genitore collocatario e manutenzione ordinaria

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Come da titolo, poiché non ho trovato riscontri nè normativi, né giurisprudenziali, chiedo :

- il genitore collocatario deve provvedere alla manutenzione ordinaria dell'appartamento concessogli, ivi incluso il fatto di chiamare tecnici (elettricisti, idraulici) qualora ce ne sia bisogno?

O può anche delegare/sentirsiliberodirompereicoglioni all'altro genitore?

Risposte possibilmente senza 'mi pare', 'credo', 'dovrebbe'.
Grazie.
Manutenzione ordinaria a carico del collocatario, così come il condominio. Se assegnata casa coniugale.

Io sono stato 'chiamato' a provvedere a seguito di un danno ad una lampada divelta da nostro figlio (che ovviamente diventa 'tuo' figlio) .
Al di là del fatto che provvederò, mi interessa comunque sapere se mi spetta o meno.
No.

Quello è già successo ieri, ovviamente condito da parallelismi mediocri quali 'è come te', 'non sei capace di fare un cazzo' e complimenti di questo tenore.
È come te è un complimento. Sempre. Anche se papà è Adolf e la mamma è Giudea.
Non ne esci.
Compartimenta e mantieni il punto.
Io ho spiegato immediatamente all'ex moglie che non avevo la minima intenzione di compensare o appoggiarla se non per le cose di eccezionale gravità.
Altrimenti già stando fuori casa si vedono meno i figli, ci manca solo che io diventi quello che stressa. E poi finisci di perderteli.

Amore, a papà vai benissimo come sei.
È una frase che sposta le montagne.
E lavora in testa
 

Jim Cain

Utente di lunga data
È come te è un complimento. Sempre. Anche se papà è Adolf e la mamma è Giudea.
Non ne esci.
Compartimenta e mantieni il punto.
Io ho spiegato immediatamente all'ex moglie che non avevo la minima intenzione di compensare o appoggiarla se non per le cose di eccezionale gravità.
Altrimenti già stando fuori casa si vedono meno i figli, ci manca solo che io diventi quello che stressa. E poi finisci di perderteli.

Amore, a papà vai benissimo come sei.
È una frase che sposta le montagne.
E lavora in testa
A un 'è come te' più di una volta ho risposto 'e per fortuna !'
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Certi bisogni spesso non sono compiutamente espressi.
Al 'bisogno" di non avere figli di un uomo che ne ha già di grandicelli corrisponde il legittimo bisogno della nuova compagna di volerne con lui.
Peraltro, dovresti capire in un nanosecondo se la donna che hai davanti a te vuole dei figli oppure no, e regolarti di conseguenza se non ne vuoi.
Però magari hai 55 anni, la nuova compagna è una bella figa di 42, sei obnubilato dall'ammmore e pur di non perderla cedi. E la scusa della pillola che non ha funzionato serve anche a te.
Nei casi che conoscono (che non fanno statistica, certo), i vari “ lui “ in questione di anni ne hanno piu’ di 60. E credo sia piu’ che palese che il figlio piu’ che un legittimo desiderio , rappresenti un bond 😏. Ma qui il problema sta nella lucidita’ dell’arzillo innamorato.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Ce lo siamo gia’ detti Jim, con una come la tua ex-moglie risolvi solo con tanta ironia e indifferenza. Non vinci con lei, anche perche’ davvero non si vince niente. E’ come voler buttare giu’ un muro a craniate. Ti fai male e basta. Ti devi rendere conto che e’ un muro e forse ti parrà’ di sembrare meno uomo passandoci intorno ma se arrivi a guardare l’obiettivo e non chi e’ piu’ forte..svolti.
Non la devi riprendere, non con rabbia, non lo fare mai. La inneschi ancora di piu’ e lei per dirsi che ha ragione fara’ di peggio. Non serve. Dille che e’ una brava madre. Spiazzala.
Intanto tu lavora su tuo figlio. Non lo proteggi certo dalle eventuali incoerenze di sua madre, ma gli puoi dare una visione diversa di come ci si deve relazionare. Diversa pero’, non uguale a quella della madre che se sbrocca sbrocchi pure tu e anche di piu’.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ce lo siamo gia’ detti Jim, con una come la tua ex-moglie risolvi solo con tanta ironia e indifferenza. Non vinci con lei, anche perche’ davvero non si vince niente. E’ come voler buttare giu’ un muro a craniate. Ti fai male e basta. Ti devi rendere conto che e’ un muro e forse ti parrà’ di sembrare meno uomo passandoci intorno ma se arrivi a guardare l’obiettivo e non chi e’ piu’ forte..svolti.
Non la devi riprendere, non con rabbia, non lo fare mai. La inneschi ancora di piu’ e lei per dirsi che ha ragione fara’ di peggio. Non serve. Dille che e’ una brava madre. Spiazzala.
Intanto tu lavora su tuo figlio. Non lo proteggi certo dalle eventuali incoerenze di sua madre, ma gli puoi dare una visione diversa di come ci si deve relazionare. Diversa pero’, non uguale a quella della madre che se sbrocca sbrocchi pure tu e anche di piu’.
Per riuscire a fare saggiamente così, bisognerebbe avere chiaro che i figli non sono di creta, non vengono plasmati da nessuno, non sono di zucchero, non si sciolgono con la pioggia, ma soprattutto bisognerebbe capire che per i figli il padre e la madre sono il mondo. I genitori sono il modello di interpretazione del mondo e il modello di relazione. La cosa che fa più male è il conflitto.
Meglio due genitori mediocri concordi di due genitori in competizione. Non si insegna a essere competitivi, assertivi, ma si creano solo insicurezze.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Per riuscire a fare saggiamente così, bisognerebbe avere chiaro che i figli non sono di creta, non vengono plasmati da nessuno, non sono di zucchero, non si sciolgono con la pioggia, ma soprattutto bisognerebbe capire che per i figli il padre e la madre sono il mondo. I genitori sono il modello di interpretazione del mondo e il modello di relazione. La cosa che fa più male è il conflitto.
Meglio due genitori mediocri concordi di due genitori in competizione. Non si insegna a essere competitivi, assertivi, ma si creano solo insicurezze.
Negli anni mi è sorto il dubbio che essere cresciuto in una famiglia "normale" con rapporti onesti e tutt'ora duraturi fra i miei, sia stato una fortuna ma anche un limite, inteso come estrema improbabilità di replicare quel modello
 

Brunetta

Utente di lunga data
Negli anni mi è sorto il dubbio che essere cresciuto in una famiglia "normale" con rapporti onesti e tutt'ora duraturi fra i miei, sia stato una fortuna ma anche un limite, inteso come estrema improbabilità di replicare quel modello
Certo che è stata una fortuna!
La sfortuna consiste poi nel presupporre che tutte le famiglie normali (come dice Tolstoj nel famoso incipit) siano la normalità e si commettono errori di valutazione del partner.
 
Ultima modifica:

hammer

Utente di lunga data
Ce lo siamo gia’ detti Jim, con una come la tua ex-moglie risolvi solo con tanta ironia e indifferenza. Non vinci con lei, anche perche’ davvero non si vince niente. E’ come voler buttare giu’ un muro a craniate. Ti fai male e basta. Ti devi rendere conto che e’ un muro e forse ti parrà’ di sembrare meno uomo passandoci intorno ma se arrivi a guardare l’obiettivo e non chi e’ piu’ forte..svolti.
Non la devi riprendere, non con rabbia, non lo fare mai. La inneschi ancora di piu’ e lei per dirsi che ha ragione fara’ di peggio. Non serve. Dille che e’ una brava madre. Spiazzala.
Intanto tu lavora su tuo figlio. Non lo proteggi certo dalle eventuali incoerenze di sua madre, ma gli puoi dare una visione diversa di come ci si deve relazionare. Diversa pero’, non uguale a quella della madre che se sbrocca sbrocchi pure tu e anche di piu’.
@Jim Cain, ascolta cosa dice questa donna.
Secondo me ha centrato il punto.
 

morfeo78

Utente di lunga data
Quello è già successo ieri, ovviamente condito da parallelismi mediocri quali 'è come te', 'non sei capace di fare un cazzo' e complimenti di questo tenore.
A parte che la lampada non fa parte dell'immobile ma degli arredi quindi non è compito tuo.
Visto questo palesare le sue difficoltà a tenere tuo figlio in convivenza con lei perché non gli proponi un cambio di accordo invertendo i ruoli?
Potrebbe essere un contropiede per farla tacere un po' quando parla a vanvera.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
A parte che la lampada non fa parte dell'immobile ma degli arredi quindi non è compito tuo
Sono equivoci che nascono probabilmente dalla frequentazione, solo in determinati giorni, di casa loro.


Visto questo palesare le sue difficoltà a tenere tuo figlio in convivenza con lei perché non gli proponi un cambio di accordo invertendo i ruoli?
Potrebbe essere un contropiede per farla tacere un po' quando parla a vanvera.
Gliel'ho proposto più volte, visto che, tra le altre cose, giovedì è tornata a casa dopo le 19:30 dal lavoro.
Per più motivi non accetterebbe mai e la proposta non credo servirà a lamentarsi meno.
 

Gaia

Utente di lunga data
Gliel'ho proposto più volte, visto che, tra le altre cose, giovedì è tornata a casa dopo le 19:30 dal lavoro.
Per più motivi non accetterebbe mai e la proposta non credo servirà a lamentarsi meno.
Adesso è una colpa per una donna lavorare fino alle 1930?
o anche dopo?
 

Jim Cain

Utente di lunga data
hai detto che le hai proposto di avere tu il collocamento prevalente visto che lei lavora.
Ho semplicemente aggiunto un elemento rispondendo a @morfeo78 (che suggeriva una proposta del genere anche per tacitare certe lamentele).
Se lamenti spesso di non farcela e se, oltre a questo, sei poco presente per motivi lavorativi, può essere una soluzione.
Proprio qui qualche giorno fa ho letto di genitori collocatari padri per esigenze lavorative delle madri.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ho semplicemente aggiunto un elemento rispondendo a @morfeo78 (che suggeriva una proposta del genere anche per tacitare certe lamentele).
Se lamenti spesso di non farcela e se, oltre a questo, sei poco presente per motivi lavorativi, può essere una soluzione.
Proprio qui qualche giorno fa ho letto di genitori collocatari padri per esigenze lavorative delle madri.
Tu invece non lavori?
E ci sta che uno si lamenti del carico. Mica vuol dire che lo scaricherebbe.
solo alle volte può pesare e non c’è nulla di male nel lamentarsi quando ci sente sopraffatti.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Tu invece non lavori?
E ci sta che uno si lamenti del carico. Mica vuol dire che lo scaricherebbe.
solo alle volte può pesare e non c’è nulla di male nel lamentarsi quando ci sente sopraffatti.
Per le lamentele dovrebbe rivolgersi altrove, l'ufficio lamentele qui ha chiuso da mesi e rimane aperto solo per comunicazioni di servizio.
 
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