischio che si corre anche parlando con chi conosci, se è per questo.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Si il concetto è quello, non si rendono conto che in tal modo sminuinsco cose di sé non irrilevanti.
Per non parlare del fatto che alla fine parla sempre l'altro, di cui la seduta psichiatrica.
Davvero vi fate tutte ste pare in sede di conoscenza di una persona?
Madona santa che bal!
 

Brunetta

Utente di lunga data
È un rischio che si corre anche parlando con chi conosci, se è per questo.
Ma chi conosci, ti conosce e se ti chiede di uscire, sa che poi la ammorberai con i tuoi interessi. 😆
 

white74

Utente di lunga data
Cazzo sono passati 20 anni dall’ultimo primo appuntamento! 😅
Non sono mai stata timida, quanto parlare e quanto esporsi non è mai stato premeditato, dipendeva dalla persona che mi trovavo davanti.
C’è da dire che non ho mai avuto un primo appuntamento con uno sconosciuto, solo con persone con cui ero già stata in contatto, tramite amici o lavoro. Per questo immagino che non mi affiderei mai ad un’ app. Non solo per eventuali pericoli, ma anche perché un minimo di conoscenza precedente già ti da un’idea della persona.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Cazzo sono passati 20 anni dall’ultimo primo appuntamento! 😅
Non sono mai stata timida, quanto parlare e quanto esporsi non è mai stato premeditato, dipendeva dalla persona che mi trovavo davanti.
C’è da dire che non ho mai avuto un primo appuntamento con uno sconosciuto, solo con persone con cui ero già stata in contatto, tramite amici o lavoro. Per questo immagino che non mi affiderei mai ad un’ app. Non solo per eventuali pericoli, ma anche perché un minimo di conoscenza precedente già ti da un’idea della persona.
Altro che app…il forum!

LE BASI ZIOCARO!
 
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