Ti racconto in breve la mia storia. O meglio, una delle mie. Amante, anni 2011/2014. Due anni e mezzo. Inizio splendido. Lui presissimo, mi riempiva di attenzioni, vedeva solo me, voleva lasciare la moglie per me. Tutto troppo, soprattutto perché eravamo all'inizio. Non passa molto tempo, inizia a cambiare tutto. Alterna i momenti bellissimi a cazziatoni nati dal nulla. Comincia a svalutarmi ogni tanto, poi ogni poco. Da principessa mi trasforma in strega che gli fa chissà cosa dietro le spalle, sospetta di tutti, tutti mi si vogliono fare, tutti ci vogliono provare con me. Io inizio a essere sbagliata, la colpa di tutto è mia. Sono una fallita, nella vita non ho concluso niente. "Io ti devo rieducare" la sua frase ricorrente. Pretende di avermi sempre a portata di mano, messaggi ogni venti secondi, se non ci scriviamo vuole che ci sentiamo, mi compra un auricolare perché mi possa chiamare e parlare almeno per due ore e mezza. Io così non ho più "scuse" per non parlare con lui, visto che ho le mani libere e mentre faccio le mie cose, posso "stare" con lui. Intanto continuano mortificazioni e umiliazioni, anche davanti alla gente. Io arrivo a pesare 43 chili, riduco i rapporti sociali e in parte anche quelli familiari, perché lui mi fa terra bruciata.
Ne sono uscita come se percorressi una cascata al contrario.