Io credo che sia normale per chi fa musica ambire ad andare a Sanremo, perché è una occasione straordinaria di essere visti (non ho scritto ascoltati, si viene ascoltati dopo) e quindi poter campare facendo ciò che piace.
Ma è ridicolo voler passare come sincero, presentando una canzone sulla madre, colpita non è chiaro da quale disgraziata malattia, dopo averla mantenuta inedita.
Questa è pornografia del privato, esattamente come fa Fedez da sempre e come ha fatto in questa occasione con due canzoni che ci danno l’illusione di una espressione sincera di sé.
Ho letto da qualche parte l’uso dell’aggettivo sincero anche per Lucio Corsi, come se noi pubblico volessimo solo e soltanto costantemente spiare nel privato, giudicando se le sofferenze sono vere o no.
Brrrr