io non è che quando torno a casa, o quando lui torna a casa ho l'angoscia... perchè ci sono persone che stanno messe cosi.
non litighiamo tutti i giorni, non ci scanniamo ogni minuto. se siamo soli, ridiamo scherziamo e stiamo "bene". ma ripeto come si sta bene con un amico.
poi ci sono dei momenti in cui facciamo delle litigate da fuoco o lui ha atteggiamenti come quelli descritti in precedenza. A volte litiga anche con gli amici in comune... ha un carattere molto strano. Tutti lo definiscono frustrato... e
un giorno sembra un mostro e il giorno dopo un cucciolo di foca. E' molto bravo a far credere di essere una persona empatica ma poi in certi momenti invece sembra non avere nemmeno un anima. e forse questo atteggiamento è peggiorato dopo la morte della madre.
Primo grassetto: non è che se fai benaltrismo risolvi qualcosa. È insopportabile e sposta solo il problema per distrarre la tua e l'altrui attenzione. Ci mancherebbe che non ci fosse di peggio al mondo, c'è sempre. Quindi? Stiamo fermi?
Secondo: i manipolatori si comportano esattamente così. Ti portano sulle giostre, ti fanno vivere un'altalena di felicità e qualsiasi altro gioco al luna park, cosicché tu, come una droga, sia sempre là ad elemosinare quell'attenzione, in modo che, nel momento in cui arriva la mazzata all'autostima, tu possa confortarti con "però quella volta che mi ha abbracciata... però quella volta che ha riso di gusto alla mia battuta... però quel giorno che ha apprezzato i miei gnocchi..."
Terzo: è inutile che tu lo scriva. È chiaro da mo'.
Quarto: conosco il copione a memoria. Piano piano l'empatia sarà in caduta libera fino a massacrarti a ogni ora del giorno.